Canova, definito l’ultimo degli antichi e il primo dei moderni, è in mostra al MANN di Napoli fino al 30 giugno.
La personale, infatti, valorizza il rapporto artistico che lo lega da sempre al mondo classico. La mostra si sviluppa su due piani in cui è possibile ammirare bozzetti, dipinti e sculture.
Antonio Canova
Nato a Possagno nel 1757 è stato un artista e scultore neoclassico geniale, nelle sue opere c’è una ricerca e un’imitazione dell’arte classica ma rivisitata in modo personale.
Canova si trasferisce a Venezia, (città dove morirà nel 1822) da ragazzo e qui inizia la sua formazione, seguendo la scuola di nudo all’Accademia e iniziando a disegnare calchi in gesso di statue antiche.
Già nelle sculture del primo periodo, pensiamo a Dedalo e Icaro, si nota la caratteristica fondamentale di Canova che è rappresentata dalla fusione di naturalismo e idealizzazione.
Il naturalismo lo si evince dalla fattura dei corpi mentre l’idealizzazione è generata dalla disposizione reciproca e dall’equilibrio dei pesi.
Altro tema ricorrente nelle opere di Canova è quello funebre: se per la fede cristiana la morte è la fase di passaggio dalla vita terrena a quella eterna, per il razionalismo settecentesco rappresenta la fine di tutto.
Le Grazie si raggruppano, formando quasi una piramide, in un abbraccio reciproco.
La figura centrale è ferma mentre le altre due sono in una posizione di moto, attraverso questo gioco Canova sottolinea la morbidezza dei corpi femminili, da cui scaturisce un gioco di luci e ombre che trasmettono una sorta di movimento nella staticità.
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Ruggero Ricci torna a dar voce all’estate con “Coccodrilli”, il suo nuovo singolo
Reduce dall’incredibile ondata di successo delle sue precedenti release, che l’hanno riconfermato come una delle firme più apprezzate e delle vocalità più emozionanti del panorama discografico italiano indie-pop, Ruggero Ricci torna a dar voce all’estate in “Coccodrilli” (Orangle Records/Universal Music Italia), il suo nuovo singolo.
Prodotto dall’immancabile e incantato tocco di Max Giorgetti (già per Random), il brano è l’emblema del traslato tra gli esseri umani e i loricati, rettili dal sangue freddo notoriamente delineati come privi di ogni qualsivoglia scrupolo, in un fotogramma di ritmo e parole che immortala il progresso nel regresso della società attuale, come lo stesso artista racconta:
Sentivo l’esigenza di descrivere il periodo che tutti noi stiamo vivendo: si sente parlare di guerra ogni giorno, come se fosse una cosa normale…Nel mentre, assistiamo ad un rapido e repentino decadimento dell’umanità; ho voluto descrivere questa situazione, quest’epoca storica, con un pezzo che, nonostante suoni estivo e frizzante, non ha di fatto alcunché di felice.
Un’antinomia che consente all’ascoltatore la profonda immersione in un testo d’autore minuziosamente curato dalla camaleontica ed incisiva penna del cantautore lughese, avvolto da un abbraccio indie vestito di vivide gemme elettro pop, la cui genesi è la conseguenza di un’attenta analisi, di una serie di quesiti che ciascuno di noi dovrebbe porsi ed a cui, Ruggero Ricci, ci invita a prestare attenzione:
Mi interrogo su quanto si sia spenta la nostra umanità, su quanto siamo realmente disposti a prenderci cura dell’altro, del diverso…Fino a che punto saremmo in grado di spingerci pur di non amare e, di conseguenza, di inaridire il nostro cuore?
Distante da cliché e perbenismi, la vocalità unica e magnetica dell’artista, dona vita alle ombre che aleggiano sullo scenario post-apocalittico, crudo ma dinanzi cui non ci è più concesso voltare lo sguardo, per celarne o rinnegarne l’esistenza, lasciando però, sul finale, un piccolo ma prezioso spiraglio di luce, incastonato ad hoc tra le brillanti striature della speranza, il desiderio sentito di un cambiamento collettivo.
Conclude Ruggero Ricci:
Non tutti i coccodrilli sono asettici. C’è una minoranza che lotta per il cambiamento e che si augura, con il cuore, di arrivare ad un punto di svolta. La mia visione della felicità non è da associare alla ricerca di un domani migliore; penso, piuttosto, che ciascuno di noi debba imparare ad assaporare le cose belle del presente, così da giungere alla consapevolezza di sé, a sentirsi fieri di ciò che è, ogni singolo giorno.
Un mood propositivo e fiducioso verso il futuro, che inizia, imprescindibilmente, dalla coscienza interiore individuale che per rivoluzionare il mondo intorno a noi, occorre, necessariamente, partire da se stessi.
“Coccodrilli” è accompagnato dal videoclip ufficiale, in uscita martedì 14 Giugno, diretto dall’immancabile eleganza raffigurativa di Andrea Zanzucchi.
