Cultura

Tra noi uomini di Marco Pontoni

Tra noi uomini di Marco Pontoni è un romanzo di relazioni, dove nessuno è innocente e nessuno è del tutto colpevole: la storia di tre uomini che si perdono e si ritrovano, in un’amicizia che attraversa le età, i luoghi, i fraintendimenti, le relazioni con le donne. Tre uomini che diventano specchio di un’epoca difficile, dei conflitti irrisolti che la contraddistinguono, delle mediazioni faticosamente raggiunte. E di un malcelato bisogno d’amore.

Tra noi uomini di Marco Pontoni

Tra noi uomini di Marco Pontoni: trama

Enzo, un giovane alla ricerca di qualcuno che gli faccia da padre. Il suo migliore amico, Andrea, al quale lo lega un rapporto maturato sui banchi del liceo quando la vita è voglia, desiderio, scoperta. E infine un uomo, Antonio, padre di Andrea, pittore anarchico che prende a cuore Enzo al punto da instradarlo – proprio come un padre – verso l’età adulta. Un’età che coincide, fatalmente, con la scoperta dell’amore, incarnato da Olga, ragazza originale e indipendente.

Sono questi i protagonisti di una storia fatta di traiettorie che talvolta si intrecciano, talvolta si discostano, senza mai separarsi del tutto. Quella di Enzo si sviluppa fra Italia, Medio Oriente e Africa, mentre insegue una carriera da giornalista, fatta di alti e bassi e soprattutto di domande che non trovano risposta. Più chiaro è il percorso – professionale e sentimentale – di Andrea, ma solo in apparenza. Mentre Antonio, nel tentativo stolido ma tenace di vivere, schiva i suoi demoni dando seguito in maniera spregiudicata al suo carisma e alle sue capacità manipolatorie.

Tre uomini, dunque, uniti da un legame che è amicizia, voglia di confronto, ma anche incomprensione e talvolta di conflitto. Un legame difficile quindi, ma irrinunciabile.

Marco Pontoni: chi é ?

Marco Pontoni è nato a Bolzano e vive fra il Trentino e l’Umbria. Giornalista, diplomato alla scuola Holden, già finalista al Premio Calvino, vincitore del concorso Frontiere-Grenzen, ha all’attivo il romanzo Music Box, la raccolta di racconti Vengo via con te e diverse altre pubblicazioni. Ha realizzato reportage e documentari in Africa, Asia e America Latina. Lavora per la Provincia autonoma di Trento e il Parco Naturale Adamello Brenta.

Napoli la cultura torna alla ribalta con il progetto ScottoJonno

Si svolgerà mercoledì 15 marzo, alle ore 12.00 in Galleria Principe di Napoli, la conferenza stampa di presentazione della biblioteca storica e caffè letterario ScottoJonno. L’amministratore unico della società Musa srl, Luca Iannuzzi, illustrerà alla stampa la realizzazione del progetto di riuso funzionale e di riqualificazione di un’area storica, identificata nei locali dell’ex Tesoreria Comunale del Banco di Napoli, dando vita ad una biblioteca diffusa.

L’azione della struttura nasce in conformità alle indicazioni contenute del Progetto “Common Gallery” e nell’Avviso Pubblico approvato dal Comune, che destinava i locali ad attività di public bookstore, ristorante, bar. 

Grazie ad un protocollo d’intesa, con la casa editrice Guida e la Fondazione Guida per la Cultura, per l’organizzazione di eventi tematici, culturali, presentazioni di libri e eventi di formazione, ScottoJonno rappresenterà un punto di riferimento culturale che si inserisce nel tratto del Miglio d’Oro della cultura ed arte.

La biblioteca contemporanea ScottoJonno, nome ispirato al noto caffè cantante della Belle Époque, sarà aperta, gratuitamente, al pubblico che potrà consultare un catalogo di oltre 1800 volumi, su diversi argomenti classici, antichi e contemporanei, tramite un Portale ed una App. La consultazione potrà avvenire all’interno della struttura grazie a tipologie di sedute diverse tra loro, tutte confortevoli: poltrone, divani, sedie classiche e tonnet, il tutto seguendo lo stile in cui fu realizzata la Galleria Principe di Napoli.

L’esperienza interesserà entrambi i piani fuori terra e nello specifico al primo piano, oltre alle stanze dedicate alla lettura, sarà possibile degustare pietanze del bistrò. Al piano terra, vi è anche il bar caffetteria, il cui banco e agli arredi, sono stati realizzati su disegno di Eugenio Tibaldi, noto artista contemporaneo.

