Il progetto Pasolini l’origine e il sacro. Laboratorio teatrale e non solo, realizzato presso il Museo irpino, a cura del Teatro d’Europa e promosso dalla Provincia di Avellino con il Coordinamento tecnico scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca Capone, giunge al termine.
A conclusione del programma svoltosi da novembre 2022 a maggio 2023, Sabato 20 maggio alle ore 19.30, i protagonisti del corso, insieme ai ‘’maestri di teatro’’,
metteranno in scena uno spettacolo conclusivo dal titolo “Tacer cantando. Poesie e monologhi di Pier Paolo Pasolini’’.
I visitatori assisteranno ad un’insolita rappresentazione teatrale itinerante che coinvolgerà le diverse sezioni del Museo Irpino all’interno del Complesso monumentale
del Carcere borbonico.
Durante lo spettacolo i ragazzi, partecipanti al progetto, reciteranno poesie, accompagnando i maestri, che si esibiranno in monologhi a due, celebrando l’amore impossibile tra Maria Callas ed il regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo romano, Pier Paolo Pasolini.
Questa performance finale è frutto di un percorso di sperimentazione, ricerca e teatralizzazione, con l’obiettivo di far conoscere, e al tempo stesso celebrare, il genio artistico di Pasolini.
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Premio Internazionale Carlo Gesualdo Danza 2023
Si svolgerà ad Avellino, venerdì 24 e sabato 25 marzo 2023, la Seconda Edizione del Premio Internazionale “Carlo Gesualdo Danza”, un evento unico nel suo genere grazie alla partecipazione di nomi prestigiosi e ad un grande sforzo organizzativo.
L’evento vedrà come protagonisti oltre 300 giovani ballerini provenienti da tutta Italia che parteciperanno al doppio concorso (nazionale ed internazionale) e numerose étoile che arriveranno da ogni parte del mondo per illuminare il Gala della serata finale.
Il progetto, ideato e fortemente voluto da Guendalina Manzi, direttrice della scuola tersicorea “Esmeralda” di Avellino, vede il maestro Fabrizio Esposito nelle vesti di direttore artistico e la preziosa collaborazione del Comune di Avellino.
Sabato 25 marzo 2023, nella cornice magica del Teatro “Carlo Gesualdo”, si svolgerà il Gala del “Premio Internazionale Gesualdo Danza” che sarà presentato dalla giornalista Monica Lubinu.
Un evento che racchiude in sé un enorme valore culturale, tanto per la città di Avellino quanto per il prestigio della danza nazionale, ed è un’occasione unica per poter ammirare uno spettacolo di raro fascino e di sconfinata suggestione.
Il palcoscenico del “Carlo Gesualdo” diventerà un luogo dove bellezza, grazia e armonia di forme, suoni e colori trasporteranno lo spettatore in un viaggio emozionante. Ciò grazie alla presenza di tante étoile internazionali, impegnate in coreografie ricche di incanto, tutte riunite in unico luogo per mostrare l’eterno fascino dell’arte tersicorea.
A deliziare tutti gli intervenuti, ci saranno nomi importantissimi del panorama della danza nazionale e mondiale: Katja Katja Khaniukova e Francesco Gabriele Frola (English National Ballet), gli Etoile Internazionali Arianne Lafita e Vittorio Galloro, Lucia Lacarra (Etoile Internazionale) e Matthew Golding (Royal Ballett Londra), Claudia D’Antonio e Danilo Notaro (Teatro San Carlo di Napoli), Maria Cossu e Giuliana Mele (Spellbound Roma).
Prestigiosa anche la giuria del premio che vede la presenza di Valentina Marini / presidente di giuria, Presidente AIDAP e Orbita Spellbound, Steve la Chance / Maestro e coreografo internazionale – Vincenzo Macario / Direttore artistico eventi danza, Enrico De Marco / Coreografo e maestro internazionale – Fritz Zamy / Maestro e coreografo internazionale, Roberta Martins / Docente Academy dance Zurigo, Blerina Bela Arbana / Direttore accademia di Tirana, Alfio Agostini / Premio della critica, Giornalista e critico di danza, Lucia Giuffrida / Direttrice professione danza Parma, Vittorio Galloro e Arianne Lafita / ETOILE internazionali.
