Mangiare verdure di stagione ogni giorno ha un grande impatto anche su tutto ciò che ci sta intorno, oltre a significare che si ha un’alimentazione sana.
Quali sono le verdure del mese di dicembre? Le verdure di stagione di questo mese sono ricche di proprietà benefiche per l’organismo, che in questo mese, deve affrontare il freddo e scompensi di varia natura.
Verdure di stagione del mese di dicembre
Le verdure da mettere nel carrello nel mese di dicembre sono:
- Barbabietole
- Bietola
- Broccoli
- Carciofi
- Cardo
- Carote
- Cavolfiore
- Cavoletti di Bruxelles
- Cavolfiore verde
- Cicorie
- Cime di rapa
- Cipolle
- Daikon
- Finocchi
- Funghi
- Indivia
- Lattuga
- Legumi secchi
- Olive
- Patata dolce
- Patate
- Porri
- Puntarelle
- Radicchio
- Rape
- Scarola
- Sedano
- Spinaci
- Topinambur
- Verza
- Zucca
Ecco le verdure di stagione che sono facilmente reperibili nel mese di dicembre per avere un’alimentazione sana e completa.
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Dolci e diabete: miti da sfatare
Esistono, oggi più che mai, falsi miti e credenze sull’alimentazione, che ci portiamo dietro come un bagaglio d’esperienze dato per certo e imprescindibile. Uno tra questi è correlato tra dolci e diabete, in questo articolo cercheremo di dare delle informazioni utili, per cercare di comprendere meglio la connessione tra essi.
Nella mentalità comune i dolci fanno venire il diabete, ma è davvero così? Spesso si pensa che la comparsa del diabete, in età adulta, sia causata da un passato alimentare associato ad un elevato consumo di zuccheri e di dolci.
Il diabete mellito è una malattia molto diffusa, caratterizzata da un’alterazione del metabolismo del glucosio che si riflette sul metabolismo delle proteine e su quello dei grassi: interessa, quindi, tutti gli aspetti metabolici dell’organismo e coinvolge con le sue complicanze vari organi e apparati: cardiaco, vascolare, renale e in particolar modo i vasi retinici. La retinopatia diabetica è la causa più frequente di cecità.
Diabete: tipologie
La classificazione delle varie forme di diabete è molto complessa. Schematizzando si può parlare di diabete mellito di tipo 1 ( diabete giovanile o insulino-dipendente) e di diabete mellito di tipo 2 (adulto o insulino resistente).
Il diabete di tipo 1 è quello più insidioso perché esordisce bruscamente e le cause, generalmente, sono riassumibili in una combinazione di fattori genetici, ambientali e immunologici. È una malattia autoimmune che si manifesta prevalentemente durante l’infanzia o durante l’adolescenza ed è caratterizzata da carenza prima relativa e poi assoluta di insulina (ormone prodotte dal pancreas endocrino) che porta a conseguenti elevati valori di glucosio nel sangue a digiuno (iperglicemia) e nelle urine (glicosuria), acidosi, etc.
Il diabete di tipo 2 rappresenta circa il 90% dei casi di diabete ed è molto diffuso tra i pazienti obesi, una forma di diabete che, più di frequente, si sviluppa in età adulta ed è la più diffusa in assoluto nella popolazione e che sta aumentando in modo esponenziale negli ultimi anni. È una malattia metabolica caratterizzata, anch’essa, da glicemia elevata e che si manifesta quando il pancreas produce una corretta quantità di insulina che però non riesce a svolgere la sua naturale funzione a causa della resistenza delle cellule bersaglio (recettori). Questo porta, nelle fasi iniziali della patologia, ad una iperproduzione compensatoria di insulina da parte del pancreas, diversamente da ciò che accade nel diabete di tipo 1. Tale produzione, nelle fasi successive della malattia, tende a diminuire cronicamente.
Le cause del diabete di tipo 2 o ciò che ne facilita la comparsa riguarda una dieta alimentare: l’obesità è considerata la causa principale della sua insorgenza, soprattutto, nei soggetti che sono geneticamente predisposti. Questa forma di diabete è legata a uno stile di vita scorretto, caratterizzato da un’alimentazione non equilibrata e/o eccessiva e da una scarsa attività fisica.
