«Una politica industriale per il Mezzogiorno. E’ l’appello di Vincenzo Boccia». Il presidente nazionale di Confindustria, in occasione del convegno dell’Altra Avellino, bacchetta il governo giallo-verde e presenta la propria medicina per la ripresa.
Un passaggio fondamentale è certamente quello infrastrutturale. Lo sviluppo riparte dalle grandi opere come la Lioni-Grottaminarda e l’Alta Capacità.
Il numero uno degli industriali non si sottrae alle domande dei giornalisti e interviene pure sul caso Novolegno.
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Campagna nazionale UGL sulle morti bianche
Nell’ambito della campagna nazionale dell’UGL “Lavorare per Vivere” volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno delle “morti bianche”, il sindacato ha organizzato una mobilitazione nazionale nelle maggiori piazze italiane in cui verranno distribuiti ai giovani dei questionari sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
E anche ad Avellino, in piazza Libertà, fino alle 22 sarà presente un gazebo della UGL.
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PNRR: grave errore a scapito del Sud nella distribuzione delle risorse
Afferma Gerardo Santoli presidente di Confimprenditori e membro dell’Osservatorio Nazionale PNRR:
Un grave errore matematico, diciamo così, è stato commesso dal Ministero dell’Istruzione nella distribuzione regionale delle risorse per gli interventi di edilizia scolastica previsti dai bandi PNRR del dicembre scorso. In particolare nel bando asili nido, nonostante l’esistenza di un livello essenziale delle prestazioni inserito in legge di bilancio 2022, l’assegnazione è stata basata sulla proiezione ISTAT di abitanti per regione nell’anno 2035.
Questa proiezione Istat è basata anche sulla migrazione interna da sud a nord, senza tener conto di alcun intervento correttivo, connaturato proprio al PNRR.
Gerardo Santoli
Scompaiono dunque 50mila bambini meridionali che ricompaiono magicamente a nord tra Lombardia e Veneto, dove cioè tante famiglie meridionali sono già predestinate ad emigrare e dove troveranno, già pronto per i propri figli, un bell’asilo nido ad attenderli costruito però con i soldi per realizzarlo a Sud.
La previsione di popolazione dell’Istat, che prefigura un futuro per il Sud simile a quello del decennio passato -e cioè di spopolamento- poteva essere utilizzata come un punto fermo di una quanto mai agognata inversione di tendenza.
Portare cioè lo sviluppo dove manca, favorire le nascite, l’occupazione femminile e il benessere delle famiglie. Niente da fare, invece. Per il governo il Sud sembra proprio essere senza speranza. O forse sarebbe meglio dire che si fa di tutto per negargliela costruendo gli asili nido necessari non in base alla situazione attuale (450mila bambini meridionali su 1.271.000) bensì a quella futura (399mila su 1.261.000).
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Emergenza Covid-19 e Fase 2: nessun accordo tra Cgil, Comune e Regione
Non è stato raggiunto nessun accordo tra il Comune di Avellino, la Cgil e Regione Campania e non è stato trascritto nulla insieme alle altre Parti sociali.
Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino rende nota la notizia perché diversi organi di stampa hanno affermato il contrario.
Non è stato raggiunto nessun accordo tra il Comune di Avellino, la Cgil e Regione Campania
Il Segretario Generale della Cgil dichiara:
Appare doveroso precisare che una proposta di ripartenza per la cosiddetta fase 2 è stata discussa l’altro giorno nel corso di una conference-call e attraverso telefonate intercorse con il sindaco di Avellino, Gianluca Festa.
Fino a questo momento non è stato sottoscritto nessun accordo. Infatti restano da definire dei punti per noi essenziali mentre ve ne sono altri assolutamente non condivisi.
Per la Cgil Avellino è fondamentale rifarsi alle regole nazionali definite anche con le parti sociali e successivamente verificare le peculiarità territoriali.
Noi chiediamo di rendere legislativamente cogenti le tutele del Protocollo di Sicurezza ad ogni livello. Per noi la discussione non vuol dire sottoscrizione e lo avevamo chiarito anche al sindaco Gianluca Festa, il quale ha detto che di sua sponte, comunque avrebbe mandato il documento alla Regione Campania.
Quindi per quanto ci riguarda è confermato il fatto che si continua ad agire ad ogni livello nel rispetto dei Dpcm del 10 aprile scorso. Continueremo a ribadire che si potrà ripartire solo alzando il livello di sicurezza e della tutela della salute, con specifico tavolo in Prefettura.
Quando si deciderà di aprire lo si dovrà fare con assoluta gradualità e certezze di sicurezza.