Senza (2020) è il titolo dell’ultimo romanzo di Massimo Cracco, pubblicato da Autori Riuniti.
Il protagonista del romanzo è Paolo, un ragazzino, che non comprende ancora pienamente tutte le dinamiche del mondo. Lui vuole carpire e conoscere solo quella parte positiva della vita e invece un giorno resta sconvolto da quanto possa essere violento quel mondo in cui vive.
Paolo resta colpito da una storia di cronaca: Chloe Jennings, una donna americana, è affetta da B.I.I.D. (Body Integrity Indentity Disorder) ed è sempre più insofferente di sentire le sue gambe tanto che ha deciso di farsi recidere il midollo spinale per non sentirle più.
Dopo questa drastica scelta la donna è felice di continuare a vivere la sua vita.
In breve se il raziocinio non trova logiche di adattamento allora è il corpo che trova una risposta autonoma.
Paolo inizia a pensare, dal caso Chloe Jennings che anche lui, rinunciando alle sue di gambe, eviterebbe il contagio con questo mondo così aberrante e di cui ha paura.
Negli anni cresce molesta in lui questo desiderio di farsi amputare le gambe. Per scoprire cosa farà Paolo non vi resta leggere il romanzo!
Senza: curiosità sul romanzo
Senza è diviso in quattro parti e ciascuna si apre con un aforisma di Emil Cioran, noto filosofo cinico che ha parlato e vissuto la vita con distacco e senza moti d’animo.
Senza spiegato con questa premessa sembra un horror o una storia fine a se stessa ma non è così.
Massimo Cracco attraverso questa trama parla di rifiuto rivendicato dal corpo.
Paolo è un perdente e sa di esserlo così rinuncia di competere, rigettando l’inferno della competizione, della sopravvivenza, dell’accettazione del pensiero collettivo e delle regole tramandate dalla società attraverso la mutilazione del suo corpo.
Senza è candidato al Premio Comisso, Premio città di Como, Premio Carver e Premio Cultura.
Massimo Cracco: biografia
Massimo Cracco è nato a Verona nel 1965. Dopo aver conseguito la maturità classica si laurea in matematica e in Ingegneria.
Nel 2015 pubblica Restare senza un lavoro non è per sempre, il suo primo romanzo breve per Scripta.
Nel 2017 pubblica Mimma, il suo secondo romanzo, edito da Perrone Editore.
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Via d’uscita di Valentino Poppi
Via d’uscita è l’undicesima antologia della collana Memorie dal Futuro, curata dall’associazione RiLL Riflessi di Luce Lunare e edita da Acheron Books.
Memorie dal Futuro è una collana di antologie personali, dedicate ai racconti degli autori/autrici che più si sono distinti/e nei concorsi letterari organizzati da RiLL (in particolare: nell’ambito del Trofeo RiLL, uno dei più importanti premi italiani per racconti fantastici, cui partecipano oltre 350 testi all’anno).
Il libro propone i racconti di Valentino Poppi: nato nel 1968 a Bologna, dove vive, è ingegnere elettronico e lavora nel settore delle telecomunicazioni. Numerosi racconti di Valentino Poppi sono già usciti su riviste e antologie (e molti di tali racconti sono stati anche premiati in concorsi letterari); inoltre, il suo romanzo di fantascienza “Vizi e tentazioni” è stato finalista al premio Urania Mondadori nel 2018 (e poi pubblicato da Robin Edizioni).
Via d’uscita è un’antologia di undici racconti, fantastici e di fantascienza.
Vie d’uscita: trama
Sono storie che spesso partono dal quotidiano, ma in cui ben presto la realtà viene contaminata dall’elemento fantastico, in modi inattesi e sorprendenti: perché l’insolito, l’imponderabile, il magico sono dietro l’angolo, e possiamo trovarli, inaspettati, in qualsiasi momento della vita.
Questo tipo di storie ti lascia il dubbio che prima o poi qualcosa di simile possa succedere anche a te, spiega l’autore nell’intervista che chiude il libro, e questo filo rosso unisce molti racconti.
Ma non solo: l’antologia include anche storie strettamente di genere, ad esempio “Questioni d’onore”, racconto di fantascienza finalista al premio Urania Short, bandito da Mondadori nel 2018.
Molti dei protagonisti dei racconti sono in cerca di una via d’uscita: da una prigione, da un incubo, dal loro quotidiano, da un labirinto, da un inseguitore o… da un semplice scocciatore. E questo, oltre a spiegare il senso del titolo del libro, crea un legame con i lettori/ lettrici: perché leggere narrativa è (anche) un modo per isolarsi dal mondo e allontanarsi dalla realtà, specie quando si sceglie di leggere un racconto fantastico.
Via d’uscita è uscito a ottobre 2021 ed è stato presentato a cura di RiLL nell’ambito del festival internazionale Lucca Comics & Games 2021. Il volume è disponibile su Amazon e presso RiLL.
