Il tofu da molti viene considerato un alimento privo di sapore invece è un alimento che riesce ad assorbire tutti gli ingredienti e le spezie che si utilizzano per cucinarlo.
La ricetta che vi proponiamo oggi è perfetta da realizzare se si ha poco tempo da dedicare ai fornelli ma allo stesso tempo si ha voglia di mangiare piatti sani, nutrienti e vegetariani. Il tofu è un ingrediente molto versatile e può essere utilizzato per realizzare sia primi che secondi piatti.
Il tofu strapazzato è un ricco e sano piatto unico, semplice da preparare sia per chi non ama cucinare e sia per chi non ha dimestichezza con questo ingrediente.
Tofu strapazzato: la ricetta
Ingredienti per 4 persone
Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
Carota 1
Scalogno 1
Semi di sesamo 2 cucchiaini
Salsa di soia 2 cucchiai
Zenzero fresco 1 pezzetto
Tofu fresco 400 gr
Preparazione
- Scalda una padella antiaderente, aggiungi 4 cucchiai di olio extravergine di oliva insieme allo scalogno e alla carote tagliata finemente.
- Lascia soffriggere per circa 3 minuti a fiamma dolce.
- Aggiungi il tofu che avrai precedentemente sbriciolato insieme al sesamo e a due cucchiai di salsa di soia.
- Lascia cuocere per circa 5 minuti finché il tofu non diventa dorato.
- fine cottura gratta la radice di zenzero.
Il tofu strapazzato può essere servito sia caldo che freddo, dipende dai propri gusti personali. Se durante la cottura il tofu strapazzato tende ad attaccarsi alla padella basta aggiungere dell’olio.
Per sperimentare altre ricette a base di tofu vi consigliamo la ricetta vegetariana dell‘insalata di tofu con salsa alle prugne.
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Pomodori ripieni al basilico: ricetta vegetariana
I pomodori ripieni al basilico sono un piatto versatile che può essere preparato come antipasto, contorno o come secondo. Questa ricetta può essere realizzata per portare in tavola un piatto diverso dal solito e soprattutto più leggero rispetto alle classiche versioni con carne, riso o salumi.
La difficoltà per realizzare questa pietanza è media e servirà abbastanza tempo per la sua realizzazione: circa un’ora. Per preparare nel migliore dei modi i pomodori ripieni al basilico, consigliamo l’utilizzo di pomodori delle stesse dimensioni in modo da realizzare una cottura uniforme.
Altro consiglio è quello di impiegare materie prime di qualità perché da ciò dipenderà la buona riuscita di qualsiasi ricetta.
Pomodoro: proprietà nutritive
Il pomodoro è considerato l’imperatore degli orti di tutto il mondo perché è un alimento ricco di proprietà benefiche. È un alimento ricco di acqua, carboidrati, proteine, fibre, grassi. Inoltre è un ortaggio che contiene: Vitamine B, acido ascorbico, vitamina D, E che assicurano proprietà antiossidanti e vitaminizzanti.
È un ortaggio che rientra tra le verdure di stagione di giugno.
I valori nutrizionali per 100 gr di pomodori sono i seguenti:
- Calorie 18
- Grassi o,2 g
- Colesterolo 0 mg
- Sodio 5 mg
- Potassio 237 mg
- Carboidrati 3,9 g
Pomodori ripieni al basilico: la ricetta
Ingredienti per 4 persone
- Pomodori 4 grandi rotondi
- Patate 3 a pasta gialla
- Basilico 1 mazzetto
- Parmigiano reggiano 2 cucchiai
- Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
- Uovo 1 tuorlo
- Pangrattato 2 cucchiai
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Preparazione
- Lava le patate sotto abbondante acqua corrente, immergile in una casseruola con acqua fredda salata, porta ad ebollizione. Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura lasciale lessare per circa 25-30 minuti.
- Trascorso il tempo necessario, scola le patate, sbucciale e passale in uno schiacciapatate.
- Trasferisci la purea in una ciotola di vetro e lasciala intiepidire, mescolando spesso con un cucchiaio di legno.
- Lava i pomodori, asciugali con un panno di cotone e tagliali a metà.
- Con un cucchiaino priva la parte interna dei semi e della maggior parte della polpa. Aggiungi un pizzico di sale e sistemali capovolti su di un tagliere in modo che perdano tutta l’acqua di vegetazione.
- Lava velocemente le foglie di basilico sotto abbondante acqua corrente, asciuga delicatamente le foglie con un panno di cotone e spezzettale finemente con le mani.
- Aggiungi alla purea di patate il basilico, il parmigiano e il tuorlo insieme ad un cucchiaio di olio.
- Insaporisci con un pizzico di sale e abbondante pepe, mescolando il tutto per amalgamare i sapori.
- Asciuga l’interno dei pomodori con un foglio di carta assorbente e riempi con il composto preparato, con una sac a poche.
- In una teglia da forno antiaderente aggiungi 3 cucchiai di olio extravergine di oliva.
- Allinea i pomodori nella teglia, cospargi ciascun pomodoro con il pangrattato.
- Cuoci in forno a 180° per circa 20 minuti.
- Quando la superficie si sarà gratinata, servi i pomodori ripieni al basilico sia caldi che tiepidi.
Se l’idea è quella di realizzare questa ricetta come contorno, un secondo piatto vegetariano potrebbe il tofu strapazzato.
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Insalata calda di legumi: la ricetta
Quando si decide di realizzare un’insalata si pensa subito ad un piatto freddo ma non è così perché è una pietanza che può essere anche calda!
L’insalata che ti proponiamo può essere utilizzata come un contorno o un primo piatto. La ricetta è completamente vegetariana e non contenendo derivati del latte, carne o pesce è un piatto anche vegano.
