Lo scorso sabato c’è stato il sold out a Celzi di Forino. Sul palco un Sal Da Vinci, che ha celebrato l’amore, quello vero e duraturo, con uno spettacolo di oltre 50 minuti. Il suo live ha infuocato la piazza della frazione di Celzi.

il cantante partenopeo
I festeggiamenti a Celzi di Forino, da sempre, si caratterizzano per una grande passione, coesione , compatezza di uomini e donne che fanno di questa occasione un momento di aggregazione forte, tanto da poter affermare Celzi di Forino è un popolo.
La tradizione si distingue grazie a Capitano, Alfonsino, Robero, Lucio e tutte le nuove leve di cui misconosciuti i nomi da parte della scrivente, solo per una questione di età generazionale differente. A loro va un grande grazie , anche per la scelta giusta del cantautore partenopeo che ha saputo con la sua performance, far comprendere che l’amore è il motore di tutto, e i ragazzi di Celzi di Forino.
Quest’amore per la loro terra non lo nascondono, lo offrono senza remore, sicuri di poter essere un anello duraturo per una Forino di qualità. L’attesissimo Ciuccio di Fuoco a conclusione della processione di S. Anna poi vista dal drone ha incantato gli spettatori che sono soliti seguire questo rito con fede, devozione e dedizione.

Comitato Festa Celzi di Forino
Come ha dichiarato il Comitato festa di Celzi di Forino:
Sono stati mesi di lavoro intenso, senza tregua, ma ne è valsa la pena. Vedere Celzi piena di gente è stata una vittoria per noi del comitato festa.
Un Comitato festa che con l’animazione Colibry di Ilenya e Nataly ha portato i più piccini a rallegrare il corso principale con il loro entusiasmo e la loro genuità. Scommetto che terminata la festa, sono già pronti ad organizzare la prossima e chissà qualche anteprima non ci venga annunciata tra qualche mese.
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Covid-19 in Irpinia: nuovi 21 tamponi naso-faringei sono risultati positivi
Dagli ultimi tamponi naso-faringei effettuati in Irpinia, 497, sono risultati positivi al Covid-19 nuovi 21 casi.
nuovi aggiornamenti sui casi positivi in Irpinia
I risultati pervenuti dall’ASL di Avellino sono i seguenti:
- 4 residenti nel comune di Avellino
- 1 residente nel comune di Domicella
- 1 residente nel comune di Lapio
- 1 residente nel comune di Manocalzati
- 1 residente nel comune di Melito Irpino
- 2 residenti nel comune di Montefalcione
- 1 residente nel comune di Monteforte Irpino
- 1 residente nel comune di Montefusco
- 1 residente nel comune di Montemiletto
- 1 residente nel comune di Montoro
- 1 residente nel comune di Pago del Vallo di Lauro
- 1 residente nel comune di Santo Stefano del Sole
- 1 residente nel comune di Senerchia
- 4 residenti nel comune di Solofra
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History 90: il festival itinerante
Parte il 25 aprile da Napoli History 90, il festival itinerante della musica dance anni 90 e 2000.Con un programma live che coinvolge artisti iconici come Datura, Ice MC, Los Locos, Nathalie Arts (Soundlovers) Neja, Paps (Paps ‘N’ Skar) e Taleesa; si rivivranno le sensazioni e le atmosfere che hanno caratterizzato la fine del ventesimo secolo.Appuntamento per martedì 25 aprile (Festa Nazionale della Liberazione) per il primo appuntamento del festival History 90. Un evento itinerante che partirà dal club Nabilah di Bacoli, in provincia di Napoli, ideato e curato dalla società Groovesensation in collaborazione con DROP. Il primo appuntamento avrà inizio dalle ore 11 fino alle 23 e il prezzo del biglietto è di euro 25.L’idea di base è riunire i protagonisti di una straordinaria stagione musicale per rivivere le emozioni e le atmosfere che ruotavano nelle migliori discoteche d’Italia che hanno fatto la storia della musica dance.Dopo l’appuntamento de 25 aprile il festival continuerà il suo viaggio itinerante il 24 giugno al Maremō beach club di Salerno per poi proiettarsi in piena estate in Sardegna (10 agosto presso Maracuja Club di Budoni – SS), in Calabria (18 agosto presso il Sottosopra Beach di Diamante – Cs) e infine in Puglia (20 