centrodestra

Regionali in Campania,
Pionati rilancia l’Adc per Caldoro Presidente

Ci sarà anche Stefano Caldoro alla manifestazione organizzata da Alleanza di Centro, sabato 30 novembre, alle ore 18,30 presso il Millennium Gold Hotel di Napoli, in viale Comandante Umberto Maddalena 192. Si tratta di una nuova tappa della serie di incontri organizzati da Alleanza di Centro in tutte le province della Campania in vista delle Elezioni Regionali del prossimo anno. Il movimento, fondato da Francesco Pionati dieci anni fa, è pronto a sostenere con una propria lista la candidatura di Stefano Caldoro alla Presidenza della Regione Campania.

“Stefano Caldoro – dice Pionati- rappresenta la scelta migliore e più coerente che il centrodestra possa offrire agli elettori. Non è la prima volta che Alleanza di Centro si presenta alle Regionali in Campania: lo ha già fatto nel 2010, quando contribuì alla vittoria di Caldoro con i suoi 64.000 voti, pari al 2,4%”.

Regionali in Campania,
Tommasetti (Lega): «La Giunta De Luca ha fallito»

Aurelio Tommasetti, ad Avellino per la presentazione del libro #Populeconomy di Paolo Capone, parte dai temi affrontati nel saggio per un’analisi sulle grandi questioni che animano il dibattito. Professore ordinario di economia aziendale, già candidato alle Europee 2019, Aurelio Tommasetti rappresenta una risorsa per la coalizione di centrodestra e appare scontata una sua nuova discesa in campo con la Lega per le Regionali in Campania.

 

Tatarella, Caldoro e il centrodestra in Campania

Il centrodestra in Campania è alla ricerca di una guida che, in tempi non certo facili, dovrebbe provare a tenere unite le varie anime della coalizione per condurle fuori dalla minorità. Al centrodestra campano, insomma, serve un uomo, un politico, che si rifaccia all’insegnamento di Pinuccio Tatarella: il politico che negli anni ’90 riuscì a unire il 65% degli elettori italiani dichiaratamente non di sinistra, l’uomo che in Campania spianò la strada a Stefano Caldoro, cucendogli addosso la coalizione di centrodestra.

Molto presente a Napoli negli anni di “Mani pulite” e animatore instancabile del “Roma”, che rilevò da Achille Lauro per associarlo all’attività politica di Alleanza Nazionale, Tatarella pensava di andarsi a riprendere i voti in libera uscita del mondo socialista e per questo chiamò il giovane Stefano Caldoro.

Come ci riportano le cronache del Tempo, fu proprio nella sede napoletana del quotidiano, in via Chiatamone 7, che Tatarella e Caldoro si incontrarono per la prima volta:

Faceva già caldo quella mattina alle sette. Stefano Caldoro arrivò un po’ furtivamente in via Chiatamone 7, a Napoli e citofonò all’appartamento dove riservatamente si stava mettendo su, nell’agosto del 1996, la redazione del Roma.

«Chi è?», gli chiese una voce. «Sono Stefano Caldoro, ho un appuntamento con Italo Bocchino».

Il portone si aprì e arrivando all’ingresso di quella casa, l’ex deputato socialista non fece in tempo nemmeno a suonare al campanello che gli si spalancò la porta.

Gli apparve Pinuccio Tatarella che gli disse: «Prego, s’accomodi. L’onorevole Bocchino sta ancora dormendo. Io sono l’uomo delle pulizie».

Fu quello il primo passo. Il centrodestra era uscito sconfitto dalle urne e l’era dell’Ulivo e di Romano Prodi erano al massimo dello splendore. Tatarella si mise in testa di rifare la coalizione. Lanciò il partito unico e pensò di fare al contrario l’operazione che aveva provato Bettino Craxi: il primo sdoganamento della destra con il socialismo tricolore.

