un caffè con la nutrizionista

Dieta dissociata: cosa c’è da sapere

Sono in molti a pensare che la dieta dissociata faccia dimagrire perché separa i carboidrati dalle proteine. Questa è una convinzione priva di senso perché questo regime alimentare facilita la perdita di peso, aiutando a mangiare meno senza dover far calcoli complicati di calorie.

In breve, abolendo  una delle due portate principali previste porta alla riduzione dell’ammontare calorico del pasto.

Questa tipologia di regime alimentare, spesso, viene adottato nelle diete fai da te che non è il peggiore ma neanche il migliore. Sicuramente è più semplice e pratico, concedersi una sola portata di dimensioni normali piuttosto che un primo e un secondo dimezzati, per poi invertire le scelte nel pasto serale.

Il problema della dieta dissociata è quello che, alla lunga, riduce eccessivamente le quantità complessive di consumo sia dei prodotti amidacei che di quelli proteici, che a lungo termine può provocare delle carenze di quei nutrienti che sono essenziali per il nostro fabbisogno.

Dieta dissociata

Cosa non si sa di questo regime alimentare

Ad esempio 100 grammi di pasta contiene 11 grammi di proteine uniti a 70 grammi di carboidrati. Paradossalmente  questo alimento tanto amato contiene al suo interno quella commistione che determinate teorie impongono di evitare come la peste.

Definire il pane o la pasta come carboidrati è riduttivo perché fa passare l’idea che questi alimenti portanti possono offrire solo amido e zucchero.

Allo stesso modo è sbagliato riferirsi alla carne, al pesce o alle uova con il termine di proteine perché non è esclusivamente l’apporto proteico l’unico pregio nutritivo di questi alimenti, vi è la presenza di ferro, iodio, selenio, acidi grassi etc.

Questa precisione terminologica è necessaria perché determinati alimenti diventano facoltativi e non più fondamentali e questo concetto è sbagliato. Risulta erroneo considerare un semplice integratore come sostituto di un alimento.

La dieta dissociata non è l’ideale come regime alimentare da seguire perché può provocare a lungo termine carenze nutritive che potrebbero portare ad un aumento dell’anemia dovuta alla carenza di ferro, ad esempio.

Seguire una dieta dissociata per lungo tempo senza essere seguiti da un medico e senza provvedere alle giuste integrazioni è sconsigliabile soprattutto in età giovani e in situazioni fisiologiche delicate e vulnerabili.

Polpette di cavolfiore: la ricetta vegetariana

Il cavolfiore è un vero e proprio toccasana per l’organismo perché è un alimento molto ricco di vitamine, minerali e fibre. In Italia la sua produzione inizia a novembre e termina a marzo.

Polpette cavolfiore ricetta

Un secondo piatto vegetariano

Il cavolfiore è un alimento che ha un elevato contenuto di acqua e poche calorie, in pratica è un alleato perfetto per chi sta seguendo un regime alimentare ipocalorico soprattutto perché è utile per ridurre il senso di fame.

Questo ortaggio è molto ricco di calcio, fosforo e magnesio utili per la salute delle ossa e dei denti. Inoltre essendo fonte di vitamina A e C favorisce nel contrastare l’invecchiamento della pelle.

In cucina è un ingrediente molto versatile che si presta alla preparazione di antipasti, primi piatti o secondi.

Le polpette di cavolfiore sono un piatto ideale da realizzare come variante sana delle classiche polpette di carne.

Polpette di cavolfiore: la ricetta

Un secondo piatto vegetariano

Polpette di cavolfiore: la ricetta

Ingredienti: dosi per 4 persone

  • Cavolfiore 700 gr
  • Aglio 2 spicchi
  • Menta un ciuffetto
  • Prezzemolo un rametto
  • Uova 2
  • Pangrattato 2 cucchiai
  • Pecorino 1 cucchiaio
  • Parmigiano 1 cucchiaio
  • Olio extravergine di oliva q.b.
  • Sale q.b.

