Marilena Ruta, soprano, oggi era presente al 167esimo anniversario della Polizia di Stato, una manifestazione nata per ricordare l’impegno che quotidianamente le donne e gli uomini della Polizia si assumono nei confronti della comunità.
![Marilena Ruta: la cantante lirica](https://www.ilplurale.it/wp-content/uploads/2019/04/Ruta.jpg)
Marilena Ruta
La giovane, durante l’esibizione, ha incantato tutti i presenti, donando un momento intenso grazie alla sua professionalità e bravura.
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La favorita di Yorgos Lanthimos: un film d’intrighi al femminile
La favorita è il film firmato Yorgos Lanthimos. La pellicola catapulta lo spettatore nel 18esimo secolo, al cospetto della regina Anna Stuart e della sua corte piena d’intrighi al femminile. La sovrana è molto cagionevole, ha un animo fragile ed insicuro. La vita non è stata molto clemente nei suoi confronti: non è riuscita ad avere eredi al trono e ciò le ha creato non poche frustrazioni. Ad aiutarla nell’andamento pratico del regno c’è Sarah, duchessa di Marlborough, sua intima e fidata amica. Tra le due donne c’è molta intesa e fiducia. Sembra andare tutto per il meglio finché l’arrivo di una terza donna stravolgerà i loro equilibri.
Il film è uscito nelle sale cinematografiche il 24 gennaio. La pellicola è stata premiata al Festival di Venezia, ha vinto un premio ai Golden Globe, ha ottenuto 9 candidature all’Oscar, 10 candidature BAFTA più altri riconoscimenti. Sceneggiatura e fotografia impeccabili sono solo alcuni dei punti forti del film. Lo spettatore viene come rapito dalle vicissitudini e dall’intricata trama fatta di gelosie, rivalsa e astuzia femminile. Protagoniste indiscusse de La favorita sono le donne, esseri complessi e mutevoli: docili, fragili ma al momento opportuno calcolatrici e fredde manipolatrici, al pari degli uomini.
Yorgos Lanthimos scardina il classico lungometraggio storico in cui, non di rado, ci viene mostrato un mondo maschilista e dove le donne non fanno altro che da cornice imbellettata, utile a smorzare i toni e la pesantezza che riguarda questa tipologia di film.
Possiamo dire che, per alcuni aspetti, La favorita è una rivisitazione in chiave moderna del mondo femminile. Ciò che invece rende il film stereotipato è il personaggio di Abigail Masham, classica donna che farebbe di tutto pur di riscattarsi socialmente ed economicamente.
Immagine tratta dal film La favorita
La favorita: le protagoniste
Per cercare di comprendere meglio il senso de La favorita è necessario conoscere più nel particolare le protagoniste della pellicola.
Anna Stuart (Olivia Colman) ha il potere e la ricchezza derivanti dal suo essere la regina d’Inghilterra e può permettersi qualsiasi cosa, asservimenti e finte lodi comprese. È una donna che non spicca per avvenenza o intelligenza ma per il suo carattere capriccioso, insicuro, mutevole e bisognoso d’affetto. Anna è una donna che ha sofferto molto: ha perso, durante la gravidanza o poco dopo la nascita, 17 figli che ha “sostituito” con 17 coniglietti che vivono nella sua stanza.
A compensare la parte razionale c’è Sarah (Rachel Weisz), sua amica d’infanzia e confidente. Anna si sente così sicura nelle mani della sua amica che, spesso, la delega per la gestione di questioni politiche e delicate. Sarah è una donna affascinante, astuta, cinica, fredda, indipendente e coraggiosa. Le due donne insieme si compensano e sono indistruttibili per la complicità e l’affetto che le lega da anni. Sarah rappresenta il pilastro a cui Anna ha bisogno di aggrapparsi per non sprofondare nell’inquietudine e nella disperazione.
La situazione però inizia a prendere un piega diversa quando Sarah, troppo occupata a risolvere la guerra contro la Francia, trascura Anna che, di conseguenza, si sente abbandonata e ferita dall’amica. Abigail Masham (Emma Stone) approfitta di questa situazione per stringere un legame più intimo con Anna. Le due pian piano stringono un legame intimo tanto che “la favorita” della regina non è più Sarah.
Abigail ha un passato da nobildonna che, per una serie d’infelici circostanze, ha perso. Il suo unico obiettivo non è il bene di Anna ma quello di ritornare ad avere ciò che ha perso: titolo nobiliare, soldi e potere sociale. Anna diventa una pedina nelle sue mani infatti la figura di Sarah all’interno del regno viene messa in discussione.
