Apre a Napoli il 19 marzo e sino al 26 giugno nel monumentale Palazzo Fondi, la mostra Van Gogh multimedia e La Stanza segreta, ideata e organizzata dalla società Navigare Srl.
Dopo l’ampio successo tributato dal pubblico in altre città italiane, la mostra arriva a Napoli in una versione inedita e rinnovata, con l’aggiunta di una speciale sezione di opere originali provenienti da collezioni private e firmate da grandi artisti del periodo impressionista francese: Paul Cézanne, Henri de Toulouse-Lautrec, Fernand Cormon, Émile Bernard ed altri.
Nucleo fondante dell’esposizione, curata da Giovanna Strano e Maria Rosso, è la travagliata figura umana e artistica del Maestro olandese, presentata attraverso un percorso multimediale ricco di contributi e di una suggestiva galleria di celebri ritratti, autoritratti, nature morte e paesaggi che riproduce i dipinti originali con la massima fedeltà.
La sezione dedicata agli originali, che il visitatore potrà vedere all’interno della Stanza Segreta, presenta opere provenienti da collezioni private a cura di Vincenzo Sanfo per Diffusione Italia International Group.
La multimedialità, rappresentativa di un nuovo modo di avvicinare il pubblico all’arte, ambisce a realizzare, attraverso la tecnologia di altissima qualità, ciò che Van Gogh voleva fare con la sua arte attraverso il colore: allontanarsi dalla resa naturalistica per andare oltre l’immagine e rimandare a significati più profondi, più intensamente esistenziali. Accanto a sofisticate tecnologie, come la VR Experience per la visione 3D delle opere attraverso una app, l’allestimento introduce anche dettagliate riproduzioni di abiti e di oggetti appartenenti all’artista, nonché ricostruzioni reali di ambienti quotidiani divenuti celebri attraverso i suoi dipinti, come la stanza da letto di Arles.
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Il Trianon Viviani va “A tutto teatro”
Il direttore artistico del teatro della Canzone napoletana, Marisa Laurito, presenta il ricco cartellone della Stagione 2021/2022!
Oltre cinquanta titoli in programma, tra spettacoli teatrali, concerti, cicli di conferenze musicali, un talent show, proiezioni, laboratorî teatrali e attività di inclusione sociale.
Inaugurazione il 15 ottobre col musical di melodie partenopee “Adagio Napoletano”. Prologo a settembre, con nuovo allestimento di “Tuledo ‘e notte”; novembre dedicato ai fratelli De Filippo.
L’apertura delle “Stanze” multimediali per una nuova fruizione del patrimonio musicale. “Scètate”, il risveglio web/radio quotidiano con l’Archivio della Canzone napoletana della Rai.
“il Teatro delle Persone”, progetto di arte e inclusione sociale.
A tutto teatro”. Con questa frase il Trianon Viviani sintetizza la voglia di ripartire, rilanciando con un ricco programma di attività per la Stagione 2021/2022.
Spiega il direttore artistico Marisa Laurito:
Non vogliamo dimenticare nulla di quello che ci è accaduto in questo anno perché ci ha portato tanti dolori, ma ci ha fatto anche crescere e abbiamo deciso di combattere e resistere, utilizzando tutte le risorse messe a disposizione dalla Regione Campania e dalla Città metropolitana per dare lavoro, mettendo in scena tre importanti produzioni e sette concerti.
Trianon Viviani: il cartellone 2021/2022
Il cartellone presenta cinquantuno titoli, tra spettacoli teatrali, concerti, cicli di conferenze con musica dal vivo, proiezioni, laboratorî teatrali, attività di inclusione sociale, nonché il Tnt – Terræ motus Neapolitan talent, la manifestazione che, da gennaio, cercherà i talenti più esplosivi che potranno essere inseriti nella compagnia Stabile della Canzone napoletana.
Dopo un “prologo” in settembre con Disarmante speranza, incontro in piazza con Piccola Amal, la marionetta di tre metri e mezzo in tournée internazionale per sostenere la causa dei bambini profughi e rifugiati, ci sarà Tuledo ‘e notte, nuova produzione del progetto speciale Viviani per strada, curato e diretto da Nello Mascia, l’inaugurazione il 15 ottobre, con la prima teatrale assoluta di Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, musical di canzoni classiche napoletane scritto e diretto da Bruno Garofalo, con la compagnia Stabile.
Nuove produzioni del Trianon Viviani sono anche le due Serate d’onore curate da Giorgio Verdelli: la prima di omaggio a Enrico Caruso, per il centenario della scomparsa, in collaborazione con Massimo Andrei; la seconda per Sergio Bruni, in occasione del centenario della nascita, firmata con Salvatore Palomba.
