Economia

Roccabascerana, presentati i primi risultati del progetto Forfresh

Il Progetto Forfresh, finanziato nell’ambito del PSR Campania 2014/2020 mis 16.1.2 del Gal Partenio, intende coniugare innovazione e tradizione nella filiera lattiero-casearia di qualità.

Nella prima Giornata divulgativa, svoltasi nella suggestiva Fattoria Savoia a Roccabascerana, il partenariato composto dall’Azienda agricola Francesco Savoia e dall’Università Federico II di Napoli con i Dipartimenti di Medicina Veterinaria ed Agraria, ha presentato i primi risultati raggiunti dal progetto.

La prof Nicoletta Murru, del Dipartimento di Medicina Veterinaria, responsabile scientifica del progetto, ha relazionato sulla caratterizzazione chimico-fisico e nutrizionale del formaggio spalmabile “Lattica” dell’azienda Savoia e sulla determinazione della conservabilità del prodotto stesso (shelf-life), senza e con un nuovo packaging interamente compostabile, con i primi risultati decisamente interessanti che confermano l’alta qualità del formaggio studiato.

Roccabascerana, presentati i primi risultati del progetto Forfresh

La prof Maria Aponte, del Dipartimento di Agraria, ha invece presentato i primi lavori sulla composizione microbiologica ed identificazione dei ceppi autoctoni della Lattica e del latte di Pezzata Rossa da cui deriva, e sulle prime prove di arricchimento della Lattica tradizionale con diversi probiotici al fine di conseguire un formaggio funzionale e nutraceutico.

Sono intervenuti, oltre al titolare dell’azienda Savoia, anche Giuseppe Gorga,  nuovo dirigente regionale della UOD Agricoltura di Avellino, il coordinatore del Gal Partenio Maurizio Reveruzzi, Veronica Barbati, presidente nazionale dei Giovani Coldiretti e Manuel Lombardi, responsabile della filiera Formaggi della Coldiretti.

Al termine del dibattito si è svolta una prova di assaggio tra i partecipanti, che hanno potuto testare i due tipi di formaggi spalmabili, la Lattica tradizionale e quella arricchita con probiotici.

Vertenza Italpack, arriva il sostegno dall’assemblea dei sindaci del Progetto Pilota

L’assemblea dei 25 sindaci del Progetto pilota ha deciso di deliberare un documento di sostegno finalizzato a dare forza alla vertenza Italpack. L’assemblea dei sindaci ha ascoltato con interesse e attenzione le motivazioni e le preoccupazioni esposte dalla Rsu Italpack nel corso di un incontro che si è tenuto venerdì.
 

«Abbiamo raccontato – dicono i rappresentanti sindacali della Rsu – la nostra trentennale storia pregna di dedizione, professionalità e competenza, in un settore difficile come quello del packaging alimentare. Abbiamo descritto loro ciò che, in tutti questi anni di attività lavorativa, siamo riusciti a raggiungere in termini di obiettivi straordinari».

«Abbiamo menzionato di quando, un tempo, avevamo progetti e pianificazioni concrete, supportate da un management all’altezza e da una proprietà interessata, raggiungendo un elevato standard di affidabilità e una notorietà a livello internazionale del nostro brand».

«Abbiamo ribadito che non ci siamo mai tirati indietro neanche quando abbiamo sostenuto in termini economici, sulle nostre spalle, tutti questi anni di crisi aziendale. E abbiamo spiegato degli impegni presi dalla proprietà nella sede di Confindustria, impegni sempre e sistematicamente disattesi».

