Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, in un’intervista ha dichiarato che l’ipotesi di un’apertura delle scuole, prevista per maggio, si allontana sempre di più perché ci sono ancora molti rischi legati alla diffusione del contagio da Covid-19.
Lucia Azzolina sottolinea che, anche se la promozione verrà garantita a tutti, le pagelle saranno reali e non con voti gonfiati, per poter garantire la promozione collettiva. In breve le pagelle avranno anche 4 e 5 che, si sa, sono voti che non garantiscono il superamento dell’anno scolastico.
Per quanto riguarda l’esame per la Maturità sarebbe auspicabile svolgere l’esame a scuola ma sarà tutto da valutare, tenendo conto della situazione delicata in essere.
La Ministra informa che ci sarà un’estensione del congedo parentale e del bonus-baby-sitter.
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Luigi Pergamo critica aspramente Matteo Salvini
Luigi Pergamo, Presidente nazionale del partito Lega per l’Italia, specifica le differenze ideologiche e politiche che intercorrono tra il suo partito e quello di Salvini.
Durante la presentazione ufficiale dei candidati per le prossime Regionali in Campania, in cui è presente anche Luigi Pergamo con il suo partito, il Presidente nazionale, ci tiene a precisare che questa è la prima volta che Lega per l’Italia si presenta alle Regionali.
Se si dovesse dare una definizione di Lega per l’Italia, Luigi Pergamo, la definirebbe così:
Lega per l’Italia rappresenta la Lega della ragione, la Lega che ama, la Lega che unisce e la Lega del fare.
I nostri ideali politici infatti ci hanno spinti ad appoggiare Vincenzo De Luca, un politico che in questi cinque anni ha dimostrato di riuscire a mettere in ordine molti punti dolenti della Campania ma soprattutto ha speso, più di altri, i fondi europei.
Altra differenza sostanziale che Luigi Pergamo tiene a precisare è che Lega per l’Italia è a favore del Mes (Meccanismo di stabilità) e del Recovery fund. Stiamo vivendo un momento storico particolare in cui vediamo ogni giorno aziende che collassano e sono costrette a chiudere. Dunque per Lega per l’Italia è impensabile non voler accettare il recovery fund o il Mes, come più volte ha invece affermato l’esponente della Lega Nord.
Per Luigi Pergamo Matteo Salvini non ha alcun programma politico da mettere in atto
Luigi Pergamo ci ha tenuto a precisare che dalle parole vane di Matteo Salvini si evince e si deduce facilmente che l’esponente della Lega Nord non ha alcun progetto politico che riguardi, il Nord, il Sud e il Centro.
Lega per l’Italia ha voglia di cambiare il paese attraverso il movimento presidenzialista e insieme al Partito Repubblicano. Per Luigi Pergamo il presidenzialismo è l’unico modo per mettere fine al clientelismo e alla partitocrazia, portando più merito all’interno della politica.
Il Presidente nazionale di Lega per l’Italia invita Salvini a spendere qualche parola sul progetto che, ipoteticamente, vorrebbe attuare in Campania perché fino ad oggi non è giunta nessuna argomentazione a riguardo.
La Lega Nord in questi anni ha dimostrato la sua inconsistenza attraverso le numerose argomentazioni presentate.
Luigi Pergamo conclude affermando ironicamente che un partito che non vuole un aiuto da parte dell’Europa ma vive speculando sul denaro pubblico come lo dovremmo definire?
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Lega per l’Italia spiega una delle patologie dei sistemi presidenziali
Lega per l’Italia è un partito nato nel 2011 che nasce con l’idea di rendere l’Italia più coesa e forte, mettendo insieme i vari movimenti e partiti autonomi presenti nel Paese con l’intento di rappresentare nelle sedi istituzionali le esigenze e i bisogni di tutti gli italiani.
Per far comprendere nel migliore dei modi parte del pensiero che anima Lega per l’Italia, Luigi Pergamo, Presidente nazionale del partito, presenta l’ideologia del movimento, spiegando una patologia del sistema presidenziale: quella relativa al governo diviso.
Lega per l’Italia
Lega per l’Italia parla delle problematiche inerenti il governo diviso
Secondo Lega per l’Italia i sistemi presidenziali possono andare incontro principalmente a tre tipi di patologie: il governo diviso sinonimo di ingovernabilità, la presidenza imperiale da cui può scaturire un regime autoritario e infine la dittatura personale. Ciò perché volendo pensare a casi estremi di governabilità un presidente potrebbe approfittare del proprio ruolo istituzionale e dopo anni di governo potrebbe facilmente impossessarsi del potere, trasformandolo in regime o in una democrazia autoritaria.
Analizziamo la prima delle patologie relativa al governo diviso in cui verrà analizzata la problematica e il suo rimedio.
Il problema del governo diviso rappresenta il problema maggiore del presidenzialismo, in particolare di quello statunitense, che è costituito dalla presenza in carica di un presidente il cui partito non abbia la maggioranza nei due rami del congresso. In questo caso, il presidenzialismo dà luogo a quello che viene definito governo diviso. Del governo diviso conosciamo le difficoltà decisionali che il presidente non di rado cerca di superare in maniera clientelare o in maniera retorica. Nel primo caso tenta di scambiare le risorse di cui dispone con i voti dei rappresentanti non del tutto ostili.
Nel secondo caso, cercherà di convincere l’elettorato a far pressione sui suoi rappresentanti affinché sostengano il presidente eletto direttamente. Infine, il superamento può essere anche autoritario, se il presidente ricorrerà a minacce o farà pressioni sugli organismi di sicurezza e militare che ha il potere di controllare. È un grosso rischio perché ciò che inizia come una semplice necessità può aprire la strada a un presenzialismo di tipo autoritario e trasformare il regime in una dittatura. Non sono rari neanche metodi clientelari cioè i voti dei parlamentari comprati con poltrone, incarichi o, addirittura, in denaro.
Il rimedio al governo diviso, secondo Luigi Pergamo, Presidente nazionale di Lega per l’Italia, è quello di una elezione del presidente e del parlamento che devono essere eletti simultaneamente e allo stesso modo dovranno decadere in seguito. Questa è una decisione cruciale che delineò anche Giovanni Sartori nel 2004. Ciò è necessario per evitare che spostamenti dell’opinione pubblica, nel tempo possano lasciare il presidente senza una maggioranza.
Non si può stare dietro ai mutamenti dell’opinione pubblica altrimenti diventa impossibile impostare una politica coerente a lungo termine. In effetti è strettamente necessario che l’elezione del Parlamento e del Premier avvengano nello stesso tempo.
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Il commiato del commissario,
Priolo ringrazia i giornalistiAgenda fitta d’impegni anche in quest’ultima settimana di mandato per il commissario di Avellino, Giuseppe Priolo, che questa mattina ha tenuto una riunione con i rappresentanti del comitato “Salviamo la Dogana”.
A margine dell’incontro, il commissario prefettizio che in pochi mesi ha saputo conquistare tutta la città di Avellino, ha riservato un elogio ai giornalisti, il cui lavoro e la cui presenza gli sono stati di forte aiuto e stimolo nella risoluzione dei problemi della città.
4 comments on Non si torna a scuola perché ci sono ancora troppi rischi
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