Siamo giunti al terzo ed ultimo appuntamento con Talenti d’Irpinia a Grottaminarda! Questa volta l’evento è dedicato ai più piccoli (dai 4 ai 10 anni), che verranno coinvolti in un laboratorio interattivo, ispirato alla Pop Art di Andy Warhol.
Marianna Calabrese, presidente dell’associazione Zigarte, è animata dalla voglia di avvicinare i bambini all’arte, educandoli alla conoscenza attraverso il divertimento e l’interazione. La sfida è quella di far entrare i bambini in un mondo che sembra complesso per i più piccoli ma che in realtà, trovando la chiave giusta, non lo è per nulla.
Il laboratorio artistico si svolgerà venerdì 23 agosto alle ore 18:30 presso il Castello d’Aquino di Grottaminarda.
L’ingresso è gratuito!
Per scoprire lo spirito che anima Marianna Calabrese e Giuseppe Borrelli non vi resta che guardare l’intervista!
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Prenditi cura di me, via ai casting per il primo reality tv dedicato al benessere psicofisico
Arriva in su Ottochannel Tv 696 il primo reality dedicato al benessere psicofisico. Sabato 12 febbraio 2022 si terranno le selezioni dei concorrenti per il programma tv “Prenditi cura di me”, format dedicato al benessere di corpo e mente, che sarà registrato nel Villaggio dello Sport di Napoli: il Caravaggio Sporting Village, in via Terracina 382 a Fuorigrotta.
Per candidarsi è possibile inviare una email all’indirizzo: prenditicuradime@ottoproduction.it presentandosi (nome, cognome, età, città), o contattando il numero 327-4739599, dalle ore 9 alle ore 18, numero da contattare anche scrivendo su whats app. Grazie alla candidatura gli aspiranti concorrenti saranno convocati per fasce orarie, così da evitare assembramenti, nel pieno rispetto della normativa anticovid. Due le pagine social attraverso cui essere sempre aggiornati sul reality: su Instagram “prenditicuradime2022”o su Facebook sulla pagina “Prenditi cura di me”.
Alle selezioni potranno prendere parte solo maggiorenni.
Obiettivo finale? Imparare a prendersi cura di sé attraverso un percorso con i migliori professionisti del settore. Un team di coach, infatti, seguirà i concorrenti nel loro percorso di rinascita, all’insegna del benessere psicofisico. In tv si potrà assistere ad una piccola e straordinaria rivoluzione fisica e interiore dei partecipanti. Il Caravaggio Sporting Village sarà la speciale location di un percorso televisivo innovativo, ideato dallo psicoterapeuta Massimiliano Gaudino. Gaudino da tempo affianca alla sua attività di psicoterapeuta quella di scrittore aggraziato e sensibile, da tempo apprezzato per i suoi libri-manuale, dedicati alla cura della mente e dell’anima. Grazie al team di professionisti, i candidati, che verranno selezionati, potranno iniziare a cambiare e a mettersi in gioco. Casting, dirette, interviste, lavoro in palestra e terapie mirate per rinascere grazie ad esperti professionisti: tutto in un format, che sarà interamente girato al Caravaggio dove si accenderanno le telecamere di Ottochannel Tv, per raccontare un percorso che si annuncia entusiasmante e divertente, mettendo al centro i nuovi volti di un modo di intendere lo sport, che riunisce mente e corpo. Anche in occasione dei casting ci saranno le telecamere di Ottochannel Tv.
Sarà Massimiliano Gaudino a seguire i concorrenti con un percorso psicoterapico, Assia Venturelli nutrizionista seguirà il percorso di dimagrimento e di rieducazione alimentare dei concorrenti, mentre Francesco Pappadia, personal trainer in forze al Caravaggio Sporting Village rimetterà in forma gli sfidanti. A fare gli onori di casa Rosanna Vigorito, che da anni ha realizzato nel cuore di Fuorigrotta, con sua sorella Valentina il villaggio dello sport, punto di riferimento per gli amanti del fitness declinato in ogni sua forma. A presentare il programma sarà la giornalista di Ottochannel Tv Simonetta Ieppariello, che seguirà le varie fasi della trasformazione dei sei sfidanti. In palio un premio sorpresa che verrà assegnato al concorrente, che ha ottenuto il miglior risultato complessivo. A decretare il vincitore saranno gli stessi coach che valuteranno i progressi maturati dei concorrenti in lizza
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Malamore: la personale di Valentina Del Gaudio sul femminicidio
Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questa data non è stata scelta a caso ma per ricordare l’assassinio delle tre sorelle Mirabal, avvenuto appunto il 25 novembre del 1960.
Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, vissute durante gli anni della dittatura trujillista, tra le più dure dell’America Latina, decisero di impegnarsi nella lotta contro l’oppressione, prendendo parte al Movimento 14 di giugno, sotto la direzione di Manolo Travares Justo, all’interno del quale Minerva e Maria Teresa Mirabal si facevano chiamare con il nome in codice Mariposas (farfalle).
