Luigi Moio, enologo e professore, durante l’evento Ciak Irpinia 2019 ha tenuto un seminario in cui ha affrontato il mondo vitivinicolo irpino a 360 gradi.
Ecco alcuni dei punti più salienti affrontati dall’enologo!
Luigi Moio: il problema nei vini rossi
Luigi Moio: come si può incrementare l’indotto enologico irpino?
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Regioni rosse, arancioni e gialle cosa si può fare e cosa no
A ciascun colore, come sappiamo, è affidato un pacchetto di misure ad hoc. La zona rossa rappresenta un lockdown a tutti gli effetti mentre il coprifuoco è universalmente valido per ciascuna Regione.
Zona rossa, arancione e gialla: disposizioni
Le Regioni rosse sono quelle che devono rispettare le misure più restrittive: l’uscita di casa deve essere motivata, i bar sono chiusi. Idem per ristoranti e negozi che non siano di vendita di generi alimentari, tabacchi e farmacie. L’asporto è consentito 7 su 7 fino alle ore 22:00. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Sono aperte edicole e tabacchi, lavanderie, parrucchieri, barbieri mentre restano chiusi i centri estetici. La DAD è prevista dalla seconda media in poi. È vietato spostarsi da un Comune all’altro o uscire ed entrare da una Regione all’altra salvo comprovate esigenze lavorative o di necessità
Le Regioni arancioni prevedono la chiusura di bar e ristoranti durante tutto l’arco della giornata. l’asporto è consentito fino alle 22:00. Per le consegne a domicilio non ci sono restrizioni. I centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi restano chiusi tranne per farmacie, parafarmacie, alimentari, tabacchi ed edicole presenti all’interno. La DAD è prevista solo per le scuole superiori. È possibile circolare liberamente all’interno del proprio Comune di residenza ma non è possibile abbandonarlo e resta vietato spostarsi dalla propria Regione. Riduzione al 50% del trasporto pubblico.
Le Regioni gialle prevedono l’apertura di bar e ristoranti fino alle ore 18:00. L’asporto è consentito fino alle 22:00 e per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. I centri commerciali sono chiusi nel fine settimana fatta eccezione per farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole presenti all’interno. È possibile spostarsi all’interno della Regione e anche tra una Regione gialla all’altra.
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Ariano Irpino: partono i test alle Forze dell’Ordine
Sono stati donati 372 test rapidi da parte delle associazioni di volontariato del Tricolle all’ASL di Avellino. Ciò consentirà, gia dalle prossime ore, di effettuare lo screening alle Forze dell’Ordine presenti sul territorio di Ariano Irpino.
I test rapidi verranno effettuati sul personale dei Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato e personale dipendente del Comune di Ariano Irpino.
I test rapidi dovranno essere integrati, qualora ve ne fosse bisogno, dai tamponi nasofaringei. Guardando il video in home potrete capire il perché di questa affermazione. Come già abbiamo ripetuto in varie occasioni ci sono differenze sostanziali tra test rapidi e tamponi.
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Gli appuntamenti con l’Associazione ArTeatro
La giovanissima associazione ArTeatro, nata dalla fusione della Galleria Alfonso Grassi con la passione e la divulgazione del teatro, ha fin dall’inizio attivato tra la sua comunità uno stimolo molto entusiasmante per aiutare nella comprensione di un’arte che viene sì concepita per far parte del pubblico, ma anche per specchiarsi con esso, e farsi sentire parte integrante.
L’idea ed il merito vanno innanzitutto al suo ideatore Alfonso Grassi Jr, nipote del pittore Alfonso Grassi, artista che vanta l’esposizione delle sue opere in musei illustri come la Galleria degli Uffizi, oltre che l’amicizia e la stima sempre enormemente palesata del grande Giorgio De Chirico.
Alfonso Grassi Jr mi accoglie cordialmente nella sede di ArTeatro, durante un sabato mattina fin troppo rumoroso, e nel frattempo l’ingresso in un’atmosfera in cui regna invece il quasi timorato desiderio di un silenzio ricco di vibrazioni positive mi fa inoltrare in un mondo che trasmette la pace e allo stesso tempo la severa dottrina di artisti di un altro tempo. Le opere pittoriche che ci circondano appartengono ad artisti per lo più di scuola napoletana ed abbracciano quel fecondo periodo che va tra fine Ottocento e l’inizio del Novecento.