Un gruppo di professionisti della danza che non ha bisogno di troppe presentazioni, dato il valore straordinario delle loro storie artistiche.
Grande orgoglio da parte di colei che, un anno fa, ha voluto dare tutta se stessa con passione e impegno per istituire il “Premio Internazionale Gesualdo Danza”, ovvero la Maestra Guendalina Manzi, direttrice della Scuola “Esmeralda” di Avellino.
Dopo la splendida prima edizione dello scorso anno, siamo pronti a riportare in scena tutta la bellezza della danza attraverso le preziose occasioni che mettiamo a disposizione delle scuole che partecipano al Concorso e alla presenza dei maggiori nomi internazionali per offrire al pubblico del Gala uno spettacolo eccezionale. Da parte mia c’è stato il massimo impegno e la consueta passione che da sempre mi unisce alla danza, ma senza l’eccellente presenza del Maestro Fabrizio Esposito, tutto ciò non sarebbe stato possibile. Dunque, il mio personale ringraziamento va a lui, un professionista con il quale da subito ho instaurato un rapporto fatto di stima e di condivisione di intenti. Ci tengo a ringraziare anche il Comune di Avellino, che con partecipazione ha sposato la causa e che ci ha concesso di muoverci con largo anticipo per poter mettere in moto una macchina organizzativa davvero importante e impegnativa.
Una seconda edizione che si preannuncia fortunata come la precedente e che vuole guardare al futuro.
Il mio personale sogno, nonché speranza, è di portare avanti il “Premio Internazionale Gesualdo Danza” nel tempo, perché ritengo davvero sia un’occasione di unione e di condivisione di bellezza che in questa società serve sempre di più, soprattutto per le nuove generazioni.
Alla direzione artistica, appunto, il Maestro Fabrizio Esposito, nome di prestigio (Danzatore solista e primo ballerino del Teatro “San Carlo” di Napoli dal 1986 al 2012) che ha fatto suo questo progetto fin dalle origini.
Sono molto contento nel fare parte di questa fantastica iniziativa che contribuisce a diffondere il fascino di una disciplina come la danza, che cerca ancora spazio in Italia. Anche questa volta porteremo sul palcoscenico del “Carlo Gesualdo” i massimi esponenti della danza mondiale, per il piacere del pubblico presente in sala al Gala di sabato. Ma allo stesso tempo, vogliamo offrire a tanti giovani ballerini e ballerine la possibilità di mettersi in mostra davanti a una giuria importantissima, e l’opportunità di essere selezionati per stage di grande valore didattico. Per questo spero tanto che ci sia una grande partecipazione anche da parte delle scuole locali con i loro allievi. Da parte nostra c’è tutta la voglia di condivisione nell’ottica di un interesse collettivo sempre maggiore nei confronti della danza.
Il “Premio Internazionale Gesualdo Danza” prevede un doppio appuntamento: nella mattina di venerdì 24 ci sarà lo spettacolo “GLASS” (Coreografie di Fabrizio e Riccardo Esposito) aperto al pubblico delle scuole allestito dal Progetto di formazione @motion ed in pomeriggio le esibizioni dei ballerini per il concorso nazionale; Sabato 25 marzo 2023 in mattinata si terranno le esibizioni del concorso Internazionale ed in serata il Gala a partire dalle ore 21.00.
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Favola personale di Giuliano Scarpinato al Teatro San Ferdinando
Sovvertimento dello status quo, infrangimento dei tabù, superamento della soglia: sono alcune costanti nel cinema poetico e visionario del regista greco Yorgos Lanthimos, al quale si ispira Giuliano Scarpinato per la sua nuova trilogia teatrale.
Favola personale di Giuliano Scarpinato
“Favola personale” è detta la credenza dell’adolescente di essere speciale e unico, humus per il processo di individuazione e la costruzione di un palcoscenico sociale. Una costruzione che non ha mai realmente fine, scontornando l’adolescenza, da fase biologica, a paesaggio della mente; così è per i protagonisti di questi tre atti, incastrati nel limbo di una richiesta di senso che rivolgono al più ineffabile dei sentimenti, l’amore. Ciascun atto è liberamente ispirato a un tassello della filmografia di Yorgos Lanthimos: nell’ordine Kynetta, Alps, The lobster.
