Antonio Santacroce

Sanità in Irpinia: la precarietà continua

Continua la precarietà nell’ambito sanitario in Irpinia, pubblichiamo le dichiarazioni fatte dal Segretario Generale e dal Responsabile della sanità pubblica e privata  della isl FP IrpiniaSannio.

Affermano Antonio Santacroce Segretario Generale e Mario Walter Musto responsabile della sanità pubblica e privata della Cisl FP IrpiniaSannio:.

Insostenibile continuare ad assistere all’attuazione di soluzioni tampone che rendono di fatto precario il sistema dell’Assistenza dell’ASL di Avellino. Un servizio così importante come quello del 118 è in bilico, visto le continue proroghe a soggetti terzi, che potrebbero venir meno in qualsiasi momento e quindi mettere a rischio la continuità del servizio con un serie di ricadute sull’assistenza territoriale.
Tutte le giustificazioni da un punto di vista burocratico/amministrativo non ci interessano
perché nella sostanza si vive di fatto una situazione precaria appesa ad un filo che da un
momento all’altro si può spezzare.

Filo che si è spezzato per alcune problematiche e rimediate attraverso il convenzionamento con l’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino e con il “San Pio” di Benevento. Per non parlare poi della situazione, a nostro avviso altrettanto precaria, che deve necessariamente essere attenzionata della Unità Operativa di Psichiatria in forza all’ASL ma incardinata all’interno dell’Azienda “San Giuseppe Moscati” presso il Presidio Ospedaliero di Solofra che, come noto, è in una fase di ristrutturazione/riconversione e, per condizioni oggettive, carente di tutte una serie di attività e servizi quali ad esempio quella del Pronto Soccorso o come dovrebbe essere stato individuato dalla Regione Campania un punto di primo intervento che invece sono presenti a Contrada Amoretta assieme alle Unità Operative di supporto specialistico.
Queste sono solo alcune delle problematiche!

Cisl Fp IrpiniaSannio

Cisl Fp IrpiniaSannio

Concludono Santacroce e Musto:

Cosa si aspetta ad intervenire in maniera strutturata ed organica?
Da tempo invochiamo, e non ci stancheremo mai di farlo, una cabina di regia, alla quale siamo pronti a fornire il nostro contributo con proposte e suggerimenti, con tutti gli attori che ruotano attorno al Sistema Salute Irpino, che, eviscerando le problematiche, possa tracciare un percorso per la loro definitiva risoluzione e che dia risposte certe alla domanda di salute da parte della cittadinanza.
Auspichiamo che il nostro appello non cadi nel vuoto, tocchi la sensibilità degli amministratori, delle istituzioni e della politica.

Moscati Avellino: carenza organico nelle sale operatorie

Al Moscati di Avellino sembra esserci una situazione allarmante, per la carenza di personale infermieristico nelle sale operatorie delle seguenti branche: Chirurgia Oncologica, Chirurgia d’Urgenza, Chirurgia Generale, Neurochirurgia, Urologia e Otorino.

Moscati Avellino

Azienda ospedaliera Moscati

A segnalare la seguente situazione è Antonio Santacroce, Segretario Generale CISL FP IrpiniaSannio.

Sono infatti giunte diverse segnalazioni dai lavoratori del comparto delle sale operatorie.

Mario Walter Musto, Coordinatore della sanità pubblica, spiega con queste parole la situazione del Moscati:

Abbiamo accolto segnalazioni che ci sono giunte dai lavoratori che denunciano la carenza di infermieri tale da rendere difficili le prestazioni lavorative.

Personale che, oltre alle attività proprie, provvede anche all’attività assistenziale richiesta per le urgenze eseguite dalla Chirurgia Generale. Il tutto è aggravato anche dal sottodimensionato degli OSS.

Francamente è impossibile continuare a far fronte alla grossa mole lavorativa con un personale di soli 26 infermieri, comprensivo di due referenti/coordinatori ed un’altra unità ad orario ridotto.