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Maschile singolare di Matteo Pilati e Alessandro Guida
Maschile singolare (2021) è il primo film di Matteo Pilati e Alessandro Guida in cui i due registi decidono di raccontare i sentimenti e la crisi di coppia senza confini di genere. La qualità degna di nota di questo lungometraggio è quella di immergere lo spettatore all’interno di un mondo senza pregiudizi, aprendo le porte di una comunità omosessuale italiana che esiste e vive le relazioni allo stesso modo degli etero, come è giusto che sia.
Protagonisti della pellicola sono Antonio (Giancarlo Commare) sposato da 12 anni con Lorenzo (Carlo Calderone), il suo primo amore dai tempi del liceo. La storia tra i due sembra aver perso lo smalto di un tempo e quel sentimento che li lega da tutti questi anni.
Lorenzo decide di troncare la loro relazione e il matrimonio perché ha un’altra storia clandestina da tempo e, per lui, è palese che non ci sono più i presupposti per continuare una relazione basata solo sull’abitudine e l’infelicità.
Questa decisione per Antonio è difficile da accettare perché non avrebbe mai pensato di arrivare ad un punto di rottura con Lorenzo.
Antonio con molta fatica accetta questa decisione e lascia il loro appartamento, andando a vivere da un’altra parte, anche se in cuor suo spera che quella di Lorenzo non sia una scelta definitiva. I giorni passano e la situazione non accenna a cambiare. Lui sta male per la fine della sua storia d’amore e si sente smarrito e senza stimoli.
Il giovane si ritrova a fare i conti con la sua vita messa in standby da tempo, per il troppo amore che ha profuso a Lorenzo, dimenticando l’amore per se stesso.
Antonio inizia a pensare a se stesso, alle scelte fatte come quella di vivere in un città ch non gli ha mai offerto le opportunità lavorative da architetto. Pian piano la consapevolezza inizia a fare capolino dentro di sé e finalmente fa i conti con il suo problema: ha sempre cercato una stampella negli altri e mai in se stesso. La cosa più importante da fare è quella di iniziare ad amare se stesso.
La ripresa è difficile, Antonio, deve cercare un lavoro e allo stesso tempo crearsi nuovi spazi e del tempo da dedicare a se stesso, per comprendere realmente cosa vuole fare della sua vita a trent’anni suonati.
Denis (Eduardo Valdarnini), il suo coinquilino, gli apre una nuova visione del mondo, quella che non aveva mai vissuto. Il mondo che Antonio fino a quel momento non aveva vissuto è la sfera delle opportunità e della leggerezza.
Antonio inizia a fare l’apprendista da un amico del suo coinquilino e decide di coltivare questa passione, iscrivendosi ad un corso di pasticceria. Pian piano l’uomo inizia a vivere una vita più piena in cui è lui il suo centro.
Maschile singolare è un film che racconta l’omosessualità senza trascendere nello stereotipo dei luoghi comuni e nella banalità, la pellicola segue una linea del racconto fluida e senza preconcetti, sfatando anche alcuni miti come quello della promiscuità omosessuale che è simile a quella etero. Il lungometraggio conduce lo spettatore nel mondo reale dei sentimenti che non hanno distinzione di genere: amiamo e viviamo tutti nello stesso modo.
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Premio Strega 2021: alcune proposte che concorreranno al premio letterario
Tra le proposte presentate per concorrere al Premio Strega 2021 troviamo:
- La sirena dei mari freddi di Roberto Michilli, proposto da Francesca Pansa
- Al passato si torna da lontano di Claudio Panzavolta, proposto da Enrico Deaglio
- Stjepan detto Jesus, il figlio di Maria Rita Parsi, proposto da Gianpiero Gamaleri
- La vera storia di Martia Basile di Maurizio Ponticello, proposto da Maria Cristina Donnarumma
- Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti, proposto da Massimo Onofri
Premio Strega 2021: alcune delle proposte letterarie che concorreranno
1. La sirena dei mari freddi di Roberto Michilli
La sirena dei mari freddi (2020) di Roberto Michilli è un romanzo che parla dell’incontro tra una giovane donna sprofondata nella depressione, per alcuni episodi che le sono accaduti durante la sua esistenza, e di un anziano professore che le offre un appoggio materiale e affettivo.
Il romanzo è stato proposto da Francesca Pansa con la seguente motivazione:
La sirena dei mari freddi si impone alla lettura per la sapiente costruzione narrativa che mostra in Roberto Michilli uno scrittore di storie e di armosfere, ben rodato anche dalla rigorosa carriera di traduttore di classici di Lermontov a Flaubert, Mallarmé, Verlaine, Byron, Keats, Goethe, Heine.
L’atmosfera è quella di un racconto dalla forte coloritura psicologica, con nuove comparse a infittire la scena, qualche rivelazione, qualche sorpresa e uno strategico flashback che portano alle pagine finali.
2. Al passato si torna da lontano di Claudio Panzavolta
Al passato si torna da lontano (2020) di Claudio Panzavolta è una sorta di manifesto della memoria in cui lo scrittore è tornato al suo passato familiare.