ScottoJonno

Interverranno:

Gaetano Manfredi Sindaco Comune di Napoli

Diego Guida – Presidente del gruppo Piccoli Editori dell’AIE – AD di Guida Editori

Eugenio Tibaldi – Artista e curatore degli arredi

Luca Iannuzzi – Amministratore Unico Musa srl 

Premio Internazionale Carlo Gesualdo Danza 2023

Si svolgerà ad Avellino, venerdì 24 e sabato 25 marzo 2023, la Seconda Edizione del Premio Internazionale “Carlo Gesualdo Danza”, un evento unico nel suo genere grazie alla partecipazione di nomi prestigiosi e ad un grande sforzo organizzativo.

L’evento vedrà come protagonisti oltre 300 giovani ballerini provenienti da tutta Italia che parteciperanno al doppio concorso (nazionale ed internazionale) e numerose étoile che arriveranno da ogni parte del mondo per illuminare il Gala della serata finale.

Il progetto, ideato e fortemente voluto da Guendalina Manzi, direttrice della scuola tersicorea “Esmeralda” di Avellino, vede il maestro Fabrizio Esposito nelle vesti di direttore artistico e la preziosa collaborazione del Comune di Avellino.

Sabato 25 marzo 2023, nella cornice magica del Teatro “Carlo Gesualdo”, si svolgerà il Gala del “Premio Internazionale Gesualdo Danza” che sarà presentato dalla giornalista Monica Lubinu.  

Un evento che racchiude in sé un enorme valore culturale, tanto per la città di Avellino quanto per il prestigio della danza nazionale, ed è un’occasione unica per poter ammirare uno spettacolo di raro fascino e di sconfinata suggestione.

Il palcoscenico del “Carlo Gesualdo” diventerà un luogo dove bellezza, grazia e armonia di forme, suoni e colori trasporteranno lo spettatore in un viaggio emozionante. Ciò grazie alla presenza di tante étoile internazionali, impegnate in coreografie ricche di incanto, tutte riunite in unico luogo per mostrare l’eterno fascino dell’arte tersicorea.

A deliziare tutti gli intervenuti, ci saranno nomi importantissimi del panorama della danza nazionale e mondiale: Katja Katja Khaniukova e Francesco Gabriele Frola (English National Ballet), gli Etoile Internazionali Arianne Lafita e Vittorio GalloroLucia Lacarra (Etoile Internazionale) e Matthew Golding (Royal Ballett Londra), Claudia D’Antonio e Danilo Notaro (Teatro San Carlo di Napoli), Maria Cossu e Giuliana Mele (Spellbound Roma).

Prestigiosa anche la giuria del premio che vede la presenza di Valentina Marini / presidente di giuria, Presidente AIDAP e Orbita Spellbound, Steve la Chance / Maestro e coreografo internazionale – Vincenzo Macario / Direttore artistico eventi danza, Enrico De Marco / Coreografo e maestro internazionale – Fritz Zamy / Maestro e coreografo internazionale, Roberta Martins / Docente Academy dance Zurigo,  Blerina Bela Arbana / Direttore accademia di Tirana,  Alfio Agostini / Premio della critica, Giornalista e critico di danza, Lucia Giuffrida / Direttrice professione danza Parma,  Vittorio Galloro e Arianne Lafita / ETOILE internazionali.

Premio Internazionale Carlo Gesualdo Danza 2023

Un gruppo di professionisti della danza che non ha bisogno di troppe presentazioni, dato il valore straordinario delle loro storie artistiche. 

Grande orgoglio da parte di colei che, un anno fa, ha voluto dare tutta se stessa con passione e impegno per istituire il “Premio Internazionale Gesualdo Danza”, ovvero la Maestra Guendalina Manzi, direttrice della Scuola “Esmeralda” di Avellino. 

Dopo la splendida prima edizione dello scorso anno, siamo pronti a riportare in scena tutta la bellezza della danza attraverso le preziose occasioni che mettiamo a disposizione delle scuole che partecipano al Concorso e alla presenza dei maggiori nomi internazionali per offrire al pubblico del Gala uno spettacolo eccezionale. Da parte mia c’è stato il massimo impegno e la consueta passione che da sempre mi unisce alla danza, ma senza l’eccellente presenza del Maestro Fabrizio Esposito, tutto ciò non sarebbe stato possibile. Dunque, il mio personale ringraziamento va a lui, un professionista con il quale da subito ho instaurato un rapporto fatto di stima e di condivisione di intenti. Ci tengo a ringraziare anche il Comune di Avellino, che con partecipazione ha sposato la causa e che ci ha concesso di muoverci con largo anticipo per poter mettere in moto una macchina organizzativa davvero importante e impegnativa. 

