Nico Desideri il 18 settembre, domani, si esibirà live presso il Gold Hotel di Marcianise in occasione della chiusura della campagna elettorale per le prossime Regionali in Campania in cui Luigi Pergamo, candidato con PRI Lega per l’Italia per le circoscrizioni di Caserta e Provincia – Napoli e Provincia insieme agli rappresentanti della lista terranno l’ultimo dibattito con i loro sostenitori.
L’entrata è gratuita ma l’accesso sarà consentito nel rispetto delle norme di contenimento previste e in vigore.
Il concerto di Nico Desideri inizierà alle 21:00.
Nico Desideri: biografia
Nicola Iadicco, in arte Nico Desideri, nasce a Marcianise nel 1970. All’età di sei anni inizia a cantare per gioco, partecipando a diversi concorsi canori. Ben presto il canto iniziato per gioco diventa un lavoro.
Nel 1992 incide il suo primo album Amore…cocco… cola e melodia.
Nel 2000 con l’incisione di Non cambierò la sua popolarità arriva all’apice, facendolo diventare un’artista conosciuto in tutta Italia.
Rieccomi è il nome del suo ultimo lavoro discografico.
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Simone Vignola ci parla di Naufrago, il suo ultimo album: l’intervista
Naufrago (7 dicembre 2018) è l’ultimo album di Simone Vignola, cantautore e polistrumentista campano. Già all’età di sei anni inizia a suonare la chitarra e la musica diventa il suo centro e la sua forma d’espressione.
Nel 2008 all’EuroBassDay è premiato come Miglior Bassista Europeo Under 35, nel 2010 al BOSSLoop vince il premio di Miglior Looper Italiano che lo porta ad esibirsi nel 2011 al NAMM a Los Angeles.
Naufrago è un progetto che si discosta artisticamente da quelli precedenti: c’è maggiore attenzione ai testi, che trovano il giusto equilibrio con il sound. Il disco è ideato e prodotto interamente da Simone Vignola non solo come performer e compositore ma anche come producer. La melodia è sempre caratterizzata dalla contaminazione di groove, funk e pop ma c’è una cura maggiore nei testi che rappresentano una sorta di viaggio introspettivo del cantante.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui per comprendere meglio come sia nata l’esigenza ed il mood di Naufrago.
Simone Vignola
1. Come nasce Naufrago?
Naufrago nasce come un album self made, è un lavoro autobiografico. Dal punto di vista artistico questo lavoro è come una presa di coscienza, in cui il naufragio rappresenta una sorta di metafora che vorrebbe porre l’importanza non sul luogo dove ci si trova in un determinato momento ma sulla destinazione.
Naufrago è un album che si differenzia dai lavori precedenti da un punto di vista di focus: c’è un arraggiamento dei testi differente che non è incentrato sul basso.
2. Il tuo pubblico è stato una parte fondamentale per la realizzazione di Naufrago. Hai avuto paura di deluderli, presentando un album più introspettivo e più cantautorale?
C’è stata una grande partecipazione su Musicraiser, piattaforma di crowdfunding musicale, per cui il mio pubblico ha acquistato il mio album in anteprima. Inizialmente ho avuto il timore di poterli deludere, poi ho pensato che questo sentimento che ha spinto i miei amici a partecipare a questo progetto sia stato mosso nei confronti dell’artista e non finalizzato alla mera realizzazione dell’album. Da questo punto di vista non potevo deluderli perché non mi hanno chiesto niente e questa è una cosa che reputo bellissima.
3. Qual è l’urgenza espressiva che ti ha portato alla realizzazione di quest’album?
Naufrago nasce con il desiderio di arrivare ad un pubblico più ampio, parlando di emozioni perché credo che chiunque possa immedesimarsi nel mood delle mie canzoni.
