Regina Blu è una piccola realtà artigianale, nata nel 1990, immersa nel verde di Gesualdo ed è intrisa di tradizioni irpine.
L’elemento che caratterizza i prodotti del pastificio è dato dalla qualità delle materie prime e dalla sapienza nella lavorazione dei prodotti.
Le linee di produzione sono tre: una di prodotti lavorati a mano, una di formati speciali secchi e un’altra di trafilati in bronzo e conservati in ATM (atmosfera protettiva), che permette di aumentare il periodo di conservazione dei prodotti e mantenere inalterate le proprietà sensoriali.
Semi di mela è una pastina biologica realizzata con il grano coltivato dall’azienda Regina Blu e lavorato con la molitura a pietra per poter ottenere un alimento salutare, con basso contenuto di glutine e di facile digeribilità.
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Volturara Irpina: i risultati dei tamponi effettuati su personale, collaboratori e pazienti di Villa Clementina
Sono stati effettuati 89 tamponi su dipendenti, collaboratori e pazienti che operano presso la Residenza Sanitaria Assistenziale di Villa Clementina. Nello specifico 42 tamponi su dipendenti e collaboratori e 47 su pazienti e sono risultati tutti negativi al Covid-19.
Dal 4 marzo scorso la Direzione sanitaria ha adottato misure di prevenzione efficienti e necessarie, per poter limitare il contagio da Covid-19.
Nello specifico, presso la struttura Villa Clementina di Volturara Irpina, ci sono state restrizioni per l’accesso alla struttura, dotazione di tutti i DPI necessari per i propri lavoratori e collaboratori, che sono stati forniti dalla Direzione Amministrativa, da ciò è scaturito l’esito positivo riguardo un eventuale contagio.
Questo è stato possibile oltre che per le disposizioni prese anche per la collaborazione che hanno dimostrato le famiglie degli ospiti, che hanno rispettato le limitazioni straordinarie riguardo le visite.
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Ariano Irpino: aggiornamenti sulle giornate di screening sierologico
Questa è la situazione delle giornate del 16 e 17 maggio, il piano di screening si concluderà il 19 maggio.
Nelle giornate del 16 e 17 maggio dalle ore 08:00 alle ore 20:oo sono stati effettuati complessivamente 12.212 test seriologici sulla popolazione del Tricolle ed equivalgono al 69% della popolazione, considerando che attualmente i residenti, esclusi AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), sono 17.823.
L’affluenza è stata numerosa.
Piano Screening ad Ariano Irpino: affluenza e prelievi
Per evitare assembramenti e per creare una situazione sicura per la popolazione di Ariano Irpino, sono stati stabiliti dei giorni e fasce orarie, in base all’ordine alfabetico del cognome, in cui recarsi per effettuare i test e non creare confusione.
Dalle registrazioni risulta quanto segue:
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Associazione Artigiani e Piccoli Imprenditori: non è una scissione di azienda ma una calamità mondiale
Luigi Gaudiosi, presidentente dell’Associazione Artigiani e Piccoli Imprenditori (AssoAPI), scrive una lettera per delineare le difficoltà economiche che stanno vivendo le piccole imprese, esortando ad evitare eccessive burocratizzazioni.
Il problema da tener presente, sottolinea Luigi Gaudiosi, non è quello di una scissione di azienda ma ci troviamo davanti ad una calamità mondiale.
Ci troviamo in piena emergenza sanitaria, sociale ed economica e dunque il Governo e le istituzioni di competenza dovrebbero avere il compito di salvaguardare la salute di tutti, avendo un occhio di riguardo maggiore per le famiglie più povere.
Ci sono dipendenti pubblici che sono costretti a stare al fronte ogni giorno. Pensiamo, ad esempio, ai cassieri che pur avendo un contratto a tempo determinato o a progetto o a tempo parziale sono esposti al contagio Covid-19, per mancanza di dispositivi di protezione adeguati.
Associazione Artigiani e Piccoli Imprenditori: la lettera aperta di Luigi Gaudiosi
Luigi Gaudiosi scrive in una lettera aperta:
Molti uffici pubblici scelgono come inderogabili ed indifferibili servizi che non lo sono, mettendo a rischio il proprio personale e che possono essere fruiti attraverso forme alternative quali digitale, webcam, spedizioni etc.
Se si sceglie di adottare lo smart working non vedo perché c’è l’obbligo di rientro in ufficio soprattutto per servizi che possono essere fruiti con metodi alternativi.
