Mario Martone, durante l’incontro con il pubblico tenutosi ieri presso il Multisala Cinema Nuovo di Lioni, ha parlato dell’opera teatrale omonima di Eduardo De Filippo da cui è tratto il Il Sindaco del rione Sanità.

Mario Martone
Com’è stato per lui l’approccio e la rivisitazione dell’opera? Perché Mario Martone ha deciso di abbassare la fascia d’età rispetto all’originale? Com’è la Napoli rappresentata da Eduardo De Filippo?
Nel video le risposte di Mario Martone a queste domande.
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Parte Junior Camp Grottaminarda: il campo estivo dedicato alla creatività
Junior Camp Grottaminarda è un campo estivo dedicato a bambini dai 3 ai 14 anni che si svolgerà dal 10 al 21 agosto dalle ore 08:30 alle 12:30 presso lo Stadio comunale di Grottaminarda in Via Tratturo.
Realizzare un campo estivo non è un’impresa facile perché richiede diverse figure professionali specializzate in diversi settori. Lavorare con i bambini e con diverse fasce di età richiede la presenza di personale qualificato e abilitato per poter garantire divertimento e apprendimendo, stimolando le diverse esigenze legate a ciascuna età della vita.
Il campo estivo dedicato alla creatività e all’apprendimento
Oggi la situazione è ancora più delicata perché bisogna garantire e assicurare la sicurezza, dovendosi attenere a protocolli anti-diffusione Sars-Cov2 disposti e sanciti da provvedimenti regionali.
Junior Camp Grottaminarda è un progetto del Comune di Grottaminarda, voluto fortemente da Marilisa Grillo, assessore all’istruzione e alle politiche giovanili, da sempre sensibile nei confronti delle idee innovative volte alla sensibilizzazione culturale collettiva, in ogni sua forma e con un approccio moderno e dinamico.
Il campo estivo proposto infatti esula dal voler proporre il semplice svago perché la parola d’ordine è la creatività. I bambini partecipanti verranno coinvolti in diversi laboratori cultutari che spaziano dal teatro allo sport, all’apprendimento e alla danza.
I partecipanti non saranno semplici spettatori ma verranno coinvolti in attività che oltre al sorriso hanno intenzione di lasciare un segno educativo, mostrando diverse forme d’intrattenimento non circoscritte alla sola area ludica.
Junior Camp Grottaminarda ha come scopo quello di regalare momenti di sana e sicura spensieratezza ai più piccoli che rappresentano la categoria che ha sofferto maggiormente delle privazioni causate dal lockdown.
Il campo estivo di Grottaminarda
Junior Camp Grottaminarda: il vademecum del centro estivo in merito al protocollo di sicurezza
Junior Camp Grottaminarda in primis ha garantito che lo svolgimento di tutte le attività d’intrattenimento possano verificarsi nella massima sicurezza, affidando il coordinamento del progetto alla Cooperativa Sociale Heidy, specializzata per quanto riguarda le attività per l’infanzia e per l’adolescenza con l’obiettivo di garantire la salute e la sicurezza sia degli operatori che degli utenti.
Le misure generali adottate sono in linea con le disposizioni regionali che prevedono:
- Informazione per genitori, bambini e personale che verrà formato su tutte le misure di prevenzione da adottare.
- Sarà prevista una segnaletica con pittogrammi idonea per i minori.
- Sarà garantita un’area di accoglienza oltre la quale non sarà consentito l’accesso a genitori e accompagnatori.
- È prevista un’organizzazione che eviti assembramento.
- Verrà rilevata quotidianamente la temperatura corporea a tutti gli operatori e ai bambini.
- Il rapporto tra personale e minori si svolgerà tenendo presente le disposizioni regionali che prevedono, per ogni fascia d’età, la possibilità di interazione tra operatori e bambini, classificata e stabilita in base alle diverse fasce di età.
- Le attività scelte privilegiano quelle che possono ridurre rischi di contagio, evitando contatti prolungati.
- Saranno installati dispencer per l’igiene delle mani con pulizia regolare e giornaliera per gli arredi e le varie superfici.
- Verrà garantito un costante ricambio dell’aria qualora siano predisposti ambienti interni.
- I giochi ed eventuali materiali verranno utilizzati esclusivamente da ciascun singolo gruppo, salvo disinfezione prima dello scambio.
- Verranno promosse misure igienico-comportamentali con modalità ludiche, valutate in base all’età e al grado di autonomia dei bambini.
- Il personale e gli operatori seguiranno dei corsi specifici che riguardano la protezione e la prevenzione per potersi attenere in modo scrupoloso alle procedure in essere.
La data di iscrizione per la raccolta delle adesioni al Centro Estivo è terminata quindi non è più possibile partecipare.
Non ci resta che fare un in bocca al lupo a Junior Camp Grottaminarda per aver realizzato questo progetto dinamico e formativo!
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Living Lab Irpinia plurale_Riabitare le aree interne: rassegna cinematografica
Dal 21 al 26 aprile architetture e territorio dell’Irpinia e dell’Appennino meridionale nella rassegna di documentari alla Casa della Cultura di Aquilonia nell’ambito del Living Lab Irpinia plurale_Riabitare le aree interne.
