Pasqualino Miano, segretario Condotta Slow Food Irpinia Colline dell’Ufita e Taurasi, ci spiega l’importanza di continuare a far restare in vita le tradizioni culinarie irpine. Oltre alle tradizioni è importante la scelta delle materie prime perché siamo ciò che mangiamo e la nostra salute è strettamente collegata alla genuinità degli alimenti che scegliamo di portare sulla nostra tavola.
Pasqualino Miano era presente alla presentazione de Le ricette di Mafalda l’Irpinia a tavola di Mafalda Meninno.
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Al Museo Irpino si celebra il Giorno della Memoria
Note per la Shoah è l’appuntamento di Venerdì 27 gennaio, alle ore 17.30 presso l’Auditorium del Museo Irpino-Carcere Borbonico di Avellino, che ricorderà uno degli avvenimenti più violenti e toccanti della storia dell’umanità attraverso un suggestivo connubio tra musica e poesia.
L’Ensemble di flauti del Conservatorio Statale Domenico Cimarosa di Avellino, diretta dal M° Salvatore Rella, eseguirà brani tratti da colonne sonore di alcuni dei più emozionanti film sul tema dell’Olocausto e non solo.
Si inizierà con L’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, Adagio di Benedetto Marcello e Gabriel’s oboe di Ennio Morricone, per proseguire con il Coro delle Zingarelle e dei Mattadori tratto da La Traviata di Giuseppe Verdi, John Williams con Schindler’s List, Dmitri Shostakovich con Suite for orchestra n. 2 e terminare con La Vita è Bella di Nicola Piovani. Le musiche saranno accompagnate dalla lettura di brani tratti dalle testimonianze di tre donne, le quali, ancora bambine, hanno vissuto in prima persona la violenza inaudita e incomprensibile dell’evento più tragico della storia del ‘900: Liliana Segre e le sorelle Andra e Tatiana Bucci. Le letture saranno a cura di Angela Caterina del Teatro d’Europa.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
L’evento, ideato e promosso dalla Provincia di Avellino con il Coordinamento Tecnico- Scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca “S. e G. Capone”, rappresenta un’occasione per sensibilizzare la comunità su un tema ancora troppo attuale e riaffermare il ruolo della cultura e della bellezza nel contrastare qualsiasi forma di violenza e discriminazione.
Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
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Nasce C.I.O.E.(’) – Centro Interdisciplinare Opportunità Espressive
Da un’idea di Lello Arena, che per l’occasione ha voluto la collaborazione di Enzo Decaro, nasce C.I.O.E.(’) – Centro Interdisciplinare Opportunità Espressive. Il progetto voluto dal Sindaco Gaetano Manfredi, sostenuto dal Comune di Napoli, rientra nei programmi di Napoli Città della Musica per l’Audiovisivo, è rivolto ai giovani e celebra il settantennale di Massimo Troisi.Le celebrazioni in ricordo di Troisi iniziano con un percorso formativo attraverso la fondazione di un’accademia denominata C.I.O.E.(’) che avrà una durata di tre mesi e sarà a titolo gratuito per i partecipanti.
Il progetto riunisce, dopo anni, le strade professionali di Arena e Decaro che tornano a lavorare insieme per ricordare l’amico e collega con il quale formarono il trio comico La Smorfia.Massimo Troisi viene omaggiato con un progetto specifico che i due storici attori hanno voluto realizzare insieme avviando, per la prima volta, un percorso artistico-formativo che ha l’obiettivo di scovare e formare nuovi talenti.Dal 30 gennaio, fino al 19 febbraio compleanno di Troisi, sarà possibile candidarsi inviando una mail a castingnapoli2023@lelloarena.com
con i dati personali: nome, cognome, data di nascita, residenza, una foto e allegando un file video della durata massima di 1 minuto con l’esibizione (da ballerino, artista di strada, musicista, attore, cantante).Per partecipare è necessario essere maggiorenni senza limite massimo d’età.Dopo un’accurata selezione saranno scelti 100 partecipanti al progetto C.I.O.E.(’) che si terrà tra febbraio a maggio 2023 a Napoli.I partecipanti saranno selezionati da una commissione di docenti designata e diretta da Lello Arena.Verranno formate quattro classi con le seguenti discipline artistiche:Recitazione/scrittura creativa – Musica/Canto –Danza/Movimento coreografico –
Performer (artisti di strada)/Arte circenseOgni classe per ogni disciplina avrà il suo docente di riferimento. Nel progetto saranno coinvolti artisti di fama nazionale ed internazionale tra i quali:Vincenzo Salemme, Nicola Piovani, Arturo Brachetti, Roberto Colella, Lello Arena, Enzo Decaro. Nei giorni a seguire saranno annunciati altri nomi che in queste ore stanno aderendo con grande entusiasmo. Saranno coinvolte inoltre una serie di associazioni nazionali di categoria.Al termine del percorso formativo verranno realizzati otto produzioni con eventi dal vivo che si terranno in agosto a Piazza Plebiscito di Napoli. Tutti gli spettacoli prodotti e messi in scena saranno dedicati a La Smorfia tenendo conto dalla storicità e prendendo spunto dai loro testi.Dichiarazione di Lello Arena:Fare l’artista non è un mestiere che si può fare solo per se stessi. E’ un mestiere social. Si fa per gli altri. Deve, per forza, servire alla Comunità. Il compito di un artista è fare da tramite tra le idee, le melodie, i concetti, i pensieri immaginati dalle menti più meravigliose che il genere umano abbia mai concepito per metterle a disposizione di tutti. Con questo spirito nasce C.I.O.E.(’) !
