cinema partenio Avellino

Lacenodoro Scuola: tutti in sala per l’evento conclusivo di Zero in Condotta

Il Cinema Partenio pronto ad accogliere i partecipanti per l’evento conclusivo dei corsi di educazione all’immagine.
Proiettati sul grande schermo i cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole superiori e i momenti più belli del percorso di tutti. Niente voti, tante visioni. Termina Lunedì 29 Maggio il progetto Zero in Condotta – Lacenodoro Scuola che, oltre ad aver portato il cinema nelle scuole, ha portato e porterà le scuole al cinema.

Zero in Condotta: programma della giornata conclusiva

Alle ore 16.00, presso il Cinema Partenio, ci sarà la proiezione di Rue Garibaldi, film di Federico Francioni, che chiude la ricca rassegna dedicata agli studenti con un appuntamento per i partecipanti delle scuole superiori e del CPIA.
La pellicola racconta la storia di due siblings di origini tunisine ma cresciuti in Sicilia, che hanno deciso di lasciare l’isola e partire alla volta di Parigi, barcamenandosi tra un lavoro precario e l’altro e abitando in periferia.
Alle 17.30, invece, partirà l’evento conclusivo alla presenza di tutti i partecipanti delle scuole di ogni ordine e grado. Verranno proiettati i quattro cortometraggi realizzati dagli allievi dei corsi delle scuole superiori, e a seguire contributi visivi che mostreranno il “best of” del percorso fatto nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
I ragazzi saranno invitati a raccontare la loro esperienza con questo percorso di educazione all’immagine, ma anche ad esporre nuove curiosità.
Moderati da Maria Fioretti e Francesco Antonio Forgione, giornalisti di Orticalab, interverranno e risponderanno Leonardo Festa, coordinatore della Giuria Pop del Laceno d’Oro International Film Festival, Carmela Covino, insegnante e autrice, e tutti i formatori del progetto.

I docenti Luigi Cuomo, Bianca Fenizia, Gaia Guarino, Bianca Pacilio, Sergio Sozzo, Alessandro Guerriero, Gianpiero Mustone, Martha Festa, Jessica Festa, Domenico Saracino, la responsabile del progetto Maria Vittoria Pellecchia, il coordinatore della formazione Antonio Spagnuolo, e il responsabile scientifico della didattica Aldo Spiniello, che così commenta il percorso fatto:

I ragazzi di oggi si approcciano ad una molteplicità di audiovisivi. I nuovi social si basano soprattutto sul contenuto video, e magari non vedono tanti film ma fruiscono le serie. Per avvicinarli al cinema siamo partiti da ciò che a loro risulta più familiare, e abbiamo poi allargato il discorso. Quando il confronto parte sul piano comune, su cose a loro contemporanee, l’interesse e l’attenzione per il passato arrivano senza sforzo. Per la parte realizzativa abbiamo provato, invece, a fornire maggiori stimoli a ciò che loro già fanno quotidianamente: video coi loro cellulari. I risultati sono stati davvero degni di nota.


A partecipare ai laboratori dell’edizione 2023 di Zero in condotta – Lacenodoro scuola sono stati oltre 300 allievi divisi in dodici classi appartenenti al Liceo Scientifico Statale “V. De Caprariis” di Atripalda, all’I.C. “Di Prisco” di Fontanarosa, all’I.C. “Don Milani” di Manocalzati, al Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Avellino.

