Il Movimento 5 Stelle riparte dal 12% che i cittadini di Avellino gli hanno assegnato al primo turno.
Questa volta i pentastellati arrivano terzi dietro Cipriano e Festa e non accedono al ballottaggio.
Il candidato sindaco Ferdinando Picariello quindi fa autocritica e trova nella parcellizzazione del voto alle amministrative la ragione dello scollamento con il voto delle Europee.
Su Cipriano e Festa non si sbilancia e anticipa che valuterà punto per punto le proposte del futuro sindaco in consiglio comunale.
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Regionali in Campania,
Pionati rilancia l’Adc per Caldoro PresidenteCi sarà anche Stefano Caldoro alla manifestazione organizzata da Alleanza di Centro, sabato 30 novembre, alle ore 18,30 presso il Millennium Gold Hotel di Napoli, in viale Comandante Umberto Maddalena 192. Si tratta di una nuova tappa della serie di incontri organizzati da Alleanza di Centro in tutte le province della Campania in vista delle Elezioni Regionali del prossimo anno. Il movimento, fondato da Francesco Pionati dieci anni fa, è pronto a sostenere con una propria lista la candidatura di Stefano Caldoro alla Presidenza della Regione Campania.
“Stefano Caldoro – dice Pionati- rappresenta la scelta migliore e più coerente che il centrodestra possa offrire agli elettori. Non è la prima volta che Alleanza di Centro si presenta alle Regionali in Campania: lo ha già fatto nel 2010, quando contribuì alla vittoria di Caldoro con i suoi 64.000 voti, pari al 2,4%”.
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Elezioni Europee,
la Lega prima in Italia e seconda in IrpiniaI dati definitivi delle Elezioni Europee ci consegnano un Paese a trazione leghista. Il partito di Salvini vola al 34% seguito dal Pd al 22.7% e dal M5s che perde quota e si ferma al 17.1%. Forza Italia prende l’8.8%, Fratelli d’Italia il 6.5%, + Europa il 3.1% e La Sinistra l’1.7%.
Il quadro della provincia di Avellino si distacca leggermente dai dati nazionali.
Il Movimento 5 Stelle è il primo partito in Irpinia con il 30%, seguito dalla Lega al 22%, sul podio il Pd con il 20.5% dei consensi. Forza Italia prende il 12.7%, Fratelli d’Italia il 5.3%; + Europa e La Sinistra si fermano rispettivamente al 2.4% e al 2.3%.
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Amministrative Grottaminarda 2022: le liste
Le liste per le prossime Amministrative Grottaminarda 2022 sono due e sono ufficiali.
La Rinascita che ha coma candidato Sindaco Marcantonio Spera propone i seguenti candidati Consiglieri:
- Barrasso Rocco
- Basile Rosalba
- Bruno Michelangelo
- D’Ambrosio Sandra
- De Luca Edoardo (detto Eddy)
- Di Fronzo Rocco
- Grillo Maria Elisa (detta Marilisa)
- Iacoviello Franca
- Pascucci Virginia
- Petrillo Doralda Quinta Yoraima
- Spinapolice Michele
- Vitale Antonio
La lista Libera e Democratici che ha come candidato sindaco Vincenzo Barrasso presenta i seguenti candidati Consiglieri:
- Giuseppina Barrasso (detta Pina)
- Imperatrice Bruno
- Michele Cappuccio
- Rosa Ciotola ( detta Rosy)
- Rocco De Luca
- Francesco Del Sorbo (detto Leone)
- Marisa Graziano
- Lucio Lanza
- Angelo Marino Lo Chiatto
- Antonella Meninno
- Mauro Piccolo
- Annalisa Romano
Entrambe le liste hanno come intento quello di cambiare le sorti e rinnovare Grottaminarda, dandole un nuovo lustro.
Leggendo attentamente i nomi che compongono entrambe le liste siamo di fronte a due schieramenti che ricordano gli scontri tra i guelfi e i ghibellini di Firenze.
Guelfi e ghibellini, per chi non lo ricordasse, erano due fazioni opposte che si schierarono in Italia tra il XII e il XIV secolo. Tali schieramenti nacquero dopo la morte di Enrico V e furono create tra due casate: quella di Baviera e quella di Sassonia che si contrapponevano a quella della Svevia. Queste fazioni vennero utilizzate dai gruppi fiorentini per distinguere i due schieramenti, durante le lotte per la conquista del comune.
I guelfi rappresentavano quella fazione politica che sosteneva la supremazia del Papa, durante la lotta per il dominio di Firenze. Questi erano convinti che solo il Papa potesse governare perché era stato investito direttamente da Dio e quindi aveva il potere di guidarli verso la giustizia. All’interno di questo schieramento c’era un’ulteriore divisione tra i bianchi, che ammettevano una cooperazione tra Imperatore e Papa e i neri che erano devoti solo al Pontefice.
I ghibellini erano sostenitori dell’Imperatore e non volevano l’intromissione della Chiesa nelle questioni politiche di Firenze.
La scelta tra i due schieramenti non lascia alcun dubbio all’elettore nello scegliere da che parte vuole schierarsi perché gli intenti sono chiari, soprattutto, per chi sarà chiamato a votare.
Questa volta non si sceglierà tra Chiesa e Stato ma tra conservatori e reazionari.
Ricordiamo che il voto è una scelta libera che non deve essere condizionata da alcun tipo di intromissione esterna. Il votante ha libera scelta di decidere e ne ha pieno potere.
Il voto è un dovere civico e consapevole, un atto da non prendere a cuor leggero o con poca responsabilità.
Chi è chiamato al voto vive 365 giorni l’anno un luogo e ne conosce pregi e difetti, spesso, soprattutto i secondi. Ci sarà sempre da lamentarsi, questo è ovvio, ma il tempo per poter migliorare qualcosa non è mai abbastanza e sarebbe saggio non rimandare.
7 comments on Movimento 5 Stelle,
Picariello: «Avellino ha bisogno di un programma condiviso»
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