 
«Oggi, se Confindustria avesse ascoltato le nostre ragioni, avremmo una capacità maggiore nell’affrontare i costi e le sfide che il mercato pone. Soltanto l’innovazione tecnologica, unitamente alla messa a punto dei processi gestionali e alla formazione continua del personale, consente alle attività produttive di avere maggiore performance e competitività».
Vertenza Italpack

Vertenza Italpack

 

«Questo è un concetto che è stato detto e ripetuto ostinatamente ad ogni incontro dalle organizzazioni sindacali, in tutti questi anni. Noi il nostro impegno di lavoratori lo abbiamo sempre dato. Ora ci sono strumenti importanti e canali di accesso ai finanziamenti che si possono utilizzare e che potrebbero rilanciare l’azienda per invertire la rotta. Perché non utilizzarli? Perché non mettere in atto un piano di investimenti serio e credibile in un settore dove gli indicatori economici e di mercato danno in continua crescita? Perché ostinatamente la proprietà non si confronta con i sindacati e le istituzioni territoriali? Perciò, abbiamo il dovere, attraverso iniziative di protesta, di convincere la proprietà a tornare sui suoi passi».

«Martedì ci sarà un’assemblea per fare il punto della situazione e discutere delle prossime iniziative. Con l’unione e la compattezza di tutti i lavoratori possiamo spuntarla. Il momento dell’impegno è adesso».

A Scuola in Europa: consegnate 6 borse di studio

Tredici le pergamene consegnate in UniCredit attestanti la vincita di una borsa di studio per trascorrere un trimestre scolastico all’estero con un programma di Intercultura.

 Tra i vincitori, sei sono residenti in Campania. Tra inizio settembre e fine novembre 2022 avranno la possibilità di vivere un’esperienza formativa di alto livello umano, culturale e professionale all’estero, grazie alla partnership tra Fondazione Giovanni Agnelli, Fondazione Cav. Lav. Pesenti, UniCredit Foundation e la Fondazione Intercultura attraverso la prima edizione del progetto “A Scuola in Europa”.

Le tre Fondazioni coinvolte si sono impegnate a sostenere Intercultura per altre borse di studio a favore degli studenti che vorranno vivere un’esperienza di studio all’estero nell’anno scolastico 2023-24 con i programmi di Intercultura. Il progetto “A scuola in Europa” rappresenta un’importante opportunità formativa per il futuro di questi ragazzi per prepararsi a vivere in un mondo sempre più globalizzato e per imparare a confrontarsi con culture diverse dalla propria.

In Campania, le borse di studio sono state assegnate a: Antonio Laudisio di San Valentino Torio (SA), iscritto all’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Salerno ProfAgri (indirizzo Professionale Agrario) di Sarno (SA). Antonio parteciperà a un Programma Trimestrale in Belgio fiammingo. Marco Leone di Pagani (SA), iscritto all’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Salerno ProfAgri (indirizzo Professionale Agrario) di Angri (SA). Marco parteciperà a un Programma Trimestrale in Francia. Alessia Musto di Forino (AV), iscritta all’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera Manlio Rossi Doria (indirizzo Professionale Alberghiero) di Avellino. Alessia parteciperà a un Programma Trimestrale in Francia. Martina Saviano di Aversa (CE), iscritta all’Istituto d’Istruzione Secondaria Gaetano Filangieri (indirizzo Tecnico Turistico) di Frattamaggiore (NA). Martina parteciperà a un Programma Trimestrale in Repubblica Ceca, Rocco Tedesco di Sant’Egidio Del M. Albino (SA), iscritto all’Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Salerno ProfAgri (indirizzo Professionale Agrario) di Angri (SA).

Rocco parteciperà a un Programma Trimestrale in Serbia. D’Antuono Andrea di Sant’Antonio Abate (NA) iscritto all’istituto scolastico ProfAgri (indirizzo Professionale Agrario) di  Angri (SA), Antonio parteciperà a un Programma Trimestrale in Serbia.

In un mix di emozioni e aspettative per l’imminente partenza, i ragazzi sono stati premiati nel corso di una cerimonia organizzata dalla Fondazione Intercultura e moderata da Giannantonio De Roni, Segretario Generale di UniCredit Foundation, a cui hanno partecipato il Professor Giorgio Barba Navaretti dell’Università degli Studi di Milano e, in rappresentanza delle Fondazioni: Silvia Cappellini, Responsabile UniCredit Foundation; Andrea Gavosto, Direttore e Barbara Romano, Ricercatrice della Fondazione Agnelli; Stefania Danzi, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Fondazione Cav. Lav. Pesenti. Per Intercultura ha partecipato Andrea Franzoi, Segretario Generale.