Naufrago copertina
4. Chi è il naufrago a cui hai dedicato il nome del tuo album e un brano all’interno del disco?
Il naufrago in questo contesto è colui che prende coscienza di essersi perso e riesce a sfruttare tutto ciò che ha imparato nel suo passato e che non è riuscito a mettere in pratica. Attraverso questo processo riscopre emozioni e ricordi sopiti che riescono a fargli superare la condizione di naufrago.
5. In alcuni testi di Naufrago affronti il tema del viaggio inteso come percorso interiore.
Il viaggio di cui parlo nei miei testi ha un significato metaforico perché è un percorso che non ci porta ad una meta fisica ma rappresenta un punto d’arrivo individuale e introspettivo a cui, prima o poi, ciascuno di noi giunge. Il focus non è il punto d’arrivo ma tutte quelle serie di circostanze che ci hanno spinti in quella direzione.
6. In naufrago si percepisce un mood malinconico. Concordi con questa impressione?
Sì, è vero. Nell’album c’è una vena malinconica che mi appartiene più come persona che come artista. Attraverso l’artista esprimi, inevitabilmente, ciò che sei a livello umano. La malinconia che si percepisce non la so spiegare perché fa parte di me e non riesco ad analizzarla.
7. L’amore è un altro tema ricorrente all’interno dei testi di Naufrago.
L’amore per me rappresenta la vitalità dell’essere umano, ritornando al discorso della meta per me il punto d’arrivo è sempre qualcosa di interconnesso con l’amore. Questo sentimento ha una potenza tale che riesce a spingerci oltre i nostri limiti, evitandoci la monotonia di una vita piatta e schematica.
L’oggetto o il soggetto amoroso lo intendo in senso ampio: può essere per una donna, una figlia o una cosa come la musica. Io identifico l’amore come una fiamma che ci spinge a muoverci in modo non scontanto, che ci sorprende ed è in grado di farci scoprire lati di noi stessi che a volte ignoriamo.
Chi ama ha coraggio perché decide di lasciarsi andare, esprimendo i propri sentimenti nel mondo reale perché oggi è più semplice farlo nel mondo virtuale e social. Ho come la sensazione che oggi nel mondo reale non ci sia quasi più bisogno di esprimere l’amore e credo che da questo punto di vista dovremmo fare un passo indietro.
8. Un mondo per me è un brano che parla di speranza, di futuro e di diversità. Siamo diversi da chi? Siamo diversi da cosa?
Credo che ciascuno di noi si senta unico e diverso, oggi bisognerebbe capire dove si trova e com’è collocata la normalità. Un mondo per me è un testo in cui parlo di accettazione della diversità come un modo per poter vivere meglio. Siamo tutti diversi e ciò non deve avere un’accezione negativa, non è qualcosa che ci limita ma che ci caratterizza.
9. Qual è il leitmotiv di Naufrago?
Musicalmente è il funk invece dal punto di vista testuale è la voglia di sfuggire da determinati paletti che ci sono nella nostra società. Il naufragio rappresenta proprio questo processo: quello di uscire dagli schemi, avendo il coraggio di andare controcorrente.
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Claudia Coli torna in una fiction targata Rai
L’attrice Claudia Coli torna in una fiction targata Rai. Sarà infatti lei a interpretare Luciana Castellina in “Romanzo Radicale” di Mimmo Calopresti (una coproduzione Rai Fiction e Italian International Film), docu-film con protagonista Andrea Bosca nei panni di Marco Pannella, che andrà in onda (in prima serata) su Rai3 l’11 novembre.
Luciana Castellina ha avuto un ruolo di spicco nella politica italiana (e non solo), sia come parlamentare comunista che come eurodeputata.
Il suo con Marco Pannella è sempre stato un rapporto caratterizzato dall’incontro-scontro, come si racconta nel film che ha tra i suoi momenti salienti il Referendum per il divorzio nel 1974, che vide i due su posizioni opposte.