Esecuzione

  1. Pulisci il cavolfiore e lavalo accuratamente sotto abbondante acqua corrente.
  2. In una pentola abbastanza capiente aggiungi acqua, sala e porta ad ebollizione.
  3. Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura, lessa il cavolfiore e lascialo cuocere per 10 minuti.
  4. Trascorso il tempo necessario, scolalo e trasferiscilo in una terrina.
  5. Schiaccialo con una forchetta, aggiungi il pangrattato, le uova precedentemente battute, un cucchiaio di pecorino e uno di parmigiano.
  6. Aggiungi il prezzemolo e la menta tritati e l’aglio.
  7. Amalgama bene tutti gli ingredienti finché non avrà raggiunto una consistenza compatta e omogenea.
  8. Ricava le polpette con un diametro di circa 5 centimetri.
  9. Friggi le polpette in abbondante olio bollente fino alla loro doratura.
  10. Trascorso il tempo della cottura, asciuga le polpette di cavolfiore su carta assorbente e porta in tavola ancora calde.

Per accompagnare le polpette di cavolfiore e restare leggeri è possibile accompagnarle con delle insalate all’arancia.

Istituto Tecnico Agrario De Sanctis: apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.

È stato presentato agli studenti nell’evento mercoledì 20 ottobre presso i locali della mensa scolastica dell’Istituto Tecnico Agrario “De Sanctis” Domicella, l’apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.

l’apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.

l’apertura dei servizi dello sportello Spo.S.A.

Educazione e sicurezza alimentare al centro dell’incontro che ha visto la partecipazione istituzionale del sindaco di Domicella,  Antonio Corbisiero, insieme a Salvatore Velotto, Presidente dell’Ordine dei Tecnologi Alimentari della Campania e del Lazio, Salvatore Gragnaniello, Tecnologo Alimentare e Coordinatore dello sportello Spo.S.A., Mariateresa Palmieri, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘Nicola Pecoreli’, Marianna Visone, Tecnologo Alimentare e Sergio De Luca, Rappresentante dell’Istituto Tecnico Statale Agrario ‘De Sanctis – D’Agostino’.

Istituto Agrario “De Sanctis” di Avellino

Lo Sportello Sposa ‘Sportello Sicurezza Alimentare’ è stato studiato per offrire un servizio gratuito di primo orientamento ed informazione, ai cittadini e alle imprese dell’agroalimentare in tema di sicurezza alimentare, all’educazione alla sana e corretta alimentazione, all’etichettatura, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica e allo sviluppo e innovazione.

Durante l’incontro, l’amministrazione di Domicella ha firmato il protocollo d’intesa con l’Ordine dei Tecnologici Alimentari Campania e Lazio e ha introdotto e illustrato gli obiettivi del piano operativo delle attività previste per il 2022 nella promozione e nella diffusione della cultura della sicurezza alimentare attraverso l’informazione e la formazione. Tra i servizi destinati agli studenti dell’ITA “De Sanctis – D’Agostino” di Domicella, sarà curato un piano alimentare studiato all’intero della mensa scolastica mirato a rispettare gli standard di qualità, sicurezza alimentare e salute, connesse al sistema consapevole della “food integrity” per la produzione e il consumo di alimenti sani, nutrienti, sicuri, identitari e tracciabili.

Mangiare la pasta di sera fa ingrassare?

Nell’immaginario collettivo esistono molte false credenze che nel tempo, da esperti, sono state sfatate. La più nota tra tutte è la convinzione che mangiare la pasta la sera possa contribuire ad un aumento di peso. Tra le diverse voci e correnti di pensiero si disputa addirittura sull’ora nel quale dovrebbe scattare “il coprifuoco” per l’assimilazione di questo alimento.

C’è chi parla di sera in via generale e chi si avventura nel precisare il minuto esatto: dalle 14:00 in poi oppure dopo le 18:00.

