Covid-19: i sintomi stanno cambiando

Dall’inizio della fase 2 sono stati somministrati test seriologici a un campione di italiani (per la maggior parte operatori sanitari e Forze dell’ordine). Più passa il tempo e più dagli esami si iniziano a comprendere maggiori elementi sul Covid-19.

Oms sollecita ad effettuare i test su tutto il territorio

Ancora non si riesce a fare una stima precisa su tutti gli italiani che sono stati contagiati.

Ranieri Guerra, direttore aggiunto delOms (Organizzazione mondiale della sanità) ha affermato, durante un’intervista al Messagero, che è ancora presto per poter fare una stima veritiera per capire gli italiani che sono stati contagiati.

Un stima approssimativa si aggirerebbe intorno a 3 milioni di italiani contagiati. I test che si stanno somministrando sono fondamentali per scoprire chi ha già sviluppato gli anticorpi.

La protezione fornita dalle immunoglobine, che vengono prodotte direttamente dall’organismo dopo aver incontrato il virus da cui scaturisce l’immunità, dura 1 o 2 anni. Ma questa è una statistica fatta su altri virus e non su questo nuovo che riguarda il Covid-19. Finora non esistono al mondo casi di recidiva.

Ranieri Guerra, infatti, invita ad essere tempestivi nella somministrazione dei test sull’intero territorio perché i sintomi del Covid-19 stanno cambiando e dunque servirà maggiore attenzione per non disperdere tutto il lavoro fatto fino ad oggi.

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