Una seconda edizione che si preannuncia fortunata come la precedente e che vuole guardare al futuro. 

Il mio personale sogno, nonché speranza, è di portare avanti il “Premio Internazionale Gesualdo Danza” nel tempo, perché ritengo davvero sia un’occasione di unione e di condivisione di bellezza che in questa società serve sempre di più, soprattutto per le nuove generazioni. 

Alla direzione artistica, appunto, il Maestro Fabrizio Esposito, nome di prestigio (Danzatore solista e primo ballerino del Teatro “San Carlo” di Napoli dal 1986 al 2012che ha fatto suo questo progetto fin dalle origini. 

Sono molto contento nel fare parte di questa fantastica iniziativa che contribuisce a diffondere il fascino di una disciplina come la danza, che cerca ancora spazio in Italia. Anche questa volta porteremo sul palcoscenico del “Carlo Gesualdo” i massimi esponenti della danza mondiale, per il piacere del pubblico presente in sala al Gala di sabato. Ma allo stesso tempo, vogliamo offrire a tanti giovani ballerini e ballerine la possibilità di mettersi in mostra davanti a una giuria importantissima, e l’opportunità di essere selezionati per stage di grande valore didattico. Per questo spero tanto che ci sia una grande partecipazione anche da parte delle scuole locali con i loro allievi. Da parte nostra c’è tutta la voglia di condivisione nell’ottica di un interesse collettivo sempre maggiore nei confronti della danza.  

Il “Premio Internazionale Gesualdo Danza” prevede un doppio appuntamento: nella mattina di venerdì 24 ci sarà lo spettacolo “GLASS” (Coreografie di Fabrizio e Riccardo Esposito) aperto al pubblico delle scuole allestito dal Progetto di formazione @motion ed in pomeriggio le esibizioni dei ballerini per il concorso nazionale; Sabato 25 marzo 2023 in mattinata si terranno le esibizioni del concorso Internazionale ed in serata il Gala a partire dalle ore 21.00.

Al via la seconda edizione del Villaggio delle Uova

Villaggio delle Uova giunge alla seconda edizione per il  di San Martino Siccomario, alle porte di Pavia.
Il Villaggio riaprirà i battenti sabato 18 Marzo con Benvenuti tra gli Alpaca: non solo uova di Pasqua, per il primo fine settimana del villaggio che vede protagoniste anche le docili creature originarie del Sudamerica dal pelo morbido come seta. In programma laboratorio d’alpaca, trucca bimbi e tante sorprese.
Fino a domenica 7 Maggio, 8 week-end a tema: animazione, laboratori creativi e attività immersi nella natura di un parco di oltre 35mila metri quadrati. Dalle 10,30 alle 18,30 giochi, percorsi didattici, una piccola esposizione di creazioni fatte con i Lego, macchinine e trattorini elettrici e a pedali, pedalò per navigare la Lanca. E ancora i gonfiabili e la casetta del mais dove “tuffarsi” ma soprattutto la mitica caccia alle uova che vedrà impegnati bambini e bambine a scovare le uova colorate che un dispettoso personaggio ha disseminato nel Parco.
Scelta vincente non si cambia: torna dopo il successo dello scorso anno il parco a tema che si ispira all’ Easter Egg Hunt, una caccia alle uova che affonda le proprie radici in tempi lontani, quando i riti pagani scandivano il susseguirsi delle stagioni. La primavera veniva salutata con rituali propiziatori legati alla dea Eostre (Easter) che, raffigurata come un coniglio, dona uova a grandi e piccini per simboleggiare la nascita di una nuova primavera.
Grazie alle numerose attrazioni ed installazioni tematiche, il Villaggio delle Uova è anche il luogo ideale per scattare meravigliose foto ricordo di famiglia. Gli organizzatori hanno allestito anche un mercatino con i prodotti tipici, oltre che vari food corner e il ristorante La Lanca per placare la fame.
Villaggio delle Uova

Villaggio delle Uova

Dal 18 Marzo al 7 Maggio, dalle 10,30 alle 18,30
Programma Primavera 2023
18-19 MarzoBenvenuti tra gli alpaca25-26 Marzo: Amici a 4 zampe
01-02 April: Isola di cioccolato08, 09 e 10 Aprile: E’ Pasqua, caccia alle uova!
15-16 Aprile: Alla scoperta delle api22, 23, 24 e 25 Aprile: I Rapaci
29 – 30 Aprile – 01 Maggio: La Magia06-07 Maggio: I palloncini
Scelta vincente non si cambia: torna, dopo il successo dello scorso anno, il Villaggio delle Uova: 8 week-end immersi nella natura con animazione, sorprese e tanto divertimento
Appuntamento a San Martino Siccomario (PV) da PuraVida Farm a partire da sabato 18 marzo.