Le partenze sono previste a inizio settembre 2022. L’esperienza all’estero prevede l’accoglienza in famiglie selezionate, la frequenza di una scuola locale e viene seguita passo passo dalla presenza di un gruppo di volontari. Gli studenti partecipanti riceveranno da Intercultura la certificazione delle competenze acquisite in ogni fase del programma.

A scuola in Europa

A scuola in Europa

Andrea Franzoi, Segretario Generale Intercultura:

Siamo particolarmente orgogliosi di veder partire i primi tredici pionieri di un progetto ambizioso che vede coinvolte tre prestigiose Fondazioni insieme a Intercultura con l’obiettivo di formare una generazione di nuovi cittadini globali. Rivolgendoci specificamente a studenti di scuole professionali e tecniche abbiamo voluto aprire la proposta degli scambi scolastici internazionali a un segmento di adolescenti che ha normalmente meno possibilità rispetto a chi frequenta un liceo di aprirsi alla dimensione internazionale.

Andrea Gavosto, Direttore di Fondazione Agnelli:

Il progetto è importante e innovativo, perché non soltanto offre a studentesse e studenti meritevoli l’occasione di fare un’esperienza formativa e umana di alto livello all’estero, ma contribuisce a rilanciare la centralità degli istituti tecnici e professionali in Italia, che sono anche al cuore delle riforme previste dal PNRR. Particolarmente significativa e da sottolineare è la rilevante presenza di studentesse fra i candidati premiati.

Sergio Crippa, Segretario Generale Fondazione Cav. Lav. Pesenti

La collaborazione di Fondazione Pesenti con Intercultura che da anni ci vede impegnati a favore delle nuove generazioni si allarga ora ad un’iniziativa di grande rilevanza, promossa con due importanti Fondazioni. L’ambizione è che la dimensione europea – che assume in questi giorni ancora maggiore valore – possa diventare patrimonio comune anche di studentesse e studenti degli istituti tecnici e professionali, che in passato hanno beneficiato in maniera più ridotta di programmi formativi all’estero.

Silvia Cappellini, Responsabile UniCredit Foundation ha dichiarato:

Un’istruzione di qualità, unitamente ad arricchenti esperienze internazionali, sono fondamentali perché i giovani si preparino ad affrontare sfide sempre più globali. Queste borse di studio destinate agli istituti tecnici, sono un’iniziativa concreta che testimonia il nostro impegno e la nostra costante attenzione allo sviluppo delle competenze e delle conoscenze di tutti i giovani, affinché sia loro assicurato un futuro migliore.

Per questi adolescenti trascorrere un periodo all’estero, anche grazie a una delle centinaia di borse di studio messe ogni anno a disposizione da Intercultura, è un’esperienza unica, una fonte di crescita personale che lascia un impareggiabile vantaggio competitivo nell’affrontare le sfide umane e professionali di domani. Lo dimostrano anche i dati di una ricerca promossa dalla Fondazione Intercultura con metodologia SROI, focalizzata sull’analisi dell’impatto sociale generato dal programma di mobilità studentesca. Dallo studio è emerso come l’impatto sociale generato sia stato in grado di determinare effetti positivi non solo sui beneficiari diretti ma anche sulla comunità nel suo complesso (famiglia, amici, scuola).

L’investimento effettuato per la realizzazione dell’attività è stato “triplicato”: per ogni euro investito nei programmi di mobilità studentesca di Intercultura, sono stati generati 3,13 euro di beneficio sociale.

Gal Partenio e Università di Napoli Federico II presentano Ecovini

Continua il progetto Ecovini – Effetti di pratiche colturali e di parametri tecnologici e microbiologici sulla qualità di vini rossi di pregio dell’area del GAL Partenio.