Partendo da un partito minoritario e anti-sistema come il Movimento Sociale Italiano (Msi), Tatarella inventò il Polo di Centrodestra e lo rese maggioritario in Italia. E poi, subito dopo, andando oltre il Polo, riuscì a recuperare tutti quei moderati che erano al confine tra centrodestra e centrosinistra per costruire la Casa degli Italiani, il Popolo delle Libertà.

Nel 1999, Pinuccio Tatarella lanciò la candidatura del giovane Stefano Caldoro alla presidenza della Provincia di Napoli ponendo le basi per la successiva e vittoriosa cavalcata del centrodestra in Campania alle Regionali del 2010. Il resto è storia contemporanea.

Ariano,
Cusano (Lega): «Sconfitto Gambacorta, ricostruiamo il centrodestra»

Messi da parte i candidati consiglieri, nel secondo turno, con voto libero, i cittadini di Ariano Irpino hanno scelto il proprio sindaco. E non hanno scelto Domenico Gambacorta. Hanno scelto Enrico Franza.

Il consigliere leghista Gino Cusano spiega quindi i motivi che hanno portato gli elettori al ballottaggio a ribaltare l’esito del primo turno e indica la strada da seguire per far iniziare nel migliore dei modi una consiliatura che vede una maggioranza debole e traballante dal punto di vista numerico.

Centrodestra Avellino, D’Ercole:
«Superiamo il problema leadership»

Franco D’Ercole, storico esponente della destra avellinese, sprona le varie anime della coalizione all’unità per affrontare al meglio le prossime amministrative ad Avellino.

Per arrivare a una proposta credibile di governo e mettere da parte le rivalità interne ai partiti e il problema leadership, l’ex assessore regionale rivolge il suo sguardo verso orizzonti che travalicano gli angusti perimetri dei partiti e non esclude la possibilità di aprire al civismo e alle esperienze provenienti dalla società civile.

Da non iscritto a nessun partito, riesce ad avere uno sguardo lucido sulle questioni che interessano la città di Avellino e indica nel problema finanziario il principale nodo da sciogliere. Il predissesto non è la migliore soluzione.

Amministrative, Castiglione (Fdi):
«Il candidato del centrodestra dovrà essere condiviso da tutti»

Alessia Castiglione, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, interviene sul prossimo tavolo del centrodestra, che si terrà nella giornata di mercoledì.

Il dirigente non esclude neanche la partecipazione di Forza Italia e indica Preziosi come un profilo da valutare.

La dirigente, infine, parla del rapporto con la Lega e sottolinea l’importanza della loro partecipazione al tavolo.

La Lega si prende la Valle Ufita,
Morano: «Una dimostrazione di forza»

La Lega continua ad allargare i suoi orizzonti e a consolidare la sua presenza sul territorio irpino. Con un titolo molto evocativo “Fermata Irpinia”, il Carroccio ha mostrato i muscoli ad Ariano di fronte a una folta platea.

Molto soddisfatto il segretario provinciale Sabino Morano promotore dell’iniziativa che ha visto la presenza del sottosegretario Pina Castiello, del segretario regionale della Lega, Gianluca Cantalamessa, del segretario regionale del Movimento Nazionale per la Sovranità, Ettore De Conciliis e di tutto il gruppo dirigente del Carroccio irpino.

Santoro (Lega):
«Ad Ariano nessun Nazareno»

La Lega ad Ariano Irpino è impegnata in un duplice compito. Da un lato nel consolidare il proprio radicamento sul territorio forte del crescente consenso di Matteo Salvini che, in tutta Italia, sta raggiungendo traguardi impensati anche solo qualche anno fa. Dall’altro nella organizzazione di un progetto politico di centrodestra in vista delle amministrative di maggio.

Il vicecoordinatore provinciale della Lega, Pasqualino Santoro, parte dalla presentazione della conferenza che si terrà domani sul Tricolle per lanciare un chiaro messaggio al sindaco Gambacorta: «No a Nazareni ad Ariano».

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