Ieri al Cinema Partenio il regista Mario Martone ha ricevuto Il Premio Camillo Marino 2019, un riconoscimento cinematografico alla carriera che viene assegnato ad autori internazionali.
Camillo Marino, critico cinematografico, sceneggiatore e giornalista italiano, è stato il fondatore della rivista Cinemasud che nel 1959 ha dato vita al Festival del Cinema Neorealista insieme a Pier Paolo Pasolini e Giacomo D’Onofrio e del Laceno d’Oro.
Pensieri Periferici Festival del pensiero itinerante, a vent’anni esatti dalla scomparsa di Camillo Marino, ha organizzato una serie d’incontri che permetteranno di conoscere sia il critico cinematografico che Mario Martone.
Il 22 marzo l’incontro del regista con il pubblico e la stampa, la consegna del premio e la proiezione di Capri Revolution (2018), al Cinema Partenio, hanno dato il via agli appuntamenti che proseguiranno fino al 25 marzo.
Mario Martone ha presentato e spiegato i punti chiave di Capri Revolution, il suo modo di fare cinema e alcuni aneddoti sulle riprese del film che è stato girato tra Capri e il Cilento.
Capri Revolution: la trama
Capri Revolution è un lungometraggio che oscilla tra lo storico e il moderno per trama, scenografia e colonna sonora. Lo spettatore viene catapultato in un altro periodo storico che è scandito dalla musica elettronica di Apparat (Sascha Ring), che compare in alcune scene del film.
Siamo a Capri ed è il 1914. L’isola si divide tra gli abitanti del luogo e una comunità di giovani europei, che vivono all’insegna della spiritualità, del contatto con la natura, della libertà sessuale e dell’espressione artistica in ogni sua singola forma e manifestazione.
Lucia (Marianna Fontana), è una capraia dallo spirito libero e mal sopporta le imposizioni culturali del luogo e della sua famiglia. L’incontro con i ragazzi della comune le apre un mondo diverso, fatto di non costrizioni e, soprattutto, di libertà infatti la giovane donna non impiega molto tempo nel decidere di abbandonare la sua vita, unendosi a loro.
Questa scelta di vita rappresenta per Lucia la possibilità di poter vivere liberamente e senza imposizioni, scoprendo un’indipendenza diversa e più consapevole. In medio stat virtus e come ogni estremismo, sia esso conservatore o avanguardista, ci sono sempre degli elementi che non possono mai aderire completamente a tutti gli esseri umani nello stesso modo e quindi questa prerogativa condurrà la capraia verso altri luoghi. Per scoprire quali non vi resterà che guardare il film.
Mario Martone
Premio Camillo Marino 2019: prossimi appuntamenti
Sabato 23 marzo
Rasoi (1991) ore 17:00
Noi credevamo (2010) ore 21:00, introdurrà la proiezione Renato Carpentieri.
Domenica 24 marzo
Teatro di guerra (1998) 4 ore 18:00
L’amore molesto (1995) ore 20:30
Lunedì 25 marzo
Il giovane favoloso (2014) ore 15:30
La salita (1997), episodio de I Vesuviani ore 19:45
L’odore del sangue (2004) ore 20:30
Tutte le proiezioni si svolgeranno al Cinema Partenio sala 4 e sono tutte ad ingresso libero.
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