«Pannella e compagni avevano avuto il merito di allargare i confini della politica oltre la fabbrica e la chiesa, includendovi anche la cucina e la camera da letto» – dice Luciana Castellina nel film – «Era delicata, anzi una sciagura per la donna se non ci fosse stata la riforma del diritto di famiglia, visto che non garantiva alla donna di poter restare in casa. L’impostazione di Pannella era per l’individuo e la sua libertà, che però si gode in modo diverso se sei povero e sei ricco. Le rassicurate erano solo le donne borghesi».
Di recente Claudia Coli ha partecipato al film “Eravamo bambini” di Marco Martini (prodotto da Wildside, Minerva Pictures e Vision Distribution).
Claudia Coli: biografia
Claudia Coli si diploma alla scuola del Teatro Stabile di Genova, completa la sua formazione in Francia allo Studio Pygmalion e in Italia presso il Centro Teatrale Santa Cristina diretto da Luca Ronconi. Debutta in palcoscenico arriva nel 2000 al Teatro di Genova nello spettacolo “I reverendi” con la regia di Jerzy Stuhr. Nel cinema esordisce in un ruolo da protagonista nel film “Le parole di mio padre” di Francesca Comencini, selezionato al Festival di Cannes, nella sezione Un certain regard. Seguono spettacoli teatrali per la regia di Valerio Binasco quali “Il gabbiano” di Cechov (nel quale interpreta Nina e Cara professoressa di Ljudmila Razumovskaja). Nel 2003 viene candidata al Premio Ubu come Nuova attrice (under 30). Torna al cinema con “Il fuggiasco” di Andrea Manni tratto dal romanzo di Massimo Carlotto. Nel 2004-2005 interpreta Liliana Ungari nella miniserie televisiva “Amanti e segreti 1-2” di G. Lepre Rai 1.
Nel 2005 il regista Patrice Chéreau la sceglie nel film “Gabrielle”, dove recita in lingua francese al fianco di Isabelle Huppert: per la sua performance viene selezionata alla candidatura dei César come “Nouvelle Espoir femminin”. Nel corso degli anni, sempre in cinema, lavora con Renato De Maria, Francesco Falaschi, Marina Spada, Maria Sole Tognazzi, Eros Puglielli e Tony D’Angelo in “Calibro 9”.
In televisione, sempre per la regia di Renato De Maria, prende parte al serial “Medicina generale”. Sul piccolo schermo seguono lavori con Francesca Archibugi (“Renzo e Lucia”), e fiction come “Raccontami”, “L’uomo della Carità” (con Giulio Scarpati), “L’allieva”, “Provaci ancora Prof”, “1992” con Stefano Accorsi, “Don Matteo 10”, “Non Uccidere” e altri.
Tornando al teatro, nel corso degli anni è stata Natasha nelle “Tre sorelle di Čechov” per la regia di Massimo Castri, ma ha anche firmato una sua ideazione assieme al musicista Arturo Annecchino dal titolo “La signorina Else… e di alcuni piccoli valzer” tratto da Arthur Schnitzler. È poi stata la protagonista femminile della commedia brillante “Cercasi tenore” con Gianfranco Jannuzzo e ha lavorato con Nikita Michalkov, V. Malosti, P. Maccarinelli e altri. Ha recitato con Elio De Capitani e Ferdinando Bruni in “Frost/Nixon” e” Afghanistan Il Grande Gioco- Enduring Freedom” prodotto dal Teatro dell’Elfo di Milano.
Claudia lavora come insegnante alla Scuola Civica Paolo Grassi – Summer School ed è docente alla scuola di cinema ICMA, Michelangelo Antonioni. Tiene inoltre laboratori di recitazione su temi monografici, spettacoli teatrali e film.
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La bellezza rimasta è il nuovo romanzo di Roberta Zanzonico
Dal 4 novembre 2022 sarà disponibile in libreria e negli store digitali “La bellezza rimasta” (Morellini), il nuovo romanzo della scrittrice Roberta Zanzonico.