Mangiare la la pasta la sera non fa ingrassare

Ci sono alcune idee sbagliate che riguardano la sana alimentazione

Sono teorie prive di fondamento. Ciò che bisognerebbe controllare invece  è quello di avere maggiore accortezza durante il pasto serale soprattutto per quanto riguarda la cronobiologia, secondo cui, i ritmi cardiaci influiscono anche sul nostro metabolismo e sulla utilizzazione dei nutrienti assunti con la dieta. In breve è importante valutare in base al modo in cui utilizziamo o immagazziniamo come riserva la calorie alimentari . Ad esempio una stessa quantità di energia avrebbe effetti diversi sul metabolismo e anche sul nostro peso, se assunta con i pasti del mattino o se assunta con i pasti della sera.

Da alcuni studi sembra che coloro che assumono una parte maggiore delle calorie della propria dieta, ci si riferisce a campioni che praticano attività fisica associandola ad una sana alimentazione, assumono una parte maggiore delle calorie della propria dieta, nella prima parte della giornata riescono a controllare  sia il proprio peso che la massa grassa a differenza di chi mangia maggiormente nelle ore serali.

Aspetto importante da tener presente per un regime nutrizionale sano riguarda in connubio qualità-quantità di un programma alimentare nel suo complesso.

Dovrebbe dunque essere sfatato il mito secondo cui dopo il pasto serale esclusivamente le calorie della pasta e della pizza si trasformerebbero in tessuto adiposo contrariamente ad altri alimenti proteici che “costringerebbero l’organismo, non si sa bene perché, a bruciare calorie, eliminando i grassi di deposito.

Ad esempio, è vero che la capacità di produrre insulina varia a seconda del momento della giornata: è minore nelle ore notturne rispetto a quelle diurne ma l’entità delle relative influenze sul peso corporeo e sulle sue variazioni sono tutte da dimostrare.

Falsi miti sulla pasta

Esistono molti miti da sfatare sugli alimenti che fanno dimagrire

Perché mangiare la pasta di sera non fa ingrassare

Mettere nel mirino i carboidrati sa di voglia di seguire le mode del momento. Ci si dovrebbe soffermare piuttosto sul rapporto tra il nostro modo di mangiare e le progressive variazioni della giornata rispetto all’assetto metabolico, alla produzione ormonale e alla spesa di energia.

Il nostro organismo e in particolar modo alcuni ormoni che interferiscono con l’utilizzo degli zuccheri sembra essere più efficiente nella prima parte della giornata.

Dunque se il suggerimento di contenere l’apporto calorico della cena al 30% del fabbisogno giornaliero ci troviamo di fronte ad una oculata distribuzione degli alimenti che è basato su un concetto di eliminazione e non di esclusioni immotivate. Un pasto serale con un apporto energetico ridotto significa consigliare un uso limitato di tutte le tipologie di alimenti e di qualunque piatto ad alto contenuto calorico.

Non può essere lecito dire che i cereali e derivati, legumi e patate vanno consumati entro le 15:00 mentre carne, pesce, uova e latticini devono costituire un pasto serale.

In breve, non esiste alcun coprifuoco per i carboidrati o per la pasta e non esiste nessun valido motivo per non consumare alimenti ricchi di carboidrati durante la cena.

Ciò che conta di più per l’aumento o la diminuzione del peso sono le dimensioni e il valore calorico delle porzioni che ci concediamo quindi la quantità complessiva di calorie che introduciamo nell’arco della giornata in rapporto a quanto consumiamo specialmente con l’attività fisica.

Zuppa fredda di cetrioli: una ricetta estiva e vegetariana

La zuppa fredda di cetrioli è un una ricetta perfetta da realizzare nelle giornate calde d’estate. Un piatto sano e semplice da preparare soprattutto se si ha poco tempo da dedicare ai fornelli.

Il cetriolo sotto il profilo dietetico è un alimento molto apprezzato perché è ricco di proprietà diuretiche e rinfrescati.