Mio babbo è arrivato a casa poco dopo la fine della guerra. Si è fatto tutta la strada da solo, un po’a piedi e un po’ in bicicletta, dalla GErmania al paese. Lo avevano messo in un campo di lavoro. A dormire stavano dentro delle baracche, come in un lager, e di giorno i tedeschi li portavano fuori, per accompagnarli alle fabbriche. Quando me lo sono ritrovato davanti, ci ho messo un po’ prima di riconoscerlo. Dovevi vedere com’era ridotto. Tutti quei chilometri… Non abbiamo mai fatto il conto, ma dovevano essere tanti. Aveva i calzoni che ci mancava mezza gamba, e una camicia sbrindellata; sembrava uno straccione, secco come un chiodo, lordo.
Enrico Deaglio spiega così la sua proposta:
Le zolle di terra sono quelle che Pascoli, Bertolucci e Fellini hanno arato con epica e dolcezza: i campi, e i borghi, della Romagna da cui è passata una Storia violenta. Se si scava ancora si scopre che quella terra non ha prodotto solo bandiere rosse e divise nere, ma anche due sorelle normali (e quindi geniali). Anita e Edda crescono tra madri uccise e padri distrutti; vanno a lavorare in fabbrica e sono felici, come quando vanno al cinema o in bicicletta.
3. Stjepan detto Jesus, il figlio di Maria Rita Parsi
Stjepan detto Jesus, il figlio (2020) di Maria Rita Parsi è un romanzo che ha come protagonista un bambino chiamato Jesus perché è nato a mezzanotte nel giorno di Natale. Lui è il figlio di una violenza di un soldato su una giovane donna durante la guerra dei Balcani. Stjepan è stato abbandonato dalla madre che non sapeva amarlo e non voleva odiarlo e viene affidato alla bisnonna che non gli nasconde la verità. Il bambino scoperto questo sulla sua vita decide di partire in cerca della madre accompagnato dalla sua tartaruga.
Il romanzo si apre con la storica decisione dell’Onu, 23 settembre 2019, in cui stabilisce che la Bosnia dovrà risarcire le donne vittime degli stupri di massa durante la guerra nei Balcani. Una decisione destinata a fare la storia.
4. La vera storia di Martia Basile di Maurizio Ponticello
La vera storia di Martia Basile (2020) di Maurizio Ponticello ci conduce all’interno di una Napoli inconsueta tra il ‘500 e il ‘600 dove una donna viene ceduta in moglie a un commerciante.
Martia aveva sollevato il velo sul capo e sorrideva, gli occhi le brillavano per la felicità e spandevano risolini come se fosse ad andar su e giù sopra un’altalena innocente: da sotto la coroncina di fiori innervata con primizie di stagione e tralci d’uva, spartiva occhiate ingenue con lampi di giubilo.
Il viso del padre che l’accompagnava verso l’altare offriva la medesima sensazione di compiacenza: dal momento in cui i suoi traffici erano stati risucchiati dai debiti, quella cerimonia nuziale era la prima boccata d’ossigeno. Il resto non contava, E poi, piazzare una figlia a quele condizioni, e scrollarsela dal groppone delle spese così anzitempo, non erano cose che capitavano ogni giorno della settimana. Aveva pure pensato di fare entrare Martia in un monastero ma, alla fine, questa soluzione l’aveva considerata sterile se non addirittura controproducente per le proprie tasche: belisario Basile aveva investito nella sua piccola, l’aveva affidata alle cure di una suora orsolina che le aveva insegnato a cucire, a leggere e a scrivere, la religione e le buone maniere.
Quella di Martia Basile è una storia struggente e affascinante che è ancora molto attuale ai nostri giorni se pensiamo alle donne vittime di violenza che sono costrette a subire soprusi o che vengono uccise, spesso, per un puro desiderio di possesso o sopraffazione.
5. Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti
Non dipingerai i miei occhi (2020) di Grazia Pulvirenti ha come protagonista Jeanne, compagna e modella di Modigliani, che si suicidò dopo la morte dell’amato. Una figura che è sempre comparsa in modo marginale tra le diverse biografie dedicate al pittore. Lei era una donna audace, disinibita, ribelle e anticonformista.
Sai tutto di me, Jeanne, delle notti randagie nel silenzio di Parigi, della lotta contro i miei demoni, dello sfinimento della carne, del buio che si popola di cammelli e cariatidi dai mille occhi, di donne nubiane che ancheggiano lascive… dee… chimere… del vuoto nella mia anima.
Non dipingerai i miei occhi ci mostra più da vicino l’identità di una donna affidata da voci che appartengono a quadri anche se le vicende della vita di Jeanne sono fonti documentarie che sono state trascritte in corsivo.
Ecco a voi altre proposte presentate per il Premio Strega 2021. Voi avete letto qualcuno dei libri che sono stati proposti per concorrere al premio letterario?
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