Lunedì 6 giugno, alle ore 18:00 presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” Sezione di Scienze della Vigna e del Vino, sede del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Enologiche (viale Italia 62- 68, Avellino) si presenterà il progetto che rientra nella Strategia di Sviluppo Locale “Terra del Partenio” – PSR Campania 2014/2020 Misura 19 Tipologia di intervento 19.2.1 Misura 16 Tipologia di intervento 16.1.1 Azione 2 “Progetto Ecovini” e che vede tra i partner il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Gal Partenio e Università di Napoli Federico II presentano Ecovini

Interverranno per l’occasione Luigi Alfano, titolare dell’azienda agricola Alfano Luigi – Masseria Alfano, Roberto Mazzei, Capo Area Economica di Coldiretti CampaniaLuca Beatrice, presidente del Gal Partenio, Giuseppe Blaiotta, docente di Microbiologia Enologica (sezione di Scienze della vigna e del vino del Dipartimento di Agraria dell’università di Napoli Federico II), responsabile scientifico del progetto E.Co.Vini, Angelita Gambuti, docente di chimica enologica (sezione di Scienze della vigna e del vino del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II), Paola Piombino, docente di aromi del vino (sezione di Scienze della vigna e del vino del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II), Roberta Costa e Jessica D’Elia di Innovativo Srl.

Afferma il presidente del Gal Partenio, Luca Beatrice:

Il settore vitivinicolo rappresenta una realtà di primo piano nel contesto irpino ed in particolare nell’area del Partenio sempre più attento alle azioni innovative attuate in modo efficiente. Il progetto “Ecovini” messo in campo dal giovane e promettente imprenditore agricolo Luigi Alfano e dalla Facoltà di Agraria della Federico II, si interconnette in pieno con le linee di sviluppo strategico del Gal Partenio e mira ad essere una best practices per l’intero comparto produttivo.

Torna a Pavia il Mercatino del Ri-Uso

Torna a Pavia il Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose: ancora grande successo e “tutto esaurito” per l’appuntamento con il vintage e con gli oggetti in cerca di una seconda vita in programma domenica 15 Maggio a partire dalle 10:00 in via dei Mille 102.

Itinerante per natura, il Mercatino del Ri-Uso questa volta ha scelto di materializzarsi dalle 10.00 alle 18.00 nel  giardino della Chiesa di Santa Maria in Betlem a Pavia, in Borgo Ticino. Il giardino si animerà di bancarelle, di colori e di forme, di  oggetti che i cittadini metteranno in vendita, portandoli direttamente dalle loro case alle bancarelle del mercatino dell’usato. Una manifestazione che diventa vetrina per tutti quegli oggetti di cui le persone si liberano per fare spazio in casa, oggetti che riacquistano valore e scopo in un nuovo contesto.

La manifestazione nasce dall’esigenza di rimettere in circolo oggetti ancora in buone condizioni, che magari non ci servono più ma che possono trovare una seconda vita nelle case di altre persone.

Un progetto perché nulla vada perduto ed una iniziativa che ha registrato un grande successo, promuovendo le buone pratiche della cultura del riuso e della filosofia anti-spreco delle 3 R: Riduco, Riuso e Riciclo per salvaguardare l’ambiente e pensare a come si può riutilizzare un prodotto invece che buttarlo via.

Organizzato dall’ Associazione Arca di Noè,  l’evento vede la collaborazione dell’associazione La Stravaganza Onlus e del Comitato MeiStòInBurgh.

Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose

Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose

Gli organizzatori hanno previsto un servizio bar e ristoro attivo per tutta la giornata. In programma, inoltre, laboratori corporei, letture poetiche, sonate al pianoforte e laboratori di giocoleria e ri-uso per i più piccoli a cura dell’associazione La Stravaganza Onlus.

Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose

Mercatino del Ri-Uso Nuova Vita alle Cose

Chiesa di Santa Maria in Betlem: informazioni

Una giornata insieme nel nome dell’economia circolare che dà anche la possibilità a molti di scoprire un gioiello dell’architettura romanica: la Chiesa di Santa Maria in Betlem risale al XII secolo e già dal nome ricorda la vocazione all’accoglienza dei viaggiatori diretti in Terra Santa.

