Il Movimento 5 Stelle riparte dal 12% che i cittadini di Avellino gli hanno assegnato al primo turno.
Questa volta i pentastellati arrivano terzi dietro Cipriano e Festa e non accedono al ballottaggio.
Il candidato sindaco Ferdinando Picariello quindi fa autocritica e trova nella parcellizzazione del voto alle amministrative la ragione dello scollamento con il voto delle Europee.
Su Cipriano e Festa non si sbilancia e anticipa che valuterà punto per punto le proposte del futuro sindaco in consiglio comunale.
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Festa dell’Albero: subito la progettazione dei fondi PNRR per il Verde
La crescita degli alberi non è immediata, non si fa con una stampante 3D ma richiede anni. Pertanto, per raggiungere gli obiettivi che il PNRR si è posto in materia ambientale, serve che subito Comuni, città metropolitane, Regioni e governo predispongano le gare d’appalto coinvolgendo le imprese del settore. Solo così si potrà avere una pianificazione della produzione realistica, in grado di garantire materiale di partenza, manodopera e risorse. È quanto emerso dall’incontro “Dagli annunci alla politica dei fatti: verso gli Stati generali della Sostenibilità – Festa dell’Albero 2021”, che si è svolto a Roma. L’evento, moderato da Massimo Lucidi, direttore editoriale di The Map Report, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Grazia Francescato, già portavoce dei Verdi Europei, la deputata Maria Spena, Vicepresidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e Alberto Patruno, segretario di Assoimpredia (Associazione Nazionale Imprese di Difesa e Tutela ambientale).
Dal dibattito è scaturita la preoccupazione dei coltivatori di alberi italiani circa la realizzazione dei tanti annunci fatti in ambito nazionale (PNRR) e internazionale. Basti pensare che nelle ultime settimane dieci sindaci delle principali città europee si sono impegnati nella piantumazione di almeno tre milioni di alberi entro il 2030. Stesso orizzonte temporale per i mille miliardi di alberi di cui si è discusso nel corso dell’ultimo G20, decisione poi messa in discussione dal Cop26 di Glasgow dove è stato affermato che piantare alberi a caso fa più male che bene all’ambiente.
Dichiara Alberto Patruno segretario ASSOIMPREDIA:
Considerando il numero di alberi necessari e la tempistica chiediamo maggiore chiarezza alle forze politiche, alla pubblica amministrazione e al mondo dei paesaggisti per raccogliere la sfida.
Aggiunge l’imprenditore Maurizio Lapponi di Assoimpredia:
Partendo da una pianta di tre anni il ciclo di produzione degli alberi per la città è di almeno cinque anni. Nella produzione arborea europea c’è una notevole mancanza di prodotto, sia nelle varietà che nelle misure. La realtà è che molti piccoli vivai di propagazione specializzati in innesti e piantine, la linfa vitale del nostro settore, sono scomparsi. Stiamo attingendo alle nostre riserve finanziarie e competenze per colmare il divario produttivo emerso negli ultimi dieci anni ma, senza cambiamenti significativi di rotta, i vivai non saranno in grado di soddisfare la crescente domanda di alberi.
L’auspicio degli imprenditori del settore è che le Istituzioni, nell’approntare i bandi, coinvolgano tutte le parti interessate per elaborare una pianificazione della produzione realistica e concreta.
Concludono i rappresentanti di ASSOIMPREDIA:
La pianificazione e il coordinamento devono essere eseguiti da persone con una conoscenza approfondita del mercato degli alberi, e da appaltatori e paesaggisti in grado di valutare la qualità del prodotto, gestirne i volumi e sapere esattamente quale tipo di varietà e specifiche del prodotto includere.
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La Cgil irpina verso lo sciopero generale proclamato con la Uil del 16 dicembre
Scuola, lavoro, casa, sanità e ambiente. Materia viva di una legge di Bilancio che avrebbe dovuto iniziare ad invertire la rotta di un paese ferito dalle disuguaglianze, facendo buon uso del fiume di miliardi europei, non può replicare un copione già visto di finanziamenti a pioggia, per i desiderata dei partiti di questa animalo maggioranza di unità nazionale.
Afferma il segretario generale della Cgil di Avellino Franco Fiordellisi:
Non ho mai creduto, per la natura stessa di questo governo calato dall’alto di una crisi orchestrata in piena pandemia da personaggi come Renzi, che Draghi potesse rispondere al disagio sociale con misure adeguate alla sfida di una stagione nuova. È accaduto il contrario. La Patrimoniale respinta dal presidente del consiglio, che era un sollievo fiscale minimo per i più deboli.
Provvedimenti sulla concorrenza che mettono in vendita i beni comuni e dei servizi locali, per cui a pagare saranno sempre i più deboli lavoratrici e lavoratori, precari e non, giovani e non, pensionate e pensionati! Per questo lo sciopero generale è stata una scelta difficile, ma necessaria. Con salari bassi, nuova occupazione bassa e precaria, la maggioranza di donne disoccupata e precaria, giovani che sono alla mercé del capitale mercantilista.
Il sindacato (Cgil e Uil) ha deciso lo sciopero generale:
Un sindacato che sembra essere isolato non avendo riferimenti forti di rappresentanza politica a sinistra, progressista. Senza una parte politica capace di farsi carico della rappresentanza di questi bisogni, necessità del suo popolo, per trasformarli in un progetto di governo per migliorare la vita di chi Vive del proprio Lavoro, reddito da salario dipendente.
Per questo lo sciopero generale vale per chiedere i diritti e risolvere bisogni. Il sindacato confederale generale esercita la sua funzione costituzionale di ruolo politico e di rappresentanza sociale per la giustizia sociale dopo le mobilitazioni di questi ultimi mesi, ci carichiamo delle piattaforme unitarie per una mobilitazione di protesta contro le misure del governo.
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Prima Festa della Lega in Irpinia,
Morano: «Siamo una comunità che cresce»Si è appena concluso un evento epocale. Per la prima volta si è celebrata in Irpinia la Festa della Lega, evento destinato a ripetersi nei prossimi anni.
Nei Comuni di Montella e Cassano la macchina organizzativa predisposta da Sabino Morano, Massimo Bimonte e Giuseppe D’Alessio ha organizzato una due giorni di convegni e tavoli tematici a cui hanno preso parte i vertici nazionali e regionali del Carroccio Andrea Crippa e Gianluca Cantalamessa.
Nei borghi dell’Alta Irpinia la Lega ha raggiunto alle ultime Europee risultati bulgari e forte è stato lo scossone impresso dalle popolazioni locali al vecchio sistema clientelar-democristiano.
Da qui la necessità non solo di festeggiare i successi ma anche di fare il punto della situazione in un partito in forte ascesa che fa i conti con la crescita repentina del consenso ma, purtroppo, anche con l’ingresso di trasformisti e disturbatori. Ecco allora che la due giorni è servita a prendere le decisioni che influenzeranno la vita del partito nei prossimi mesi.
Soddisfatto il segretario provinciale della Lega, Sabino Morano, che con il suo carisma dovrà dare la carica ai sostenitori per continuare il percorso di crescita politica e radicamento territoriale egregiamente avviato.
Meriti che Morano condivide con il suo alter ego del movimento giovanile, Giuseppe D’Alessio.