Dinamismo, autenticità, finezza autorale ed urgenza espressiva sono le chiavi della cifra artistica di Ruggero Ricci, brani che non si pongono l’obiettivo di modificare la realtà, ma di risvegliare il senso empatico, altruistico e civile insito in ciascuno di noi, per stimolarci e portarci a costruire, tutti insieme, un domani migliore.
Ruggero Ricci: biografia
Ruggero Ricci nasce a Lugo (RA) il 13/02/1989.
Fin da bambino dimostra una predisposizione per la musica soul-R&B con successivo inquadramento nel cantautorato elettronico, genere Indie. I suoi riferimenti principali sono: Amy Winehouse, Janis Choplin, Billie Holiday e James Brown, Calcutta, Tiromancino, Franco 126 e Gazzelle.
La passione per la musica lo spinge ad intraprendere la via della composizione di testi come autore parallelamente a quella della didattica del canto grazie all’incontro con la Vocal Coach internazionale Cheryl Porter e con il Vocal Coach Luca Jurman; da qui proseguirà i propri studi in ambito vocale autonomamente, specializzandosi nella didattica e gestione della voce artistica in ambito performativo. Talent Scout, Direttore Artistico, giurato per svariati contest e format TV, Ruggero Ricci partecipa anche a manifestazioni canore, tra cui Sanremo Music Awards (2013, vincitore del Premio Futura come Miglior Cantautore dell’anno), X Factor Italia – Boot camp(2013), Casa Sanremo – ospite (2014), Area Sanremo – finalista (2015 e 2016) e Deejay On Stage (2017).
Nel 2014 pubblica “Contrasti”, il suo primo album ufficiale, a cui fa seguito un tour internazionale che tocca metropoli come Londra, consentendogli di calcare palchi di rilevanza planetaria, quali, ad esempio, quello del Piccadilly Square dell’Oxford Circus e dell’Empire Casinò e di essere opening act di celebri artisti italiani, come: i Nomadi, Marco Masini, Fiorella Mannoia, Alexia, i Finley, Michael Bolton e J-Ax.
Il 2018 è la volta di “La forma delle nuvole”, secondo album di inediti full length, che porta Ruggero a spopolare su tutte le emittenti radiofoniche italiane, ad incontrare i fan attraverso un fortunatissimo instore tour nei Centri commerciali in distribuzione con Feltrinelli e ad esibirsi in concerto nelle più prestigiose venue nazionali.
Nel 2019 e nel 2020, il poliedrico artista emiliano rilascia diversi brani di successo, tra cui “Tsunami” e “Le persone non parlano”, quest ultimo, in collaborazione con il giovane astro nascente del panorama rap italiano, Young Speed.
Il 2021 si apre con la preghiera in musica scritta durante il lockdown “Basterà l’amore”, da quel momento, la carriera di Ruggero Ricci diviene in continua ascesa con la pubblicazione di singoli quali: “Saturno e il tuo nome” (in featuring con Dylan Luppi da X-Factor 2020), “Bombe atomiche”, “Chimere” e “E’ un’altra notte” che gli permettono di superare 1 milione di stream su Spotify e 1 milione di visualizzazioni sul proprio canale YouTube.
Tra le ultime esperienze di rilievo del cantautore, troviamo la partecipazione (prima tramite la delegazione della piattaforma giornalistica “OAplus” e in seguito come artista) al “M.E.I. – Meeting Etichette Indipendenti” – dove per conto della delegazione conferirà due premi all’allievo Dylan Luppi (miglior artista emergente dell’anno) e all’artista Tosca con il brano “Ho amato tutto” (miglior brano d’autore sanremese dell’anno).
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Il tour teatrale di Ermal Meta è stato annullato
Il tour teatrale di Ermal Meta, la cui partenza era prevista per il prossimo 25 febbraio dal Palainvent di Jesolo, e che avrebbe toccato anche il Teatro “Gesualdo” di Avellino il 28 marzo, è stato annullato.
L’artista sarà, infatti, impegnato in studio per la realizzazione del suo nuovo album, in uscita quest’anno, e la cancellazione dei live si è resa necessaria per permettergli di proseguire la lavorazione del progetto discografico e poter quindi tornare a suonare dal vivo presentando anche nuova musica.
L’artista vincitore del Festival di Sanremo del 2018 era atteso ad Avellino per il prossimo 28 marzo, proseguirà il lavoro del nuovo progetto discografico in uscita entro l’anno. Il rimborso del ticket sarà possibile entro il 15 aprile sul circuito di vendita utilizzato per l’acquisto.
Non appena saranno definite le tempistiche di uscita dell’album, verrà comunicato anche il ritorno in tour dell’artista.
È possibile richiedere il rimborso dei biglietti entro il 15 aprile presso il circuito di vendita utilizzato in fase di acquisto.
Per info: www.friendsandpartners.it e www.vertigo.co.it.
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