VDMF 2023: Good Music For a Good Cause

Il Verona Digital Music Fest nasce nel 2020 dall’associazione Verona Digital Arts, sviluppandosi nel corso del tempo con l’obiettivo di mettere in prima pagina la musica emergente del territorio, diventando una rampa di lancio per importanti progetti artistici. Un’ampia realtà ramificata di una città che oggi è riconosciuta come una nuova leva della musica emergente dal vivo, sia per la sua posizione strategica che per la floreale proposta artistica e culturale presente e adiacente al veronese. Il VDMF a oggi è un evento consolidato, pronto a un ulteriore salto di qualità dopo il successo delle passate edizioni, nel quale è stato in grado di intercettare un pubblico alla ricerca di un evento pluralistico grazie anche alle esibizioni di importanti nomi già conosciuti a livello nazionale come gli Iside e Giorgieness.

L’edizione 2K23 non sarà da meno, ospitando il nuovo tour dei Gazebo Penguins, storica band emiliana di casa Garrincha Dischi fresca dalla pubblicazione di “Quanto”, quinto album di un gruppo che ancora oggi propone soluzioni innovative, sperimentando fino a spingersi al limite della destrutturazione ed esibendosi all’interno di club lungo lo stivale in cui le performance sono sempre fortemente fisiche e i muri grondanti sudore. Secondo attesissimo nome della prossima edizione del VDMF sarà Ainé, consolidato artista Universal Music che ha fatto del Neo Soul e dell’R&B la sua forza, collaborando nel corso del tempo con figure del calibro di Giorgia, Colapesce, Willie Peyote, Mecna e molti altri. Spazio ovviamente anche alla musica emergente del territorio e non solo, con le esibizioni di: Evra – Molto Bello – Antartica – The Foolz – Canostra – Sugar – Parco Natura Morta – Folks, Stay Home & More.

Video, foto, proiezioni e mostre sono solo alcune delle arti che implementeranno l’esperienza dell’utente durante la sua visita reale o digitale all’evento: è alta infatti l’attenzione all’aspetto visual ed estetico del VDMF, che comunica con il pubblico e promuove gli artisti attraverso grafiche, fotografie, video e pillole sviluppate per i social, con una vera e propria produzione di contenuti organizzati secondo specifiche linee di direzione artistica che si rinnovano di anno in anno e mutano in armonia con gli innumerevoli cambiamenti di interfaccia grafico-digitale. Il VDMF è dunque un evento phygital, il quale unisce mondo fisico e realtà digitale, grazie a un palinsesto di contenuti audiovisivi che coinvolgono l’utente nelle performance e nelle esposizioni artistico/musicali degli artisti che sono chiamati a partecipare.

VDMF 2023

VDMF: edizioni passate

Il Verona Digital Music Fest è un’iniziativa nata nel dicembre 2020 dall’associazione Verona Digital Arts, in completo lockdown con lo scopo di supportare il mondo dello spettacolo, la musica emergente locale e i senza dimora della propria città donando parte dei ricavi all’associazione “Ronda della Carità”. La prima edizione del VDMF si è svolta, a causa della situazione pandemica, completamente in diretta streaming sul canale Twitch dell’organizzazione: più di 20 artisti del territorio e non, hanno performato attraverso le telecamere del festival, gettando le basi di una community che ha partecipato alla visualizzazione dell’iniziativa digitale dando un importante e ampio riscontro positivo.

Il secondo anno, grazie all’allentamento delle restrizioni, spinto dalla forte necessità ed esigenza di esibirsi dal vivo e di ritornare alla vita pre-pandemica, il team del VDMF ha deciso di riproporre la seconda edizione del festival aggiungendo una scommessa in più: aprire le porte dell’evento al pubblico. Grazie al supporto degli sponsor si è riusciti a raggiungere 2 headliner importanti a livello nazionale: Giorgieness e Iside. Insieme a loro aperture di spessore quali: OrlvndoDa QuaggaSHIVRla Ragazza dello SputnikUlulaThe Matt ProjectOttoxottoBrunoMeganoiaZampaCapstanMannyNeganCodeina Shemale Amalia Bloom. L’edizione 22K2 ha superato nuovamente le aspettative e le donazioni dell’anno precedente, raccogliendo per la ronda della carità fondi pari a più di 4.690 pasti.