Sempre prodotti dal teatro della Canzone napoletana, il Concerto di Capodanno, con le Orchestre sociali di Napoli per il progetto Il Teatro delle persone (1° gennaio), e Ossessione napoletana, concerto recitato di Mauro Gioia e Maria De Medeiros (13 maggio).
Nel cartellone non mancano certo i grandi protagonisti della scena nazionale e internazionale: Tosca in Morabeza (30 ottobre); Peppe Barra in Tiempo (4 dicembre); Peppe Servillo e i Solis string quartet in Caro Carosone (14 gennaio); Stefano Di Battista e Nicky Nicolai in Ma perché mi inviti a cena? (15 gennaio); Strativari, suite di Stefano Valanzuolo, con Iaia Forte, Capone&BungtBangt e i Solis string quartet, su progetto scenico e regia di Raffaele Di Florio (21 gennaio); il Live di Enzo Gragnaniello (12 febbraio); Mario Maglione in Napoli… in smoking. Dai Murolo a Totò (4 marzo); James Senese Jnc live in James is back (5 marzo); Noa, con Gil Dor e i Solis string quartet, in un’edizione speciale di To Napoli with love (2 aprile); Eugenio Bennato in W chi non conta niente (10 aprile); e il recital di Peppino di Capri (7 maggio).
Vi sono ancora gli interpreti che hanno calcato i palcoscenici di tutto il mondo con l’Orchestra Italiana: Eddy Napoli con la Luna Rossa orchestra in Viva Napoli (27 gennaio); Gianni Conte e Mariano Caiano in Duje paravise (16 aprile); Barbara Buonaiuto in ‘A cunfessione (6 maggio).
Ancòra in cartellone: le EbbaneSis in Transleit (5 dicembre), Michele Simonelli e Paolo Raffone in Pino Daniele Opera (30 gennaio), il cantapianista Lorenzo Hengeller ne Il giovanotto matto (11 febbraio); Fiorenza Calogero in Vico Viviani (13 febbraio); il recital Liricamente Napoli, con Antonio Lubrano, Alessandro Cerino, il soprano Leona Peleskova e il tenore Enzo Tremante (18 marzo); il quartetto di sassofoni Accademia in 4 sax in concerto per Napoli (1° aprile); Francesca Marini nel recital Mia cara città, scritto da Gaetano Liguori, che firma anche la regia, e Roberto Criscuolo (3 aprile); Rosa Chiodo, nella fiaba musicale Cenerentola è nata a Napoli, con la regia di Paolo Caiazzo (15 aprile); Ciccio Merolla in Ciccio e i suoi fratelli, new edition, per la regia di Raffaele Di Florio (8 maggio).
Musica sempre protagonista anche negli spettacoli teatrali: Musica Simeoli… manca solo Mozart, scritto e diretto da Antonio Grosso, con Marco Simeoli (10 dicembre); Colapesce – La leggenda, commedia musicale di Angelo Ruta su musiche dei Baraonna, regia di Pietro Pignatelli (17 dicembre); Belle époque e polvere da sparo, commedia musicale con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo, scritta e diretta da Paolo Coletta (7 gennaio); Captivo, spettacolo di teatro-canzone, scritto, diretto e interpretato da Gianfranco Gallo (4 febbraio); e Beniamino dell’avanspettacolo, varietà musicale scritto e diretto da Carmine Borrino, con il mattatore Oscar Di Maio (25 marzo).
Ancòra in cartellone il teatro musicale con Carosone, l’Americano di Napoli, musical di Federico Vacalebre, con Andrea Sannino, regia di Nello Mascia (20 aprile); e l’opera mozartiana Il Flauto magico, con Antonella Morea e Renata Fusco, con il libretto napoletano e la regia di Mariano Bauduin (20 maggio).
Sul piano più eminentemente teatrale, il mese di novembre sarà interamente dedicato ai fratelli De Filippo, con spettacoli di prosa, burattini, proiezioni e dibattiti. Si inizia, martedì 3, con una tavola rotonda, promossa in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo, cui farà sèguito la proiezione del mediometraggio Eduardo e i burattini di Francesco Saponaro. L’indomani Natale in casa Cupiello. Monologo cum figuris, spettacolo di burattini di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, con Luca Saccoia, per lo spazio scenico, le maschere e i pupazzi di Tiziano Fario e la regia di Lello Serao. Quindi, il giorno 5, la prima ripresa, dopo la rappresentazione unica del 1937, de I due calmi, atto unico di Eduardo, con la regia di Bruno Garofalo. Seguiranno la proiezione del video Il Lucernario di Francesco Saponaro (11 novembre) e Antonella Stefanucci ed Edoardo Sorgente in Titina la magnifica, drammaturgia di Domenico Ingenito e Francesco Saponaro, che firma anche la regia e lo spazio scenico (12 novembre).
