Franco Arminio, poeta e paesologo irpino, ha dalla sua il potere della parola persuasiva: i suoi componimenti sono scritti in modo semplice, gli argomenti trattati sono diversi ma in tutti traspare un velo di malinconia. L’associazione Per Aenigmata ha organizzato un incontro ad Avellino in cui il poeta ha letto alcuni dei suoi versi in prosa e raccontato l’importanza della poesia e della parola, sia essa ufficiale o dialettale.
Franco Arminio è riuscito a trasformare un reading in un recital partecipato: l’atmosfera è cambiata d’incanto, diventando un incontro familiare e intimo. Il canto, per il poeta, è un potente riattivatore della comunità perché è in grado di rompere le barriere della distanza e allo stesso tempo è portatore di letizia.
Resteranno i canti (2018) è la sua recente raccolta di poesie, che racchiude immagini in versi della natura, di paesi dimenticati, di amore e di dolore.
Il dolore che ti arriva
guardalo, lavalo,
tienilo con te.
Il dolore che tieni
non vola via alla cieca,
ti fa compagnia.
Il dolore serve contro la ruggine, contro le muffe
delle abitudini.
Ecco, ora tu e il dolore siete contenti di stare assieme:
azzurro è il cielo,
un signore ti ha detto
buongiorno.
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Bioginnastica per il riequilibrio posturale bioenergetico spiegato da Stefania Tronconi
Bioginnastica per il riequilibrio posturale bioenergetico è l’ultimo libro di Stefania Tronconi, ideatrice della metodologia Bioginnastica, pubblicato da red! edizioni.
Il libro spiega nel dettaglio tutti gli step che compongono questa metodologia, la sua evoluzione nel corso degli anni, partendo dalla sua nascita fino ad arrivare ad oggi.
La Bioginnastica è una metodologia dinamica perché ha come centro l’uomo e il suo rapporto interconnesso con l’esterno e l’interno, dunque con elementi che di per sé si basano sulla mutevolezza e non sulla rigidità e sulla staticità.
Bioginnastica per il riequilibrio posturale bioenergetico oltre ad essere una guida per poter comprendere meglio questa metodologia è anche un viaggio, in cui ciascun operatore di Bioginnastica ci spiega il proprio percorso, i propri dubbi e le difficoltà affrontate prima di abbracciare completamente questa nuova predisposizione interiore ed esteriore.
La Bioginnastica, infatti, si basa sulla stretta connessione tra ciò che siamo, che comprende i nostri blocchi emozionali scaturiti dal nostro vissuto e da come ciò che di negativo ci ha permeati, ricade sul nostro corpo e sui blocchi fisici ad esso correlati. Ciascuna parte del corpo in Bioginnastica corrisponde ad una parte emozionale perché siamo ciò che viviamo e ciò che sentiamo.
La foto spiega come il nostro malessere causato da determinate emozioni possa influenzare positivamente o negativamente il nostro benessere fisico. Il compito della Bioginnastica posturale bioenergetica è quello di educarci verso un equilibrio psicofisico che sia in grado di farci vivere meglio, reagendo nel modo giusto per il nostro benessere fisico e mentale.
Per farvi comprendere meglio il senso di ciò che ho scritto, riporto dei punti salienti contenuti all’interno del libro Bioginnastica per il riequilibrio posturale bioenergetico:
Conoscere la diversità attraverso le tipologie di persone ci permette di accettare le nostre caratteristiche profonde. Ogni persona è un mondo da scoprire, un’opportunità per riflettere e rifletterci. Siamo diversamente simili: osservando la diversità, accogliamo la similitudine.
…
L’importante è riconoscersi e scoprire le opportunità di essere, migliorarsi e valorizzarsi per ciò che siamo nel rispetto della nostra natura. Essere diversi con le proprie unicità, peculiarità, e talenti, ma simili nel modo di sentire e nelle emozioni che proviamo.
Diversi nei comportamenti ma simili nel desiderio di essere se stessi. La nostra matrice non può essere altro da ciò che è, ogni genotipo ci predispone inevitabilmente a determinate ersperienze, non possiamocambiare la pianta che siamo, ma possiamo trasformarci nella migliore versione di noi stessi.