L’edizione 2023 del Verona Digital Music Festival è stata anticipata il 5 febbraio da un evento Pop Up presso gli Studi Awen, nei quali è stato dato spazio in primo luogo alla musica, con il Live in acustico degli artisti che nel territorio della città, ma non solo, ricoprono un ruolo importante: Federico SecondomèLaurinoOrlvndoUlula e la band i Xcorsi. Cantautori, producer e artisti che nel corso degli anni si sono approcciati al mercato discografico nazionale, affiancati da alcune realtà di spessore come Sugar e Garrincha Dischi.

VDMF 2023: line up

VDMF 2023: calendario

Venerdì 31 marzo – The Factory

GAZEBO PENGUINS – EVRA – MOLTO BELLO – PARCO NATURA MORTA –

FOLKS, STAY HOME – MATTEO BONINI

Inizio ore 17:30 – The Factory – Viale del Lavoro 7, 37036

 

Sabato 1° aprile – The Factory

AINÉ – ANTARTICA – THE FOOLZ – CANOSTRA – SUGAR – ELVIRA CAOBELLI – SLOW RUSH

Inizio ore 17:30 – The Factory – Viale del Lavoro 7, 37036

Odiarti Anch’io è il nuovo singolo di Alba

A meno di un anno dal singolo d’esordio “Ciao” che l’ha consacrata ufficialmente al mercato discografico italiano evidenziandone talento autorale e raffinatezza interpretativa, la cantautrice e attrice partenopea Alba torna nei digital store con “Odiarti Anch’io” (Delma Jag Records), il suo nuovo singolo che ne riconferma eleganza e cifra stilistica, mettendo in luce un ulteriore aspetto della sua sensibilità artistica.

Nato dalla mancata possibilità di replica dopo la fine di una relazione, il brano è un bianco e nero di emozioni che fluiscono in vidi pensieri ed intensi ricordi, attraverso cui, la penna aggraziata e la vocalità morbida di Alba, disegnano un ritratto malinconico e avvincente al tempo stesso, in cui immergersi ed immedesimarsi per esorcizzare il dolore e liberarsi dal passato.

Sentimenti e percezioni contrastanti, sospesi tra il desiderio di poter rivivere i piacevoli momenti trascorsi insieme e la consapevolezza di aver perso qualcosa di importante ma al contempo nociva e deleteria, si susseguono per poi unirsi e allinearsi nella volontà di voltare pagina per ricominciare da se stessi, amandosi in quella totalità composta anche di ferite, vuoti interiori che non vanno colmati con il ricordo di chi ce li ha causati, o per meglio dire, di coloro a cui abbiamo permesso di causarceli, ma con una buona dose di amor proprio che deve necessariamente essere coltivata giorno dopo giorno.

Il bisogno di amare, ma soprattutto di essere amati, conduce spesso ad abbandonare la propria identità in favore di una relazione complessa e tormentata, sorretta da un’accettazione fittizia ed illusoria di ciò che in realtà non ci rappresenta ma fingiamo di essere per compiacere l’altro, una manipolazione subdola e meschina, spesso frutto di un senso di inadeguatezza, che ancor prima di giungere dall’esterno, rivolgiamo a noi stessi, permettendo, di conseguenza, a chi ci sta accanto di prendersi gioco dei nostri sentimenti.

Odiarti Anch’io è il nuovo singolo di Alba

Dichiara Alba:

Odiarti Anch’io” racconta una storia, una storia di manipolazione e terrorismo psicologico. La protagonista è una giovane donna che, in un momento di fragilità, viene manovrata per far sì che diventi dipendente da un’altra persona, il cui obbiettivo è farla sentire inadeguata e annullata dal momento in cui non sono più insieme. Al contempo, però, è anche la storia di tutti coloro che cercano di aprire gli occhi smettendo di illudersi immaginando qualcosa che non esiste, riuscendo a trovare, guardando la realtà dei fatti, un motivo per non provare più quel tipo di amore.

«Sono nel fiore dei miei danni, ma scelgo io come distruggermi. Bastava stare insieme, tanto ormai so cadere» e «Tu che non sai star bene, dico stavolta volto pagina», sono tra i più rappresentativi passaggi del brano, mediante i quali si evince non soltanto la maturità della giovane cantautrice classe 2000, ma anche e soprattutto la sua capacità di raccontarsi e trasporre in musica uno spaccato di realtà che ancora troppo spesso passa e rimane in sordina, tra il timore del giudizio e la minimizzazione sociale.