Un crocevia di generi diversi, dalla prosa alla danza, dalla performance alla stand up comedy, per una comedie humaine che rasenta l’assurdo, il freakshow, per giungere a parlarci di cose familiari.
Trittico per un mondo alla rovescia ispirato al cinema di Yorgos Lanthimos, ideazione, drammaturgia e regia Giuliano Scarpinato con Alice Conti, Federica D’Angelo, Luca Piomponi, Giselda Ranieri, Michele Schiano di Cola, Alice Spisa, Lorenzo Tombesi, Isacco Venturini, Daniela Vitale.
Favola personale sarà in scena dall’8 al 13 marzo al Teatro San Ferdinando.
Durata: 2 ore e 20 minuti
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La paura del copione: due scuole di pensiero a confronto
Eccoci con la prima puntata di un caffè a teatro con Gilda Ciccarelli e Francesco Teselli della compagnia teatrale La Fermata. L’argomento trattato oggi riguarda la paura del copione, secondo due scuole di pensiero diverse: quella del Living Theatre e quella del metodo Meisner. L’argomento principale su cui intendono soffermarsi i due attori sono le emozioni che ci accompagnano sempre sia nella sfera privata che in quella lavorativa.
Da un certo punto di vista, quello teatrale, possiamo dire che gli attori o aspiranti tali si trovano quotidianamente ad affrontare e a dover familiarizzare con le emozioni. Un attore deve ricorrere alla propria esperienza emotiva per connotare umanamente un determinato personaggio, deve animarlo del proprio bagaglio esperenziale e allo stesso modo deve trasmettere quelle stesse emozioni agli spettatori. E già detta così non è proprio semplice.
Gilda Ciccarelli e Francesco Teselli ci spiegano come gestire le emozioni secondo diverse metodologie e non è detto che queste due modalità, per quanto opposte tra loro, non possano fondersi.
È possibile gestire le emozioni? Sì! Quali sono le modalità e le scuole di cui hanno parlato i due attori? Ecco qualche accenno per potere comprendere meglio il tutto.
Francesco Teselli
Il metodo Meisner
Il metodo Meisner prende in prestito il cognome del suo ideatore: Sanford Meisner (1905-1997), noto attore statunitense. L’attore ha elaborato un metodo che ha come scopo quello di perfezionare la performance di un attore che, nella maggior parte dei casi, può essere ostacolata da due elementi: il non ascolto o l’essere troppo concentrati su se stessi.
Sanford Meisner ha gettato le basi, ideando delle tecniche di esercitazione, che offrono gli strumenti per ascoltare realmentee porre l’attenzione all’esterno. Perché per l’attore statunitense un attore che non è capace di ascoltare non sarà mai ingrado di recitare in modo adeguato, talento e virtù a parte.
Ogni volta che ci interfacciamo con qualcuno, le emozioni compaiono spontaneamente. Dunque per l’attore statunitense è importante esercitarsi e improvvisare fino alla messa in opera di una rappresentazione.
Per usare le sue stesse parole:
La base del mio approccio consiste nel voler ricongiungere l’attore ai suoi impulsi emotivi e guidarlo a una recitazione fermamente radicata nell’istinto. Tutto si basa sul fatto che quando un attore è bravo quello che fa scaturisce dal cuore: non c’è nulla di mentale.
Foto vintage di attori mentre si esercitano con il metodo Meisner
Living Theatre
Living Theatre è una compania teatrale d’impronta sperimentale, fondata a New York nel 1947. L’intento della compagnia è quello di scardinare i canoni del teatro classico, dunque il rapporto tra attore e spettatore.
La compagnia teatrale non vuole rappresentare la vita e le sue vicissitudini senza finzioni ma vuole viverla realmente, per poter trasmettere con immediatezza. Per poter fare ciò prendono spunto dal pensiero di Antonin Artaud, drammaturgo e attore francese, che si ispira al teatro balinese e che scrisse due manifesti sul Teatro della Crudeltà. Per crudeltà l’attore intende la pura catarsi e per poter fare ciò è necessario ricorrere a tutti quegli stimoli ricettivi d’impatto immediato capaci di turbare l’animo dello spettatore, provocandogli una sensazione intima di disagio.
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