Si è concluso con la presentazione presso il Circolo della Stampa il progetto di alternanza scuola-lavoro denominato Giornalisti in corso, dedicato agli studenti del Liceo Mancini di Avellino
L’iniziativa, nata con l’intento di rendere i ragazzi più abili nell’uso della scrittura e avvicinarli al mondo dell’attualità, è stata promossa e coordinata dalle docenti Elisa Troisi e Margherita Faia, in collaborazione con il Quotidiano del Sud.
Presente alla conferenza stampa di chiusura anche il direttore del Quotidiano del Sud, Gianni Festa che lancia un messaggio ai ragazzi del corso, destinatari veri della storia futura che è tutta da costruire.
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L’orso ‘nnammurato di Sollo & Gnut è un libro disco di poesie e d’amore in napoletano
L’orso ‘nnammurato è un libro disco di Sollo e Gnut composto da 66 poesie e 14 sono diventate canzoni. Il progetto tra i due artisti nasce per caso: Sollo pubblica sui social L’orso ‘nnamurat, una sua poesia, e Gnut decide di musicarla, trasformandola in Amore ‘o vero, un brano musicale.
Sollo e Gnut provengono da background musicali diversi: il primo dal punk e il secondo dal folk. L’orso ‘nnammurato è il risultato di questa fusione, ben riuscita, che esula dal solito cantautorato e trasmette emozioni non confinate in uno spazio e tempo definiti. Il leitmotiv centrale del loro lavoro è l’amore che viene accompagnato da una chitarra acustica e dal napoletano.
Il libro disco ha come finalità principale l’emozione, per entrambi non è importante la funzionalità commerciale di un testo o di una canzone ma l’impatto emotivo.
Scrivere poesie e cantare d’amore per Sollo e Gnut è un modo per distoglierci da un mondo che sembra orientato principalmente all’odio e alla superficialità in tutte le sue manifestazioni.
L’orso ‘nnammurato è stato pubblicato il 25 gennaio dalla casa editrice Ad Est dell’Equatore.
Gli artisti nei prossimi mesi saranno impegnati nel tour che li condurrà in varie date italiane, ieri si sono esibiti al Godot di Avellino dove hanno incantato, rapito e fatto sorridere il pubblico .
L’orso ‘nnammurato: prossime date
Nuova Ferramenta Arci, Lecce: 21 marzo
Zero81, Napoli: 30 marzo
Off, Bologna: 5 aprile
Centro Culturale Vignola 18, Bolzano: 6 aprile
Ohibò, Milano: 17 aprile
Angelo Mai, Roma: 19 aprile
Germi, Milano: 18 aprile
Matuta, Santa Maria Capua Vetere: 31 aprile
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Avellino: mostra Caleidoscopio Friburgo
Inaugurata la mostra Caleidoscopio Friburgo, una collettiva di 22 artisti di diverse nazionalità uniti in un unico progetto espositivo: Susanne Allgaier, Petra Blocksdorf, Celia Brown, Alexandra Centmeier, Jan Douma, Carola Faller-Barris, David Gnandt, Anja Kniebühler, Angelina Kuzmanovic, Alfonso Lipardi, Irina Lozinskaja, Julius Martin-Humpert, Birgit Olzhausen, Jürgen Oschwald, Chris Popovic, Almut Quaas, Ludwig Quaas, Rebecca Speth, Gabriela Stellino, Konrad Wallmeier, Jennifer Weigt, Ulrike Weiss.
La mostra, a cura di Andrea B. Del Guercio, nasce dalla collaborazione del Museo Irpino e l’associazione Montorocontemporanea.