Gli ingredienti principali di questo piatto sono i legumi che posseggono numerose proprietà nutrizionali sono ricchi di: sali minerali, vitamine e proteine che sono vero toccasana per il nostro organismo.
Per realizzare questa ricetta c’è bisogno molto tempo perché è realizzata con legumi secchi e non precotti e già confezionati.
L’insalata calda di legumi contiene ingredienti sani, di stagione ed è una ricetta light.
Vediamo insieme come realizzarla!
Insalata calda di legumi: ingredienti per 6 persone
- 100 gr di ceci secchi
- 100 gr di fagioli borlotti secchi
- 250 gr di fagiolini
- 250 gr di pomodori
- 6 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 scalogno
- 1 rametto di basilico
- 4 foglioline di menta
- 70 gr di olive nere denocciolate
- succo di mezzo limone
- sale q.b.
- pepe nero q.b.
Insalata calda di legumi: procedimento
- Metti in ammollo i ceci e fagioli separatamente in due recipienti, comprendoli con abbondante acqua corrente. Lascia riposare per circa 12 ore.
- Trascorso il tempo necessario scola i ceci, riponili in una pentola abbastanza capiente, aggiungi abbondante acqua corrente, le foglioline di menta lavate e asciugate accuratamente, sala leggermente e lascia cuocere a fiamma dolce per circa due ore.
- Scola i fagioli e riponili in un’altra pentola, ricoprendo i legumi con acqua corrente e porta ad ebollizione, sala e lascia cuocere per circa un’ora.
- Pulisci i fagiolini, tagliali a metà e cuocili in acqua bollente, precedentemente salata, per circa 10 minuti.
- Lava i pomodori, tagliali a metà, elimina i semi e dividili successivamente in dadini.
- Sbuccia lo scalogno, taglialo finemente e riponilo in un tegame, aggiungendo 3 cucchiai di olio extravergine di oliva. Lascia appassire a fiamma dolce.
- Scola i legumi ancora caldi e riponili in una insalatiera.
- Aggiungi ai ceci e ai fagioli lo scalogno, il pomodoro, le olive nere, i fagiolini e le foglie di basilico lavate, asciugate e spettezzate. Aggiungi il succo di limone che avrai mescolato prima con del sale e del pepe.
- Condisci con 3 cucchiai di olio extravergine di oliva.
- Mescola delicatamente e servi caldo.
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Zuppa di fave fresche: ricetta light e vegetariana
La zuppa di fave fresche è un primo piatto che appartiene alla tradizione contadina campana e pugliese. La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo della pancetta e del lardo, per dare maggiore sostanza a questa pietanza.
Noi vi proponiamo una versione più leggera per poter sfruttare al meglio le proprietà nutritive di questo legume di stagione.
Le fave contengono pochi grassi, molta acqua e fibre. Sono un legume ricco di ferro, potassio, selenio e magnesio. Questo legume può essere consumato sia crudo che cotto, a differenza degli altri legumi, ma per poter assorbire tutte le sue proprietà nutritive è preferibile mangiare le fave crude.
Le fave presentano una controindicazione: quella legata alla malattia del favismo correlata al deficit di un enzima. Il favismo è una malattia genetica ereditaria, attraverso il cromosoma X, è causata dalla mancanza di glucosio – 6 -fosfato – deidrogenasi (G6PD) che, in condizioni normali, è presente nei globuli rossi per determinare il giusto svolgimento delle loro funzioni.
La crisi generalmente si scatena quando il soggetto assume fave fresche o secche o semplicemente ne inala i vapori. Può essere associata anche all’uso di determinati farmaci: antipiretici e analgesici vanno ad inibire l’attività dell’enzima.
Per contrastare la manifestazione del favismo attraverso crisi emolitiche (febbre, brividi, dolori lombari o addominali e malessere generale) è preferibile la prevenzione, evitando il contatto con le sostanze che sono capaci di scatenare la patologia.
Fave fresche: valori nutrizionali e calorie
100 grammi di fave crude contengono:
Calorie 88
Grassi 0,7 g
Colesterolo 0 mg
Carboidrati 18 g
Proteine 8 g
Ingredienti per 4 persone
- Fave fresche 300 gr
- Cicoria 400 gr
- Scalogno 1
- Gomasio 2 cucchiai
- Prezzemolo 1 rametto
- Olio extravergine di oliva 3 cucchiai
Preparazione
- Pulisci le fave, eliminando la pelle.
- Lavale con abbondante acqua corrente e lasciale in ammollo per circa 24 ore.
- Trascorso il tempo necessario, scolale e riponi le fave fresche in una pentola abbastanza capiente, cospargendole con abbondante acqua.
- Lascia cuocere almeno per un’ora. Il tempo potrebbe variare da un’ora a due.
- Pulisci e lava accuratamente la cicoria sotto acqua corrente, eliminando i residui terrosi.
- In una padella abbastanza capiente aggiungi 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e lo scalogno. Precedentemente sbucciato e affettato, lascia appassire a fiamma dolce per circa un minuto.
- Quando sarà terminata la cottura delle fave, scolale.
- Dividile in due porzioni e una metà frullala.
- Unisci le fave in purea e quelle intere alla cicoria e lascia cuocere per circa 5 minuti.
- Aggiungi un cucchiaio di olio extravergine di oliva a crudo insieme al gomasio e al prezzomolo tritato.
- Mischia tutti gli ingrendienti, riponi la zuppa di fave fresche in una zuppiera e porta in tavola!
È possibile conservare la zuppa di fave in frigorifero per massimo due giorni all’interno di un contenitore ermetico. Se stai pensando ad un secondo da abbinare, ti consigliamo la ricetta del salmone all’arancia!
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