agosto presso il Parco Gondar di Gallipoli)La musica dance degli anni ’90 è stata una vera e propria rivoluzione culturale e musicale che ha influenzato intere generazioni. History 90 sarà un viaggio indietro nel tempo, attraverso un mix di musica, moda e cultura pop che ha caratterizzato quegli anni d’oro.Gli anni ’90 sono stati un decennio di grande successo per la musica dance, in Italia come nel resto del mondo. Datura, Ice MC, Los Locos, Nathalie Arts (Soundlovers) Neja, Paps (Paps ‘N’ Skar) e Taleesa sono solo alcuni degli artisti che hanno dominato le classifiche e che ancora oggi vengono ricordati con nostalgia.La dance degli anni ’90 è stata caratterizzata da un sound unico e coinvolgente, che ha unito influenze musicali di diverse culture, dall’Europa all’America Latina. L’immagine degli artisti era altrettanto importante: i colori fluo, i tessuti elastici e le acconciature esagerate hanno reso la moda degli anni ’90 un’icona indelebile.Ma la dance degli anni ’90 non era solo moda e musica. Era anche un simbolo di un’epoca di cambiamenti, di nuove opportunità e di apertura al mondo rappresentando la voglia di divertirsi, di ballare e di essere liberi.L’evento sarà un’occasione per rivivere tutte queste emozioni e per ballare insieme ai grandi successi che hanno segnato un’epoca. Non perdete l’opportunità di viaggiare indietro nel tempo e di vivere di nuovo la magia degli anni ’90. -
Emergenza Covid-19: le proposte economiche di Maurizio Petracca
L’emergenza Covid-19 impone la necessità di dare vita a politiche di sostegno che devono interessare tutti i settori economici e produttivi. Ovviamente il lockdown non ha risparmiato l’agricoltura.
Maurizio Petracca dichiara:
In questa fase così delicata anche dal punto di vista produttivo ed economico sarebbe prioritario prevedere la proroga di tutte le scadenze relative alle misure del Psr al 31 dicembre 2020, il pagamento da parte di Agea di tutti i contributi relativi sia agli anni pregressi sia come anticipazione per il 2020 al 70%, la richiesta dello stato di calamità che riguardi tutti i comparti agricoli regionali con l’obiettivo di definire al riguardo anche una specifica misura del Psr.
Inoltre sarebbe auspicabile prevedere un’anticipazione sulle risorse a valere sulla programmazione 2021/202717.
Maurizio Petracca parla dell’emergenza economica da Covid-19
Maurizio Petracca: le proposte
Per le misure a premio:
Prendendo spunto dalle difficoltà recenti e dallo scenario presentato da AgEA e considerando la possibile lunga durata dell’emergenza Covid-19, si ritiene necessario che l’Assessorato all’Agricoltura debba porsi l’obiettivo improcrastinabile di risolvere un problema che sta creando e creerà nei prossimi mesi uno stato di forte difficoltà al settore agricolo ovvero la mancanza di liquidità per le aziende e la necessità di attivare, quanto prima.
Qquello che è previsto dal Regolamento (UE) n. 640/2014 che al paragrafo 1 dell’art. 4 – Forza maggiore e circostanze eccezionali – così riporta
….Per quanto riguarda i pagamenti diretti, qualora non abbia potuto adempiere ai criteri di ammissibilità o ad altri obblighi per cause di forza maggiore o circostanze eccezionali, il beneficiario continua a godere del diritto all’aiuto per la superficie o gli animali che risultavano ammissibili nel momento in cui è sopravvenuta la forza maggiore o la circostanza eccezionale.
È necessario in questa fase, ottenere l’anticipazione al pagamento, sulla base del dato storico delle erogazioni relative alle domande presentate negli anni precedenti, delle misure 10 (Pagamenti agro-climatici-ambientali) – 11 (Agricoltura biologica) e 13 (Indennità a favore delle aree soggette a vincoli naturali) per l’anno 2020 in mancanza di presentazione della domanda di aiuto. Detta anticipazione dovrà corrispondere al 75% dell’importo medio precedentemente erogato. Sbloccare, inoltre, i pagamenti delle suddette misure per le annualità precedenti determinati dai controlli Agea sulla Condizionalità, su errori di superficie o altri motivi di carattere burocratico.