Ha anche una forte caratterizzazione genetica, per cui tende ad essere ereditata: chi ha genitori o parenti diabetici ha, infatti, maggiori probabilità di sviluppare la patologia. Il diabete di tipo 2deriva molto spesso da abitudini non equilibrate, la correzione dello stile di vita ( normalizzazione del peso e contrasto alla vita sedentaria con svolgimento costante di esercizio fisico aerobico) è il primo presidio terapeutico da adottare. Nel caso ciò non fosse sufficiente a tenere sotto controllo la glicemia, ciò accade spesso anche in molte persone che conducono uno stile di vita sano, occorre intervenire con i farmaci.
Il consumo di dolci è l’unica causa del diabete?
Non è del tutto corretto pensare che il consumo di dolci (in quanto tali) abbia necessariamente responsabilità dirette nel provocare o agevolare la malattia.
I dolci sono implicati nella comparsa del diabete di tipo 2 soltanto qualora costituiscano una fonte di calorie in eccesso rispetto ai reali fabbisogni, ciò può accadere con qualsiasi altro alimento ad alta densità calorica. È un dato certo che il diabete di tipo 2 compaia quasi sempre in associazione con un sovrappeso o un’obesità presente in alta percentuale tra i pazienti. Dunque, alla comparsa della malattia contribuisce il sovraccarico metabolico legato agli eccessi alimentari, in particolare a quelli ad alto indice glicemico e ad elevato rapporto di calorie. Questo aspetto che nei dolci in generale è molto spesso favorito più dall’abbondanza di grassi che da quella di zuccheri.
Alcuni studi hanno infatti smentito la credenza popolare che sia principalmente il consumo di grandi quantità di zuccheri a portare al diabete, suggerendo che che il maggior contributo all’insorgenza della malattia spetti al consumo eccessivo di grassi, in modo particolare quelli saturi, presenti in maggiore misura nei prodotti animali.
In breve, le responsabilità dei dolci non sono specifiche all’alimento in sé ma alla frequenza e all’abbondanza con cui vengono consumati in aggiunta ai normali pasti perché contribuiscono ad aumentare in modo esponenziale l’apporto calorico quotidiano, contribuendo all’aumento di peso che crea i presupposti per l’insorgenza della patologia.
Qualunque sia la forma di diabete la dieta rappresenta uno dei cardini della terapia. Tutte le Associazioni nazionali ed internazionali di Diabetologia infatti raccomandano una razione alimentare dal carico glicemico controllato, ben distribuita nella giornata, ricca in carboidrati complessi (amidi e fibra), moderata come apporto calorico e povera in grassi saturi e in zuccheri semplici. Ciò è necessario sia per tenere sotto controllo il peso che i livelli nel sangue di grassi, glucosio e insulina.
La prima regola per evitare il diabete in età adulta è quella di non aumentare di peso e di essere più attivi fisicamente, non esagerando con l’alimentazione in generale, a prescindere dall’alimento in sé.
Il segreto di una salute ottimale consiste nell’alimentazione moderata ed equilibrata. Un altro mito da sfatare è quello che mangiare la pasta la sera fa ingrassare è anche questa credenza è del tutto infondata.
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Vigilia di Capodanno: cosa preparare per il cenone
La Vigilia di Capodanno quest’anno sarà diversa dagli altri anni: più riservata e con meno commensali quindi ci si può sbizzarrire per cucinare piatti elaborati.
Ecco un menù originale ed elaborato da realizzare durante il cenone.
Vigilia di Capodanno: menù
Il menù che proponiamo per la Vigilia di Capodanno è composto da: 2 antipasti, un primo e due secondi ovviamente tutte le ricette sono a base di pesce, come consiglia la tradizione.
Fasolari con lenticchie e zenzero
Ingredienti per 6 persone
- Lenticchie 200 gr
- Alloro 1 foglia
- Scalogno 2
- Arancia 1
- Zenzero 1 radice
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale q.b.
- Fasolari 18
Esecuzione
- Metti a bagno in acqua fredda le lenticchie per 3 o 4 ore.
- Trascorso il tempo necessario, sgocciolale e lessale in acqua bollente insieme alla foglia di alloro per circa un’ora.
- Quando le lenticchie avranno raggiunto la giusta temperatura, scolale al dente.
- Trita i due scalogni insieme ad un pezzetto di scorza di arancia e ad un centimetro di radice fresca di zenzero fresco.