Tre gli appuntamenti dedicati al mondo femminile: la performance del progetto la Scena delle Donne – percorsi teatrali con le donne a Forcella Sirene, signore e signorine di Marina Rippa per f.pl. (28 ottobre); Donne ∞ Voce ‘e femmene, spettacolo musicale scritto e diretto da Maurizio Palumbo, con Maria Boccia, Francesca Curti Giardina, Raffaella De Simone, Margherita Marinelli, Mavi, Teresa Moccia, Sara Russo e Daniela Sponzilli, con gli arrangiamenti e la direzione musicale di Aniello Misto (18 febbraio); e Un teatro tutto per sé, laboratorio, proiezione e dibattito con Marina Rippa, Monica Costigliola e Fiorella Orazzo, ideato e curato dalla stessa Rippa per f.pl. (8 marzo).
Parla Napoli, la canzone in cattedra: conferenze con musica dal vivo
Per l’azione di valorizzazione della Canzone napoletana, il Trianon Viviani ha anche programmato dei momenti specifici di approfondimento della tradizione musicale partenopea. Sotto il titolo Parla Napoli, la canzone in cattedra, si terranno tre cicli di conferenze con musica dal vivo: Conferenze cantate di Mauro Gioia (dal 6 gennaio), Le mille e una Napoli di Francesca Colapietro e Mariano Bellopede (dal 13 gennaio) e Città cantante di Pasquale Scialò, al quale partecipano Salvatore Palomba e il trio Suonno d’ajere (dal 3 marzo).
Le “Stanze”
Sul versante, invece, di nuove forme di fruizione rese possibili dall’adozione delle nuove tecnologie multimediali, grazie all’intervento di Scabec, nel Trianon Viviani saranno ospitate la Stanza delle Magie della Canzone napoletana, uno spazio virtuale, disegnato da Bruno Garofalo, per offrire al pubblico tutta la ricchezza del panorama musicale che si è sviluppato tra i vicoli di Napoli e le emozioni che i grandi classici napoletani sanno evocare, e la Stanza della Memoria, uno spazio pubblico, curato da Pasquale Scialò, per accedere a una fruizione completa del patrimonio della canzone napoletana e delle culture musicali della Campania archiviato sul portale SoNa, Contesto Musica dell’ecosistema digitale ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec. In questa Stanza, su tavoli e monitor interattivi, sarà quindi possibile fruire contenuti digitalizzati dall’age d’or dell’Ottocento ai giorni nostri: registrazioni audio, spartiti a stampa, manoscritti autografi, locandine, manifesti, programmi di sala, fotografie, caricature, filmati, video.
Scètate
Intanto continua Scètate, l’appuntamento musicale quotidiano sul web del Trianon Viviani con il grande repertorio conservato dall’Archivio storico della Canzone napoletana (Ascn) della Rai. Frutto dell’accordo di collaborazione tra fondazione Trianon Viviani e Rai Campania (centro di produzione tv della Rai di Napoli), l’appuntamento prevede una clip musicale quotidiana, della durata media di quattro minuti, curata dall’Ascn. In ognuna, utilizzando i documenti audiovisivi dell’Archivio storico, Gino Aveta, autore di programmi radiotelevisivi, organizzatore musicale e giornalista, introduce all’ascolto di una canzone eseguita da un grande interprete. Scètate è anche fruibile, solo in audio, alle 8, sulle frequenze di Radio Rai Live, l’emittente radiofonica pubblica tematica che trasmette una programmazione di musica dal vivo e manifestazioni sul territorio.
il Teatro delle Persone: progetto di arte e inclusione sociale
Con il Teatro delle Persone, progetto ideato e curato da Davide Iodice, il Trianon Viviani intende creare la prospettiva della costruzione di un Centro nazionale d’Arte e Inclusione sociale. Tra le azioni previste, quelle di teatro diffuso e di rigenerazione urbana e sociale; processi di pedagogia e prossimità rivolti alle fasce più sensibili ed esposte; cura per le nuove generazioni; attenzione alla pluralità culturale, costituiscono l’asse portante di questa azione estensiva. L’arte diventa strumento di liberazione dal disagio sociale, dall’oppressione di condizioni restrittive, dai condizionamenti della malattia e della marginalizzazione.