Per le misure a finanziamento:
Quante aziende agricole o dell’agroalimentare attiveranno il finanziamento delle misure di ammodernamento, considerata la difficoltà finanziaria molto stringente che il problema Covid-19 sta determinando, e quante riusciranno ad attivare una fidejussione vista la complessità finanziaria, economica e burocratica della stessa?
Quante aziende riusciranno, per problemi legati al mercato del lavoro (impossibilità degli spostamenti, sicurezza sul lavoro a seguito della pandemia) a partire con le attività o a completarle nei prossimi mesi? Quante aziende sono in procinto di rinunciare al finanziamento viste le difficoltà finanziarie che si potranno determinare?
Anche in questo caso bisogna operare non per provvedimenti spot ma spostare, inderogabilmente, prorogando gli impegni di chiusura delle attività delle aziende e degli enti almeno a fine 2020, definendo, inoltre, uno spostamento degli adempimenti burocratici (avvio dei lavori, comunicazioni varie, proroghe, ecc.) per evitare difficoltà operative nel rispetto, allo stesso tempo, degli obblighi di sicurezza necessari.
Bisogna, invece, facilitare, quelli che sono in fase avanzata o di chiusura dei progetti e che hanno presentato domanda di pagamento o di saldo finale, attivando i pagamenti sulla base della documentazione contabile e solo successivamente a quelle delle opere realizzate.
Per le misure strutturali e di ammodernamento destinate alle aziende agricole e agroalimentari del Psr agevolare l’accesso alle anticipazioni, per quelle pubbliche favorire la chiusura dei lavori con una copertura del 100% del contributo ammesso; introdurre uno strumento rapido di spesa per progetti di ammodernamento per importi inferiori ai 50.000 €.
Stato di calamità e situazioni di carattere generale: Lo stato di calamità va esteso a tutti i comparti agricoli senza escludere nessuna delle attività produttive. La produzione zootecnica bovina, suina, ovicaprina, l’ortofrutta, il vivaismo, la frutta in guscio, l’olivicoltura e la viticoltura attualmente escluse vanno ricomprese in quanto produzioni tipiche regionali spesso valorizzate da marchi di qualità comunitari. Prevedere l’accesso facile al sistema assicurativo (grandine e aziendale) e introdurre il fondo assicurativo regionale per garantire le prossime coltivazione sia dall’eventuali calamità naturali, sia per sostenere le speculazioni del mercato a cui le aziende andranno inevitabilmente incontro per almeno tre anni.
Maurizio Petracca conclude:
Queste proposte confluiranno nella piattaforma, nel programma di aiuti che la Regione Campania intende sottoporre nelle prossime ore al Governo nazionale. L’incertezza della fase che viviamo, le incognite relative alla durata delle misure restrittive oggi attive, la contrazione della domanda e dei consumi sono tutti elementi che, anche nel settore agricolo ed in tutti i comparti in cui si articola, hanno determinato una situazione di grande difficoltà che gli operatori e gli imprenditori rappresentano in tutta la sua gravità. In questa congiuntura è necessario un impegno senza precedenti da parte di tutti, un impegno unitario per dare risposte concrete, oltre ogni interesse di parte, a chi vive una condizione di disagio. L’emergenza Covid-19, oltre ai gravissimi aspetti sanitari, ha portato ad una crisi generale dal punto di vista produttivo ed economico che potrà essere superata solo grazie a politiche mirate, flessibilità europea, coesione nazionale.
In particolare ho proposto, in aiuto delle imprese in sofferenza, di istituire un mutuo – almeno quinquennale – a tasso zero, in funzione del reddito dell’anno precedente, in modo da affrontare le difficoltà della contingenza.
Inoltre, ho sollecitato l’abbuono delle ultime tre mensilità di fitto di tutte le attività commerciali costrette alla chiusura con la modalità del credito d’imposta e l’abbuono delle rate Imu per le categorie produttive D del 7.5 per mille da versare allo Stato. Inoltre, ho chiesto che la Regione Campania solleciti il Governo centrale perché vari un programma di sostegno e di agevolazioni per i professionisti ed i titolari di partita Iva da un punto di vista di sgravi fiscali e di finanza agevolata come strumenti utili al rilancio dell’economia. Si tratta di misure utili, concrete e anche di respiro più ampio rispetto ad interventi una tantum che rischiano di avere un carattere eccessivamente episodico e non strutturale.