Scrive Andrea B. Del Guercio curatore della mostra:
Una successione di porte da cui si accede ad una serie di atelier di medie dimensioni, all’interno di un edificio che si sviluppa su due piani e che forse doveva ospitare uffici collegati alla stazione ferroviaria, rappresenta una delle tappe costanti delle mie residenze a Friburgo nell’arco ormai di cinque o sei anni. Trovo molto interessante che la città abbia mantenuto il sostegno agli artisti attraverso la tradizione degli Studi d’Artista, nata già nella fine dell’800 e distribuita in gran parte d’Europa; una realtà culturale che a Friburgo si articola attraverso un gran numero di siti andando a interagire con l’intero tessuto urbano; la presenza diffusa dell’arte, intesa nella dimensione operativa del ‘fare’ e non solo quella dell’esporre – dai Musei alle Gallerie – permette alla stessa popolazione di scoprire e di cogliere il valore di competenze culturali ed estetiche individuali; al valore di questa realtà si collega in maniera evidente e confermare la dimensione ‘caleidoscopica’ del nostro stesso progetto “Kaleidoskop Freiburg.
Mostra Caleidoscopio Friburgo: lo studio d’Artista e l’Opera
Ho avuto l’opportunità di visitare e di frequentare gli studi di un alto numero di artisti e di cogliere tutta l’importanza che questa esperienza fornisce così da porre al centro anche di questo secondo volume la ‘registrazione’ di ciò che ho visto e sentito, discusso e filtrato attraverso la mia cultura e la mia sensibilità, con l’obiettivo di far partecipare il lettore-visitatore, di permettergli di andare a ritroso verso i luoghi in cui le opere sono state concepite e realizzate.
Esattamente come è avvenuto per la precedente pubblicazione, si intende documentare il lavoro degli artisti invitati colto all’interno degli spazi operativi, frutto di un confronto critico intercorso in maniera diretta – quindi evitando la troppo diffusa mediazione della comunicazione e il web – con ogni singolo autore, condotto attraverso un dialogo che ha permesso una fase di approfondimento.
La documentazione fotografica delle opere negli studi diventa il dato significativo e caratterizzante di un progetto che intende suggerire nel ‘lettore’ una visita del luogo ed un incontro con l’opera. Ad ogni artista ho chiesto infatti di agire documentativamente su questa relazione, cioè sulla dimensione operativa del fare arte. Si potranno osservare le diverse soluzioni ambientali, gli strumenti e da questi ai processi che hanno condotto alla realizzazione prima di proporre le opere alla fruizione espositiva.
Il testo tenta quindi di ‘raccontare’ almeno una parte di un ampio sistema di residenze creative, sia pubbliche che ovviamente anche private, a cui si aggiungono diverse, per struttura e per concezione, casa/studio, ma anche gallerie che diventano luoghi temporanei di produzione dell’arte; significativo in quest’ottica è anche il processo di recupero e di impiego di edifici ex industriali, accanto alla frequentazione di quell’elegante residenza storica, immersa nel verde verso l’area della vecchia Stazione. Tutte realtà operative per l’arte che permettono un’aggregazione e una condivisione di interessi e di interscambi professionali; ambienti ora silenziosi e raccolti, ora spettacolari e avvolgenti.
Accanto a questi spazi privati un po’ nascosti, come lo studio di Alfonso Lipardi inserito in un contesto di attività diverse e di vita quotidiana, la casa-studio di Susanne Allgaier, perfettamente inserita nel bosco fino a farne parte, l’impeccabile ordine e la luminosità che si ‘ribalta’ nelle opere di Petra Blocksdorf, gli spazi recuperati e trasformati rispetto alle prime destinazioni ed oggi destinate alla cultura e all’arte in cui opera Carola Faller-Barris, grandi e antiche case e micro studi perfettamente rispondenti alle necessità espressive, ma anche quei luoghi privati in cui la dimensione familiare si coniuga perfettamente con quella artistica, in cui tutti i dati della quotidianità si intersecano e si sommano rispondendo alla dialettica arte-vita, offrono al lettore-visitatore un ideale ingresso nella distribuzione delle funzioni quotidiane della città di Friburgo.
Un processo che non può non ricordare le antiche botteghe e i laboratori dell’arte, ma anche case storiche di letterati e musicisti e studi di grandi Maestri, che oggi sono registrati e vanno a far parte della stessa storia dell’arte, qualificando la dimensione culturale stratificata di una città e di un territorio.