Il progetto ha visto anche la partecipazione di numerosi altri studenti di questi istituti e del Liceo Scientifico “P.S. Mancini” di Avellino alla visione di film proposti nelle sale cinematografiche della provincia: il Multisala Carmen di Mirabella Eclano, il Movieplex di Mercogliano, il Multisala Cinema Partenio del capoluogo.
Zero in condotta – Lacenodoro scuola è il programma organico di attività didattiche sul cinema direttamente derivato dal lavoro e dall’attenzione costante del Laceno d’Oro International Film Festival verso gli studenti per la promozione dell’educazione al linguaggio audiovisivo e lo sviluppo della consapevolezza riguardo al complesso universo delle immagini, alle loro implicazioni e alla loro ricaduta sul terreno concreto delle relazioni, sociali e politiche.
Zero in Condotta – Lacenodoro scuola è un’iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione e del Merito CIPS – Cinema e Immagini per la Scuola https://cinemaperlascuola.istruzione.it/ Un progetto di EIKON associazione culturale, in partenariato con Circolo ImmaginAzione, Sentieri Selvaggi e Quaderni di CinemaSud.
Con il coinvolgimento delle scuole Liceo Scientifico Statale “V. De Caprariis” di Atripalda, I.C. “Di Prisco” di Fontanarosa, I.C. “Don Milani” di Manocalzati, Liceo Scientifico Statale “P.S. Mancini” di Avellino, Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti.

Appuntamento con Finalmente domenica: Antonio Capuano presenta Il buco in testa

Il regista napoletano Antonio Capuano e il suo ultimo film Il buco in testa saranno protagonisti dell’appuntamento di questa settimana con Finalmente domenica.

La rassegna ideata da Zia Lidia Social Club e Cinema Partenio in occasione della riapertura dei cinema, dopo il difficile momento di chiusura totale dovuto alla pandemia. La rassegna ha come scopo principale quello di far tornare il pubblico in sala in sicurezza, scegliendo quest’ultima come punto di fruizione preferito e più adatto alla visione del film.

Zia Lidia Social Club 2021

Zia Lidia Social Club

Il buco in testa, presentato Fuori Concorso all’ultimo Torino Film Festival, durante questa settimana è stato scelto come Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione:

Per la vitalità lucida e appassionata che Antonio Capuano infonde in una vicenda di faticosa redenzione umana e difficile riconciliazione storica. L’autore si confronta con una delle pagine più buie del nostro Paese, delineando con sensibilità, passione e vigore il ritratto di una donna in cerca di pace nel suo presente e libertà dal passato che ne ha segnato l’esistenza.

Questo terzo appuntamento domenicale riprenderà la struttura tipica degli incontri de La voce dell’autore, dando la possibilità al pubblico di interagire direttamente con il regista e i protagonisti del film al fine di un interessante dibattito.

Il buco in testa: la trama

Il buco in testa segue le vicende di Maria (Teresa Saponangelo). La donna vive vicino Napoli, ha un lavoro precario e non ha nessuno a parte la madre, praticamente muta. Suo padre, vicebrigadiere di polizia, è stato ucciso durante una manifestazione da un militante di sinistra quando lei aveva appena due mesi. Lo sviluppo della trama è proprio legato a ciò, infatti Maria scopre che l’assassino del padre ha un volto ed è intenzionata ad incontrarlo. Nel cast, oltre alla Saponangelo, ci sono Tommaso Ragno, Francesco Di Leva, Gea Martire, Vincenza Modica, Anita Zagaria, Daria D’Antonio, Bruna Rossi, Alberto Ricci Höiss e Vincenzo Ruggiero.

Oltre ad essere regista del film Capuano scrive anche la sceneggiatura che è liberamente ispirata ad un  fatto di cronaca. Si tratta della vera storia di Antonia Custra che nel 2007 incontrò l’uomo che uccise suo padre, il vicebrigadiere del terzo reparto celere di Milano Antonio Custra, morto il 14 maggio 1977.

Per poter assistere al film è indispensabile la prenotazione.

Per prenotare si prega di scrivere un messaggio Whatsapp al numero 3286730274

Biglietto intero: € 7.

Biglietto soci ZiaLidiaSocialClub: € 6

Zia Lidia Social Club: riprendono gli appuntamenti sul grande schermo

Si riparte con gli appuntamenti Zia Lidia Social Club che riprende con le proiezioni sul grande schermo al Cinema Partenio di Avellino e al Cinema Carmen di Mirabella Eclano.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Michela Mancusi, presidente di Zia Lidia Social Club, per scoprire non solo i prossimi appuntamenti previsti per questa stagione 2021 ma, soprattutto, per capire come sia cambiata la prospettiva del cinema post pandemia, sia da un punto di vista di produzione che di fruizione.

