Pasquale Scialò nella conferenza cantata “Sanzioni, passioni e tammurriate in bianco e nero”, per il ciclo “Città cantante 2” – giovedì 13 aprile, ore 17:00 al Trianon Viviani.
La seconda conferenza cantata di Pasquale Scialò, intitolata “Sanzioni, passioni e tammurriate in bianco e nero”, racconterà la Canzone napoletana tra gli anni Venti del Novecento e la Seconda guerra mondiale.
In questo arco temporale ci si trova immersi in una scena musicale che registra la convivenza di più correnti: accanto a creazioni dal timbro classico – come Napule è na canzone, Silenzio cantatore, Canzone appassiunata, Chiove, Passione e L’addio – si trovano brani dai colori esotici, coloniali e di regime, come La danza Ma-ka-bù, Serenata a Hitler, ‘E ssanzione, ed Evviva ’a tessera, quest’ultima composta per promuovere l’istituzione della carta annonaria.
A fine guerra è ancora la canzone, più di ogni altro mezzo, a fissare il doloroso mutamento sociale e culturale con brani che alludono alla miscegenation, ossia ai rapporti sessuali tra giovani napoletane e soldati di colore presenti in città nel corso della cosiddetta liberazione, come in Tammurriata nera.
Ospite musicale della serata il trio Suonno d’ajere.
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Alexander Romanovsky si esibirà a Napoli
Alexander Romanovsky vi attende a Napoli il 3 agosto alle ore 21:00 con il suo “Piano B”, un recital tour che prevede tappe in tutta Italia con un palco mobile, costruito su un rimorchio leggero.
L’idea è nata durante la pandemia, periodo in cui all’immobilità forzata c’era bisogno di reagire.
Alexander Romanovsky spiega con queste parole l’idea di questo tour:
Voglio portare la musica classica sia alle persone che ne sono state private nell’ultimo anno sia a quelle che la conoscono ancora poco e non sanno cosa possa fare per loro.
Non potendo il pubblico spostarsi, sarò io a raggiungerlo per suonare nelle diverse realtà sociali, dalle più difficili alle più agiate, nelle piazze, nei quartieri di periferia, negli ospedali e nelle comunità di accoglienza.
Il pianista eseguirà musiche di Fryderik Chopin, Sergej Rachmaninov e Nicola Campogrande. L’evento è stato organizzato e voluto fortemente da Marisa Laurito, direttore artistico del Trianon Viviani, invitando l’artista ad esibirsi nello spazio antistante al teatro partenopeo.
Alexander Romanovsky: biografia
Alexander Romanovsky, classe ’84, è un giovane pianista di fama internazionale. Sin da piccolo si dedica allo studio del pianoforte, dimostrando uno spiccato talento. A 9 anni suona per la prima volta in un’orchestra.
Nel 1997 viene chiamato in Italia da Leonid Margarius, docente presso l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, per proseguire gli studi con lui.
Per il giovane Alexander Romanovsky e per la sua famiglia, questo invito, rappresenta un salto nel buio e sacrifici da affrontare. Trasferitosi in Italia con sua madre e i suoi fratelli più piccoli, gli anni in Italia sono pieni di sacrifici da affrontare e di duro lavoro, che verranno ampiamente ripagati.
Nel 2001, a 17 anni, il giovane raggiunge l’attenzione internazionale, vincendo il concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano.
Da questo momento, per lui, iniziano i suoi numerosi concerti in giro per il mondo.
Nel 2007 viene invitato ad esibirsi, accompagnato da un’orchestra, davanti il sommo Pontefice Papa Benedetto XVI con musiche di Mozart, in occasione del 110° anniversario del Papa Paolo VI.
Il 15 novembre 2011 diventa ufficialmente cittadino italiano. Attualmente è docente di Pianoforte principale presso il Conservatorio di Como.
Alexander Romanovsky ammalia il pubblico con la sua ampia conoscenza del pianoforte, riesce a trasmettere tutta la sublimità, l’incanto e la potenza vibrante che solo il repertorio classico riesce a dare. Il pianista regala forti emozioni al suo pubblico e soprattutto agli amanti di questo genere musicale, riproponendo musiche di grandi pianisti come Sergej Rachmaninov, Mozart e Chopin.
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Storie di donne a teatro: da Eleonora Duse a Elvira Notari
Siamo giunti alla seconda puntata di un caffè a teatro con Francesco Teselli e Gilda Ciccarelli della Compagnia Teatrale La Fermata!
L’argomento che abbiamo deciso di trattare con i due attori riguarda le donne e il teatro, abbiamo fatto un breve exursus, partendo dal teatro greco per arrivare all’800.
Analizzare il ruolo della donna ci ha permesso di comprendere l’evoluzione del teatro, i periodi storici che hanno rappresentato una svolta all’interno di questa antica forma d’intrattenimento e le donne che hanno contribuito ad una maggiore libertà sulla scena.
Oltre a nomi noti come quello dell’imperatrice bizantina Teodora, moglie di Giustiniano, siamo arrivati a parlare di Eleonora Duse, simbolo del teatro moderno, per arrivare a parlare di Elvira Notari, la prima regista donna che è nata a Salerno.
Elvira Notari: curiosità
Elvira Notari nasce a Salerno nel 1875 ed è stata una delle prime donne della storia mondiale del cinema oltre ad essere stata la prima donna regista. Ha prodotto oltre 60 lungometraggi ed è considerata una precorritrice del Neorealismo. Dopo l’incontro con il fotografo Nicola Notari, che diventa suo marito, i due fondano Film Dora, una casa di produzione cinematografica.
