Il tour teatrale di Ermal Meta, la cui partenza era prevista per il prossimo 25 febbraio dal Palainvent di Jesolo, e che avrebbe toccato anche il Teatro “Gesualdo” di Avellino il 28 marzo, è stato annullato.
L’artista sarà, infatti, impegnato in studio per la realizzazione del suo nuovo album, in uscita quest’anno, e la cancellazione dei live si è resa necessaria per permettergli di proseguire la lavorazione del progetto discografico e poter quindi tornare a suonare dal vivo presentando anche nuova musica.
L’artista vincitore del Festival di Sanremo del 2018 era atteso ad Avellino per il prossimo 28 marzo, proseguirà il lavoro del nuovo progetto discografico in uscita entro l’anno. Il rimborso del ticket sarà possibile entro il 15 aprile sul circuito di vendita utilizzato per l’acquisto.
Non appena saranno definite le tempistiche di uscita dell’album, verrà comunicato anche il ritorno in tour dell’artista.
È possibile richiedere il rimborso dei biglietti entro il 15 aprile presso il circuito di vendita utilizzato in fase di acquisto.
Per info: www.friendsandpartners.it e www.vertigo.co.it.
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Il mondo finirà di notte di Umberto Sebastiano
Tutto ha inizio con una spilla da balia che s’impiglia in un bottone.
Lei, Kyara, ha sedici anni, capelli corti e ossigenati, occhi fissi sugli anfibi mentre va alla riunione clandestina del circolo femminista di poesia.
Alex cammina in direzione opposta, la chitarra al fianco e la camicia abbottonata fino al collo, perché vestirsi come un mod e suonare in un gruppo è tutto ciò che conta. Lei insegue la poesia, lui il sogno della musica. E così si incontrano. Anzi, si scontrano. Talmente forte che, nell’urto, la camicia di Alex si strappa.
È l’inizio di un grande amore e di un viaggio alla scoperta delle gioie del corpo e degli abissi dell’anima, di un sentimento che li unisce ma, proprio come una spilla da balia, unendoli, li lacera, perché questo grande desiderio che tutto consuma è anche uno strappo alle regole immutabili del branco e di una provincia sorda, maschilista e violenta.
Con una colonna sonora che dà ritmo ad amicizie e tradimenti, complotti e bassezze, genitori incapaci di capire e figli che scappano di casa, incursioni nelle parti più buie del giorno e più luminose della notte, la storia di Alex e Kyara disegna una parabola che, toccando il suo punto più alto, tocca anche quello più basso: il luogo dove l’amore e la morte si congiungono.
Se vi sembriamo strani, è perché sappiamo qualcosa che voi avete dimenticato.
L’esordio di Umberto Sebastiano è una canzone ruvida e lirica dedicata all’adolescenza di ogni tempo.
Una storia d’amore delicata e terribile. Un inno al desiderio quand’è giovane, quand’è speranza, fuga e indicibile colpa. Ambientato nella scena musicale del Great Complotto di Pordenone, una delle realtà più originali dell’underground italiano degli anni Ottanta, questo romanzo è una cavalcata a briglie sciolte nelle tenebre, con lambrette al posto di destrieri e chitarre elettriche impugnate come lance. Un invito a spingersi nel buio più profondo, perché solo avventurandosi nel deserto lasciato dal male, si può provare a immaginare un altro mondo dove sentirsi al sicuro.
Umberto Sebastiano: chi è?
Umberto Sebastiano si è occupato di cronaca culturale per L’Unità. Ha scritto per i periodici Virus, Duel e Nocturno. Ha collaborato con il settimanale L’Espresso e con la rivista Left. Come autore televisivo ha firmato programmi come Target (Canale 5), Tempi Moderni (Italia 1) e L’Eredità (Rai Uno). Ha scritto due libri per bambini: Tilda e la luna e Tilda e le parole magiche, illustrati da Valeria Petrone e inseriti nella collana editoriale Lilliput, vincitrice del Premio Andersen 2017.
Nel 2020 ha scritto e ha dato voce, insieme a Silvia Costa, al radiodramma Ecfrasi della finestra, con musiche originali di Claudio Rocchetti. Sempre nel 2020 ha iniziato a collaborare con l’artista Patrick Tuttofuoco in un dialogo sull’esperienza del tempo che ha portato alla realizzazione dell’audio piece Always and Forever (2021) e dell’NFT Forever (2022), un video 3D ispirato a una scena descritta nel romanzo Il mondo finirà di notte.
Nel 2021 ha scritto i testi della Femme Au Marteau, creazione teatrale di Silvia Costa in scena a Valence, Rennes, Parigi, Anversa e Strasburgo.
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Neapolis Mantra con Enzo Gragnaniello e l’étoile Emanuela Bianchini
Neapolis Mantra è un’opera multidisciplinare, ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, che vede sulla scena l’étoile Emanuela Bianchini, con la forza della sua physical dance, e il maestro Enzo Gragnaniello e la sua potente voce black.
