Si è concluso anche quest’anno lo Sponz Fest di Vinicio Capossela ma, in questa edizione, abbiamo respirato un’aria diversa dalle precedenti, soprattutto, per alcuni input palesati dal cantautore calitrano in diverse occasioni.
Riportando alcune parole di Vinicio Capossela:
Le tre colline di Calitri sono la mia terra promessa. Non so se ci sarà un domani, ma è stata la cosa più bella che abbiamo fatto.
Le edizioni dello Sponz Fest, con questa appena conclusasi, sono arrivate al settimo anno: sarà la fine del sodalizio o la rinascita?
Tutto sembra presagire l’epilogo dello Sponz Fest: dallo sparire della festa all’interno del paese, dalle polemiche di Vinicio nei confronti dei calitrani, che sono stati poco partecipativi e poco collaborativi.
Sembra essere arrivata la crisi del settimo anno, che ha portato incomprensioni ma che ha anche lasciato emozioni disparate.
Questa edizione ha voluto scavare nelle radici della terra e del suo sottosuolo, dando molteplici significati e significanti e lasciando interpretare a ciascun partecipante ciò che gli era più congeniale in quel tempo oscillante tra onirico e reale, in cui si sono svolti i vari incontri dello Sponz Fest.
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Lidia Yuknavitch sarà in Italia
Lidia Yuknavitch sarà in Italia a ottobre per presentare La cronologia dell’acqua e incontrare i suoi lettori.
Lidia Yuknavitch ha insegnato Scrittura creativa, Letteratura e Studi femminili alla Eastern Oregon University. In italiano sono stati pubblicati i suoi due romanzi Dora (Indiana, 2011) e Il libro di Joan (Einaudi, 2019).
Con La cronologia dell’acqua ha raccolto negli anni un successo di culto, conquistando sempre più lettori e lettrici in molti paesi.L’autrice ci parla così del suo libro:
Voglio raccontare una storia a parte. La verità è che la storia di una donna che fa un figlio è una narrazione inventata da noi. Più precisamente, una donna con la vita che sboccia in grembo rappresenta – anzi, è – la metafora della creazione di una storia.
Una storia con cui tutti possono convivere. La fecondazione, la gestazione, il contenimento, la produzione di un racconto.
Allora lasciatemi dare un consiglio. Qualcosa da usare in rapporto a questa narrazione grandiosa, a questa condizione epica, qualcosa con cui convivere quando sarà il momento.
Raccogliete pietre.
Tutto qui. Ma non pietre qualsiasi. Sei una donna intelligente e quindi cerchi l’inimmaginabile nell’ordinario in posti dove normalmente non andresti da sola – gli argini dei fiumi. Il fitto del bosco. La parte di costa oceanica dove gli sguardi delle persone svaniscono.Guada tutte le acque. Quando trovi un mucchio di pietre, osserva a lungo prima di scegliere, lascia che gli occhi si abituino, usa quello che hai imparato nella lunga attesa per attendere.
Lascia che l’immaginazione trasformi ciò che sai.Lidia Yuknavitch sarà in Italia: le date
7 ottobre ore 19 – MILANO: presso verso libri con Laura Pezzino e Jonathan Bazzi
9 ottobre ore 15.45 – TORINO: Portici Di Carta con Nadeesha Uyangoda presso la Sala Turinetti delle Gallerie d’Italia Intesa Sanpaolo, piazza San Carlo 156
11 ottobre ore 19 – BOLOGNA: Libreria Confraternita dell’Uva, con Alessandra Sarchi
12 ottobre ore 18.30 – FIRENZE: in collaborazione con Todo Modo, presso 25Hours Hotel (sala cinema Paradiso), con Carlotta Vagnoli
14 ottobre ore 19.30 – ROMA: in collaborazione con Libreria Trastevere presso EXP Palazzo Esposizioni, con Nadia Terranova
18 ottobre ore 19 – CAGLIARI: presso Libreria Ubik Cagliari con Francesca Madrigali
Pubblicato il 22-09-2022 -
Lacenodoro Scuola: tutti in sala per l’evento conclusivo di Zero in Condotta
Il Cinema Partenio pronto ad accogliere i partecipanti per l’evento conclusivo dei corsi di educazione all’immagine.
Proiettati sul grande schermo i cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole superiori e i momenti più belli del percorso di tutti. Niente voti, tante visioni. Termina Lunedì 29 Maggio il progetto Zero in Condotta – Lacenodoro Scuola che, oltre ad aver portato il cinema nelle scuole, ha portato e porterà le scuole al cinema.Zero in Condotta: programma della giornata conclusiva
Alle ore 16.00, presso il Cinema Partenio, ci sarà la proiezione di Rue Garibaldi, film di Federico Francioni, che chiude la ricca rassegna dedicata agli studenti con un appuntamento per i partecipanti delle scuole superiori e del CPIA.
La pellicola racconta la storia di due siblings di origini tunisine ma cresciuti in Sicilia, che hanno deciso di lasciare l’isola e partire alla volta di Parigi, barcamenandosi tra un lavoro precario e l’altro e abitando in periferia.
Alle 17.30, invece, partirà l’evento conclusivo alla presenza di tutti i partecipanti delle scuole di ogni ordine e grado. Verranno proiettati i quattro cortometraggi realizzati dagli allievi dei corsi delle scuole superiori, e a seguire contributi visivi che mostreranno il “best of” del percorso fatto nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
I ragazzi saranno invitati a raccontare la loro esperienza con questo percorso di educazione all’immagine, ma anche ad esporre nuove curiosità.
