Guide Percettive di Toi Giordani e Vittorio Zollo è partita, segnando la prima tappa a Fragneto Monforte, in occasione del raduno internazionale delle mongolfiere.
Le Guide Percettive rappresentano un modo diverso per scoprire luoghi e storie che, probabilmente, finirebbero nel dimenticatoio. I due poeti affidandosi alla poesia orale performativa conducono gli avventori verso luoghi remoti fatti di umanità e suggestione.
Fragneto Monforte, ad esempio, nell’immaginario collettivo ci riporta alle mongolfiere ma il piccolo borgo non è solo questo. Fragneto esiste 365 giorni all’anno e non 3 giorni all’anno, circosritti all’evento collaterale.
Il centro storico del paese, ad esempio, pullula di una storia che è stata squarciata da terremoti un tempo e dallo spopolamento oggi.
Ecco un estratto della Guida Percettiva di Fragneto Monforte.
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Presentazione del libro “Puglia” del giornalista Riccardo Riccardi
Sabato 9 aprile, alle ore 18, nelle Scuderie del palazzo Pannone Ferrara di Bitonto – piazza Marconi 16/20 – sarà presentato il libro di Riccardo Riccardi “PUGLIA – Viaggio nelle dimore storiche” (Adda Editore); un evento patrocinato dal Consiglio Regionale della Puglia, dal Centro Ricerche di Storia e Arte di Bitonto e dalla casa editrice.
Introdurrà e modererà il giornalista e presidente del Centro Ricerche di Bitonto, Marino Pagano, il quale converserà con l’architetto e autore, Cristiano Chieppa; il direttore Archivio Diocesano, Stefano Milillo e con l’autore del libro, Riccardo Riccardi.
La presentazione si svolgerà nel rispetto delle norme anti-covid e in piena sicurezza. Per l’accesso all’evento sarà necessario essere muniti di green pass e mascherina FFP2, secondo le disposizioni vigenti.
La Puglia gode di un patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale di inusitato valore, ma ancora in parte sconosciuto. Tutti beni che rispecchiano al meglio l’identità culturale di una regione. Questo lavoro consegna al lettore nuovi stimoli per conoscere e amare una Terra che trasuda di dimore storiche di straordinaria bellezza.
La salvaguardia di questa ricchezza, vera e propria reminiscenza storica del vissuto anche molto lontano, merita di essere tramandata e ben conservata alle future discendenze, attraverso la sua conservazione e valorizzazione. Solo così lo si preserva dal degrado e dalla distruzione e nello stesso tempo gli si dà modo di creare un indotto importante per la qualità della vita dei territori in cui sono ubicati. Si privilegia di solito il mare ma per destagionalizzare bisogna pensare anche a rivalutare e valorizzare le tante dimore storiche disseminate in tutta la Puglia.
Spesso i beni storici artistici – castelli, palazzi, ville, masserie – sia pubblici sia privati vengono visti, nell’immaginario collettivo, come lussuose dimore poste sia nel cuore sia limitrofi dei centri abitati ereditate da antiche casate e, perciò, la figura del proprietario viene associata a quella di un ricco e fortunato “signore”.
La realtà è molto diversa: chi oggi possiede una dimora storica la mantiene, la custodisce solo per la passione e l’amore per l’arte, la storia e la cultura. Si tratta di beni dislocati in tutta la Puglia. Come nel resto del “bel Paese”, e tutti sono unici per il passato, per i significati che afferiscono e per i valori culturali. La manutenzione di un’antica dimora è complessa e comporta l’opera di artigiani specializzati; i committenti di questi professionisti, capaci di intervenire su beni storici senza alterarne lo stato originario, sono spesso i privati che consentono a queste preziose figure professionali di continuare ad esistere per mantenere vivo il valore della tradizione.
È importante sottolineare che la buona conservazione di un bene storico riqualifica notevolmente anche il contesto in cui lo stesso è inserito, valorizzando il territorio circostante ed offrendo quindi notevoli benefici alla collettività, non solo da un punto di vista di immagine estetica, ma soprattutto favorendo l’economia locale; un patrimonio ben conservato e reso fruibile, rappresenta infatti una notevole risorsa per lo sviluppo economico e genera conseguentemente produttività, lavoro e bellezza.
Riccardo Riccardi: biografia
Riccardo Riccardi, saggista e giornalista barese, studioso di Storia economica e sociale del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea, da anni indaga sugli aspetti poco analizzati della storia pugliese e lucana e, chiaramente, del Mezzogiorno d’Italia.