- In una padella antiaderente aggiungi un cucchiaino di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e lascia appassire a fiamma moderata.
- Lava i fasolari sotto abbondante acqua corrente, riponili in un tegame, aggiungi mezzo bicchiere di acqua, chiudi con un coperchio e lascia aprire i gusci a fuoco medio per circa 5 minuti.
- Staccali dalle conchiglie e tienile da parte. Battili su un tagliere con un pestacarne.
- Tagliali a pezzettini e saltali per qualche istante nella padella con gli scalogni insieme alle lenticchie.
- Distribuisci tutto nelle conchiglie e servi in tavola.
Insalata di scampi alla catalana: la ricetta
Ingredienti per 6 persone
- Scampi freschi 900 gr
- Pomodori ramati 300 gr
- Finocchi 2
- Cime di rapa 300 gr
- Cipolle 2
- Aglio 1 spicchio
- Salsa di soia q.b.
- Senape q.b.
- Curry q.b.
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Esecuzione
- Pulisci le cipolle, i finocchi e i pomodori e tagliali a fettine.
- In una padella antiaderente aggiungi un cucchiaio di olio extravergine di oliva insieme ad uno spicchio d’aglio e lascia rosolare per circa 3 minuti.
- Fai saltare le cime di rapa per circa 10 minuti e aggiungi un pizzico di sale e mezzo bicchiere d’acqua.
- In una ciotola di vetro aggiungi 8 cucchiai di olio extravergine di oliva, un cucchiaino di senape e un cucchiaio di soia. Regola di sale e pepa. Lavora il tutto con una forchetta.
- Cospargi la salsa sul mix di verdure, mescola e trasferisci su un piatto da portata.
- Incidi gli scampi lungo il dorso, elimina il filetto nero e lavali velocemente. Immergili in acqua bollente per circa un minuto e scolali.
- Allarga i gusci ed estrai la polpa.
- Sistema le code di scampi sul mix di verdure precedentemente preparate e guarnisci con un pizzico di curry.
Timballini di maccheroni con pesce spada e gamberetti
Ingredienti per 6 persone
- Rigatoni 42
- Scarola 250 gr
- Pesce spada 150 gr
- Gamberetti sgusciati 120 gr
- Pangrattato 30 gr
- Pancetta 3 fettine
- Latte 3 cucchiai
- Burro q.b.
- Acciuga sott’olio 1 filetto
- Aglio 1 spicchio
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Esecuzione
- In una padella antiaderente aggiungi 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e lascia imbiondire l’aglio privato dell’anima per circa 1 minuto a fiamma dolce.
- Trascorso il tempo necessario aggiungi il filetto di acciuga e quando si sarà sciolto, unisci la scarola precedentemente lavata e tagliata a listarelle.
- Lasciala appassire per circa 5 minuti.
- Trascorso il tempo necessario, aggiungi il pesce spada tagliato a dadini e lascialo cuocere per circa 4 minuti a fiamma moderata.
- Trascorso il tempo necessario, aggiungi i gamberetti e insaporisci con un pizzico di sale e una macinata di pepe.
- Lascia cuocere per 7 minuti e trascorso il tempo necessario, spegni il fuoco e lascia riposare.
- Elimina l’aglio, frulla il composto nel mixer e aggiungi 3 cucchiai di latte.
- In una pentola capiente aggiungi acqua corrente e porta ad ebollizione. Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura lessa i maccheroni e sala.
- Scolali a metà cottura.
- Aggiungi un filo d’olio e lasciali raffreddare.
- Con un sac à poche munito di bocchetta liscia e riempi i maccheroni con il ripieno di pesce e scarola.
- Disponili verticalmente in gruppi di 7 e legali con una fascetta di pancetta.
- Trasferisci i mazzetti di pasta negli stampini monoporzione, precedentemente imburrati.
- Cospargili con il pangrattato e inforna a 200° per circa 10 minuti fino a quando non si saranno dorati.
- Servi molto caldi.
Linguine con ragù di gamberi: la ricetta
Ingredienti per 6 persone
- Gamberetti precotti 300 gr
- Code di gambero 200gr
- Scalogno 1
- Panna da cucina 100 ml
- Passata di pomodoro 2 cucchiai
- Pisellini 200 gr
- Sale q.b.
- Olio extravergine di oliva q.b.