100 grammi di cetrioli contengono:

12 Kcal

Carboidrati 2,2 g

Grassi 0,2 g

Vitamina C 3,2 mg

Vitamina K 7,2 mcg

Potassio 136 mg

Magnesio 12 mg

Zuppa fredda cetrioli: la ricetta

Una ricetta vegetariana

Zuppa fredda cetrioli: la ricetta

Ingredienti per 4 persone

  • Cetrioli 300 gr
  • Pomodori maturi per insalata 450 gr
  • Aglio 1 spicchio
  • Uova 1
  • Aceto di vino bianco mezza tazzina di caffè
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Esecuzione

  1. Pela i cetrioli e tagliali a bastoncini sottili.
  2. Cospargili di sale e lasciali a riposo per circa un’ora in modo tale da far perdere l’acqua di vegetazione.
  3. Spela i pomodori e frullali.
  4. Sciacqua i cetrioli, asciugali e passali al setaccio separatamente dai cetrioli.
  5. In una ciotola amalgama con una frusta l’uovo insieme all’aceto.
  6. Aggiungi un pizzico di sale e il succo di uno spicchio di aglio.
  7. Aggiungi olio a filo e continua a lavorare finché non avrai ottenuto una sorta di maionese.
  8. Unisci il frullato di pomodoro e la crema di cetrioli.
  9. Ultima la cottura con un filo di olio, sale e un pizzico di pepe.

Pompelmo ripieno: la ricetta salata

Il pompelmo ripieno è una ricetta versatile che può essere presentata come un antipasto o un contorno estivo e fresco ma, soprattutto, ricco di proprietà benefiche. La ricetta che proponiamo è salata, ideale da realizzare se si ha in mente di preparare qualcosa di particolare ma che non richieda l’utilizzo dei fornelli e una eccessiva dedizione per la sua realizzazione.

Questo frutto infatti è ricco di fibre, flavonoidi e di vitamine A,B.C. È un alimento che stimola la digestione, la sua assunzione in questo caso è consigliata o ad inizio pasto  alla fine.

Pompelmo farcito: la ricetta

Una ricetta sana, estiva, gustosa e nutriente

Pompelmo: proprietà nutritive

100 grammi di pompelmo contengono:

  • 26 Kcal
  • Carboidrati 6,2 g
  • Zuccheri 6,2 g
  • Proteine 0,6 g
  • Sodio 1 mg
  • Potassio 239 mg
  • Ferro 0,3 mg
  • Potassio 230 mg
  • Calcio 17 mg
  • Fosforo 16 mg
  • Vitamina B1 0,05 mg
  • Vitamina B2 0,03 mg
  • Vitamina C 40 mg

Pompelmo ripieno: ricetta

Pompelmo ripieno: la ricetta

Pompelmo rosa e limoni

Ingredienti per 4 persone

  • Pompelmi 4
  • Carote 3
  • Sedano di rapa 1
  • Kiwi 2
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
  • Yogurt magro 55 gr
  • Insalata di stagione 100 gr
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Preparazione

  1. Taglia i pompelmi a circa 3/4 dal verso dell’altezza, svuota la polpa con un cucchiaino e con un coltello affilato fai delle incisioni sulla buccia in modo da ottenere il bordo seghettato.
  2. Priva gli spicchi del pompelmo della loro pellicina, spezzetta la polpa e mettila in una terrina.
  3. Sbuccia il sedato di rapa, lava le carote sotto abbondante acqua corrente e pelale, tagliale alla julienne.
  4. Sbuccia i due kiwi e tagliane uno a cubetti e uno a fette.
  5. In una terrina metti le carote, tenendone da parte una piccola parte per la decorazione del piatto.
  6. Unisci il sedano di rapa, il kiwi a cubetti, insaporisci con un pizzico di sale, una spolverata di pepe e condisci con lo yogurt magro e l’olio extravergine di oliva.
  7. Riempi i pompelmi con la preparazione e decora con le fette di kiwi.
  8. Sistema nei piatti e guarnisci con l’insalata lavata e asciugata.
  9. Porta in tavola!