“Odiarti Anch’io”, scritto dalla stessa Alba e prodotto da Samuel Aureliano Trotta, è accompagnato dalle emblematiche grafiche di Mery Sinatra e dalle immagini di Diana De Luca.

Intensa, penetrante e dotata di una finezza espressiva di raro riscontro, Alba rappresenta una delle migliori promesse della nuova scena pop nazionale al femminile, il perfetto ibrido tra contemporaneità e la classe che da sempre contraddistingue le produzioni cantautorali italiane.

Right Here è l’album d’esordio di White Ear

Last Floor studio presenta Right Here, album d’esordio di White Ear in uscita su tutte le piattaforme di streaming dal 24 febbraio.

White Ear è il progetto solista di Davide Fasulo, polistrumentista che nei suoi live mette insieme corde, archi, voce, percussioni, piano e sintetizzatori grazie all’uso della registrazione ciclica, ospitando spesso altri musicisti o artisti visivi. Anche in questa incisione in studio si è avvertita la necessità di collaborazioni esterne al fine di arricchire il progetto con altri modi di approcciare alla creazione. Right Here nasce da una profonda ricerca musicale da cui deriva un lavoro caratterizzato dalla convivenza tra strumenti acustici ed elettronici in uno stile aperto a diverse contaminazioni.

White Ear

White Ear afferma:

Il rumore bianco, in inglese ‘white noise’, è un suono che contiene tutto lo spettro di frequenze, molto simile al rumore del mare o del vento. Partendo da questo concetto il nome White Ear, ‘orecchio bianco’, vuole intendersi come un ascolto che accoglie ogni suono circostante.

Un’apertura che si trasferisce in senso più ampio nei testi, come in ‘Eyes wide up’ che invita a non abbassare gli occhi o chiudere le braccia di fronte a situazioni di sofferenza che non sembrano appartenerci, ma che richiamano un senso di responsabilità irreprimibile. Mentre il brano ‘Night has come’ parla di un’apertura mentale verso punti di vista che possano scardinare le nostre certezze, concetto condensato nella frase ‘My religion is just doubt’. O ancora in ‘Planet Earth’ l’ascolto è rivolto al pianeta terra che parla in prima persona, mentre ‘Try to catch me’ pone l’accento sul sentirsi parte di una moltitudine meravigliosamente potente. La parola chiave di questo disco è l’ascolto, inteso come un varco che permette di essere in contatto con ciò che ci circonda e di cui inevitabilmente facciamo parte.

Right Here è l’album d’esordio di White Ear

White Ear: chi é?

White Ear è un live-set di strumenti elettronici ed acustici. Suoni e beat sono generati e manipolati in tempo reale in un flusso di brani che si susseguono come in un dj-set, con lente sovrapposizioni e variazioni di velocità. Le griglie ritmiche e i paesaggi sonori sono spesso suggeriti da campioni tagliati sul momento o frammenti di registrazioni ambientali. Il filo che unisce i diversi momenti della performance è il dialogo tra beat graffianti e giochi di consonanze e dissonanze nati dall’imprevedibilità dei campionamenti. Diversi collaboratori hanno partecipato al disco in uscita “Right here” (Last Floor Studio, CNI Compagnia Nuove Indye) e prendono parte alle esibizioni live. Tra gli ospiti troviamo Vinx Scorza, Giorgia Faraone (alias Femmina), Meike Clarelli e Vincenzo Destradis.
Davide Fasulo, nome all’anagrafe di White Ear, è un polistrumentista e producer brindisino, trasferito a Bologna nel 2001, attualmente impegnato con il quartetto elettro-acustico Dueventi e varie produzioni in contesti diversi come installazioni, performance, sonorizzazione video e incisioni in studio. Dopo gli studi classici, studia jazz con i maestri Nico Menci, Teo Ciavarella e Fabrizio Puglisi. Come compositore di colonne sonore e musicista di scena ha collaborato con diverse realtà teatrali tra cui Oscar De Summa, Teatro dei Gatti, Opificio d’Arte Scenica, Ivano Marescotti, Teatrino Giullare, Teatro Sotterraneo.

Tra le attività teatrali più recenti “il Barone Rampante” (2023, regia Riccardo Frati, Piccolo Teatro Milano) e “Lingua Madre” (2021/22, regia Lola Arias, produzione ERT), in questo momento in tour europeo.