La voglia di continuare il percorso della Galleria, che ha avuto sede per circa venticinque anni in piazza San Michele, cuore del Centro Storico di Solofra, ora continua in questo spazio molto più grande ed accogliente, e molto più amicale. La grossa sede, ancora immersa nella penombra che lascia però filtrare quel tanto di luce che basta per comprendere la vastità delle opere circostanti, paesaggi e ritratti che scrutano insieme a noi la costruzione di un sogno: le sedie della platea sono dirette verso un palco ancora per poco al buio. Quella sera ci sarebbe stato uno spettacolo molto particolare, e l’attesa sembra voglia rendermi partecipe dell’entusiasmo di Alfonso Grassi, che nonostante il suo carisma poco pronunciato, come ogni bravo attore sa mascherare al momento giusto, non lascia certo nascosto un luccichio negli occhi da cui si enuncia una forte emozione.
Mi spiega Alfonso Grassi:
Le iniziative programmate dall’Associazione rispondono al bisogno di approfondimento espresso da una cittadinanza in attesa di un’educazione all’arte.
Si guarda compiaciuto intorno e poi continua:
L’opera non è solo qualcosa da esporre, si attiva e comincia a vivere nel confronto con chi la osserva. Arte e Teatro si fondono in una visione interdisciplinare della comunicazione e delle relazioni umane, promuovendo il protagonismo della Comunità, quella di cui siamo parte e attraverso la quale ci distinguiamo in un mondo che ci vuole omologati.
ArTeatro: programmazione 2019/2020
Poi mi espone il programma della stagione culturale 2019/2020, che ha come titolo INCONTRI, intrigante nome che fa capire quanto per lui sia importante la coesione tra la società e l’arte del Teatro. Tutto è cominciato con una miscellanea di proposte davvero allettanti per tutti gli associati (essendo un’associazione tutti i partecipanti sono tenuti a tesserarsi e nel frattempo a valutare un vantaggioso abbonamento per tutti gli appuntamenti) come quando si è vista la partecipazione di Teatro 99 Posti Co.Ci.S, che ha aperto la stagione con “Storie di Terra, di Suoni e di Rumori”, con Paolo Capozzo e Maurizio Picariello con la regia di Gianni Di Nardo, un’opera che commenta attraverso lo sguardo ingenuo di due “compari” le tragedie del secolo scorso come le guerre mondiali, ma anche il terremoto del 1980, il tutto esposto in un dialetto in cui traspare la vicinanza all’Irpinia.
La stagione ha continuato con uno degli spettacoli più entusiasmanti e particolari, Jennifer, tratto da Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello, con la regia di Antonello De Rosa, che figura anche come attore protagonista.
Jennifer è un personaggio androgino che soffre dell’ingratitudine altrui, perché bollato come diverso, solo perché è combattuto dal suo essere uomo e donna contemporaneamente. L’incontro però con l’unica persona che lo comprenderà farà catapultare tutto l’immaginario.
Il prossimo 16 febbraio, invece, lo spettacolo Umoristicamente della compagnia tatrale di ArTeatro, diretto dallo stesso Alfonso Grassi, è invece dedicato a tutti gli appassionati della commedia di Eduardo De Filippo, trattandosi infatti di riprese di vari lavori del genio napoletano, una scelta nel far sentire il pubblico come in un’atmosfera domestica, in cui i dialoghi tendono a far parte di chi ascolta, rendendolo partecipe nella consuetudine di un tempo che si ripete nelle abitudini di oggigiorno.
L’avventura edoardiana prosegue senza sosta anche il 21 e il 22 febbraio con L’Ultimo Bottone, con la Compagnia dell’Eclissi e con la regia di Marcello Andria.
Il 14 e il 15 marzo si dà spazio alla musica con gli AcCorDian, band che ricalca gli anni d’oro dello swing, con lo spettacolo musicale Swing Italiano.
Questo ambizioso progetto del gallerista, attore e regista Alfonso Grassi svolgerà senza dubbio con orgoglio la conquista della fiducia di un pubblico che vuole sentirsi partecipe in uno spazio dedicato alla comunione di passioni travolgenti, nella luce soffusa di un luogo tempestato di piccole e grandi realtà, di qua vive e pulsanti su un palco, e tutt’intorno racchiuse nelle pesanti cornici agganciate ai muri, da cui sguardi ora indiscreti ora sinistri ci scrutano, testimoni della loro epoca e dell’ammiccante presente che ripropone le loro gesta nella consapevolezza degli attori contemporanei.
Carmine Maffei
3 comments on Luigi Moio:
qual è il panorama enologico irpino?
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