Non è più sostenibile garantire gli interventi di routine con lo spostamento temporaneo del personale dedicato alle urgenze quando non impegnato o lasciando in difficoltà l’area lavorativa di abitudine dove erano stati destinati in appoggio. Ovviamente un siffatto modello organizzativo non può, a parere di questa Organizzazione Sindacale, essere esente da problematiche e criticità che amplificano l’esposizione ad eventi correlati al rischio clinico. Continuare con un modello di turnistica mensile che impone turnazioni doppie di ben 12 ore consecutive di lavoro è rischioso!

Questa situazione è diventata insostenibile perché dopo lunghi mesi di pandemia il personale è a rischio stress lavoro correlato.

I lavoratori chiedono semplicemente di lavorare nel rispetto più completo dei protocolli e delle procedure al fine di fornire la migliore e più adeguata attività assistenziale, riducendo al minimo i rischi di eventi avversi per gli stessi e per i pazienti.

Queste sono solo alcune delle lamentele del personale delle sale operatorie.

CISL FP IrpiniaSannio invia una lettera aperta al Prefetto

CISL FP IrpiniaSannio invia una lettera aperta al Prefetto perché reputa preoccupante la situazione occupazionale nelle RSA della Provincia di Avellino. A denunciare lo stato di cose è Antonio Santacroce, segretario generale della CISL FP IrpiniaSannio, che chiede un rapido intervento a garanzia dei livelli occupazionali e della tutela degli ospiti ricoverati.

Sono giunte infatti delle notizie dall’interno delle strutture che non sono per nulla rassicuranti sullo stato di condizioni attuali.

Cisl Fp IrpiniaSannio

Cisl Fp IrpiniaSannio

CISL FP IrpiniaSannio: la lettera aperta

La lettera aperta inviata al Prefetto contiene quanto segue:

Eccellenza,

esprimiamo forte preoccupazione per quello che sta accadendo in tante RSA e tante Case di Riposo della nostra provincia.

Noi sappiamo benissimo che diverse strutture, dislocate nella nostra provincia, sono impreparate ad affrontare questo tipo di emergenza perché molti servizi, dal punto di vista sanitario-geriatrico, sociale e tecnologico, non si sono evoluti perdurando, invece, al loro interno modelli di gestione anacronistici con una funzione prettamente di custodia e dunque inappropriati rispetto ai nuovi bisogni di salute e di benessere delle persone anziane.

Fino ad ora la crisi occupazionale non si è ancora manifestata in pieno ma il decesso di numerosi ospiti non potrà che provocare prossimamente, in maniera seria, un sovrannumero di personale rispetto alle ridotte esigenze lavorative del momento.

Per questa motivazione siamo a chiederLe la definizione di una programmazione comune con tutti gli attori del territorio atta ad evitare che quei lavoratori che, fino a pochi giorni fa, venivano descritti come eroi per l’assistenza fornita agli anziani non rischiano di finire senza un’occupazione.

Siamo convinti che solo un Suo personale interessamento, nei modi e nei tempi dettati dalle Sue prerogative istituzionali e attraverso un tavolo di discussione e di concertazione da Lei presieduto, possa far avviare un vero percorso che salvaguardi, nella massima trasparenza e oggettività, i diritti dei lavoratori ed il futuro delle RSA del nostro territorio.

Casa di cura Villa Margherita: sono emerse problematiche all’interno delle struttura

Dal primo ottobre  presso la casa di cura Villa Margherita di Benevento ci sarà una vera e propria rivoluzione che riguarderà i turni. Il personale dei fisioterapisti che operano all’interno delle struttura svolgono turni di sei ore su mattina e pomeriggio e non hanno ancora percepito l’indennità di turno.

Il malcontento riguarda anche gli infermieri a cui è stato imposto un cambio turni con un passaggio da sei a sette ore con la notte di dieci ore. Questa scelta doveva avere un carattere temporale ma ormai è diventata definitiva.