Durante la sua carriera ha condiviso il palco con artisti di varia estrazione stilistica, tra cui Vinicio Capossela, Mika, Giorgia, Malika Ayane, Fiorella Mannoia, Pasquale Mirra, Ares Tavolazzi, Massimo Manzi, Piero Odorici, Linley Hamilton, David Lyttle, Daniele Di Gregorio, Mirko Guerrini, Marco Tamburini, Christophe Rocher e tanti altri.
Tra il 2004 e il 2009 conduce un ensemble di 10 elementi, la Pan Gea Orchestra, suonando dal vivo per spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche con brani di propria composizione.

Tra gli eventi più rilevanti, “Omaggio a Ravel”, una rivisitazione del celebre Bolero che debutta al teatro Astra di Vicenza nel 2007, e la sonorizzazione dal vivo di un medio-metraggio di Charlie Chaplin al festival Strade del Cinema (Torino, 2009).
Nel 2017 ha composto la sigla e alcuni jingle per la trasmissione “Facciamo che io ero” (Raidue, con Virginia Raffaele) al fianco del maestro Teo Ciavarella.
Da sempre coltiva la passione per la musica elettronica, con un’attenzione particolare verso la manipolazione istantanea dei suoni, l’imprevedibilità di fattori random, la ricerca di quegli errori che giocano in contrasto con la severa regolarità delle macchine.
A febbraio 2023 uscirà l’album d’esordio “Right Here” per Last Floor Studio / CNI Compagnia Nuove Indye.

Biblioteca Provinciale di Avellino organizza dei Gruppi di Lettura per adulti e ragazzi

La Biblioteca Provinciale di Avellino “S. e G. Capone” organizza per la prima volta dei Gruppi di Lettura per adulti e ragazzi, un’occasione per (ri)scoprire insieme il valore della lettura e della discussione come strumento di apertura agli altri e di dialogo tra diverse visioni e scritture del mondo.
I partecipanti al Gruppo di Lettura (GdL) sono invitati a leggere in privato un libro che di volta in volta viene scelto in comune, per poi condividerne insieme emozioni, osservazioni, analisi e approfondimenti. La pratica dei gruppi di lettura si fonda infatti sulla discussione e il confronto aperto attorno ad uno o più libri scelti e letti dai partecipanti, secondo un calendario di incontri.

Biblioteca Provinciale di Avellino
La Biblioteca Provinciale metterà di volta in volta a disposizione del gruppo alcune copie cartacee dell’opera scelta e, in alternativa, copie in formato digitale reperibili sulla piattaforma MLOL – Media Library On Line.
Il primo appuntamento è venerdì 24 febbraio alle ore 17.00 in Sala Trevisani con il primo incontro rivolto agli adulti del corso del quale si condivideranno le modalità organizzative dell’iniziativa.
Con i piccoli lettori invece il primo appuntamento è venerdì il 31 marzo presso la Sezione Ragazzi della Biblioteca Provinciale.

La partecipazione è libera, gratuita e aperta a tutti.

Lady Vie è il singolo d’esordio di Nina Says prodotto da Giorgio Canali

Disponibile dal 17 febbraio nelle piattaforme digitali e in radio Nina Says, singolo di esordio di Lady Vie prodotto da Giorgio Canali. Una ballata che scorre tra rock, blues, la voce di Lady Vie e l’inconfondibile chitarra di Giorgio Canali, vera leggenda della musica indipendente italiana (CSI, Rossofuoco, Le Luci della Centrale Elettrica).

Nina Says prende ispirazione da un’intervista a Nina Simone in cui le domandano “Che cos’è per te la libertà, Nina?” e lei risponde “Freedom is no fear”. A partire da queste semplici e al contempo potenti parole, Valeria (Lady Vie) ha scritto il testo del brano pensando all’amore, alla libertà, alla partecipazione, valori da preservare in tempi di pandemie, guerre e crisi climatiche.

Un venerdì 17 febbraio di 11 anni fa uscii miracolosamente illesa da un brutto incidente.

Oggi, stesso giorno e stesso orario, esce il mio singolo Nina Says che parla di amore, di libertà e dello stare dalla parte giusta. Sono concetti grandi che ho voluto esprimere in maniera semplice, diretta. L’inglese era la lingua perfetta per dirlo. E allora al diavolo la superstizione e viviamo liberi dalle paure, le più piccole come le più grandi. Perché ‘Freedom is winning fears.