Sappiamo perfettamente che i luoghi stessi del fare dell’arte di oggi possono infatti essere del tutto simili, ora alla dimensione laboratoriale di un artigiano, ora al ‘pensatoio’ di un filosofo in cui tele e carte, ferri e gesso, sostituiscono ma si rapportano a libri e agli spartiti, per diventare biblioteche del linguaggio visivo: chi non può ‘vivere’ con la propria fantasia l’esperienza del ricordo sapendo che qui stava la casa del Tintoretto a Venezia appena di là dal ponte del ghetto ebraico, oppure là verso il Canale della Giudecca lo Studio di Emilio Vedova in quelli che erano i Magazzini del Sale, oppure nel Quartiere Latino di Parigi la semplice Casa-Studio di Eugène Delacroix (solo per fare qualche nome illustre, accanto ad un ricco esempio di realtà ‘minori’ ma fondamentali per raccontare una Storia Caleidoscopica dell’Arte).
Trovo molto interessante poter documentare tutto ciò, con rispetto della riservatezza personale, con la volontà di svelare al ‘lettore’ il ruolo fondamentale del ‘luogo’ in cui le opere nascono, frutto della stabile e operativa permanenza dell’artista.’
La Mostra promossa dalla Provincia di Avellino, è organizzata dal Museo Irpino in collaborazione con Montorocontemporanea, direzione organizzativa di Gerardo Fiore.
La Mostra sarà visitabile fino al 30 Novembre negli orari di apertura al pubblico del Museo (dal martedì al sabato, 9-13, 16-19).
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La notte degli Oscar per bambini illumina i Templi di Paestum
L’energia esplode. I piccoli creativi sono con il fiato sospeso, sperando che ci sia anche il proprio corto tra le nomination candidate alla vittoria dell’ambito School Movie Cinedù Award, la più famosa notte degli Oscar per i bambini.
Due serate straordinarie, all’ombra del Tempio di Nettuno che fa da scenografia alla finalissima della rassegna cinematografica per ragazzi. Un tripudio di colori e di emozioni al Parco Archeologico di Paestum. Un mondo incantato ha accolto i 3mila baby registi e attori, tra fiabe, fate, cappellaio magico, Biancaneve, alberi di mele stregate, bolle di sapone, trampolieri, saltimbanchi e baby dance. Un momento di allegria e spensieratezza, dopo la proiezione pomeridiana dei 150 corti prodotti all’ex Tabacchificio di Capaccio Paestum.
E, finalmente, il momento più atteso, la premiazione finale, condotta da Enza Ruggiero, ideatrice di School Movie Cinedù e da Rosaria Sica, giornalista e conduttrice.
In platea istituzioni, sindaci, esponenti della Provincia di Salerno e della Regione Campania, docenti e dirigenti dei 300 istituti coinvolti di 60 Comuni, provenienti da tutte le province campane e dalle new entry Basilicata e Calabria.
Sottolinea Enza Ruggiero:
Sono stati due giorni fantastici, intensi, pieni di energia, sono contenta di condividere queste dieci anni di emozioni con tutti i bambini e studenti della Campania, Calabria e Basilicata. Sono soddisfatta! Tanti amici hanno calcato il palcoscenico, che ringrazio ad uno ad uno per quello che hanno portato a School Movie. Sana energia e brio, allegria, gioia, spensieratezza: ne abbiamo bisogno. Tanta formazione quindi, ma anche tanto divertimento. Sarebbe impossibile, tutto questo, senza la professionalità di Nicola Surace, al mio fianco in questi ultimi 8 anni. Ringrazio tutto il team che mi ha sostenuto nell’organizzazione con passione, entusiasmo e tanto impegno. Un grazie speciale a Tiziana D’Angelo, Direttore del Parco, per l’ospitalità e per il supporto alla nostra manifestazione e ovviamente l’amministrazione comunale di Capaccio Paestum guidata dal sindaco Franco Alfieri, che ci crede da ormai 10 anni.
“Emozioni” è il tema selezionato per la decima edizione, per raccontare temi complessi, dalla guerra alla violenza, all’inclusione, al recupero delle antiche tradizioni, alla riscoperta dei luoghi più nascosti e dei borghi storici.