Questo cambio di orari ha portato disagio a molti operatori soprattutto a quelli che svolgono il turno più lungo.

Cisl Fp IrpiniaSannio

Cisl Fp IrpiniaSannio

Mario Walter Musto, coordinatore della Sanità pubblica e privata della Cisl Fp IrpiniaSannio ricorda che:

Da sempre l’attività infermieristica è caratterizzata da un’articolazione dell’orario di lavoro per turni la cui mobilità di progettazione deve essere assolutamente considerata con la dovuta attenzione soprattutto per le importanti ripercussioni che essa può avere sia nell’ambito lavorativo che privato dei soggetti in questione. Avere degli accorgimenti durante le fasi di progettazione e gestione degli stessi, contribuisce a ridurre il disagio derivante dal proprio lavoro per turni, agendo sul livello di motivazione e gratificazione degli operatori, migliorando così la loro vita, il loro lavoro e la qualità del servizio erogato che raggiungerà un livello ottimale con conseguente soddisfazione dell’utenza.

Antonio Santacroce, segretario generale Cisl Fp IrpiniaSannio ribadisce che la seguente gestione del personale comporta notevoli disagi che si concretizzano in evitabili disservizi nonché una pessima organizzazione del lavoro.

Tutto fermo sulla stipula del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale

Antonio Santacroce, segretario generale Cisl Fp Irpinia Sannio, rammaricato dall’immobilismo che non permette di stipulare il Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale si eprime con queste parole:

Nonostante la proposta del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale sia stata presentata e i ripetuti solleciti da via degli Imbimbo nessuna risposta.

Il momento è delicato ma continuare ad assistere a questo immobilismo è insostenibile. Negli ultimi tempi con la giustificazione di essere impegnati nell’emergenza non è concessa neanche la possibilità di dare quel contributo utile per trovare soluzione allae numerose problematiche presenti in azienda e che si trovano, da tempo, in  una situazione di stallo.

Oltre il danno, dunque, anche la beffa. Gli eroi, direbbe qualcuno, dell’ASLç della provincia di Avellino diversamente dai valorosi dipendenti delle altre ASL della regione CAmpania, non si sono visti riconosciuti neppure il salario accessorio legato al merito oltre a non vedersi completare neanche la procedura per il riconoscimento della progressione economica orizzontale da tempo avviate.

All'Asl di Avellino, tutto fermo sulla stipula del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale.

All’Asl di Avellino, tutto fermo sulla stipula del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale.

È arrivato il tempo di procedere e assumersi le proprie responsabilità, comunicando con chiarezza quali siano gli impedimenti di natura burocratica che impediscono di andare avanti.

Antonio Santacroce propone la diffusione dello smart working per contenere la diffusione del Coronavirus

Antonio Santacroce, Segretario Generale della Cisl Fp IrpiniaSannio propone una soluzione per poter fronteggiare l’emergenza sanitaria in cui ci troviamo in questi giorni ovvero la diffusione dello smart working.

Cisl Fp IrpiniaSannio

Cisl Fp IrpiniaSannio

Le parole del Segretario Generale della Cisl Fp IrpiniaSannio sono le seguenti:

Qualcuno ci ricorda che non tutti gli Enti e le aziende sono in grado di partire dall’oggi al domani ma chi lo è in questo momento è obbligato a farlo. Attrezzarsi in pochi giorni non è comunque impossibile.

Esistono molte piattaforme che permettono di elaborare, condividere e firmare documenti.

In questa emergenza il nascondersi dietro problemi di tecnologie, non è più tollerabile. Bisogna anche debellare un virus che è la nostra incapacità di lavorare in maniera efficiente, superando il pensiero che solo la presenza in ufficio sia garanzia di risultato.

In breve lo smart working potrebbe farci superare, in qualche modo,  le difficoltà temporanee che stiamo vivendo.

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