Moderati da Maria Fioretti e Francesco Antonio Forgione, giornalisti di Orticalab, interverranno e risponderanno Leonardo Festa, coordinatore della Giuria Pop del Laceno d’Oro International Film Festival, Carmela Covino, insegnante e autrice, e tutti i formatori del progetto.I docenti Luigi Cuomo, Bianca Fenizia, Gaia Guarino, Bianca Pacilio, Sergio Sozzo, Alessandro Guerriero, Gianpiero Mustone, Martha Festa, Jessica Festa, Domenico Saracino, la responsabile del progetto Maria Vittoria Pellecchia, il coordinatore della formazione Antonio Spagnuolo, e il responsabile scientifico della didattica Aldo Spiniello, che così commenta il percorso fatto:
I ragazzi di oggi si approcciano ad una molteplicità di audiovisivi. I nuovi social si basano soprattutto sul contenuto video, e magari non vedono tanti film ma fruiscono le serie. Per avvicinarli al cinema siamo partiti da ciò che a loro risulta più familiare, e abbiamo poi allargato il discorso. Quando il confronto parte sul piano comune, su cose a loro contemporanee, l’interesse e l’attenzione per il passato arrivano senza sforzo. Per la parte realizzativa abbiamo provato, invece, a fornire maggiori stimoli a ciò che loro già fanno quotidianamente: video coi loro cellulari. I risultati sono stati davvero degni di nota.
A partecipare ai laboratori dell’edizione 2023 di Zero in condotta – Lacenodoro scuola sono stati oltre 300 allievi divisi in dodici classi appartenenti al Liceo Scientifico Statale “V. De Caprariis” di Atripalda, all’I.C. “Di Prisco” di Fontanarosa, all’I.C. “Don Milani” di Manocalzati, al Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Avellino.Il progetto ha visto anche la partecipazione di numerosi altri studenti di questi istituti e del Liceo Scientifico “P.S. Mancini” di Avellino alla visione di film proposti nelle sale cinematografiche della provincia: il Multisala Carmen di Mirabella Eclano, il Movieplex di Mercogliano, il Multisala Cinema Partenio del capoluogo.
Zero in condotta – Lacenodoro scuola è il programma organico di attività didattiche sul cinema direttamente derivato dal lavoro e dall’attenzione costante del Laceno d’Oro International Film Festival verso gli studenti per la promozione dell’educazione al linguaggio audiovisivo e lo sviluppo della consapevolezza riguardo al complesso universo delle immagini, alle loro implicazioni e alla loro ricaduta sul terreno concreto delle relazioni, sociali e politiche.
Zero in Condotta – Lacenodoro scuola è un’iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione e del Merito CIPS – Cinema e Immagini per la Scuola https://cinemaperlascuola.istruzione.it/ Un progetto di EIKON associazione culturale, in partenariato con Circolo ImmaginAzione, Sentieri Selvaggi e Quaderni di CinemaSud.
Con il coinvolgimento delle scuole Liceo Scientifico Statale “V. De Caprariis” di Atripalda, I.C. “Di Prisco” di Fontanarosa, I.C. “Don Milani” di Manocalzati, Liceo Scientifico Statale “P.S. Mancini” di Avellino, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti. -
Al Bellini di Catania l’inconfondibile jazz di Fabrizio Bosso
Dotato di una tecnica strumentale ineccepibile e di un lirismo capace di far risuonare le corde più profonde dell’anima, Fabrizio Bosso incontra Battisti. L’inconfondibile jazz di uno dei trombettisti italiani più famosi nel mondo si fonde sul palco con le anime di altri cinque strepitosi performer. Ne viene fuori l’inedita ed eccezionale reinterpretazione dell’universo poetico del più intimo e personale dei cantautori.
In scena venerdì 23 dicembre alle ore 20.30, al Teatro Massimo Bellini di Catania, Pensieri e parole – Omaggio a Lucio Battisti. Uno spettacolo di indiscusso pregio culturale organizzato da Eventi Olimpo.
Dopo oltre dieci anni di sodalizio artistico, ritroviamo la tromba di Fabrizio Bosso e il sax di Javier Girotto che ha curato gli arrangiamenti. E ancora il contrabbasso di Furio Di Castri, il pianoforte di Rita Marcotulli, la batteria di Mattia Barbieri. Costeggiati dalla voce da crooner filosofico di Peppe Servillo, ci offrono una serata di passione per quella musica italiana che ha fatto la storia. Una storia che attraversa venti canzoni e trova espressione in ritmi suadenti e sapori latini, in racconti delicati ed emozioni palpitanti.
Non è stato semplice per i nostri sei compagni di viaggio raggiungere un simile risultato. Quello di Battisti è infatti un repertorio del tutto particolare, fatto di composizioni originali molto diverse fra loro. Il rischio che non si voleva correre era di creare un concerto di “cover”.
Invece, Pensieri e parole si caratterizza come un omaggio a Battisti compiuto attraverso scelte singolari, suggestioni inattese, variazioni di cui lui è il solo ispiratore. Un territorio magico dove Il mio canto libero, E penso a te e tanti altri suoi indimenticabili successi continuano a sfiorare l’anima del pubblico. Senza frattura alcuna fra la canzone e il jazz, fra la vena creativa ispiratissima di Lucio Battisti e il flusso vivo e acceso dell’improvvisazione.
Uno straordinario incontro sul palcoscenico, che si traduce senz’ombra di dubbio in una serata di grande teatro. Perché i testi e l’avvolgente musica di Battisti ci raccontano profondamente e ci emozionano ancora. E perché raramente si ha la fortuna di assistere all’interpretazione di un gruppo di artisti così appassionati e di qualità. Interpretazione che diventa per la platea la lente attraverso cui scoprire ulteriori, inattesi, suggestivi aspetti di questo amato cantautore e sottile interprete del nostro tempo.
6 comments on Sponz Fest Sottaterra: fine o rinascita?
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