Questo gruppo politico clandestino si diffuse molto rapidamente e venne scoperto dalla polizia segreta di Trujillo, che perseguitò tutti i membri. Le sorelle Mirabal e i rispettivi coniugi furonno arrestati ma le donne vennero liberate alcuni mesi dopo, a differenza dei mariti che restarono in prigione.
Il 25 novembre del 1960 mentre le sorelle Mirabal, accompagnate dall’autista Rufino de la Cruz stavano andando a fare visita ai loro mariti nella città di Puerto Plata, vennero bloccate e furono condotte in una piantagione di canna da zucchero dove furono uccise a bastonate. I loro corpi senza vita furono rimessi nel veicolo su cui stavano viaggiando che venne fatto precipitare da un dirupo, per simulare un incidente.
Per commemorare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Valentina Del Gaudio ha esposto la sua personale dedicata al femminicidio. La mostra dell’artista resterà esposta per una settimana al Castello D’Aquino di Grottaminarda.
Malamore è il nome che Valentina Del Gaudio ha scelto per la sua mostra perché è l’amore malsano, incentrato sulla violenza fisica, verbale e psicologica, che ogni anno conduce molte donne alla morte.
La personale è molto toccante perché i quadri di Valentina Del Gaudio non si esprimono attraverso simbologie e tratti pittorici da interpretare; le figure rappresentate vengono messe a nudo nella loro sofferenza, solitudine e fragilità. Questi sono tutti stati d’animo e condizioni psicologiche che accompagnano le donne vittime di violenza prima di arrivare all’epilogo: la loro morte.
Prima di entrare nel cuore pulsante di Malamore, lo spettatore si trova all’interno di una installazione in cui vengono mostrati i significati di quelle azioni che appartengono all’amore violento da cui non può nascere nulla di positivo.
Valentina Del Gaudio pone l’attenzione non solo sulle vittime del femminicidio ma cerca di sensibilizzare anche le figure familiari che, molto spesso, si rendono conto della situazione in cui la vittima si trova e reagiscono con l’omertà, anch’essa una forma di violenza silenziosa che non aiuta a superare il problema e ad evitare la morte.
Le donne vittime di violenza vivono una situazione delicata: si sentono sole, abbandonate e, molto spesso, non si rendono conto della gravità del problema che stanno vivendo, che le condurrà alla morte. Dunque è anche compito dei familiari e degli amici cercare, per come si può, di essere un sostegno e di non lasciare che le donne vittime di violenza vivano nella loro paura e nella solitudine.
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Don Riboldi Gennaio 1923-2023 Il coraggio tradito
A cento anni dalla nascita di questo grande uomo di Chiesa, il libro, Don Riboldi Gennaio 1923-2023 Il coraggio tradito, ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana.
La sua fu una voce che si fece sentire in Parlamento, in dialogo e in polemica con i politici, ma anche in mezzo ai giovani, alla gente comune e faccia a faccia con i criminali che volevano imporre la propria autorità su ogni aspetto della vita sociale.
La lotta di mons. Riboldi fu efficace? Non del tutto.Novembre e dicembre 1982: in migliaia marciano con il Vescovo di Acerra, mons. Riboldi. Manifestano con lui, con coraggio, contro la camorra e contro il suo potere. Molti, oggi, lo ricordano come il loro “25 aprile”. Tra questi, l’autore. A cento anni dalla nascita di questo grande uomo di Chiesa, il libro ripercorre le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana.
Essa avviò una presa di coscienza indispensabile per i successi giudiziari contro la camorra, ma restò anche, in parte, inascoltata perché egli voleva una riforma del vivere civile di Napoli, di tutta la Campania e del Mezzogiorno.
Oggi i luoghi del Vescovo sono tristemente noti come “Terra dei Fuochi”, dimenticati dallo Stato
e avvelenati da nuovi e feroci criminali. Simbolo di una lunga storia di coraggio e di grandi tradimenti.Presentazione del libro di Pietro Perone giovedì 12 gennaio ore 17,30 Circolo della Stampa, Avellino.
Saluti del presidente della Provincia: Rizieri Buonopane
Dialogano con l’autore: Aldo Balestra vice caporedattore de Il Mattino
Gianfranco Rotondi deputato
Monsignor Arturo Aiello vescovo di Avellino.Pietro Perone: chi è?
Pietro Perone è un giornalista, è stato negli anni Ottanta uno dei “ragazzi” di don Riboldi. Caporedattore de Il Mattino di Napoli, segue le vicende politiche del nostro Paese, dopo essersi occupato di criminalità organizzata e aver seguito l’inchiesta sul delitto del collega Giancarlo Siani che ha portato alle condanne di mandanti e killer.
Il dovere della verità come il Vescovo ha insegnato.
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