Posta sulla via Francigena, è caratterizzata da una facciata di mattoni rossi decorata da un elegante intreccio di archetti. Il duplice cromatismo del cotto e della pietra arenaria si può vedere in particolare nel portale, fantasiosamente decorato con le figure animali del bestiario medievale e con tralci di vite.

Le stelle scolpite sui battenti del portone richiamano la Madonna della Stella, la cui statua è presente all’interno della chiesa, e la leggenda della sua apparizione e del miracolo da lei compiuto a beneficio di un marinaio che prestava servizio su una nave da carico che risaliva il Po verso Pavia.

Gianluca Nicastro si è aggiudicato il terzo premio dell’edizione 2021 di ReStartApp

Con il progetto Hirpinia TrufflesGianluca Nicastro, ventiseienne originario di Bagnoli Irpino (AV), si è aggiudicato il terzo premio di startup nell’ambito dell’edizione 2021 del Campus ReStartApp, promosso e realizzato dalla Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.

Creare un unico player di riferimento del tartufo Nero di Bagnoli e costituire una prima filiera territoriale sono gli obiettivi di Hirpinia Truffles. Il progetto imprenditoriale si occuperà di valorizzare e affermare il Nero di Bagnoli, tartufo autoctono legato all’Irpinia (il tartufo italiano è stato riconosciuto dall’UNESCO patrimonio immateriale dell’umanità nel 2021), intervenendo sul territorio a sostegno del tessuto economico locale e proponendosi come anello di congiunzione tra operatori, tartufai e consumatori finali. L’idea è di entrare nel mercato nazionale e internazionale del tartufo, facendo leva sulla proposta di un prodotto nuovo legato a una varietà di tartufo ancora poco conosciuta e l’unica legata al Sud Italia. Sarà inoltre realizzato uno dei primi laboratori di dedicati alla trasformazione del tartufo in Irpinia: oltre a commercializzare il prodotto fresco, Hirpinia Truffles intende proporre trasformati classici e innovativi e avviare collaborazioni con chef professionisti, organizzando le fasi della lavorazione esclusivamente in Irpinia.  Elemento distintivo del progetto sarà, infine, il recupero e la messa a reddito di terreni infruttiferi sul territorio.

Dopo 10 settimane di formazione intensiva e un periodo post campus per mettere a punto il proprio business plan, Gianluca Nicastro ha ricevuto un contributo a fondo perduto del valore di 10.000 euroassegnato da Fondazione Edoardo Garrone sulla base della sostenibilità economica e ambientale, dell’innovazione e del potenziale contributo allo sviluppo, alla promozione e alla valorizzazione dei territori appenninici.

Dal 2014, con 11 edizioni complessive degli incubatori dedicati ai giovani imprenditori della montagna, hanno affiancato 140 aspiranti imprenditori e hanno contribuito all’effettivo avvio di circa 50 imprese, attive prevalentemente nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento e del turismo e accomunate dall’obiettivo di valorizzare, promuovere e sviluppare i territori montani e le loro risorse, in chiave innovativa e sostenibile.

ReStartaApp 2021 Gianluca Nicastro

ReStartaApp 2021 Gianluca Nicastro

L’edizione 2022 di ReStartApp, nell’ambito del più ampio del Progetto Appennino, si svolgerà ad Avellino dal 27 giugno al 7 ottobre 2022, in collaborazione con il Comune di Avellino. Il campus residenziale gratuito è dedicato a 15 giovani aspiranti imprenditori in Appennino under 40 provenienti da tutta Italia in possesso di idee d’impresa e startup innovative nelle filiere produttive tipiche della montagna: agricoltura, allevamento, agroalimentare, gestione forestale, turismo, artigianato, cultura, manifattura e servizi.

Per candidarsi c’è tempo fino a venerdì 6 maggio.

Sono partner di Progetto Appennino: Fondazione Symbola, Legambiente, UNCEM, Alleanza Mobilità Dolce, Club Alpino Italiano (CAI), Fondazione CIMA, Open Fiber, Tiscali, Federbim, Federforeste e PEFC Italia.