Ha pubblicato: I Pomarici – Storia di un’antica famiglia meridionale, Levante Editore, Bari 2003 e 2006; L’impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia(1835-1861), Congedo Editore, Galatina 2007 e 2010; Album Lucano – Famiglie, personaggi e immagini ritrovate, Antezza Editore, Matera 2008; Una famiglia borghese meridionale – I Porro di Andria, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2013; Spezierie e Farmacia in Terra di Bari, Adda Editore, Bari 2015; Riscatto materano – La vocazione del “fare” della borghesia cittadina, Les Flaneurs Edizioni, Bari 2018; Matera – Breve storia della città dei “Sassi”, Les Flaneurs Edizioni, Bari 2018; La Dinastia Ulmo – Un viaggio sospeso nel tempo tra Matera, Taranto, Martina Franca, Castellaneta, Locorotondo, Ottaviano e Napoli, Edizioni dal Sud, Bari 2019; Lucania Felix, Lilit Books, Montescaglioso 2021; Puglia, Viaggio nelle dimore storiche, Adda Editore, Bari 2021.
Collabora con le riviste storiche ed economiche: “Risorgimento e Mezzogiorno” del Comitato di Bari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento; il magazine dell’associazione internazionale Wine Fashion Europe; il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
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Le cose che non ti ho detto: l’intima dedica di Federico Fabi alla propria sorella
Il 13 dicembre 2017 esce “Io e me x sempre, l’EP d’esordio di Federico Fabi scritto e auto prodotto in una cantina nel quartiere Spinaceto. Il cantautore romano conquista immediatamente il pubblico e l’attenzione degli addetti ai lavori superando il mezzo milione di ascolti online. Federico Fabi si fa notare nei più importanti live club romani fino a calcare i palchi di tutta la Penisola.
Il 4 maggio 2021 esce il suo ultimo album ‘C’eravamo quasi’ distribuito Sony Music per Vertigo in collaborazione con Asian Fake, con la produzione di Matteo Domenichelli. Il 30 settembre 2022 esce il nuovo singolo ‘Un amore’ distribuito da ADA Music Italy che anticipa il nuovo album completamente autoprodotto.
Le cose che non ti ho detto è il nuovo singolo di Federico Fabi sulle piattaforme digitali per ADA Music Italy e in radio dal 28 ottobre. Il brano è una sinfonica e intima dedica alla propria sorella in cui emergono negli arrangiamenti gli ascolti che più hanno influenzato il cantautore romano degli ultimi mesi: “Paul” dei Big Thief, “Nebraska” di Bruce Springsteen e “Heroes” di David Bowie.
Federico Fabi spiega così il brano:
Musicalmente è uno dei pezzi più arrangiati dell’album, con un ritornello che cresce ogni volta che si ripete fino ad arrivare ad un’esplosione di suoni sul finale. La canzone è il dialogo di una sorella che racconta di sé stessa al fratello, mettendosi a nudo completamente per la prima volta.
Di sé racconta:
Mi chiamo Federico Fabi, ho ventisette anni e vivo nella periferia di Roma. La musica non è mai stata nei miei piani, è capitata e basta. Negli ultimi tre anni sono usciti due album e ho fatto qualche concerto in giro per l’Italia. Nel mentre lavoro come direttore in una libreria, vivo da solo, cucino poco e soprattutto non ho animali dato che riesco a badare a malapena a me stesso.
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Memorie del sottoscala di Vittorio Gassman
Sospeso tra realtà autobiografica e finzione letteraria, Memorie del sottoscala costituisce un mirabile pastiche narrativo, dove si alternano attraverso le gesta del protagonista Vincenzo – vero e proprio alter ego di Vittorio Gassman – romanzo, memoir, monologo, piccole scene drammaturgiche, dando vita a un testo grondante di umori e passioni.
Come sottolineato dalle preziose pagine introduttive di Vittorino Andreoli, emerge, tra brani di cupa riflessione ma anche di irresistibile ironia, «l’inconscio teatrale» di Vittorio Gassman in una rappresentazione dell’«avventura umana, raccontata in teatro da un grande attore, da un uomo che crea e distrugge, che soffre e cerca il piacere».
Vittorio Gassman: biografia
Nato nel 1922, dopo aver frequentato per un biennio l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma, esordisce nel 1943 sulle scene a fianco di Alda Borelli.
Divenuto ben presto uno dei massimi attori teatrali (si ricordano le sue interpretazioni in Amleto e Otello di Shakespeare, nell’Adelchi di Manzoni e nell’Oreste di Alfieri diretto da Visconti), sbarca a Hollywood negli anni Cinquanta, ma è in Italia dove trova il grande successo al cinema, rivelandosi uno degli esponenti principali della commedia all’italiana (tra gli altri si ricorda, sotto la regia di Dino Risi, Il sorpasso e Profumo di donna; con Mario Monicelli, I soliti ignoti, La grande guerra e L’armata Brancaleone).
Acclamato interprete per la tv sia dell’arte recitativa colta che dell’intrattenimento di massa, nel 1996 riceve a Venezia il Leone d’oro alla carriera.
Si spegne a Roma nel 2000.
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