Elvira Notari predilige Napoli come set per girare i suoi lavori così come i temi trattati, spesso, ispirati a canzoni napoletane o a fatti tragici realmente accaduti. Nonostante la bravura della regista e il grande successo riscontrato, a causa delle ambientazioni popolari e del suo modo di rappresentare la realtà, non viene valutata positivamente dal nascente regime fascista che cerca di limitare la diffusione dei suoi lavori.
I personaggi femminili descritti da Elvira Notari sono folli, insofferenti alle regole sociali dell’epoca e, dunque, si scontrano con il ruolo della donna di quei tempi, incentrata sul sessismo, sulla sottomissione culturale e sociale. Molti suoi lungometraggi, infatti, sono stati sottoposti a censura e tacciati di anti-nazionalismo.
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Fantasia. Le poesie di Eduardo in musica di Patrizia Cirulli
Il 21 aprile la cantautrice Patrizia Cirulli sarà in concerto all’Auditorium Novecento di Napoli (Via Enrico De Marinis, 4) per presentare live i brani del suo ultimo album Fantasia. Le poesie di Eduardo in musica (Squilibri Editore), disponibile in versione fisica, sulle piattaforme streaming e in digital download.Inizio concerto ore 21.30. I biglietti sono disponibili su https://www.etes.itPatrizia Cirulli sarà accompagnata sul palco da Renato Caruso alle chitarre, Mattia Boschi al violoncello elettrico e Giuseppe Mazzotta alle percussioni. Lo stesso Renato Caruso aprirà la data proponendo due brani tratti dal suo ultimo disco “Grazie Turing”.In questa data saranno presenti due ospiti speciali, Fausta Vetere (NCCP) e Dario Sansone (frontman dei FOJA), che hanno duettato con Patrizia nel disco.Dichiara Patrizia Cirulli:Una grande emozione e una grande gioia presentare le poesie di Eduardo in musica a Napoli in un posto magico come l’Auditorium Novecento Sarà il mio primo concerto a Napoli, un momento condiviso con i musicisti, gli ospiti e il pubblico. Racconterò con devozione e gratitudine il grande Eduardo.L’album “Fantasia. Le poesie di Eduardo in musica” è una trasposizione in musica di dieci poesie di Eduardo De Filippo, un omaggio a una delle figure più significative della storia del nostro teatro. L’album, realizzato sotto la direzione musicale di Marcello Peghin e la consulenza artistica di Mimmo Paganelli e edito da Squilibri Editore, spazia tra generi diversi: dal folk alla canzone d’autore. Il disco contiene una nota introduttiva a firma di Pasquale Scialò e alcune immagini dei dipinti di Beppe Stasi.Spiega Patrizia Cirulli:Incontrando la poesia di Eduardo è successo qualcosa di magico e straordinario che mi ha portato subito a musicare altre sue nove poesie.Mi sono fortemente appassionata al suo mondo poetico Luca De Filippo mi diede una prima autorizzazione alla pubblicazione e, successivamente, arrivarono anche le autorizzazioni degli altri eredi che ringrazio profondamente per avermi permesso di realizzare questo progetto. Musicare le poesie di Eduardo è stato come entrare in un mondo che non ho mai incontrato nella mia realtà, ma mi ha permesso di percepirlo come se lo avessi vissuto da vicino.Questa la tracklist dell’album: “Si t’ ‘o ssapesse dicere”, “L’ammore ched’è?” con Dario Sansone dei FOJA, “Relogio cumpiacente (Fantasia)”, “Io vulesse truvà pace” con Fausta Vetere dei NCCP, “Penziere mieje”, “Quanno parlo cu te”, “‘E mmargarite”, “È notte”, “A…B…C…D…” e “E allora bevo…”Patrizia Cirulli: biografia
Patrizia Cirulli è una cantautrice, compositrice, autrice di Milano, dalla voce “insolita e straordinaria”- come l’ha definita Lucio Dalla. Per tre volte finalista al Premio Tenco e per tre volte vincitrice del Premio Lunezia, ha collaborato con vari artisti, fra cui Sergio Cammariere, Mario Venuti, Fausto Mesolella, Vince Tempera, Pacifico, Sergio Muniz.Nel 2012 pubblica il disco “Qualcosa che vale”, rilettura in chiave acustica dell’album “E già” di Lucio Battisti, in cui suonano 14 fra i migliori chitarristi italiani come Fausto Mesolella, Luigi Schiavone, Paolo Bonfanti, Massimo Germini, Carlo Marrale.Nel 2016 pubblica “Mille baci” (Egea Music) album finalista al Premio Tenco 2016, vincitore del Premio Stilnovo nell’ambito del Premio Lunezia 2016 e vincitore del Premio La musica della poesia nell’ambito del Premio Bianca D’Aponte 2016. In questo album Patrizia ha musicato e interpretato in forma canzone poesie di grandi autori (Quasimodo, Merini, d’Annunzio, Pessoa, Catullo, Garcia Lorca, De Filippo, Kahlo e altri).Due anni dopo pubblica “Sanremo d’Autore” (Egea Music), album finalista al Premio Tenco, in cui Patrizia ha reinterpretato alcuni brani che hanno partecipato al Festival di Sanremo. Nel 2020 ha pubblicato una sua personale versione acustica del brano di Achille Lauro “C’est la vie” e nel dicembre 2021 Patrizia ha scritto il suo primo libro di poesie dal titolo “Sola di fronte al mare” edito da Pluriversum Edizioni con prefazione di Alessandro Quasimodo.