Lady Vie è una compositrice nata e cresciuta a Milano, anche se ha sangue napoletano. Canta in italiano e in inglese perché il suo mondo di ascolti è anglofono oltre che italiano. Ha sempre fatto fatica a scegliere un solo nome tra le numerosissime musiciste e voci che ha ascoltato, ma di certo Nina Simone si staglia sulle altre, per questo le dedica il suo primo brano in uscita: Nina Says.

Imola Master Flute and Chamber Music giunge alle 10ecima edizione

Si è avviata ufficialmente la decima edizione dell’ Master Flute and Chamber Music ad Imola (BO), dieci incontri esclusivi tenuti dal M° Fulvio Fiorio.

Il master di flauto e musica da camera, che si concluderà il prossimo 25 giugno, è rivolto agli studenti diplomandi e diplomati, laureandi e laureati. L’obiettivo è quello di approfondire il percorso formativo degli iscritti, attraverso un lavoro minuzioso che verterà prevalentemente sullo studio individuale. Non mancheranno tuttavia momenti di musica assieme per flauti ed esibizioni pubbliche con i migliori talenti selezionati. Straordinariamente formativi e arricchenti, inoltre, gli spazi di confronto tra il M° FIORIO e i partecipanti al master. Formidabili opportunità di crescita, umana e professionale, rese ancora più interessanti quest’anno grazie alla presenza di studenti stranieri.

Dichiara il Maestro:

In questo decennio ho potuto incontrare giovani allieve ed allievi provenienti da ogni parte d’Italia. Ragazze e ragazzi pieni di volontà e pronti a fare sacrifici, pur di potersi preparare al meglio per il meraviglioso ma difficile mondo della musica.

L’Imola Master Flute and Chamber Music  è un corso di perfezionamento teso alla preparazione di esami di conservatorio, audizioni, concorsi musicali e orchestrali. Gli allievi verranno altresì messi in condizione di preparare gli esami e le audizioni, sia per le orchestre giovanili, sia per gli enti lirico-sinfonici. Docente ospite della decima edizione è il M° Nicola Campitelli. Musicista di chiara fama, già primo flauto nelle più importanti orchestre italiane, terrà due incontri. Le lezioni avranno cadenza quindicinale, con o senza pianista, per concludersi con un concerto finale e la consegna degli attestati a ciascun partecipante.

L’Imola Master Flute and Chamber Music si tiene presso lo studio musicale del M° Fulvio Fiorio, sito a Imola in viale Paolo Galeati, 17.

Per iscriversi o ricevere ulteriori informazioni si può inviare un’e-mail a imolamasterflute@gmail.com oppure contattare il +39 342 5090378. La prossima lezione sarà sabato 25 febbraio.

Master Flute and Chamber Music: biografia di Fulvio Fiorio

Fulvio Fiorio si forma musicalmente con il M° Massimo Mercelli presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro diplomandosi nel 1990. Consegue il diploma di Alto perfezionamento all’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola. Studia con i Maestri M. Larriueu, A. Persichilli, A. Marion, G. Cambursano, R. De Reede, C. Klemm, A. Nicolet. Consegue i diplomi di flauto e musica da camera con il M° P. N. Masi. Allievo di Piero Bellugi e Massimo De Bernard, perfeziona la propria formazione musicale attraverso la direzione d’orchestra.

Nel 2003 si laurea in Svizzera presso la Musikhochschule di Lugano con il M° M. Ancillotti. È vincitore di concorsi nazionali ed internazionali. È primo flauto nelle orchestre italiane A. Toscanini di Parma, O.F.I. di Piacenza, O.S.I. di Torino, I Solisti Aquilani, I Virtuosi Italiani, Form Filarmonica Marchigiana. Così come nelle orchestre europee The Seasons of Moscow, I Virtuosi del Baltico, O.S.N. Ukraina di Kiev, O.S. di Bacau.

Svolge un’intensa attività solistica e cameristica. È fondatore e presidente dell’Associazione musicale “Recondite Armonie”. Ha registrato cd di F. Schubert (Aulia); “Accordature” di C. Rebora (Rai-Trade); “Massimo Mercelli performs Philip Glass” (Orange Mountain). Docente di conservatorio dal 2001, è titolare della classe di flauto presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, l’I.S.S.M. “A. Peri-Merulo” AFAM di Reggio Emilia. Attualmente il M° Fulvio Fiorio è impegnato nella decima edizione dell’Imola master flute and chamber music che si svolge da gennaio a fine giugno 2023.

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