Intanto il Tempio di Nettuno si illumina con le luci dei cellulari durante le esibizioni dei rapper ospiti, da Geolier, a Tzunami, a Lele Blade, mentre dal pubblico partono i cori a cappella.
Tantissimi gli artisti intervenuti per premiare i piccoli creativi: Alex Belli, Nancy Brilli, Pippo Pelo, Luca Abete, Alessandro Bolide, Gianni Parisi, Eduardo Tartaglia, Angelo Loia, Don Patrizio Coppola alias Padre Joystik, Pierluigi Iorio, Anna Nisivoccia. Premio speciale dedicato da McDonald’s alla creatività dei bimbi e premio Cinedù anche a Luigi Snichelotto, partner McDonald’s Salerno e Potenza, per l’impegno a sostegno della cultura e delle iniziative a favore dei giovani.
E ancora i selfie, le risate, la corsa dei bimbi sul palco per ritirare il premio, le mani al cielo saltando per la gioia e le fontane pirotecniche per la grande festa finale.
A consegnare il premio speciale per lo spot contro lo spreco, grande novità dell’edizione 2022, è intervenuto anche il direttore del Banco Alimentare Campania, Roberto Tuorto. Lo spot selezionato accompagnerà la campagna per la Colletta Alimentare, in onda sulle emittenti campane da ottobre a dicembre.
Ad animare i pomeriggi anche il Dolcevita Contact Tour, a cura di Armando Mirra e Pupi e Pupe Management.
I CORTI VINCITORI_ SCUOLA PRIMARIA
Migliore Attrice: Corto “Naturale” – Albanella
Miglior Attore: “Un Viaggio fantastico” – Sant’Angelo Le Fratte
Migliori Costumi: “Un ragù nel cuore” – Montoro
Migliore Interpretazione: “Il Cappello Giallo” – Bellosguardo
Critica: “Oltre la paura” – Capaccio Paestum
Premio Attualità: “Vivere insieme d’istanti” – Mercato San Severino
Miglior Soggetto Originale: “Emozioniamoci” – Castellabate
Sceneggiatura: “L’ultima coccinella” – Roccapiemonte
Centralità del tema: “Il futuro delle emozioni” – Giungano
Commedia: “Terra mia” – Roccarainola
Premio Parco Nazionale Cilento: “Il pescatore” – Centola
Messaggio Originale: “Oculus” – Pertosa
Premio McDonald’s: “Amo il mio pianeta” – Solofra
Premio Resilienza: “Il gioco della pace” – Omignano Salento
Premio Territorio: “Ieri è già domani” – Torre Orsaia
Premio Sociale: “Il mio amico riciclò” – Palma Campania
Vincitore Assoluto School Movie Cinedù Primaria: “Viaggio nel tempo” – Portici
I CORTI VINCITORI_ SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Migliore Attrice: “Colori che parlano” – Piaggine
Migliore Attore: “Luce” – San Marzano Sul Sarno
Migliori Costumi: “L’amico Immaginario” – Nola
Migliore Interpretazione: “Sorelle Diverse” – Nocera Inferiore
Critica: “Il Biglietto Vincente” – San Giovanni In Fiore (Cosenza)
Premio Attualità: “Sulla Nostra Pelle” – Roccadaspide
Miglior Soggetto Originale: “Con Nonno è tutta un’altra storia” – Sparanise
Sceneggiatura: “Il Paese più bello che c’è” – Baiano
Centralità del Tema: “Tutto per un pallone” – Frasso Telesino
Commedia: “Noi e i meme” – Mercato San Severino
Premio Parco Nazionale Cilento: “Il sassolino dei desideri” – San Giovanni A Piro
Messaggio Originale: “Si può dire” – Sarno
Premio Territorio: “Frammento di vita” – Sapri
Premio Sociale: “Uguali ma diversi e viceversa” – Limatola
Vincitore Assoluto: “Un giorno per caso” – Trentinara
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Gianni Festa: «Testimoniate la verità»
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