Sono stati effettuati 89 tamponi su dipendenti, collaboratori e pazienti che operano presso la Residenza Sanitaria Assistenziale di Villa Clementina. Nello specifico 42 tamponi su dipendenti e collaboratori e 47 su pazienti e sono risultati tutti negativi al Covid-19.
Dal 4 marzo scorso la Direzione sanitaria ha adottato misure di prevenzione efficienti e necessarie, per poter limitare il contagio da Covid-19.
Nello specifico, presso la struttura Villa Clementina di Volturara Irpina, ci sono state restrizioni per l’accesso alla struttura, dotazione di tutti i DPI necessari per i propri lavoratori e collaboratori, che sono stati forniti dalla Direzione Amministrativa, da ciò è scaturito l’esito positivo riguardo un eventuale contagio.
Questo è stato possibile oltre che per le disposizioni prese anche per la collaborazione che hanno dimostrato le famiglie degli ospiti, che hanno rispettato le limitazioni straordinarie riguardo le visite.
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Malamore: la personale di Valentina Del Gaudio sul femminicidio
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questa data non è stata scelta a caso ma per ricordare l’assassinio delle tre sorelle Mirabal, avvenuto appunto il 25 novembre del 1960.
Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, vissute durante gli anni della dittatura trujillista, tra le più dure dell’America Latina, decisero di impegnarsi nella lotta contro l’oppressione, prendendo parte al Movimento 14 di giugno, sotto la direzione di Manolo Travares Justo, all’interno del quale Minerva e Maria Teresa Mirabal si facevano chiamare con il nome in codice Mariposas (farfalle).
Questo gruppo politico clandestino si diffuse molto rapidamente e venne scoperto dalla polizia segreta di Trujillo, che perseguitò tutti i membri. Le sorelle Mirabal e i rispettivi coniugi furonno arrestati ma le donne vennero liberate alcuni mesi dopo, a differenza dei mariti che restarono in prigione.
Il 25 novembre del 1960 mentre le sorelle Mirabal, accompagnate dall’autista Rufino de la Cruz stavano andando a fare visita ai loro mariti nella città di Puerto Plata, vennero bloccate e furono condotte in una piantagione di canna da zucchero dove furono uccise a bastonate. I loro corpi senza vita furono rimessi nel veicolo su cui stavano viaggiando che venne fatto precipitare da un dirupo, per simulare un incidente.
Per commemorare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Valentina Del Gaudio ha esposto la sua personale dedicata al femminicidio. La mostra dell’artista resterà esposta per una settimana al Castello D’Aquino di Grottaminarda.
Malamore è il nome che Valentina Del Gaudio ha scelto per la sua mostra perché è l’amore malsano, incentrato sulla violenza fisica, verbale e psicologica, che ogni anno conduce molte donne alla morte.
La personale è molto toccante perché i quadri di Valentina Del Gaudio non si esprimono attraverso simbologie e tratti pittorici da interpretare; le figure rappresentate vengono messe a nudo nella loro sofferenza, solitudine e fragilità. Questi sono tutti stati d’animo e condizioni psicologiche che accompagnano le donne vittime di violenza prima di arrivare all’epilogo: la loro morte.
Prima di entrare nel cuore pulsante di Malamore, lo spettatore si trova all’interno di una installazione in cui vengono mostrati i significati di quelle azioni che appartengono all’amore violento da cui non può nascere nulla di positivo.
Valentina Del Gaudio pone l’attenzione non solo sulle vittime del femminicidio ma cerca di sensibilizzare anche le figure familiari che, molto spesso, si rendono conto della situazione in cui la vittima si trova e reagiscono con l’omertà, anch’essa una forma di violenza silenziosa che non aiuta a superare il problema e ad evitare la morte.
Le donne vittime di violenza vivono una situazione delicata: si sentono sole, abbandonate e, molto spesso, non si rendono conto della gravità del problema che stanno vivendo, che le condurrà alla morte. Dunque è anche compito dei familiari e degli amici cercare, per come si può, di essere un sostegno e di non lasciare che le donne vittime di violenza vivano nella loro paura e nella solitudine.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 122 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 1.606, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 122 casi.
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 10 residenti nel comune di Atripalda
- 1 residente nel comune di Avella
- 9 residenti nel comune di Avellino
- 2 residenti nel comune di Capriglia Irpina
- 32 residenti nel comune di Cervinara
- 7 residenti nel comune di Domicella
- 3 residenti nel comune di Lioni
- 2 residenti nel comune di Manocalzati
- 1 residente nel comune di Marzano di Nola
- 1 residente nel comune di Monteforte Irpino
- 10 residenti nel comune di Monteverde
- 2 residenti nel comune di Montoro
- 4 residenti nel comune di Mugnano del Cardinale
- 2 residenti nel comune di Pago del Vallo di Lauro
- 1 residente nel comune di Quadrelle
- 3 residenti nel comune di Quindici
- 1 residente nel comune di Roccabascerana
- 5 residenti nel comune di Rotondi
- 4 residenti nel comune di San Martino Valle Caudina
- 1 residente nel comune di San Potito Ultra
- 1 residente nel comune di Santa Lucia di Serino
- 3 residenti nel comune di Serino
- 11 residenti nel comune di Solofra
- 1 residente nel comune di Sperone
- 1 residente nel comune di Taurasi
- 2 residenti nel comune di Torella dei Lombardi
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Info Irpinia e I cammini della purificazione
Info Irpinia è un’associazione turistico culturale che da anni si impegna nel mostrare le bellezze storiche e paesaggistiche del territorio. È stato presentato il calendario di questa nuova stagione 2021 che ha come nome I cammini della purificazione.