Posta sotto il controllo e la vigilanza della Regione Campania, la fondazione Trianon Viviani ha avuto recentemente il riconoscimento del ministero della Cultura come soggetto di produzione teatrale e si avvale del contributo del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc Campania 2014-2020).
Le attività hanno il patrocinio di Rai Campania.
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Luigi Grossi e Mimma Sardella presentano il catalogo Davanti al colore
Il pittore Luigi Grossi insieme alla critica d’arte Mimma Sardella presentano Davanti al colore, un catologo contenente le opere dell’artista. La pittura di Luigi Grossi soffre le angosce del mondo che l’artista, attraverso le sue opere, cerca di superare e smascherare.
Davanti al colore è una raccolta che contiene tutte le opere di Luigi Grossi e citando le sue stesse parole:
Non c’è alcun intento celebrativo, sia chiaro. Voglio solo raccontare come un ragazzo vissuto in strada, con poca scuola, mille mestieri e infiniti rischi, abbia scoperto il mondo dell’arte. E qui, cominciando dalla confidenza con la scopa, la pulizia dei vetri, le piccole incombenze quotidiane, è rimasto via via attratto da una realtà agli antipodi di ogni precedente esperienza…
Il filosofo Aldo Masullo della sua pittura dice:
Luigi Grossi dipinge i colori del nulla. A prima vista, ciò sorprende, appare assurdo, come se qualcuno parlasse di un cerchio quadrato. Si possono mai dipingere i colori del nulla? A volte Grossi ti stupisce con virtuosismi eleganti: gli effetti, per esempio, di vertiginose verticalità ottenuti con orizzontali chiarori. La molteplicità dei colori è la luce, come la varietà delle note è la musica.
Luigi Grossi: biografia
Luigi Grossi nasce a Napoli nel 1949 e la sua propensione per la pittura nasce come un bisogno interiore che ha bisogno di concretizzarsi. La sua formazione è legata ad artisti noti del panorama napoletano come: Vincenzo Montefusco, Brancaccio e Raffaele Lippi.
Luigi Grossi è stato gallerista dal 1980 fino al 2000, oggi è direttore artistico della Galleria d’arte Studio49VideoArte dove ha un laboratorio di restauro e pittura.
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Senza rosa né celeste. Diario di una madre sulla transessualità della figlia di Mariella Fanfarillo
Senza rosa né celeste. Diario di di una madre sulla transessualità di una figlia (2019) edito da Villaggio Maori è il libro di Mariella Fanfarillo. Già dal titolo non è molto difficile comprendere la tematica affrontata nel testo: si parla da un punto di vista intimo del percorso personale che una madre ha deciso di vivere mano nella mano con la propria figlia.
Quello di Mariella Fanfarillo è un viaggio che la donna ha compiuto insieme a sua figlia Esther, transessuale coraggiosa. Lei è la seconda ad aver ottenuto l’autorizzazione al cambio anagrafico di sesso senza l’obbligo dell’operazione e soprattutto quando era ancora minorenne.
Dalle pagine di Senza rosa né celeste. Diario di una madre sulla transessualità di una figlia oltre al percorso genitoriale e all’importanza fondamendale che i genitori ricoprono nell’accompagnare i propri figli in questi percorsi difficili, si evince anche l’immagine di un Paese che ha difficoltà sia burocratica che di cultura nel riuscire a garantire l’uguaglianza e la parità di diritti a tutti i cittadini.
Rendere i diritti universalmente validi per tutti, a prescindere dal sesso o dall’orientamento sessuale, significa dare dignità a ciascun essere umano e significa, soprattutto, non discriminare le scelte di terzi di cui alla legge e alla società, tra l’altro, non dovrebbero importare e non dovrebbero generare giudizio ma semplicemente dovrebbero rappresentare una normalità che, purtroppo, non esiste.
Ciò si intravede dalle leggi, dalla burocrazia e dai problemi sociali cui stiamo assistendo negli ultimi anni.
Ho imparato a mie spese la differenza tra vedere e guardare: ora so che da sempre io vedevo mio figlio ma guardavo mia figlia.
Per scoprire qualcosa in più del libro o per interagire virtualmente con l’autrice non vi resta che collegarvi su zoom, connettersi attraverso il codice di identità del meeting: 830 22 66 19 22.
L’incontro, organizzato dall’associazione Apple Pie in collaborazione con Laika project, Brother&Sisterlgbt e Oltre le nuvole e l’arcobaleno, è previsto martedì 16 giugno alle ore 20:40.
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