Maurizio Picariello, noto artista del capoluogo, presenta una versione tutta sua della canzone del grande Pino Daniele.
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Un carro da parata mai visto prima è stato ritrovato a Pompei
Un carro da parata elegante e maestoso caratterizzato dalla complessità dei decori è stato ritrovato a Pompei, durante gli scavi della villa di Civita Giuliana. Il carro è rivestito con decorazioni a tema erotico tanto che si pensa fosse stato destinato al culto di Cerere e Venere.
Massimo Osanna, direttore uscente del Parco Archeologico nonché responsabile scientifico dello scavo ha affermato:
Questa rappresenta una scoperta di grandissima importanza per l’avanzamento della conoscenza del mondo antico.
Pompei continua a stupire con le sue scoperte e così sarà per molti anni e con venti ettari da scavare.
Questo reperto potrebbe essere un Pilentum, un carro cerimoniale. In Italia un esemplare del genere non era stato mai visto.
Questo ritrovamento, ha aggiunto il ministro della cultura Dario Franceschini:
Dimostra che si può fare valorizzazione, si possono attrarre turisti da tutto il mondo e si può fare ricerca, formazione e studi.
Ciò che potrebbe far pensare che il carro potrebbe essere collegato al culto di Cerere è che la divinità in questione insieme a Venere erano molto venerate a Pompei. Potrebbe anche trattarsi di un augurio di fertilità perché le spighe rinvenute sul sedile potrebbero essere un indizio di un matrimonio celebrato da poco. Ipotesi che è rafforzata dal ritrovamento, lo scorso 2018, dei resti di due cavalli ancora agghindati.
Resta ancora irrisolto il mistero sull’identità dei proprietari della villa.
Il restauro del carro nuziale è stato già avviato nel laboratorio del Parco e probabilmente emergeranno altri particolari e spiegazioni annesse.
Il Pilentum inoltre, come attestano antiche fonti, veniva usato da sacerdotesse e signore. Dunque non si esclude che questo ritrovamento sia stato usato per condurre la sposa nel nuovo focolare domestico.
Restiamo in attesa di nuovi aggiornamenti.
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Avellino: Daniele Pecci interpreta
L’amico ritrovato di Fred UhlmanL’amico ritrovato, bestseller di Fred Uhlman, diventa un reading letto ed interpretato dal noto attore Daniele Pecci. La performance si è svolta presso l’Auditorium del Liceo Polivalente Imbriani di Avellino. L’amico ritrovato parla di amicizia, uguaglianza e tolleranza. Questi sono temi ancora attuali ed è importante che i giovani li approfondiscano in modo sano e costruttivo.
Il reading si apre con il ricordo di Hans Schwarz che, ormai non più giovane, ricorda i tempi della scuola e si domanda quale sia stato il destino dei suoi compagni di classe. L’uomo riporta la memoria a quando aveva 16 anni, periodo di quando ha incontrato Konradin von Hohenfels, un ragazzo proveniente da una famiglia benestante, con cui si è legato ad una profonda amicizia. Hans è ebreo a differenza di Konradin, sono entrambi figli unici e si sentono molto soli, questa condizione li porta a diventare molto amici.
Hans presenta Konradin ai suoi genitori, invitandolo spesso a casa sua. Il ragazzo ebreo invece non conoscerà mai i genitori dell’amico perché alla madre di Konradin non piacciono gli ebrei. La loro amicizia non viene ben vista dai genitori di Konradin e la situazione cambia repentinamente quando il 3 giugno del 1933 Hitler sale al potere ed Hans parte per l’America insieme alla sua famiglia. Il padre di Hans non tollerando le discriminazioni razziali decide di togliersi la vita, soffocandosi con il gas. Dopo molti anni Hans scoprirà che il suo amico Konradin ha perso la vita perché coinvolto nell’attentato contro Hitler. Questo tragico evento risveglierà i sentimenti di amicizia in Hans.
Il reading è stato accolto positivamente dai ragazzi, presenti all’evento, che incuriositi hanno posto delle domande a Daniele Pecci. Una tra le tante riguardava il senso dell’amicizia.
L’attore ha risposto così:
L’amicizia non ha bisogno di dettami, è un innamoramento. Molto spesso è difficile incontrare realmente l’amicizia perché è un valore formativo e ad alcune età, come quella dei protagonisti del libro, è molto più semplice riconoscerla. A 16 anni si ha un’ingenuità soffusa che permette ancora di sognare e di andare oltre i pregiudizi.
Per Daniele Pecci il male più grande che abbiamo è rappresentato dall’intolleranza che nutriamo verso la povertà, da ciò si scatenano meccanismi che, se perpetrati, ci condurranno verso la disumanizzazione totale.
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Al Trianon Viviani: tombola scustumata show
Il giorno di santo Stefano del Trianon Viviani all’insegna del classico rito familiare della tombola.
Il teatro della Canzone napoletana ospita “Tss – Tombola scustumata show”, uno spettacolo di e con Francesco Viglietti.
Tra canzoni umoristiche, accompagnate al pianoforte da Luigi Tirozzi, e battute irriverenti, il cantattore, nei costumi di Mariagrazia Nicotra, darà vita a una tombola scustumata, divertente e dissacrante, con ricchi premi per il pubblico.
Racconta Viglietti:
Cosa c’è di meglio di una bella tombolata, durante le feste di Natale? Da bambino restavo ad ascoltare per ore le donne nel basso di donna Concetta, che, fino a tarda notte, raccontavano storie
assurde con i numeri presi da un paniere di vimini. Quelle stesse storie, come per magia, prendevano vita nei miei sogni: sogni inebriati dal profumo di mandarino e di caffè.Da grande ho quindi deciso di allestire questo particolarissimo spettacolo con il pubblico, per portare tutti: e nei miei sogni e allora cominciamo!… “cà sta ‘a mano e cà sta ‘o culo d’ ‘o panaro…”.
Ricchi e particolari i premi in palio: un’opera dell’artista partenopeo Lello Esposito, i burattini realizzati dalla famiglia Ferraiolo, i biglietti degli spettacoli del Trianon Viviani e i regali offerti da Laura bistrot,
gelateria al Polo Nord e Mondo bebè.A seguire, alle 21, la nuova replica di “Canzona ‘e… Guapparia”, la sceneggiata con Francesco Merola, per le scene e la regia di Bruno Garofalo, che rimarrà in scena fino a venerdì 30 dicembre.
2 comments on «Nun me scuccià»,
la libera interpretazione di Picariello
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