Maurizio Picariello, noto artista del capoluogo, presenta una versione tutta sua della canzone del grande Pino Daniele.
You Might also like
-
Verticale di Barolo Borgogno all’Enoteca Scagliola
L’Enoteca Scagliola in collaborazione con AIS Napoli propone una mini verticale dedicata a quattro annate storiche del Barolo Borgogno.
Ciò che si prospetta per i degustatori che intenderanno partecipare all’evento è un viaggio temporale a ritroso: partendo da un Barolo Borgogno del 2015, si proseguirà con un Borgogno Riserva 2003 e ancora con un Barolo 1998 per giungere a conclusione con un Barolo Borgogno Riserva 1967.
L’Azienda Borgogno è tra le più prestigiose del territorio e ciascun vino verrà presentato direttamente dal patron Andrea Farinetti.
Per quanto riguarda la degustazione tecnica sarà a cura di Franco De Luca, AIS Napoli.
L’evento è previsto, previa prenotazione, per il 17 febbraio alle ore 20:30 all’Enoteca Scagliola in via San Pietro a Majella n.15.
Il costo della degustazione è di euro 100,00 mentre per i Soci Ais è di euro 90,00.
Per info e prenotazioni contattare i seguenti numeri: 081 459696 o 334 9698115.
I posti sono limitati.
Cantina Borgogno: storia
Bartolomeo Borgogno fonda la cantina nel 1761. Nel 1861 Il Barolo Borgogno sigilla il patto al pranzo celebrativo per l’Unità d’Italia mentre nel 1908 il Barolo Borgogno viene servito a Nicola II Romanov, Zar di tutte le Russie, in visita ufficiale al Castello di Racconigi nel 1908.
Nel 1920 Cesare Borgogno assume la direzione della cantina, iniziando ad esportare i vini all’estero: in Europa, in Argentina e negli Stati Uniti. Oltre ad aprire le porte commerciali verso nuovi orizzonti, il produttore vitivinicolo ha un’intuizione geniale: conservare metà della produzione di Barolo Riserva per venderla venti anni dopo.
Nel 1955 l’Institute des Appellations d’Origines francese intenta causa all’imprenditore con l’accusa di aver chiamato la sua azienda e di aver copiato il nome alla regione di Borgogna e nel 1967 l’azienda modifica il nome con quello di Giacomo Borgogno & Figli.
Nel 1968 muore Cesare Borgogno e la conduzione dell’azienda passa nelle mani del nipote Franco Boschis. Una bottiglia di Barolo Borgogno del 1886 venduta all’asta nel 1972 raggiunge un prezzo di 530mila lire, cifra stratosferica per quei tempi.
Giorgio e Cesare Boschis, figli di Franco entrano a far parte dell’azienda nel 1984.
Nel 2008 la famiglia Farinetti acquista l’azienda Borgogno e, lo stesso anno, Andrea Farinetti assume la conduzione dell’azienda nel 2010.
Nel 2013 Andrea Farinetti ricomincia ad utilizzare esclusivamente il cemento per la fermentazione dei vini e nel 2015, l’imprenditore ed enologo apre le porte alla coltivazione biologica, acquistaqndo tre ettari che saranno dedicati esclusivamente per la produzione di Timorasso (vitigno a bacca bianca autoctono) che generalmente è caratterizzato da una resa limitata ma di eccellente qualità.
Non vi resta che conoscere attraverso le papille gustative la storia di un’azienda e di un prodotto che hanno fatto la storia!
-
La Verità Negata, chi ha ucciso Angelo Vassallo il Sindaco Pescatore
Lunedì 3 gennaio 2022 alle ore 18:00, presso l’aula del Consiglio comunale di Sapri, la presentazione del libro “La Verità Negata, chi ha ucciso Angelo Vassallo il Sindaco Pescatore” edito dalla casa editrice Paper First e scritto da Dario Vassallo, fratello del sindaco e presidente della Fondazione “Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore”, e dal giornalista campano Vincenzo Iurillo.
Con Angelo Vassallo muore il sogno di un territorio libero dalla criminalità organizzata, dal traffico di stupefacenti, dagli abusi edilizi. Undici anni all’instancabile ricerca della verità raccontati dalla viva voce di Dario Vassallo, che nel volume ha raccolto frammenti di verità, ha ricomposto i pezzi. Un libro che vuole essere allo stesso tempo un diario e un atto di accusa, un documento storico e un muro della vergogna.
Sottolinea Dario Vassallo:
La verità negata è un grimaldello che apre tante porte. Siamo a Sapri per aprire la porta dell’indifferenza e per accorciare quella “sindrome della distanza” che ormai tutti gli italiani conoscono. C’è ancora vita nel Cilento.
L’incontro avrà lo scopo di ricordare la figura del Sindaco Pescatore, Angelo Vassallo, barbaramente trucidato da nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010, ma soprattutto raccontare e far conoscere tutto l’impegno profuso dalla Fondazione Vassallo affinché gli esempi della buona politica, lasciati in eredità da Vassallo, non siano dimenticati ma seguiti da parte degli amministratori del territorio e non solo. Sarà anche l’occasione per capire di più in merito allo stato delle indagini che ancora oggi, a quasi 11 anni di distanza dall’assassinio, non hanno ancora condotto agli esecutori e ai mandanti.
Dario non solo ha scritto il libro “Il sindaco pescatore”, da cui sono stati tratti uno spettacolo teatrale e una fiction televisiva che hanno toccato al cuore tutta l’Italia, ma tramite la Fondazione Angelo Vassallo ha percorso in lungo e in largo la nostra penisola, raccontando la vicenda umana e politica del fratello, generando ovunque una “grande onda” di commozione e cultura della legalità.
Nel libro Dario Vassallo scrive:
Vincere non è certo cambiare il paese, non tocca a noi farlo, ma con la nostra azione siamo riusciti ad arrivare alla coscienza di milioni di italiani e, attraverso questa grande onda di legalità, arriveremo a chi ha ucciso Angelo. Vinceremo.
-
Il Premio Nazionale di Poesia e Narrativa “Città Conza della Campania”
arriva alla sua V edizioneIl Premio Nazionale di Poesia e Narrativa Città Conza della Campania giunge alla sua quinta edizione. Armando Saveriano, presidente dell’associazione Logopea e Davide Cuorvo, poeta e organizzatore del premio letterario spiegano il significato e il senso intrinseco della poesia del suo cambiamento oggi e di come si svolgerà il premio letterario.
2 comments on «Nun me scuccià»,
la libera interpretazione di Picariello
Comments are closed.