Riuscirà Abigail ad ottenere ciò che brama? Sarah come reagirà a questo capovolgimento dei ruoli? Per scoprirlo non vi resta che guardare La favorita!
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Al Trianon Viviani, un originale “Natale in casa Cupiello”
Giovedì 23 dicembre, lo spettacolo per attore e pupazzi, fedele al testo di Eduardo, a novant’anni dal debutto, apre la programmazione delle festività.
Ad apertura della programmazione delle festività, giovedì 23 dicembre, alle 21, debutta al Trianon Viviani, un originale allestimento di Natale in casa Cupiello, la celebre commedia di Eduardo De Filippo, in occasione dei novant’anni dalla sua creazione, avvenuta il 25 dicembre 1931.
Natale in casa Cupiello
Prodotto da Teatri associati di Napoli/teatro Area Nord e Interno5, sostenuto dalla fondazione Eduardo De Filippo, questo «spettacolo per attore cum figuris», come recita il sottotitolo, ha una messinscena non convenzionale, che vede un unico attore interagire con sette pupazzi.
Ideato da Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, che è anche il protagonista in scena, questo singolare allestimento è firmato da Tiziano Fario, per lo spazio scenico e l’ideazione delle maschere e dei pupazzi, e da Lello Serao, per la regia.
Fedele al testo di Eduardo, lo spettacolo evoca le vicende della famiglia Cupiello, aprendo uno squarcio dentro l’immaginario e la memoria di ogni spettatore. Un sogno che prende vita attraverso il teatro di figura nel quale l’attore Luca Saccoia s’immerge riemergendone come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico «sì» a suo padre, rivive e fa rivivere quel Natale che ci accompagna da novant’anni.
Eccolo, allora, farsi interprete a suo modo di una tradizione, testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte. Per farlo e rendere ripetibile il rito, si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del presepio.
Spiega il regista Serao:
Il presepio è l’orizzonte in cui si muove tutta l’opera, sia in senso reale che metaforico. È l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in un’umanità rinnovata e senza conflitti, ma anche la rappresentazione della nascita e della morte. È il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, la miscela tra passato e presente, un’iconografia consolidata e, al tempo stesso, da destrutturare di continuo. Il presepio si rinnova ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere o non piacere.
I pupazzi sono animati dai manovratori Salvatore Bertone, Paola Maria Cacace, Lorenzo Ferrara, Oussama Lardjani e Irene Vecchia. Questo gruppo è stato costituito ad hoc, attraverso un laboratorio di formazione, coordinato da Irene Vecchia, aperto ai giovani del territorio, svoltosi con il sostegno di Campania dei Festival nell’àmbito della rassegna Quartieri di Vita 2020.
All’allestimento hanno collaborato Luigi Biondi e Giuseppe Di Lorenzo, per il disegno luci, la costumista Federica del Gaudio, e Luca Toller, per le musiche originali. Con loro, Emanuele Sacchetti (assistente alla regia), Ivan Gordiano Borrelli (realizzazione delle scene), Mattia Santangelo (fonica), Paco Summonte (datore luci), Salvatore Fiore (progetto grafico), Francesco Mucci (documentazione video) e Hilenia De Falco (direttore di produzione).
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Torino, Frida Kahlo inaugura il Mastio della Cittadella
Si svolgerà dal 1°ottobre al 26 febbraio 2023 la mostra multimediale Frida Kahlo- il Caos Dentro presso il Museo Storico Nazionale dell’Artiglieria dell’Esercito al Mastio della Cittadella di Torino, che per la prima volta ospita una rassegna d’arte aperta al pubblico.
Il Museo è oggetto dell’opera di valorizzazione da parte di Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della Difesa, con lo scopo di rendere fruibile al cittadino l’importante patrimonio storico – culturale dei Musei Militari italiani.
Diego y Yo di Frida Kahlo
L’esposizione dedicata alla leggendaria artista messicana presenterà un percorso articolato in sezioni, ognuna dedicata a diversi aspetti della personalità artistica e femminile di Frida Kahlo, per un viaggio dal forte impatto emozionale realizzato attraverso opere multimediali e originali pittoriche e fotografiche, testimonianze e documenti, ricostruzioni di ambienti, di abiti e gioielli indossati con seducente arte da Frida.
Frida Kahlo – Il Caos Dentro è una produzione di Navigare Srl ed è curata da: Antonio Toribio Arévalo Villalba, Alejandra Matiz, Milagros Ancheita, Maria Rosso e Vincenzo Sanfo.
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