Primo Maggio: Cgil, Cisl e Uil irpine tornano in piazza

Il Primo Maggio si ritorna in piazza ad Avellino per festeggiare il Lavoro, per riflettere su un rinnovato impegno per la Pace che attraversi il mondo lavoro ed ogni ambito del nostro vivere in una fase di surreale ritorno alla normalità: diseguaglianze, diritti negati, divari sociali e territoriali, sono esplosi e si sono aggravati dopo due anni di pandemia mentre una guerra esplode nel cuore dell’Europa.

La manifestazione organizzata da CGIL, CISL e UIL si svolgerà ad Avellino in Largo Biagio Agnes, già Piazza Verdi, nei pressi del cinema Partenio. L’appuntamento è alle ore 9:30.

Si ritorna in piazza unitariamente (l’ultima volta nel 2018 eravamo a Lioni) per gridare Stop alle armi. Perché sia dato spazio al dialogo, perché sia percorso ogni sforzo per restituire a cittadini, che ne sono ora privati, una vita libera e dignitosa.

Primo Maggio: Cgil, Cisl e Uil irpine tornano in piazza

Primo Maggio: Cgil, Cisl e Uil irpine tornano in piazza

Sarà il Primo Maggio di quanti un lavoro non ce l’hanno, di quanti l’hanno perso, di quelli che si sono spesi a rischio della loro vita durante la pandemia e che, precari, non sono stati assunti, di quelli che hanno continuato a lavorare nei servizi pubblici essenziali come nel privato per garantire la prosecuzione di una vita apparentemente normale, di chi si  ritrova a fare i conti con gli effetti della guerra e con uno stipendio o una pensione erose dai prezzi aumentati a dismisura senza che governo e partiti di maggioranza trovino soluzioni adeguate ai bisogni emergenti dalla realtà.

L’Irpinia si ritrova dopo tre anni più isolata, più debole, più lontana dal resto della Regione, più povera di diritti di quanto non fosse già. La desertificazione industriale prima, dei servizi ora, sono il terreno di coltura dello spopolamento: ogni anno perdiamo più di 3000 cittadini tra decremento delle nascite, emigrazione e morte. La politica non comprende che il tempo del potere e dei poteri è miseramente terminato e i corpi organizzati e la società civile devono trovare insieme la forza di reagire al nichilismo istituzionale che continua a negare un presente e un futuro alla nostra Terra.

Il Primo Maggio  CGIL CISL UIL, il sindacato confederale, darà voce in piazza agli immigrati, a coloro che sono fuggiti scappati dalla guerra, a chi un lavoro non ce l’ha più, a che lavora in nero, in grigio, a chi continua a garantire un servizio, tra mille difficoltà, ai nostri cittadini piccoli, giovani e anziani, a chi soffre per la qualità di servizi distrutti dalla cattiva amministrazione negli enti e nelle società’ di servizi, a chi paga le crisi aziendali , a chi non arriva alla seconda settimana,  in definitiva a tutti quelli che vogliono gridare ancora più forte ora basta!

Ginori 1735 rinnova la storica cisterna sferica

Ginori 1735 rinnova la storica cisterna sferica, si sono conclusi gli interventi di restauro della struttura che sovrasta lo stabilimento, in un’ottica di conservazione dello spirito identitario del luogo, della sua storia e del fascino di una realtà da sempre radicata nel territorio.
I lavori s’inseriscono nell’ambito del programma di investimenti di riqualificazione e ammodernamento del sito di Sesto Fiorentino, che puntano ad una riduzione dell’impatto ambientale, all’efficientamento e all’ammodernamento delle linee produttive e degli uffici.

Ginori 1735, eccellenza italiana del settore lusso e lifestyle, tra i principali marchi mondiali nella porcellana pura e nel design di altissima qualità, è lieta di annunciare la conclusione dei lavori di rinnovamento della storica cisterna sferica che dagli anni ’50 sovrasta la Manifattura e che da sempre rappresenta uno dei simboli distintivi del brand.
Rimodulata completamente nella sua funzionalità, la struttura perde l’originaria funzione di riserva idrica destinata alla produzione, per acquisirne una nuova, puramente estetica, simbolica e comunicativa, collegata al profondo spirito identitario del luogo e al fascino storico di una realtà come Ginori 1735, fortemente radicata nel territorio ma icona internazionale di stile italiano, eleganza, eccellenza e qualità senza tempo.

