Su disposizione della Giunta Regionale della Campania sono sospese da oggi 5 marzo 2020 fino al 18 marzo 2020 tutte le attività ambulatoriali erogate dai Presidi Ospedalieri Frangipane di Ariano Irpino e Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi.
Le attività di sospensione delle attività riguardano anche le Case di Cura Private Accreditate.
Le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni di urgenza, di dialisi, di radioterapia e quelle oncologico-chemioterapiche restano attive.
Vengono assicurate le attività ambulatoriali presso i Distretti Sanitari dell’Asl di Avellino.
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Covid-19: nuovi casi positivi in Irpinia
Dopo l’esito di un tampone effettuato su un soggetto residente nel Comune di Santa Lucia di Serino che è risultato positivo al tampone nasofaringeo ed è stato ricoverato presso l’AORN Moscati di Avellino, sono state attivate tempestivamente tutte le misure finalizzate a contenere il contagio, partendo dalla ricostruzione sui contatti del caso risultato positivo.
Sono stati effettuati infatti, in data 4 luglio 2020, dei tamponi nasofaringei a tutti i contatti che sono entrati in contatto con il soggetto risultato positivo e sono risultati positivi 8 nuovi casi, appartenenti allo stesso nucleo familiare.
I risultati comunicati dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 5 nel Comune di Santa Lucia di Serino
- 2 nel Comune di Serino
- 1 nel Comune di San Michele di Serino
La seguente comunicazione non deve destare paura o ansia ma deve farci riflettere sul fatto che il Covid-19 è ancora presente e che nonostante la libertà nei movimenti dobbiamo evitare atteggiamenti che, sappiamo, possono essere a rischio perché privi del giusto distanziamento.
Quello che vogliamo invitarvi a fare è:
- Evitare di non indossare mascherine nei luoghi chiusi
- Mantenere il giusto distanziamento sociale
- Disinfettare costantemente le mani
- Evitare il contatto delle mani con naso, occhi e bocca
- Cercare di mantenere in essere le norme che abbiamo appreso nei mesi precedenti.
È giusto godersi la tanto agognata libertà, i propri amici e affetti da cui siamo stati lontani per molto tempo ma bisogna farlo con i giusti accorgimenti.
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Nasce la Banca delle parrucche per i malati di tumori
La Banca delle parrucche è un’iniziativa che nasce grazie ai fondi stanziati dalla Legge di Stabilità, che prevede finanziamenti di 450mila euro per i prossimi due anni, da destinare all’acquisto di parrucche per le pazienti malate di tumore.
Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità e L’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio e Alessandra Troncarelli, Assessore alle Politiche Sociali affermano:
È un piccolo segnale, fortemente richiesto dalle associazioni dei malati, di vicinanza e supporto in un momento così difficile come il periodo della malattia.
Oltre a tutte le cure vogliamo alleviare il disagio psicologico che è conseguenza della malattia che non solo colpisce il corpo, ma spesso ha conseguenze anche sulla psiche del paziente.
La Banca delle parrucche è un servizio completamente gratuito.
Le stesse aziende sanitarie della zona insieme agli ospedali apriranno degli spazi dedicati all’interno delle loro strutture in cui i pazienti potranno accedere direttamente alla Banca delle parrucche.
Un’idea similare è partita dall’Associazione A.M.D.O.S. Italia di Avellino, una Onlus per le donne operate al seno.
L’associazione avellinese offre l’opportunità alle donne operate al seno di accedere alla banca della parrucca o al contributo parrucca, destinando ogni anno 1.000 euro ovvero 100 euro a 10 donne operate al seno e che sono in chemioterapia.
Perché non creare invece un servizio che dia la possibilità a chiunque di poter avere una parrucca a costo zero?
La Regione Campania, attualmente, non prevede contributi nonostante siano stati stanziati dei fondi per l’acquisto della parrucca o per agevolazioni completamente gratuite, come quella che vi abbiamo appena mostrato che è attiva nella Regione Lazio.
Facciamo un appello alla nostra Regione Campania e a tutti i rappresentanti sparsi sul territorio affinché, tra una propaganda e l’altra in vista delle prossime elezioni regionali, prendano seriamente in considerazione la possibilità di creare una Banca delle parrucche anche nel nostro territorio.
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Ameir: i risultati del questionario per valutare l’impatto del post Covid
L’Ameir (Associazione malati endocrini irpinia) è attiva sul territorio da oltre dieci anni, proponendo eventi formativi, incontri scientifici, iniziative di comunicazione sociale e sanitaria e campagne di prevenzione.
L’associazione ha effettuato uno studio per valutare e rilevare opinioni, timori e stati d’animo dovuti ai cambiamenti nella vita quotidiana in ambito sociale, familiare, relazionale e lavorativo dopo il lockdown.
Siamo stati così preoccupati dalla paura di un eventuale contagio che abbiamo trascurato una situazione importante causata dalla repentina cattività e cambio delle nostre abitudini che, molto probabilmente in tutti, ha causato qualche scompenso mentale. Siamo animali abitudinari che necessitano di tempistiche graduali, cose che non abbiamo avuto sia quando ci è stato detto di non uscire di casa che quando ci è stato comunicato di poter uscire quasi come prima.
L’Ameir, dunque, avvalendosi dell’impegno dei volontari dell’associazione e dei giovani del servizio civile, attraverso email, messaggi telefonici ha somministrato oltre 100 questionari composti da domande a risposta multipla, per comprendere come le persone hanno vissuto il periodo di quarantena e valutare anche la prospettiva della nuova fase di ritorno alla normalità.
Ameir: risultati del questionario
Dall’attenta analisi delle risposte ottenute si è compreso che il 70% degli intervistati si è adattato al periodo di emergenza, il 47% si è dedicato prevalentemente alla famiglia mentre il 35% ha impiegato il proprio tempo alle attività di smart working.
Il 45% degli intervistati ha compreso a riservare maggiore attenzione nei confronti della vita e dell’ambiente mentre il 42,5% crede che ci sarà un peggioramento delle condizioni sociali.
Il 60% richiedono una sanità più efficiente perché non hanno ritenuto giusto l’aver trascurato, durante lo stato di emergenza sanitaria, le altre patologie.
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