Nomadland, vincitore di 3 Premi Oscar, ci ha fatto riflettere su come sia cambiato lo spazio intimo di ciascuno che tende a dare maggiore importanza alla propria introspezione e al proprio spazio individuale.

Michela Mancusi: video

Presidente Zia Lidia Social Club

Per Michela Mancusi:

Nomadland è un film che è piaciuto perché ci conte di aprire altri spazi, non confinati nelle nostre abitazioni. Inoltre la pellicola parla di quel nomadismo interiore oltre a quello itinerante in cui ci conduce la protagonista, che decide di abbandonare la propria casa per dedicarsi alla strada per vivere la vita come se fosse un viaggio e, soprattutto, lontana da quegli schemi che sembrano apparentemente imposti.

Il messaggio importante della pellicola è appunto quello di ridisegnare gli spazi, ridisegnare il futuro in base agli spazi. Una prospettiva interessante dopo la crisi che abbiamo vissuto durante la pandemia.

Dopo questo periodo è cambiato anche il modo di vivere gli spazi, come il cinema, che prima davamo per scontati e che ora riviverli, a distanza di quasi un anno, sembra un privilegio. La fruizione sicuramente è cambiata, post pandemia, lasciando qualche traccia.

Zia Lidia Social Club sarà testimone militante di questo cambiamento perché l’obiettivo dell’associazione è quello di tenere vivo il desiderio dell’incontro face to face che appartiene al cinema e al suo senso intrinseco di aggregazione.

Dopo Oro Verde, proiettato la scorsa domenica al Partenio, ci attende un nuovo incontro con Woody Allen al Cinema Carmen di Mirabella Eclano che, dopo tanto tempo, riapre le sue porte al pubblico.

Avellino: Opera senza autore in programmazione al Cinema Partenio

Parte ufficialmente la programmazione dello Zia Lidia Social Club con la proiezione al Cinema Partenio del film Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck (2018), prevista il 23 gennaio alle ore 20.00.

Opera senza autore è un biopic ispirato alla storia di Gerhard Richter (1932), noto artista tedesco.

Opera senza autore: trailer

Opera senza autore di Florian Henckel von Donnersmarck

Florian Henckel von Donnersmarck ci conduce nel 1938 a Dresda, Kurt Barnert, è ancora un bambino, ed è segretamente innamorato di sua zia Elizabeth, una ragazza dall’animo delicato e sensibile, con una forte passione per il mondo dell’arte, dei musei e della musica.

In Germania, durante il nazismo, non c’è posto per persone sensibili come lei e viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico. Elizabeth chiede al medico di non essere sterilizzata perché non sa che, in realtà, ciò che le riserva il futuro è ben più brutale.

Kurt Barnet, intanto, è sopravvissuto al bombardamento di Dresda e ha scoperto di avere un’innata propensione per il disegno e la pittura astratta. Il giovane artista si invaghisce di Ellie, figlia del ginecologo nazista che ha condannato la zia.

Una serie di eventi cambieranno il destino del giovane artista, riportando a galla ricordi della sua infanzia che aveva rimosso.

Opera senza autore

Florian Henckel von Donnersmarck regista

Opera senza autore tratta i lati oscuri del nazismo e il regista, per non rendere scontata l’argomentazione, procede con un parallelismo che affronta le stagioni della vita del protagonista del film, che vanno di pari passo con la storia, gli eventi e le correnti di pensiero di questi anni.

Per scoprire il resto non vi resta guardare Opera senza autore!

Partezigo: un progetto per scoprire e riscoprire il fanciullino che è dentro di noi

Dal 1 dicembre 2019, al Cinema Partenio di Avellino, ci sarà uno spazio dedicato all’arte e alla cultura, non solo cinematografica, e si chiamerà Partezigo. La sala 4 ospiterà attività, laboratori, spettacoli, concerti, corsi, workshop, happening, eventi, dedicati ai piccoli, ai ragazzi, ai grandi, ai molto grandi… A tutti coloro che hanno dai 5 ai 115 anni, a tutti coloro che vogliono guardare/sentire/scoprire/fare arte e, soprattutto, a tutti coloro che la amano e non vogliono vivere senza.