Ginori 1735 rinnova la storica cisterna sferica

Ginori 1735 rinnova la storica cisterna sferica

Eretta negli anni ’50 durante la realizzazione del sito produttivo di Sesto Fiorentino, la cisterna fu realizzata in cemento armato, con un’altezza di circa 30 metri. Ora sarà visibile anche di notte, grazie ad uno speciale sistema di illuminazione.
I lavori, che hanno richiesto circa sei mesi, hanno riguardato anche la scritta in tasselli di porcellana bianca “Richard Ginori”, storica denominazione del brand, che è stata ripulita e riportata alla sua originale lucentezza.

Il progetto s’inserisce nell’ambito dell’importante programma di investimenti di riqualificazione e ammodernamento del sito di Sesto Fiorentino, avviati nel 2018 dopo l’acquisizione del complesso industriale e potenziati nel corso dell’ultimo biennio, con il rebranding aziendale e il restyling del logo in Ginori 1735, la ricollocazione del Factory Store all’interno della Manifattura e la realizzazione di un’area polivalente dedicata in
parte al nuovo showroom.

Cala il sipario su 35° salone nautico Navigare

Conclusa la 35esima edizione del salone nautico Navigare, organizzato dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica presieduta da Gennaro Amato, ed è tempo di bilanci. Nonostante la soddisfazione degli utenti di poter provare in mare le imbarcazioni dei sogni, punto di forza dell’evento, la kermesse ha subito le avverse condizioni meteo che ne hanno limitato il successo.

Il difficile periodo storico, funestato dalla guerra in Ucraina con le conseguenti ripercussioni sui valori economici mondiali, e l’aumento delle materie prime e di produzione, sono solo alcuni dei motivi che hanno determinato una partecipazione ridotta dei cantieri alla manifestazione. L’ottimo stato di salute della nautica, dal punto di vista produttivo, ha fatto sì che molti produttori avessero portafoglio ordini sold out per quest’anno, anche in virtù degli ottimi affari conclusi al salone internazionale di Bologna a fine 2021 e l’entusiasmo del Nauticsud ad inizio anno 2022.

il presidente di AFINA - Associazione Filiera Italiana della Nautica - Gennaro Amato

Spiega Gennaro Amato, numero uno di Afina:

Esiste un effetto sold out e difficoltà di approvvigionamenti, che sono infatti alcuni aspetti da tenere presente, però non dimentichiamo la questione porti ed ormeggi. Le aziende produttrici della media e piccola nautica, quella tra i 5 e 16 metri, cominciano ad accusare la problematica tanto che molti potenziali acquirenti, ed in Campania la maggior parte, chiedono garanzie ai produttori e rivenditori, in fase di scelta dell’imbarcazione, di poter avere un ormeggio garantito. Questo fattore sta iniziando a limitare il mercato e di conseguenza le adesioni alle esposizioni da parte dei cantieri, un volano che rischia di fermare il comparto.

Ad ogni modo in casa Afina si ragiona anche sulle contromosse e soprattutto sull’ottimizzazione del calendario fieristico per il 2022/2023, come conferma il presidente Amato:

Se da un lato stiamo percorrendo un quinquennio positivo per l’intera nautica italiana, dall’altro non possiamo non analizzare ed affrontare le problematiche del settore. La filiera ha bisogno di garanzie istituzionali, dal punto di vista delle strutture di accoglienze per il diportismo, per non perdere primati conquistati con anni di lavoro. In merito ai saloni nautici la nostra organizzazione sta valutando una riduzione del calendario con una sola edizione del Salone Nautico Internazionale di Napoli Navigare, programmato nel 2022 dal 12 al 20 novembre, e che si svolgerà a Mergellina sul molo Luise. Altro appuntamento napoletano resta quello del Nauticsud, a febbraio 2023 dall’11 al 19, grazie al nuovo accordo con la Mostra d’Oltremare. Ma prima ci sarà il Salone Nautico Internazionale di Bologna (15-23 ottobre) che avrà un ruolo nazionale importante poiché sarà sede di confronti istituzionali sul mondo della nautica.

