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Rivoluzione familiare: Il diritto di essere genitori a prescindere dall’orientamento sessuale

Estendere la possibilità di adottare a coppie LGBT+ e a persone single, a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.

Questo l’obiettivo della campagna “Rivoluzione familiare”, che verrà presentata il 1° ottobre al Circolo della Stampa di Avellino Venerdì 1° ottobre, alle ore 17:30, presso il Circolo della Stampa di Avellino si terrà la conferenza stampa di presentazione della campagna “Rivoluzione Familiare”, promossa dall’associazione “Apple Pie: l’amore merita LGBT+”, che ha sede nel capoluogo irpino.
L’intento del progetto è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, la società civile e la politica, sull’urgenza di modificare la Legge 184/1983, estendendo la possibilità di adottare a coppie LGBT+ e a persone single – a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere – che ritengano di aver maturato adeguata disponibilità ad accogliere un figlio e che abbiano le caratteristiche psicoattitudinali
per farlo; così come avviene già da tempo in molti altri paesi dell’Unione europea.

Mara Festa e Antonio de Padova: intervista

Presidente e Vicepresidente di Apple pie

In Italia, ad oggi, è negata questa opportunità, nonostante sia in vigore il principio del superiore interesse del minore – da tutelare in ogni formazione sociale – e che proprio le evidenze scientifiche abbiano mostrato come sia coppie LGBT+ che persone single siano in grado di fornire a un bambino il giusto apporto materiale ed emotivo, al pari delle coppie etero.
«Non c’è pregiudizio che tenga», infatti, è il motto di “Rivoluzione familiare”, iniziativa che ha già ottenuto il patrocinio da più di 100 realtà, tra associazioni e operatori dell’informazione, sparse su tutto il territorio nazionale.

Apple Pie Avellino

Apple Pie Avellino

Durante la presentazione, interverranno: Antonio De Padova, presidente dell’associazione Apple Pie: l’amore merita LGBT+; Immacolata Festa, psicoterapeuta; e l’avvocato Nadine Sirignano.

Angelantonio Citro, portavoce dell’associazione, farà da moderatore. Nel corso dell’evento, inoltre, verrà proiettato
lo spot realizzato per la promozione della campagna e verranno mostrate alcune testimonianze video.
Tutte le cittadine e i cittadini sono invitati a partecipare.

Transgender Day of Remembrance: la giornata mondiale per ricordare le vittime dell’odio

Il 20 novembre è la giornata mondiale del Transgender Day of Remembrance, una giornata per ricordare tutte le vittime che sono morte a causa dell’odio e del pregiudizio nei confronti delle persone transgender.

Contro la transfobia

Contro la transfobia

Il Transgender Day of Remembrance è stato introdotto da Gwendolyn Ann Smith, scrittrice e attivista transgender, per ricordare la morte di Rita Hester uccisa a coltellate nel suo appartamento il 28 novembre 1998 a Allston, un quartiere di Boston. Quando i giornali, all’epoca, iniziarono a parlare del caso, si riferivano a Rita parlando di lei al maschile, in pratica cancellarono l’identità femminile di Rita nello stesso modo in cui era stata privata della vita dai suoi assassini.

Molto spesso non ci si rende conto che affrontare un percorso complesso e delicato come quello del cambiamento di sesso, attraverso l’operazione chirurgica, deriva da un non sentirsi bene nel corpo maschile o femminile in cui si è nati. Scegliere di cambiare identità e metterlo in pratica necessita di forza e di determinazione, che scaturiscono da un senso di malessere perché si ha difficoltà a guardarsi nello specchio e a riconescere l’immagine che si vede riflessa.

Ieri ad Avellino abbiamo festeggiato anche noi il Transgender Day of Remembrance insieme a Mara Festa e ad Antonio De Padova dell’associazione Apple Pie perché siamo anche noi vicini alle vittime del pregiudizio e della transfobia.

omossesualità

No alla transfobia

Con Mara Festa ed Antonio De Padova abbiamo parlato della differenza di genere, di rispetto e degli ultimi episodi che hanno visto al centro dell’attenzione Vladimir Luxuria, ingiuriata e bullizzata nel noto salotto dell’informazione della porta accanto, ciò a cui abbiamo assistito è stata la mancanza totale di educazione, di rispetto e di cultura nei confronti di un essere umano.

Vogliamo ricordare che il bagaglio culturale di una persona non è quantificato dalle lauree ottenute o dai libri letti ma dalla sensibilità e dal rispetto con cui ci si rapporta con l’altro.

Abbiamo tutti il dovere di combattere contro le differenze di genere e contro tutti quei pensieri che alimentano discriminazioni di ogni sorta.

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