Se si ha intenzione di utilizzare la ricetta del pompelmo ripieno come contorno, il salmone al basilico può essere un’idea semplice per realizzare un secondo piatto estivo e veloce.

Salmone al basilico: la ricetta

Il salmone al basilico è una ricetta versatile che può essere presentata come antipasto o come secondo piatto. Questa ricetta unisce due ingredienti: il salmone e il basilico, che apportano molteplici benefici al nostro organismo.

Salmone: ricetta

Salmone fresco

Salmone: proprietà nutritive

Il salmone è un alimento ricco di Omega 3, grassi fondamentali per il nostro organismo perché non possono essere sintetizzati dal nostro organismo e devono essere assunti attraverso l’alimentazione. Gli Omega 3 agiscono proteggendo il sistema cardiovascolare, contribuendo alla riduzione della pressione arteriosa, hanno una funzione antinfiammatoria e, se inseriti all’interno di un sano regime alimentare, riducono i livelli di trigliceridi favorendo l’aumento del colesterolo buono.

Ogni 100 gr di salmone apporta circa 185 Kcal ed è un alimento ricco di potassio, fosforo, magnesio, calcio, selenio, iodio, niacina, folati, biotina, vitamina B12 e Vitamina D.

Salmone e basilico: ricetta

Basilico

Basilico: proprietà nutritive

Il basilico possiede innumerevoli proprietà benefiche perché è un alimento ricco di minerali come la vitamina K e il manganese oltre ad essere una fonte di vitamina C. Per poter trarre tutti benefici che offre questa pianta aromatica è preferibile usarla da cruda, inserendola, ad esempio, all’interno delle insalate.

100 grammi di basilico contengono 23 Kcal.

Salmone al basilico: la ricetta

Salmone al basilico

Salmone al basilico: la ricetta

Ingredienti: per 4 persone

  • 4 filetti di salmone ciascuna di 150 gr circa
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
  • Basilico 35 gr
  • Aglio 1 spicchio
  • Vino bianco secco 4 cucchiai
  • Sale q.b.

Esecuzione

  1. Lava il basilico sotto abbondante acqua corrente, asciugalo delicatamente con un panno di cotone e stacca le foglie senza romperle.
  2. Pratica 2 leggere incisioni su ogni filetto e inserisci all’interno mezza foglia di basilico arrotolata.
  3. Trita il restante basilico insieme allo spicchio d’aglio privato dell’anima, aggiungendo due cucchiai di olio extravergine di oliva.
  4. Aggiungi il restante olio in una padella antiaderente insieme ai filetti di pesce e lascia rosolare per qualche istante entrambe le parti a fiamma moderata.
  5. Bagna i filetti di salmone con il vino bianco e lascia evaporare a fiamma vivace.
  6. Trascorso il tempo necessario per la cottura, servi in tavola i filetti di salmone ben caldi.

Un contorno sano da abbinare a questo piatto potrebbe essere un’insalata multicolore alla barbabietola.

Pomodori ripieni al basilico: ricetta vegetariana

I pomodori ripieni al basilico sono un piatto versatile che può essere preparato come antipasto, contorno o come secondo. Questa ricetta può essere realizzata per portare in tavola un piatto diverso dal solito e soprattutto più leggero rispetto alle classiche versioni con carne, riso o salumi.

La difficoltà per realizzare questa pietanza è media e servirà abbastanza tempo per la sua realizzazione: circa un’ora. Per preparare nel migliore dei modi i pomodori ripieni al basilico, consigliamo l’utilizzo di pomodori delle stesse dimensioni in modo da realizzare una cottura uniforme.

Altro consiglio è quello di impiegare materie prime di qualità perché da ciò dipenderà la buona riuscita di qualsiasi ricetta.

