Tolidà,
il romanzo di Enza Graziano

Dov’era la felicità? Esisteva?

Qualcuno avrebbe mai ascoltato quel

tormento che si portava dietro da anni, ormai?

Qualcuno sarebbe mai stato in grado

di aiutarlo a essere felice?

L’estate incalza su Roma mentre Vittoria prende un treno che la riporterà a casa, nel Sud Italia. Proprio in quel viaggio incrocia un uomo, Adriano. Il loro è un incontro fatto soltanto di sguardi, ma è evidente l’attrazione reciproca. Nella fretta di abbandonare la carrozza del treno, Vittoria dimentica il suo cellulare, che viene recuperato da un altro uomo, Alessandro. È questa la coincidenza che innesca l’anello di congiunzione tra i vari personaggi.

Nel romanzo di Enza Graziano, edito da bookabook, le esistenze di Alessandro, Vittoria, Adriano e Arianna si intrecciano a partire da un incontro nel bar Tolidà.

I protagonisti sono personaggi che l’autrice-psicologa si porta dentro, che fanno parte del suo mondo interiore. La vita, imprevedibile, li pone di fronte a situazioni che minacciano gli equilibri esistenti e si incastrano come tessere di un puzzle, in un viaggio alla ricerca della felicità.

Vittoria guardò la copertina del disco

abbandonandosi alle note

che si susseguivano con maestria.

Erano note isolate e desolate.

Anche lei si sentiva una nota:

immaginò di fluttuare nell’aria,

propagandosi in cerchi concentrici.

Il racconto avanza attraverso numerosi flashback, anche se le vicende ruotano tutte intorno a un unico personaggio: Vittoria, una donna che attraverso l’incontro con un uomo sposato cambia, cresce dal punto di vista emotivo. L’incontro con quest’uomo non ha nulla di lineare, non è un incontro entro i canoni e scatena una serie di altre vicende che poi si dispiegano all’interno del romanzo.

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il romanzo di Enza Graziano

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