C’è differenza tra essere un m elo rattrappito e sofferente e un melo rigoglioso e sano. La differenza sta nella capacità di prenderci cura di noi, imparando a cogliere il nostro corpo, conoscendone e riconoscendone le caratteristiche e lasciando andare il giudizio su presunti difetti e imperfezioni. Essere se stessi significa conoscersi, scoprirsi man mano, comprendere grazie alle esperienze chi siamo.
E ancora:
Guardarci allo specchio amando ciò che vediamo senza volerci cambiare: accogliere il tutto. Se valorizziamo di noi la parte perfetta e gioiosa anche le parti di ombra potranno assumere una Luce diversa: le paure diventano limiti ma non limitazioni, gli occhi vedono oltre e trovano la nota armonica che ci realizza…
Bioginnastica: i biotipi
Nella nostra diversità ciascuno di noi è accomunato da determinate caratteristiche fisiche e del sentire. Ciò all’interno della Bioginnastica ha un nome specifico: biotipo. I biotipi nella Bioginnastica sono quattro: Cerebrale, Bilioso, Sanguigno e Linfatico.
Ciascun biotipo rappresenta i diversi insiemi di caratteri morfologici, fisiologici e psicologici che formano la nostra costituzione corporea. In base a biotipo di appartenenza ciascun biotipo tende a reagire in modo diverso, a dare risposte diverse e si manifesta a livello emozionale e posturale in un modo diverso.
La struttura di ciascun biotipo si modifica in base al mondo esterno con cui rapporta e, di conseguenza, ne cambia costantemente anche la postura. Non esistono, in Bioginnastica, biotipi puri ma spesso predomina un carattere, un segno distintivo e ciò dipende dalla storia evolutiva dell’essere umano.
Ecco le caratteristiche di ciascun biotipo e la relativa associazione con ciascun elemento, spiegato nel libro di Stefania Tronconi:
Cerebrale – Elemento Terra
Individuo magro, con il corpo cifotico o scoliotico, ripiegato per deficit muscolare, debole e pallido. Melanconico – nervoso, introverso, introspettivo, intuitivo, emotivo e sentimentale. Prevale la funzione recettiva. Simpaticotonico, ipertiroideo, astenico. Tende a stressare i reni.
Sanguigno – Elemento Aria
Individuo con buona massa muscolare soprattutto nel tronco, se fuori forma accumula grasso addominale e viscerale. Attivo, rubicondo, passionale, curioso, estroverso, loquace e mobile. Prevale la funzione riproduttiva. Anabolico, ipersurrenalico, stenico. Tendenza al grasso flaccido e alle patologie cardiocircolatorie.
Bilioso – Elemento Fuoco
Individuo magro ma con una muscolatura tonica e spesso rigida, scavato in volto. Forte, irritabile, orgoglioso, ha un forte senso della giustizia, leale, emotivo e permaloso. Catabolico, ipertiroideo, ipersurrenalico. Prevale la funzione reattiva. Tendenza all’accumulo di grasso compatto e a sovraccaricare il fegato.
Linfatico – Elemento Acqua
Individuo corpulento tendente all’obesità e al grasso flaccido. Flemmatico, pacifico, calmo, lento, pigro, apparentemente felice, adattabile e dipendente. Prevale la funzione nutrizionale. Ipersurrenalico, astenico, vagotonico, ha il metabolismo rallentato. Tende a ristagni catarrali per scarsa ossigenazione.
Questo è solo un accenno di ciò che è contenuto all’interno del libro Bioginnastica per il riequilibrio posturale bioenergetico di Stefania Tronconi.
Per scoprire il resto non vi resta che addentrarvi in questo mondo leggendo il libro e iniziando a praticare la Bioginnastica!
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Making an entrance Teoria e pratica per danzatori disabili e non disabili
Making an entrance è la prima introduzione pratica per insegnare danza ad allievi disabili e non disabili considerati su un piano paritario.
Questo manuale, scritto in modo chiaro e scorrevole, benché a tratti provocatorio nel suo approccio radicale al rapporto tra danza e disabilità, è una lettura essenziale per chiunque desideri approfondire il tema della diversità attraverso l’arte della danza.