Ultimi giorni per partecipare alle iniziative dedicate alle imprese locali

Ultimi giorni per partecipare alle iniziative dedicate alle aziende locali dell’Area Vasta di Avellino, nell’ambito dell’edizione 2022 di Progetto Appennino, promosso e realizzato da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con il Comune di Avellino, con l’obiettivo di favorire il consolidamento del tessuto produttivo rappresentato dalle piccole e medie imprese appenniniche del territorio irpino.

C’è tempo fino a mercoledì 6 aprile 2022 per candidarsi a “Vitamine in Azienda”, percorso gratuito di accelerazione dedicato a 15 imprese locali, seriamente interessate e motivate a beneficiare di un servizio di consulenza e coaching personalizzato.
Il coaching – previsto tra giugno e novembre 2022 – si articolerà in 7 incontri individuali, che affronteranno le specifiche problematiche gestionali e manageriali delle singole aziende, per favorire lo sviluppo del business, e 3 incontri collettivi, di carattere formativo più generale, che coinvolgeranno simultaneamente tutte le imprese selezionate.

Attraverso il percorso, i partecipanti potranno acquisire competenze e strumenti concreti, tagliati su misura, per consolidare il proprio modello di business, risolvere criticità organizzative e strategiche e cogliere potenzialità e opportunità specifiche di sviluppo e crescita

È fissata invece mercoledì 13 aprile la scadenza della call per “Imprese in rete”, percorso gratuito di consulenza e accompagnamento alla nascita o al rafforzamento di progetti di rete tra imprese appenniniche del territorio irpino. Collaborare per soddisfare bisogni ed esigenze comuni e, allo stesso tempo, massimizzare le performance dei singoli è il risultato atteso. La rete può essere composta da almeno tre aziende che aderiscono su base territoriale, di prodotto o di filiera.

L’iniziativa si rivolge fino a un massimo di due gruppi di imprese.
Ciascun network parteciperà a 7 incontri, 4 individuali e 3 collettivi – previsti tra giugno e novembre 2022 –
durante i quali le imprese saranno affiancate da consulenti allo scopo di sviluppare il proprio progetto di rete.
Il percorso permetterà alle aziende partecipanti di condividere asset o risorse strategiche centralizzare processi e procedure e mettere in comune conoscenze e competenze, per ottenere insieme risultati che individualmente sarebbero irraggiungibili.

Progetto Appennino

Progetto Appennino

Le call to action di “Vitamine in Azienda” e “Imprese in Rete” sono disponibili on line nell’area bandi del sito web di Fondazione Edoardo Garrone.

Progetto Appennino è ideato e promosso da Fondazione Edoardo Garrone, che per l’edizione 2022 ha individuato il partenariato guidato dal Comune di Avellino – insieme al Comune di Mercogliano e alla Fondazione Polo Terra, in rappresentanza del territorio denominato “Area Vasta di Avellino” – come il più idoneo per realizzare l’originale programma di rilancio delle aree interne.

Formazione per la nascita di nuove giovani imprese, consolidamento del tessuto imprenditoriale esistente, creazione di reti, coinvolgimento di altre dimensioni della comunità nelle attività produttive, strumenti e competenze per dare vita a progetti di sviluppo efficaci perché condivisi e inclusivi sono i pilastri del Progetto.
Tre le iniziative complementari che lo compongono c’è anche ReStartApp, campus residenziale gratuito destinato a 15 giovani aspiranti imprenditori under 40, provenienti da tutta Italia, in possesso di idee di impresa o startup nelle filiere tipiche dell’economia montana. È possibile candidarsi a ReStartApp fino al 6 maggio. Maggiori informazioni sono disponibili online sul sito.

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