Il sottosegretario Carlo Sibilia rassicura gli operai dell’Isochimica sull’impegno del Governo, ma allo stesso tempo esorta i suoi compagni di viaggio a non fare promesse non realizzabili.
Stesso discorso vale per l’Industria Italiana Autobus, dove il Movimento conferma il proprio impegno.
Garanzie, poi, sulla Lioni-Grottaminarda. L’esecutivo Conte non farà passi indietro
Ultimo aspetto, infine, la questione amministrative. Il deputato pentastellato replica alle accuse lanciate da Luca Cipriano.
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La città insensibile di Carmine Zamprotta: un’instantanea senza filtri su Napoli
La città insensibile (2019) è l’ultimo libro di Carmine Zamprotta, sociologo e giornalista napoletano, pubblicato da Graus Edizioni nella sezione Black Line. Lo scrittore attraverso parole lucide e senza fronzoli conduce il lettore tra i vicoli di una Napoli che continua ad essere problematica nonostante la patina turistica che, negli ultimi tempi, sembra avere la meglio sull’immagine che molti cercano di dare alla città.
La malavita descritta da Carmine Zamprotta la potremmo definire con una semplice definizione: Camorra S.p.a. perché non esiste un settore economico che non la riguardi e in cui non si sia insinuata.
Iniziando dalle più note attività illecite che riguardano lo spaccio di droga e la prostituzione, la Camorra è diventata un’impresa a tutto tondo che ha esteso le sue mire espansionistiche in settori legati allo showbiz, basti pensare al mondo della musica neomelodica sino ad arrivare ai culti religiosi, tacitamente permessi dal clero locale, che fungono da riscossione del pizzo sfruttando il folklore religioso e l’ignoranza di molti partenopei.
Finalmente ci si sta rendendo conto che ciò che accade tra le strade delle nostre città non ha nulla in comune con la religione, poiché si tratta di un culto fai da te, dove si gestiscono processioni non autorizzate dal clero, ma tollerate dalle amministrazioni locali. Variopinti cortei, accompagnati da minorenni che chiedono soldi ai passanti, portano, in spalla o su automezzi, carri con statue addobbate e stendardi da cui pendono banconote da cinquanta e cento euro.
Queste processioni sono sempre accompagnate da improvvisate bande musicali che nel loro repertorio spaziano dai canti mariani ai brani dei neomelodici, mentre si fermano di fronte a qualche negozio dove è possibile recuperare un obolo sostanzioso, un pizzo mascherato da offerta libera. Uno dei portatori di stendardi si stacca dal corteo, abbassandosi verso l’entrata dell’esercizio commerciale, saltellando lentamente al suono della musica.
Una delle nuove frontiere della criminalità organizzata riguarda anche il calcio: da alcune relazioni della Commissione parlamentare sono emerse spesso indiscrezioni che vedono i capi ultras congiunti ai clan malavitosi ma gli inquirenti non hanno dato mai la giusta attenzione a questo fenomeno. Il tifo organizzato ed i rapporti che si instaurano con i calciatori vengono sfruttati per fini illegali con un’eventuale alterazione di una competizione sportiva, che andrebbe a favorire guadagni illeciti attraverso il canale delle scommesse legali che attirano migliaia di scommettitori.
Il libero accesso di questi personaggi negli impianti sportivi o nelle sedi dei club, come le frequentazioni con calciatori famosi, rappresentano un motivo di orgoglio per il boss e la sua famiglia, che in questo modo cerca di rafforzare la sua immagine sul proprio territorio, sfruttando l’ingenuità dei troppi atleti che si lasciano coinvolgere facilmente da questo mondo dorato fatto di droga e donne facili reclutate dai clan.
Il mondo dello sport è diventato un terreno fertile utile per riciclare capitali di dubbia provenienza, ciò è facilitato dall’azione di prestanomi che sono in grado di creare una rete sottotraccia tra imprenditoria e gruppi vicini alla politica.
Ad aiutare indirettamente la Camorra ci sono le istituzioni perché la disoccupazione giovanile, negli ultimi tempi, ha raggiunto livelli di grande criticità. Dalla precarietà e dal bisogno economico nasce una manovalanza a buon mercato perché i clan pagano bene i loro affiliati e non chiedono curriculum vitae con esperienze pluriennali, alti studi o competenze specifiche.
Le opzioni che si presentano davanti a molti giovani, nella maggior parte dei casi minorenni, sono due: lavorare in nero ed essere sottopagati o diventare affiliati del clan della zona di appartenenza e avere rispetto, fama, soldi in tasca, tecnologia e vestiti firmati all’ultima moda.
Da tempo è cambiata l’immagine di Napoli, restaurata ad hoc per i turisti che affollano i vicoli e le piazze della città perché in fondo il fascino degli spaghetti, della pizza e della sfogliatella non tramonta mai.
Il lungomare di Napoli si è trasformato, come lo definisce Carmine Zamprotta nel suo libro, in un mega bar ristorante all’aperto che, in realtà, rappresenta un ossimoro perché molte delle attività commerciali che si espongono a mò di vetrina gastronomica sono legate alla malavita o attraverso il pizzo o attraverso il riciclaggio di denaro illecito che viene reinvestito in modo “pulito” attraverso l’apertura di attività commerciali.