Credo che le casse integrazini integrative e straordinarie non siano sufficienti, è un evento straordinario, sì, ma ha paralizzato l’economia globale, penalizzando molto l’Italia ed alcune sue aree, occorre una modalità più flessibile e smart al passo coi tempi e con la particolare situazione in cui versiamo.
Evitiamo assolutamente burocratizzazioni eccessive.
La Regione Campania ha previsto il riconoscimento di trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga ma occorre l’accreditamento sul portale dedicato e la procedura telematica con tanto di firma digitale e attestare di non poter usufruire delle tutele previste in materia di ammortizzatori sociali dal d.lgs 148/2015 e altre norme, e i datori di lavoro fino a cinque dipendenti sono esonerati dalla condivisione con le organizzazioni sindacali…
Ma un povero coltivatore diretto con Partita Iva e con impresa regolarmente scritta nel Registro Imprese, semmai di vecchio stampo e senza studi, può mai capire queste sigle e cavilli?
Dovrà rivolgersi a un intermediario.
E le scadenze? E la folla che si creerà eludendo la distanza sociale?
Le domande devono passare attraverso i commercialisti, gli studi, i CAF, i Patronati e per chi non ha la firma digitale per firmare la documentazione e il proprio commercialista non la eroga, deve recarsi agli sportelli.
E se le Camere di Commercio o altri enti non hanno attivato il riconoscimento da remoto?
Non si rispetterebbe più il famoso #iorestoacasa e cadrebbe tutta la quarantena. In questo modo si innescano file e lungaggini burocratiche ad ogni dove che dovrebbero essere assolutamente evitate, soprattutto in questo momento.
Il Presidente di AssoAPI prosegue, dando delle soluzioni concrete per finanziare le imprese in difficoltà. Un’idea che propone all’interno di questa lettera aperta è quella di dirottare i finanziamenti stanziati dalla Camera di Commercio per il Vinitaly, evento annullato per questa edizione e rimandato direttamente al 2021.
Luigi Gaudiosi prosegue:
Si dovrebbero potenziare le strutture telematiche degli enti destinati a ricevere le domande di ammortizzatori sociali e tutte le altre scadenze dovrebbero essere automaticamente prorogate altrimenti si crea una confusione unica che finirà solo per complicare le dinamiche a tutti i livelli.
L’economia è bloccata e alle micro, piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto economico irpino, urge liquidità perché allora non dirottare i finanziamenti stanziati dalla Camera di Commercio per il Vinitaly, evento a cui la maggior parte delle imprese della provincia di Avellino solitamente partecipa con grande successo e che vadano a coprire le spese di affitto, e lo sconto sulle utenze per quanto riguarda imprese, unità locali e negozietti?
Tutto l’iter burocratico e di autorizzazione dovrebbe essere evitato anche in questo caso.
Il Presidente Conte ha stanziato 400 milioni di euro per i Comuni e la ripartizione è determinata dalla densità abitativa e dal reddito medio dei residenti.
Per la Campania sono stanziati 50,7 milioni di euro di cui all’Irpinia circa 3 milioni così ripartiti:
309 mila euro ad Avellino
191 mila euro ad Ariano Irpino
185 mila euro a Montoro
a seguire i Comuni con 30/40 mila euro.
Dopo aver dichiarato quanto segue il Presidente dell’AssociazioneArtigiani e Piccoli Imprenditori invita i Sindaci a passare all’azione, distribuendo la liquidità di cui sopra a distribuire equamente e coscienziosamente, tendendo presente il vero fabbisogno delle varie realtà locali che ciascun Primo Cittadino conosce bene.
Inoltre Luigi Gaudiosi invita i Sindaci a non distribuire la liquidità in base ai colori politici, puntualizzazione importante che per molte realtà irpine rappresenta una nota di demerito e di poco senso civico.
Le risorse ora ci sono ma devono essere usate scrupolosamente per far fronte soprattutto alle esigenze di tutte quelle famiglie che per il blocco delle attività economiche hanno problemi a garantire anche il pane ai loro cari.
Resto fermamente dell’idea che è di assoluta importanza per il tessuto sociale ed economico del Paese non bloccare il settore agro-alimentare e che il Governo dovrebbe agire senza trattare con i sindacati, d’altronde non è una scissione d’azienda ma si tratta di una calamità mondiale.
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