Partezigo

Partezigo

Arte e linguaggi artistici che incontrano lo spazio e le persone: nell’inarrestabile fluire del tempo, ciò accade da sempre! E con il progetto Partezigo, all’interno di una realtà immaginata e realizzabile, si vuole incoraggiare il divenire e il compimento del significato esperienziale, attraverso il sentire chiarificato e intensificato. Concepita come luogo altro che abbraccia il confine di uno spazio reale per trascendere nell’immaterialità e multidimensionalità delle diverse forme/espressioni/esperienze artistiche, essa persegue l’intento di favorire la comprensione dell’arte e del suo ruolo nella civiltà.

Il manifesto/poetica di Partezigo proclama la necessità di una ricerca personale e collettiva, volta ad investigare l’auto-consapevolezza di ciascuna creatura vivente, nel compimento di un’esperienza estetica (in senso artistico). In opposizione alle condizioni che isolano l’arte e la sua valutazione in un regno loro proprio, in contrasto con coloro che ne hanno annunciato la fine e celebrato la morte, essa si muoverà per partecipare alla creazione culturale di una nuova società, propugnatrice di individui che partecipano al mondo interrogandosi sulla situazione in cui versa la condizione politico-culturale dell’umanità, per scegliere cosa combattere e cosa sostenere nella vita sociale dell’epoca in cui si vive, e persuasi ad instaurare un rapporto positivo con certi valori positivi.

Andy Superstar: video laboratorio

Zigarte incontra i bambini al Castello D’Aquino di Grottaminarda

Come ha affermato Marianna Calabrese, presidente dell’associazione Zigarte:

Allo scopo di favorire la comprensione dell’arte e del suo ruolo nella civiltà, si dovrebbe ritornare all’esperienza del corso ordinario delle cose per scoprire la qualità estetica che possiede tale esperienza e non, invece, fornire indizi sulla natura intrinseca dell’esperienza estetica, iniziando ad occuparsi di un oggetto già riconosciuto come opera d’arte e quindi già separato da ogni altra modalità di esperienza. Una concezione dell’arte che cominci dalla sua connessione con qualità colte nell’esperienza comune, sulla base di una trattazione tesa a mostrare che il carattere estetico non deriva in virtù di un’idealità trascendente, ma che è lo sviluppo chiarificato e intensificato di tratti che appartengono a ogni esperienza normalmente compiuta. Il mio filosofo ispiratore è John Dewey che non vuole considerare l’opera d’arte come pura forma isolata e in sé conchiusa, di origine astratta e astorica, concepita da un’idea superindividuale, innata o divina, bensì come la costruzione di un’esperienza integrale attraverso l’interazione tra condizioni ed energie organiche e ambientali.

Rispetto alla questione della cultura in relazione alla dimensione del problema politico, sollevando la prospettiva secondo cui l’instaurazione di una nuova società esigerebbe la distruzione dei valori che dominano attualmente questo agire individuale e sociale, Marianna Calabrese è orientata verso una tesi trasformista: proprio perché l’essere umano nel corso della propria produzione sociale in quanto individuo è indotto a riconoscere e a investire positivamente i valori della società, per spiegare responsabilità, conseguenze, presupposti culturali, che muovono una radicale trasformazione della società, non si può prescindere dal problema della creazione culturale in senso stretto.

Con la poetica della realizzazione dell’impossibilità esploriamo questa prospettiva: far nascere uno spazio culturale articolato, in cui l’equilibrio tra consumo e produzione della cultura renda possibile la creazione e diffusione di significati, per una trasformazione sociale, economica e culturale.

Questo è il primo cartellone Partezigo, quello che chiude un anno per accoglierne un altro.

Partezigo attività e laboratori in programma

Partezigo attività e laboratori in programma

Partezigo vi aspetta previa prenotazione e prevendita presso il seguente numero: 371 44 54 474 o recandosi al botteghino del Cinema Partenio. Il primo dicembre si terrà il primo evento gratuito in cui si svolgeranno le audizioni per comporre un coro voci bianche.

Non mancate!

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