Questi accennati sono solo alcuni dei punti nevralgici toccati da Carmine Zamprotta ne La città insensibile, per scoprire il resto non vi resta che leggere il libro!
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Cosa pensano i napoletani delle prossime Regionali in Campania
Siamo ormai agli sgoccioli della campagna elettorale in vista delle prossime Regionali in Campania. Sono molti i pronostici che ciascun candidato ha avuto la premura di comunicare e rendere pubblici ma qualcuno si è chiesto cosa pensano realmente i votanti?
Insieme a Mariangela Merola, candidata alle prossime Regionali in Campania con PRI Lega per l’Italia per la circoscrizione di Napoli e Provincia – Caserta e Provincia, siamo andati in giro per Napoli per avere un’idea reale dalle parole di quelle persone che non fanno politica ma che decideranno le sorti delle prossime elezioni.
La candidata, in veste di semplice inviata, ha chiesto alle persone cosa si aspettano dalle prossime elezioni e cosa vogliono che faccia un consigliere regionale in Campania.
Le risposte, come potete vedere nel video in home, sono diverse ma è palese una grande sfiducia nei confronti della politica e dei politici. Da molte risposte infatti abbiamo compreso che in molti non andranno a votare e non per paura del Covid ma per la mancanza di fiducia riposta nei rappresentati politici e nelle istituzioni che dovrebbero rappresentarli.
Ciò dovrebbe far riflettere su varie questioni ma la prima è che bisogna ridare dignità alla politica e alle figure che la rappresentano perché le persone n non sentono vicine le figure che dovrebbero rappresentarli ma soprattutto non si rispecchiano nelle loro azioni e decisioni.
Bisogna cambiare il modo di fare politica oggi perché in molti sono stanchi di vedere che le parole spese non trovano mai concretezza una volta terminato il tempo di propaganda elettorale.
Le persone sono stanche di non vedere soluzioni e di sentire puntualmente ciascun candidato screditare le figure ancora in carica perché ribaltando le posizioni il risultato, per la maggior parte delle persone, è sempre il medesimo.
La politica dovrebbe essere fatta per strada e le persone dovrebbero essere coinvolte nei dialoghi sempre e non solo quando è il caso di destarli in vista delle elezioni.
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Grottaminarda: ecco la domanda per richiedere buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari
Il Comune di Grottaminarda, attraverso un avviso pubblicato sul sito, offre la possibilità di richiedere buoni spesa ai cittadini che, in questo momento di emergenza, hanno bisogno di generi alimentari e hanno difficoltà economiche.
I buoni spesa potranno essere spesi presso esercizi commerciali, che saranno pubblicati nell’elenco sul sito istituzionale del Comune di Grottaminarda e non altrove.
I buoni spesa verranno assegnati a seguito dell’istruttoria effettuata dall’Ufficio Servizi Sociali del Comune, fino ad esaurimento dei fondi concessi.
Buoni spesa: la domanda da compilare
Ecco la domanda da stampare, compilare ed inviare al Comune di Grottaminarda per ottenere i buoni spesa.
Al Comune
Via A. De Gasperi
83035 Grottaminarda (AV)
Oggetto :
Richiesta buoni spesa previsti dall’art. 2 comma 4 lettera a) dell’Ordinanza n. 658 emessa in data 29/03/2020 dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile
Il/la Sottoscritto/a______________________________ c.f._______________________
nato a ______ ______________________ (_____) il_____/_____/______, e residente a ________________________ (_____) in ____________________________ n° _____
in riferimento alla disposizione di cui in oggetto riguardante il riparto delle risorse per solidarietà alimentare stanziate a seguito dell’emergenza Covid-19
C H I E D E
la concessione dei buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari.
A tale scopo dichiara :
- che i componenti del proprio nucleo familiare, oltre al/lla sottoscritto/a, sono i seguenti:
Cognome e nome Luogo e data di nascita Grado di parentela - che il reddito complessivo del proprio nucleo familiare riferito all’anno 2019 è di €. ____________________ ;
- che Il/la sottoscritto/a e i componenti del proprio nucleo familiare :
- non sono dipendenti di enti pubblici o aziende private;
- non percepiscono indennità statali, reddito di cittadinanza, indennità di disoccupazione o altre provvidenze economiche;
- non sono iscritti alla Camera di Commercio e in possesso di partita IVA;
- che i buoni spesa che verranno concessi verranno utilizzati presso gli esercizi commerciali situati nel territorio del Comune di Grottaminarda che si renderanno disponibili ad accettarli;
- di prendere atto che il Comune si riserva la facoltà di assegnare i buoni spesa in base al numero delle richieste pervenute.
Il/la Sottoscritto/a, consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del DPR 445/2000, dichiara che quanto sopra riportato corrisponde al vero ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000.
Data _______________
Firma del dichiarante
(leggibile e per esteso)
Una volta compilata la domanda, la stessa può essere presentata:
- attraverso consegna a mano presso i locali siti all’ingresso principale (piano terra)
- attravero posta da inviare al seguente indirizzo: Comune di Grottaminarda – Via Alcide De Gasperi -83035 Grottaminarda (Av)
- attraverso mail al seguente indirizzo: ufficiostaff@comune.grottaminarda.av.it
- attraverso pec al seguente indirizzo: protocollo.grottaminarda@asmepec.it
9 comments on Isochimica, Sibilia: «Non bisogna illudere i lavoratori»
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