Benjamin individua nell’Improvvisazione il focus centrale del suo studio e si chiede come possa essere utilizzata tale tecnica al meglio per rispondere ai bisogni mutevoli che si esprimono nell’educazione alla danza e nel mondo della performance professionale.
L’autore prende in considerazione la storia dell’integrazione, il luogo che questa può occupare nell’ambito della danza e il suo ruolo nel quadro di una società fortemente disgregata.
Il libro comprende oltre cinquanta esercizi e improvvisazioni studiati per stimolare e ‘sfidare’ studenti di danza di tutti i livelli.
Inoltre evidenzia gli aspetti pratici relativi all’organizzazione di workshop, esaminando tematiche specifiche come le dimensioni dei gruppi, gli aspetti relativi alla sicurezza dei partecipanti in sedia a rotelle e dell’accessibilità degli spazi di danza.
Adam Benjamin
È uno dei massimi esperti di danza integrata.
Pioniere di questo innovativo approccio alla danza, ha fondato CandoCo Dance Company di cui è stato a lungo Direttore Artistico, e ha proseguito la sua ricerca come artista indipendente lavorando in Sud Africa, Etiopia, Israele, Giappone e Corea del Sud, oltre che in numerosi Paesi europei.
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Caffè Borbone sponsor ufficiale del contest Imago 2022 di Comicon
International Pop Culture Festival, che si terrà a Napoli dal 22 al 25 aprile 2022, lo storico concorso di Fumetto e Grafica IMAGO, nato da un’idea dello scrittore Maurizio Ponticello, che quest’anno ha uno sponsor d’eccezione: Caffè Borbone. Ed è proprio “‘na tazzulella ‘e cafè” il tema dell’edizione 2022 del contest: ai partecipanti verrà chiesto di realizzare un elaborato sul caffè inteso come rito sociale e simbolo culturale. Per l’occasione Comicon e Caffè Borbone hanno istituito il Premio Speciale “Caffè Borbone” che offrirà al vincitore uno stage presso l’ufficio grafico dell’azienda napoletana di caffè.
Regolamento
Termine di consegna: 9 Aprile 2022 presso la Taverna del Gargoyle.
Sono esclusi i professionisti
Il disegno deve essere originale
Premio speciale “Caffè Borbone”: lo sponsor ufficiale di IMAGO 2022, Caffè Borbone, decreterà, tramite una giuria dedicata, il vincitore di un premio speciale da loro assegnato che consisterà in uno stage presso il proprio ufficio grafico!
Tema: ’Na tazzulella ’e cafè?
Nero, macchiato, schiumato, shakerato, freddo o, ancor meglio, corto e bollente. Ognuno la beve come crede ma la tazzina di caffè non è solamente la bevanda più amata dagli italiani perché è un vero e proprio culto che unisce il Bel Paese da Nord a Sud. Non solo, bere un espresso è tradizione, cultura e socialità aggregante. E presto se ne accorgerà pure il mondo intero poiché proprio il caffè espresso è stato candidato, all’unanimità, a “patrimonio culturale immateriale dell’umanità” dell’UNESCO. Che significa? Semplice: mantenere intatta una diversità culturale di fronte a una globalizzazione che divora e appiattisce ogni cosa.
Del caffè se ne sono già occupati letterati, poeti e musicisti, e ora tocca a voi.
Imago, quindi, chiede di realizzare un elaborato che rispecchi questo aspetto del caffè quale simbolo culturale e rito sociale. Il caffè, allora, come pretesto per stare insieme alle persone care, o per semplice piacere a fine pasto o di prima mattina: una eccellenza che aiuta tutti ad affrontare la giornata con nuove energie.
È un piacere che non si nega a nessuno, e che Napoli, dove il caffè è più rito che altrove, rimarca con l’invenzione del “caffè sospeso”. Ne sapete qualcosa?
E per voi, che cosa rappresenta il caffè? Quali ricordi, persone, situazioni o immagini rievoca anche solo il suo inconfondibile aroma? Quali ricordi, persone, situazioni o immagini rievoca anche solo il suo inconfondibile aroma?
7 comments on Franco Arminio tra territorio, canti e poesia di ciò che resta coglie l’essenziale
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