Esecuzione
- Trita i gamberetti, lavati precedentemente e dividili in pezzetti.
- In una padella antiaderente aggiungi 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e lascia rosolare le code di gambero.
- Trita finemente lo scalogno e lascialo appassire in una padella antiaderente a fiamma moderata e con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.
- Aggiungi i piselli insieme a 4 bicchieri di acqua e lascia cuocere per circa 8 minuti. Trascorso il tempo necessario, sala e gira i piselli con un cucchiaio.
- Aggiungi i gamberetti , la panna e 2 cucchiai di passata di pomodoro e mescola.
- Alla fine aggiungi le code di gambero.
- In una pentola capiente aggiungi abbondante acqua, sala e porta ad ebollizione.
- Quando l’acqua avrà raggiunto la giusta temperatura, lessa le linguine.
- Scola 2 minuti prima della cottura indicata e salta in padella per il tempo restante nel ragù di gamberetti.
Orata agli agrumi
Ingredienti per 6 persone
- Orata 1 kg già pulita, squamata e privata delle interiora
- Porro 2
- Arancia 1
- Limone 1
- Lime 1
- Melissa q.b.
- Prezzemolo q.b.
- Menta q.b.
- Finocchietto selvatico q.b.
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Esecuzione
- Preriscalda il forno a 200°.
- Lava accuratamente il pesce, asciugalo con carta assorbente, sala, pepa e olia la cavità interna.
- Elimina le foglie più esterne dei porri, elimina anche la sommità più verde e la pare della radice.
- Taglia i porri a listarelle e lava accuratamente.
- Lava gli agrumi, taglia una fetta per ciascun agrume e il resto taglialo a spicchi.
- Metti le fette degli agrumi nella cavità del pesce e fermale con un paio di giri di spago da cucina.
- Sala e pepa esternamente l’orata.
- Prepara un cartoccio con carta forno e adagialo su una teglia da forno.
- Sul fondo metti le striscioline di porro salate e condisci con un filo di olio e sopra al porro adagia il pesce farcito.
- Distribuisci gli spicchi di arancia, limone e lime intorno al pesce e guarnisci con le erbe aromatiche fresche. Irrora ancora con un filo di olio extravergine di oliva, chiudi il cartoccio e inforna a 180° per circa 40 minuti.
Come contorno puoi realizzare delle insalate all’arancia, per restare in tema agrumi.
Tranci di ricciola in crosta di pistacchi
Ingredienti per 6 persone
- Ricciola 6 tranci privi di pelle
- Pistacchi sgusciati 100 gr
- Patate viola 600 r
- Alloro 1 foglia
- Rosmarino 1 rametto
- Limone 1
- Burro 50 gr
- Noce moscata q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Olio extravergine di oliva q.b.
Esecuzione
- Prepara la purea di patate, lavando accuratamente i tuberi.
- Riempi con abbondante acqua corrente una pentola, sala e aggiungi la foglia di alloro, il rosmarino e qualche scorzetta di limone insieme alle patate viola.
- Lascia cuocere per circa 30 minuti una volta che l’acqua avrà iniziato a bollire.
- Trascorso il tempo necessario per la cottura, tieni da parte un paio di patate per la decorazione finale.
- Sbuccia le restanti patate e frullale, mantecandole con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, del burro, 2 bicchieri di acqua calda, un pizzico di sale, una macinata di pepe, un pizzico di noce moscata e un piccolo pezzo di una scorza di limone.
- Tieni la purea in caldo.
- Tosta i pistacchi nel forno a 140° per circa 5 minuti.
- Trascorso il tempo necessario per la tostatura, tritali con un mortaio.
- Ungi con l’olio i tranci di pesce con un pennello, salali leggermente e passali nella granella di pistacchi
- Adagia i tranci su una teglia da forno rivestita con carta forno, cospargi la ricciola impanata con un filo d’olio.
- Inforna per circa 8 minuti a 220°.
- Taglia a rondelle le patate tenute da parte e saltale in padella con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.
- Adagia i tranci di ricciola in crosta di pistacchi in un piatto da portata e decora con le patate e qualche pistacchio.
- La purea servila da parte.
Se non sei amante di questa tipologia di pesce puoi realizzare dei filetti di salmone all’arancia.
Buona Vigilia di Capodanno a tutti!
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