Pomodoro: ricette

Proprietà nutritive del pomodoro

Pomodoro: proprietà nutritive

Il pomodoro è considerato l’imperatore degli orti di tutto il mondo perché è un alimento ricco di proprietà benefiche. È un alimento ricco di acqua, carboidrati, proteine, fibre, grassi. Inoltre è un ortaggio che contiene: Vitamine B, acido ascorbico, vitamina D, E che assicurano proprietà antiossidanti e vitaminizzanti.

È un ortaggio che rientra tra le verdure di stagione di giugno.

I valori nutrizionali per 100 gr di pomodori sono i seguenti:

  • Calorie 18
  • Grassi o,2 g
  • Colesterolo 0 mg
  • Sodio 5 mg
  • Potassio 237 mg
  • Carboidrati 3,9 g
Pomodori ripieni: ricetta

un piatto sano e versatile

Pomodori ripieni al basilico: la ricetta

Ingredienti per 4 persone

  • Pomodori 4 grandi rotondi
  • Patate 3 a pasta gialla
  • Basilico 1 mazzetto
  • Parmigiano reggiano 2 cucchiai
  • Olio extravergine di oliva 4 cucchiai
  • Uovo 1 tuorlo
  • Pangrattato 2 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Preparazione

  1. Lava le patate sotto abbondante acqua corrente, immergile in una casseruola con acqua fredda salata, porta ad ebollizione. Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura lasciale lessare per circa 25-30 minuti.
  2. Trascorso il tempo necessario, scola le patate, sbucciale e passale in uno schiacciapatate.
  3. Trasferisci la purea in una ciotola di vetro e lasciala intiepidire, mescolando spesso con un cucchiaio di legno.
  4. Lava i pomodori, asciugali con un panno di cotone e tagliali a metà.
  5. Con un cucchiaino priva la parte interna dei semi e della maggior parte della polpa. Aggiungi un pizzico di sale e sistemali capovolti su di un tagliere in modo che perdano tutta l’acqua di vegetazione.
  6. Lava velocemente le foglie di basilico sotto abbondante acqua corrente, asciuga delicatamente le foglie con un panno di cotone e spezzettale finemente con le mani.
  7. Aggiungi alla purea di patate il basilico, il parmigiano e il tuorlo insieme ad un cucchiaio di olio.
  8. Insaporisci con un pizzico di sale e abbondante pepe, mescolando il tutto per amalgamare i sapori.
  9. Asciuga l’interno dei pomodori con un foglio di carta assorbente e riempi con il composto preparato, con una sac a poche.
  10. In una teglia da forno antiaderente aggiungi 3 cucchiai di olio extravergine di oliva.
  11. Allinea i pomodori nella teglia, cospargi ciascun pomodoro con il pangrattato.
  12. Cuoci in forno a 180° per circa 20 minuti.
  13. Quando la superficie si sarà gratinata, servi i pomodori ripieni al basilico sia caldi che tiepidi.

Se l’idea è quella di realizzare questa ricetta come contorno, un secondo piatto vegetariano potrebbe il tofu strapazzato.

Sicurezza alimentare: nutrizionisti in cattedra per combattere obesità e sovrappeso

Al via le iscrizioni al corso in programma a giugno a Napoli organizzato da specialisti e docenti della Federico II rivolto a farmacisti, medici, biotecnologi, dietisti e biologi.

Nel quadro di una società che mostra sempre più attenzione alle correlazioni fra alimentazione e salute,  ma che allo stesso tempo vede aumentare sia le patologie legate a una dieta squilibrata, sia la confusione e la disinformazione circa ruoli e funzioni di alimenti e di nutrienti, nasce il Corso per i professionisti della Nutrizione, organizzato da specialisti e docenti della Federico II di Napoli.

Due giorni di lezioni online o in presenza, in calendario il 25 e 26 giugno prossimi, rivolte a farmacisti, medici, biotecnologi, dietisti e biologi, per rispondere alla necessità sempre più pressante di una formazione approfondita e aggiornata.