Dichiarazione di Enzo Decaro:Esattamente come ai tempi in cui nasceva La Smorfia (contemporaneamente a tutte le bellissime, e ancor oggi insuperate espressioni teatrali, musicali e artistiche della Napoli di quegli anni) la parola d’ordine è sempre più “cooperazione”, porte aperte al pensiero che circola, nella tradizione salvifica del passarsi ‘strumenti’ di ricerca e semi esperienziali di bellezza.. Questo, per quel che mi riguarda, il senso più vero e necessario di ‘C.I.O.E.(’). -
KamAak al debutto discografico per la label INRI Classic
Il duo, fusione sinergica tra musica elettronica e musica da camera, è formato dalla violinista e performer Stella Manfredi e dal bassista e producer Luigi Castiello, e debuttano con tre brani per l’etichetta discografica INRI Classic.
Le digital-release, che formano una trilogia con pubblicazioni cadenzate, hanno come titolo Imperfect Disconnect e rappresentano un lavoro concettuale anticipato dal primo brano “Onne“.
Il sound di KamAak affonda le radici nella musica classica ed attraverso la sperimentazione fonde elementi contemporanei alla tradizione. Le loro composizioni sono caratterizzate da suoni ipnotici, crescendo intensi, temi accattivanti mescolati ad un sapore pop che si evolve ed affascina.
Il loro è un lavoro di ricerca che genera composizioni evocative, elaborate nello stile tipico delle musiche da film, pubblicità, contenuti social e televisivi.“Onne” è un brano che racconta il legame che unisce l’uomo al fuoco, una connessione che avviene lungo due linee, che più volte si intersecano, creando, un unico filo conduttore, che lega i tre brani selezionati per questa prima release discografica del duo.
Partendo da campioni di voci di mercanti e di pescatori dell’aria vesuviana, si è costruito un viaggio caratterizzato da forze contrastanti che rimandano la mente ai moti marini (ONNE).Il lavoro audiovisivo conduce lo spettatore in questo viaggio nel quale la protagonista, scortata da una anziana figura, attraversa un mare misterioso. Un video che lascia molto spazio all’interpretazione e gioca con l’allegoria:
il rosso dei capelli della protagonista richiama il magma del Creator Vesevo, l’anziana donna è una chiara citazione a Caronte nell’inferno di Dante, l’orologio donato alla protagonista dall’anziano venditore di ortaggi è un riferimento al tempo liquido di Dalì.Ispirati dalle loro radici, territoriali e culturali, “Imperfect Disconnect” presenta elementi del territorio Vesuviano con tutto il suo fascino. L’intento è produrre musica per un viaggio sonoro durante il quale si incontrano/scontrano la potenza della natura, con la sua capacità distruttiva, e le spigolose, calde e algide ambientazioni estive e invernali che il vulcano – tra miti e leggende – ci regala da millenni. Partendo dai suoni tipici dell’Area Vesuviana inizia così un viaggio sensoriale che accompagna l’ascoltatore in luoghi visionari, onirici e distanti dal proprio essere.
One comment on “Pasqualino Miano racconta la filosofia di Slow Food e l’importanza del territorio”
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