Uno spettacolo globale di interazione e compenetrazione tra danza, musica live e parola, ispirato alla cultura partenopea contemporanea.Lo spettacolo è prodotto da Arealive in collaborazione con Sorrento Incontra, MSPD Studios, Asi Nazionale, Calandra Institute – City University of New York e ILICA USA.L’opera, ispirata dall’omonimo album inciso nel 1998 dal cantautore napoletano, omaggia il ventennale della canzone Donna interpretata dall’indimenticata Mia Martini; e indaga la ricerca dell’essenziale dove il corpo e la voce diventano ponte tra il reale e l’irreale permettendo, a chi assiste, di entrare in una dimensione onirica e tantrica. “Neapolis in Mantra” è un viaggio nelle origini più vere e viscerali di Napoli, città che nelle sue più profonde contraddizioni ama i suoi figli e come una madre li protegge e li custodisce gelosamente.Un percorso emozionale che parte dall’intimo, e che entra in una narrazione astratta e visiva, nell’intento di evocare storie di donne, madri e figlie, di compagne amate, cercate, perdute, desiderate, donne fatte di terra, di aria, di emozioni, di aspettative e delusioni.La regia, pensata per creare un’atmosfera essenziale, apparentemente scarna, vive di forti suggestioni visive all’interno dello spazio scenico che muta continuamente al passo con le costruzioni fatte di corpi in perfetta armonia con i testi e la musica, e sapientemente scolpiti da luci ed effetti visuali innovativi.La physical dance, ideata da Mvula Sungani ed Emanuela Bianchini, peculiarità della loro compagnia e che sta ricevendo prestigiosi riconoscimenti nel mondo, alternerà costruzioni coreografiche evocative a momenti più etnici e spirituali.
La colonna sonora sarà affidata ai grandi successi di Enzo Gragnaniello, eseguiti live in versione acustica; brani che l’autore ha scritto per se stesso e per grandi interpreti quali Roberto Murolo, Mia Martini, Andrea Bocelli, Dulce Pontes, Ornella Vanoni, Arisa ed altri.Il Cast di “Neapolis Mantra”Danza
Emanuela Bianchini – étoileDamiano Grifoni – primo ballerino
I solisti della Mvula Sungani Physical DanceMusica
Enzo Gragnaniello (voce e chitarra)
Pietro Gallo (mandolina)
Erasmo Petringa (violoncello)Marco Caligiuri (batteria)Antonio Maiello (chitarra)Attrice: Federica TotaroMusiche originali: Enzo GragnanielloArrangiamenti: Erasmo PetringaCostumi, scene e lighting: MSPD StudiosTesti Teatrali: Antonino GiammarinoCoreografie: Mvula Sungani ed Emanuela BianchiniRegia: Mvula SunganiInizio ore 21:00 – Biglietto da 20€ / 25€ / 35€ -
Il bikini di Sylvia Plath è il romanzo d’esordio di Giada Biaggi
Eva è una brillante dottoranda in Filosofia dell’arte, studia la performance femminista, detesta il “patriarcato negazionista” che si annida dietro i manierismi della “Dandy-Accademia” e dell’intellighenzia mondana, frequenta la fauna delle Fondazioni che fanno tendenza con la loro coda di after-party e anglismi d’ordinanza, vive a Milano in un monolocale soppalcato che costa più del dovuto, legge Sylvia Plath mentre segue compulsivamente gli account social di Claudia Schiffer.
La nostra era una società in cui i momenti non accadevano più in sé e per sé ma erano condannati a diventare rettangoli istantanei di contemporaneità condivisa, meglio se in movimento, con degli effetti speciali e una descrizione accattivante che li rendesse mercificabili nell’immediato. Una società che hackerava i concetti di tempo, memoria e apparenza con più furia intellettuale e certo più confusione di quanto non avesse fatto
l’ultimo secolo di filosofia francese e tedesca. Una società che aveva secolarizzato il proselitismo convertendolo in algoritmi per conquistare follower. Una società che aveva reso il drappeggio bagnato delle statue un orpello inutile, lasciandoci nude e nudi davanti al presente.Impelagata in un’ossessiva relazione di sexting su Instagram, in una tesi di dottorato da concludere con un professore-seduttore e nello straniamento sintetico del diluvio digitale, Eva arriva a dividersi tra cocaina, masturbazione, le sleep stories dell’app Calm e gustosi dialoghi fantasmatici con Freud, Woody Allen e David Foster Wallace.
Il tutto fra le ingerenze più o meno confessabili di un ingombrante padre accademico e una trafila di amori tossici per diversi maschi manipolatori, che dispensano sapientemente mansplaining per diradare le nebbie della “complessità femminile”.
Su un lettino insieme a Mick Jagger, avevamo tutti e due la flebo nel braccio e stavamo facendo la pulizia del sangue.
Mick mi diceva che assomigliavo un po’ a sua figlia Georgia e mi raccontava di quando nello Hampshire aveva acquistato sotto l’effetto dell’LSD un’antica e lussuosa dimora di campagna dell’Ottocento perché credeva di essere un cavaliere.
Mi sembrava davvero contento di ripulirsi il sangue insieme a me. Ma stava per scoccare la mezzanotte.
Potevo farmi di nuovo e poi scrivere a Ludovico.In un mix di comicità e disperazione, sotto l’egida del sorriso di plastica della suicida Marilyn appeso sul water, le esperienze e i pensieri di Eva si tingono di nero e colori acidi, diventando sempre più allucinatori. Fino a tornare, con nuova luce, sui versi di Sylvia Plath, e sciogliere il nodo del loro segreto.
Giada Biaggi: biografia
Giada Biaggi (1991) è una sceneggiatrice, stand-up comedian e autrice di podcast. Laureata in Filosofia, ha collaborato con varie testate, tra cui Cosmopolitan, D – la Repubblica, Elle, Marie Claire. Il suo podcast Philosophy & the City, che attraverso un confronto ironico con la filosofia affronta le tematiche più rilevanti del dibattito contemporaneo, ha scalato le classifiche di Spotify. Cura una newsletter molto seguita, Daddy Issue. Il bikini di Sylvia Plath è il suo primo romanzo.