Sovrappeso e obesità rappresentano, infatti, il terzo fattore di rischio per la salute a livello mondiale, determinando una condizione di disequilibrio e uno stato infiammatorio che possono interessare la maggior parte degli organi del nostro organismo, causando diabete, malattie cardiovascolari, cancro e  significative manifestazioni di sofferenza.

Il soggetto obeso o in sovrappeso va, quindi, monitorato nell’ottica della lotta contro l’aumento e la diffusione di patologie legate allo stile di vita e alle abitudini alimentari sbagliate.

Il Corso si propone di presentare tutte le metodiche per la valutazione dello stato nutrizionale attualmente utilizzate nella pratica clinica.

Saranno analizzate le tecniche per l’analisi della composizione corporea e le metodiche per la rilevazione dei dati del paziente per una corretta anamnesi alimentare. Spazio anche alle tecniche di comunicazione per permettere al soggetto obeso, in sovrappeso o malnutrito, di diventare parte attiva del processo di cambiamento.

Previste esercitazioni pratiche e simulazioni personali e di gruppo, durante le quali i discenti elaboreranno terapie alimentari e apprenderanno come utilizzare il software per la gestione dei dati relativi ai pazienti.

Tra i relatori del Corso, Maria Pina Mollica (docente del Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II), le biologhe Cristiana De Giacomo (specialista in Biochimica e Chimica) e Patrizia Zuliani (specialista in Scienza dell’Alimentazione), ed Angela Catapano (del Dipartimento di Biologia dell’Ateneo federiciano).

Le iscrizioni si chiuderanno il 18 giugno.

Info: Dott.ssa Di Giacomo 3280453050 Dott.ssa Catapano 338 523 3523

Maggio: le verdure di stagione da mettere nel carrello

Maggio è il mese in cui la primavera raggiunge il massimo dello splendore e le tavole si arricchiscono dei colori e dei profumi che questa stagione ci offre.

Acquistare e consumare verdure di stagione oltre a far bene al nostro organismo perché assumiamo le proprietà nutritive di cui ha bisogno il nostro corpo, fa bene soprattutto ai produttori locali e alla piccola filiera. Acquistare la verdura di stagione dai piccoli imprenditori è una scelta intelligente ed etica sotto diversi punti di vista.

Il primo è quello di abbattere i costi di trasporto, prediligendo il Km0. Inoltre acquistare locale offre una maggiore integrità sul prodotto e dunque più genuinità e salute. L’essere umano, da sempre, segue i cicli naturali ed è per questo motivo che è necessario assumere la frutta e la verdura che ciascun mese ci offre perché il nostro organismo in base alle stagioni ha bisogno di un determinato regime alimentare che “casualmente” corrisponde ai prodotti offerti dalla natura.

Le verdure di stagione di questo mese sono importanti per eliminare tutte le scorie accumulate nel periodo invernale, aiutandoci a fare il pieno di vitamine.

Verdure di stagione: maggio

Quali sono le verdure di stagione da mettere nel carrello nel mese di maggio?

Le verdure di stagione del mese di maggio: la lista

Le verdure che ci offre questo mese sono diverse e numerose. Scopriamo quali sono!

  • Aglio
  • Agretti
  • Asparagi
  • Bietole
  • Carote
  • Capperi
  • Cetrioli
  • Catalogna
  • Cicoria
  • Cipolle
  • Cipollotti
  • Crescione
  • Erba cipollina
  • Fagioli
  • Fagiolini
  • Finocchio
  • Finocchio selvatico
  • Fiori di zucca
  • Indivia
  • Lattuga
  • Luppolo
  • Ortica
  • Patate novelle
  • Piselli
  • Prezzemolo
  • Rabarbaro
  • Radicchio
  • Ravanelli
  • Rucola
  • Sedano
  • Spinaci
  • Tarassaco
  • Verza

Un primo piatto salutare da realizzare, utilizzando le verdure di stagione di questo mese, potrebbe essere la ricetta della carbonara con verdure!

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