Si apre questa sera, 21 aprile, alle 22.00, presso la Casa della cultura di Aquilonia (Av) un ciclo di proiezioni di film documentari sui temi delle architetture, dei paesaggi, delle trasformazioni dell’Irpinia e delle aree interne dell’Appennino meridionale, nell’ambito del Living Lab Irpinia plurale_Riabitare le aree interne.
Il Living Lab di Aquilonia, curato per il Museo Etnografico “Beniamino Tartaglia” dal suo direttore, l’architetto Vincenzo Tenore, si inserisce nel denso programma, che tocca tutte le provincie campane, del Festival di Architettura “CampaniaArchitettura 2023 Territori plurali”, progetto della Regione Campania vincitore dell’avviso pubblico promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
La rassegna cinematografica è curata, in collaborazione con il MAVI – Museo Antropologico Visivo Irpino di Lacedonia (Av), dal giornalista e regista romano Michele Citoni.
Quattro i film in cartellone ad Aquilonia, la cui proiezione sarà seguita da una breve intervista e dalle domande del pubblico agli autori.
Living Lab Irpinia plurale_Riabitare le aree interne: programma cinematografico
Si parte questa sera, 21 aprile, alle 22.00, con Qualcosa resta (38 min.), di Pasquale Napolitano, una sorta di mappatura di spazi e architetture irpine a 40 anni dal terremoto, alla ricerca di forme archetipiche della condizione di tutta l’Italia di mezzo: «categorie dei processi dell’urbanità contemporanea – si legge nelle note di regia – che in Irpinia sopraggiungono tutte insieme in un lasso di tempo brevissimo, come in una sorta di laboratorio».
Si prosegue lunedì 24 alla stessa ora con Sulla via dei Padri (55 min.), di Bruno Palma, un attraversamento dei paesaggi tra Irpinia e Puglia compiuto a passo di vacca, insieme a una delle ultime famiglie che conducono le mandrie nella transumanza. Il regista si interroga sul passato e il (difficile) futuro di questa antica pratica interpellando tre generazioni di allevatori.
Martedì 25 aprile, alle 22.00, è la volta di un film girato principalmente proprio ad Aquilonia, Traduzioni (72 min.), nel quale Michele Citoni e Leonardo Ottaviani raccontano un esperimento visionario: in Alta Irpinia, la terra dei terremoti, dove le persone che se ne vanno sono più di quelle che restano, 40 giovani “makers” incontrano gli artigiani locali e alcuni tra i più interessanti designer e artisti italiani anticipando la realizzazione di un’accademia del “design rurale” sullo sfondo delle rovine di Carbonara.
Infine mercoledì 26, sempre alla stessa ora, la rassegna si chiude con Nelle ossa (80 min.), di Luigi Cuomo, produzione della testata on line irpina Orticalab con il quale la redazione della rivista – con l’amichevole partecipazione di Vinicio Capossela – compie un “viaggio di scoperta ai margini del Sud” in cinque regioni dall’Abruzzo alla Calabria, lungo l’“osso” appenninico, «quella parte interna/interiore che abbiamo scelto di raccontare lontani dalla retorica dei borghi, tanto quanto da quella della desolazione».
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Flo in Brave ragazze al Trianon Viviani
Con Brave ragazze la cantautrice Flo racconta la musica e la vita di donne straordinarie, che, “armate” di canzoni, hanno lasciato un segno indelebile nella cultura latina: storie di coraggio e rivoluzione che ci
restituiscono una visione contemporanea e allargata della prospettiva femminile e del carattere latino.Le brave ragazze – autrici o ispiratrici di questo recital – sono donne divise tra grandi successi e grandi solitudini, pietre miliari della nostra musica e della nostra cultura. Come Gabriella Ferri e Violeta Parra, entrambe simboli di passione incontenibile e mal di vivere. Come la Lupe, l’artista cubana che incantò Hemingway, Tennessee Williams e Marlon Brando, che, dopo l’enorme successo in America, conobbe l’oblio in sedia a rotelle e la vita da senza tetto.
Come Leda Valladares, la cantante ricercatrice del Tucuman, che con il suo registratore raccoglieva sul campo canzoni antiche e urla solitarie, che andavano via via scomparendo: a lei che recuperava la
memoria, l’ironia macabra della sorte la condannò a finire i suoi giorni in una clinica per malati di Alzheimer.Come, infine, Gilda Mignonette, la più famosa cantante napoletana d’America, la Regina degli emigranti che morì in mare, durante la traversata da New York a Napoli, dopo aver espresso il desiderio di morire nella propria amata città natale: sul suo certificato di morte verranno riportate le coordinate del punto in cui si spense, da migrante per sempre.
La cantautrice (voce, ukulele, percussioni) sarà accompagnata da Michele Maione (percussioni) e Cristiano Califano (chitarra classica). La produzione è di Sound fly.
Flo in Brave ragazze vi aspetta venerdì 13 gennaio, ore 21 al Trianon Viviani!