Commenta l’autrice:
Da medico psichiatra, ho avuto il privilegio di ascoltare le storie di tante vite. Quel che più mi ha colpita nella loro narrativa è stata la fragilità (e il coraggio di affrontare una vita incerta nonostante questa). Ne “La bellezza rimasta”, si parla di questa comune fragilità, sia essa imposta dalla malattia o dalla semplice condizione umana. Quella che ci spinge a non vivere il presente e rintanarci in una vita immaginaria. La fragilità che ci fa rifugiare nella nostalgia, che ci svuota la memoria delle parti spiacevoli, che ci spinge a cercare nella vita la semplicità e non il significato. Nel mio romanzo però si parla anche del coraggio di chi decide di vivere una vita vera nonostante tutto.
La bellezza rimasta: trama
La Signora Chiara è una donna anziana che da ormai dieci anni vive nel passato poiché afflitta da una condizione che non le permette più di formare nuovi ricordi. Solo le memorie precedenti alla malattia sono preservate. Una condizione singolare, causata da anni di abuso di alcol, con un risvolto inatteso: permette, a chi parla con la Signora Chiara, di tornare indietro a un momento nel tempo in cui la vita era sembrata gentile. La donna non ricorda, per esempio, che Gioacchino, l’unico figlio del Signor Morbidelli, è guercio poiché ha perso il senno e in un episodio psicotico si è strappato via un occhio. Giacché la Signora Chiara ignora la realtà presente, continua a chiedere al padre, di quel figlio bello e promettente di pochi anni prima. Mentre la gente del paese sogghigna alla vista del Signor Morbidelli, la donna è l’unica a riservargli la stessa cortesia di una volta. Sarà così che l’uomo si troverà a cercare la smemorata nella speranza di rivivere attraverso lei i giorni andati. A uno a uno, gli abitanti del paesino si siederanno al tavolo della Signora Chiara per ricevere la stessa consolazione: tornare indietro a quando si era (o si pensava di essere) felici. Non è forse più semplice tornare indietro che andare avanti? Eppure, la memoria, come alcuni capiranno con amarezza, è un posto alimentato più dall’immaginazione che dalla realtà, che rischia di anestetizzare e infine intrappolare i più vulnerabili, così da precludere loro la possibilità di vivere ancora.
Roberta Zanzonico: chi è?
Roberta Zanzonico (Velletri, 1986) è una psichiatria originaria di Rocca Di Papa (Roma). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2010, si trasferisce a Boston, dove consegue la specializzazione in Psichiatria dopo un periodo di ricerca al Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School. Completa una Fellowship in teoria psicoanalitica al Boston Psychoanalytic Society and Institute nel 2017.
Nel 2018, si trasferisce a Los Angeles per una Fellowship in Consultation and Liaison Psychiatry presso la University of Southern California. Nel 2020, diventa Clinical Instructor presso la
Roberta Zanzonico (Velletri, 1986) è una psichiatria originaria di Rocca Di Papa (Roma). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2010, si trasferisce a Boston, dove consegue la specializzazione in Psichiatria dopo un periodo di ricerca al Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School. Completa una Fellowship in teoria psicoanalitica al Boston Psychoanalytic Society and Institute nel 2017.
Nel 2018, si trasferisce a Los Angeles per una Fellowship in Consultation and Liaison Psychiatry presso la University of Southern California. Nel 2020, diventa Clinical Instructor presso la UCLA, dove insegna nella facoltà di Medicina e nel Dipartimento di Psichiatra. Oltre alla medicina, le sue passioni sono la musica e la scrittura. Ad Aprile 2019, pubblica il suo primo romanzo con Edizioni Ensemble: Blu Stanzessere. Sempre per Edizioni Ensemble, pubblica due racconti: Agnese e l’Azione nel 2020 e El Niño nel 2021.
L’opera è stata pubblicata in accordo con l’agenzia EditReal di Michela Tanfoglio.
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