La scelta del nome non è un caso perché dopo questo anno pandemico che ci ha disorientati e costretti a una limitazione della libertà ora abbiamo bisogno di riappropriarci del nostro tempo, seguendo il tempo naturale che solo l’immersione nella natura riesce a darci.
Ritornare alle cose semplici, come può esserlo una giornata dedicata al trekking e alla conoscenza del proprio territorio, potrebbe rappresentare un passo per un nuovo inizio e per una purificazione dalle scorie accumulate in questo ultimo periodo. Il contatto con la natura riesce a regalarci quel ritorno alle radici che, purtroppo, un po’ abbiamo perso e che ci ha allontanati ulteriormente dal benessere psicofisico.
L’Irpinia in primavera e in estate diventa un luogo incantevole, capace di donare stupore e meraviglia anche negli occhi di chi questo territorio lo vive quotidianamente.
L’Irpinia però non ha come unica attrattiva solo i paesaggi naturalistici, è un luogo ricco di storia, tradizioni e cultura. Denominata da sempre la terra di mezzo perché è sempre stata una terra di transito per la sua posizione geografica, situata tra il Tirreno e l’Adriatico. L’Irpinia è sempre stata una zona di passaggio, basti pensare alla Via Appia che passa sopra la Mefite che collegava Roma e Brindisi come fosse una sorta di autostrada del tempo.
La Via Francigena, ad esempio, serviva per collegare Canterbury a Roma, giungendo fino a Brindisi e ci sono dei percorsi che attraversano l’Irpinia. La ricchezza che possediamo è inestimabile ma bisogna valorizzarla e, soprattutto, comunicarla.
Questo luogo è ricco di strade che servivano a collegare i diversi territori e le persone che un tempo aveva bisogno di spostarsi per motivi commerciali o per fede. I cammini della purificazione infatti hanno come scopo non solo quello di percorrere sentieri dio montagna e naturalistici ma di scoprire la storia di un tempo, scoprendo percorsi storici che potrebbero rappresentare una forte attrazione turistica.
Info Irpinia ha cercato di coniugare questi aspetti, che contraddistinguono il nostro territorio attraverso cinque tappe.
Info Irpinia e I cammini della purificazione: le 5 tappe individuate
- La prima tappa si svolgerà domenica 6 giugno alle ore 10:00 a Serino verso le sorgenti del Sabato. Una passeggiata nel cuore del Monte Terminio in cui sarà possibile scoprire la storica e misteriosa Civita di Ogliara, antica città muraria di 2 Km in cui veniva custodita una città e le sorgenti da cui nasce il Fiume Sabato.
- La seconda tappa è prevista domenica 20 giugno a Caposele per percorrere la strada delle 7 fontane. Un’esperienza che ripercorre la storia delle acque di Caposele all’interno del Parco dei Monti Picentini in cui è possibile percepire la diversità della flora e della fauna di queste montagne fino a 1400 mt di altitudine.
- La terza tappa prevista per domenica 11 luglio ci conduce a Rocca San Felice alla scoperta della Mefite e i riti di purificazione. Il percorso attraversa l’antica Valle d’Ansanto che va da Rocca San Felice, splendido borgo medievale, fino alla Mefite, luogo sacro ricco di leggende intrise da riti di purificazione.
- La quarta tappa, prevista per domenica 25 luglio, ci conduce a Calabritto per scoprire la Madonna del Fiume. Il percorso di trekking verso il santuario immerso nella natura è accompagnato costantemente dal suono solenne e impetuoso delle acque del Rio Zagarone in cui sarà possibile ammirare un santuario incastonato nella roccia e osservare la monumentale cascata del Bard’natore.
- La quinta tappa, prevista per domenica 29 agosto, ci conduce a Montemarano e Cassano per scoprire boschi e sorgenti. Un percorso green tra boschi del Parco dei Monti Picentini a Montemarano verso le sorgenti più importanti d’Italia, custodite nel comune di Cassano.
Come partecipare
Per poter partecipare a I cammini della purificazione bisognerà diventare Soci di Info Irpinia, spostarsi con auto propria e prenotare o richiedere maggiori informazione al sto di Info Irpinia o contattando il seguente numero: 31 98 65 322.
Il costo di ciascuna escursione è di 10 euro.
Buona purificazione a chi lo vorrà!
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