Ludovico Einaudi è uno dei pianisti più amati e apprezzati al mondo. Inizia la sua carriera come compositore classico ma subito incorpora altri stili e generi, tra cui pop, rock, world music e musica popolare, creando brani e colonne sonore famose a livello internazionale.
L’artista torinese riporta la sua musica nella natura incontaminata d’Italia con una serie di concerti immersi nello scenario emozionante di parchi nazionali, riserve naturali, calette, valli, laghi e altipiani incontaminati, raggiungibili solo a piedi, all’alba, al tramonto, sotto cieli stellati. Un invito a fondere l’esperienza musicale con il paesaggio naturale. Con Ludovico Einaudi suonano Federico Mecozzi al violino e alla viola e Redi Hasa al violoncello.
Giovedi 5 agosto il suo nuovo tour estivo arriva nella suggestiva location del Parco Nazionale del Cilento e precisamente sul Pianoro di Ciolandrea. Il luogo ideale per Ludovico Einaudi che tra le sue sedici tappe italiane ha scelto di esibirsi su una terrazza naturale a 450 metri di altezza a picco sul mare che affaccia sul Golfo di Policastro direttamente sull’area marina protetta degli Infreschi e della Masseta.
Sotto c’è il borgo marinaro di Scario e con una vista mozzafiato è possibile scorgere la costa calabra, il Cristo di Maratea e le isole Eolie. Alle spalle c’è il massiccio del monte Bulgheria una delle vette più alte della Campania.
Nell’estate in cui tutto vuole ricominciare, Ludovico Einaudi riporta la sua musica in cammino nella natura e invita il pubblico a camminare insieme a lui.
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Banksy, l’arte della ribellione: il trailer
Banksy, l’arte della ribellione è un docufilm di Elio Espana sullo street artist inglese più talentuoso e ribelle del nostro tempo. La sua popolarità non nasce solo dalla bravura dell’artista ma dal modo sovversivo e di denuncia che lo caratterizzano da sempre.
Ricordiamo, ad esempio, quando l’artista ha sostituito dei dipinti in un museo con i suoi o il clamore di quando una sua celebre opera, Girl with Balloon, viene battuta all’asta per 1 milione e 42 mila sterline. Nel momento stesso in cui l’opera è stata venduta e doveva essere tolta dalla sua cornice, la tela ha iniziato ad autodistruggersi perché vi era un meccanismo inserito nel retro che, probabilmente è stato attivato da Banksy stesso.
Ogni gesto, ogni graffito o dettaglio rappresentato da Banksy è una denuncia sociale e politica. Attraverso la sua arte lo street artist è riuscito, negli anni, a dare valore e una rapida evoluzione a questa forma d’espressione artistica, facendole avere un valore anche nel mercato dell’arte.
Banksy è l’artista di strada più conosciuto al mondo ma di cui non si conosce l’identità. È un artista capace di stupire e lanciare messaggi importanti, utilizzando la street art in un modo personale che ne ha confermato uno stile inimitabile.
I suoi temi ricorrenti sono topolini, poliziotti inglesi, bambine con palloncini, soldati che al posto delle arme lanciano fiori. Le sue opere sono tutte sparse per il mondo per raccontare e ricordare qualcosa a tutti.
Elio Espana con questo lavoro cinematografico scava nel profondo di questo artista, conducendo lo spettatore in quei luoghi e nel contesto culturale in cui è nato. Ciò che emerge dal lungometraggio è anche l’ispirazione da cui nasce la creatività di Banksy, riconducibile a New York negli anni ’70, il periodo in cui la street art viene riconosciuta come forma d’arte, e anche a quella dei rave degli anni ’90 per ciò che riguarda l’elemento di clandestinità.
Come molti personaggi noti Banksy divide le opinioni: c’è chi lo ama e chi lo odia, chi ne apprezza il senso e chi pensa che sia solo un vandalo.
Banksy, l’arte della ribellione è un modo per farci conoscere meglio questo personaggio controverso e sovversivo. Il lungometraggio doveva essere proiettato nelle sale cinematografiche italiane dal 26 al 28 ottobre ma per le nuove disposizioni del nuovo Dpcm non è stato possibile.
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La 44esima edizione del Laceno D’oro si è conclusa: ecco i vincitori
Si è conclusa la 44esima edizione del Laceno D’oro, tra le più importanti manifestazioni irpine dedicata al cinema realista in Italia. Il Festival nasce da un’intuizione di Pier Paolo Pasolini e Camillo Marino.
Ciascuna edizione del Laceno D’oro ha come focus quello di proiettare le opere più significative del cinema indipendente nazionale ed internazionale.
È giunta al termine la 44esima edizione del Festival con relative premiazioni, per ciascuna categoria. Per saperne di più non vi resta che guardare il video!
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Il Trianon Viviani va “A tutto teatro”
Il direttore artistico del teatro della Canzone napoletana, Marisa Laurito, presenta il ricco cartellone della Stagione 2021/2022!
Oltre cinquanta titoli in programma, tra spettacoli teatrali, concerti, cicli di conferenze musicali, un talent show, proiezioni, laboratorî teatrali e attività di inclusione sociale.
Inaugurazione il 15 ottobre col musical di melodie partenopee “Adagio Napoletano”. Prologo a settembre, con nuovo allestimento di “Tuledo ‘e notte”; novembre dedicato ai fratelli De Filippo.
L’apertura delle “Stanze” multimediali per una nuova fruizione del patrimonio musicale. “Scètate”, il risveglio web/radio quotidiano con l’Archivio della Canzone napoletana della Rai.
“il Teatro delle Persone”, progetto di arte e inclusione sociale.
A tutto teatro”. Con questa frase il Trianon Viviani sintetizza la voglia di ripartire, rilanciando con un ricco programma di attività per la Stagione 2021/2022.
Spiega il direttore artistico Marisa Laurito:
Non vogliamo dimenticare nulla di quello che ci è accaduto in questo anno perché ci ha portato tanti dolori, ma ci ha fatto anche crescere e abbiamo deciso di combattere e resistere, utilizzando tutte le risorse messe a disposizione dalla Regione Campania e dalla Città metropolitana per dare lavoro, mettendo in scena tre importanti produzioni e sette concerti.
Trianon Viviani: il cartellone 2021/2022
Il cartellone presenta cinquantuno titoli, tra spettacoli teatrali, concerti, cicli di conferenze con musica dal vivo, proiezioni, laboratorî teatrali, attività di inclusione sociale, nonché il Tnt – Terræ motus Neapolitan talent, la manifestazione che, da gennaio, cercherà i talenti più esplosivi che potranno essere inseriti nella compagnia Stabile della Canzone napoletana.
Dopo un “prologo” in settembre con Disarmante speranza, incontro in piazza con Piccola Amal, la marionetta di tre metri e mezzo in tournée internazionale per sostenere la causa dei bambini profughi e rifugiati, ci sarà Tuledo ‘e notte, nuova produzione del progetto speciale Viviani per strada, curato e diretto da Nello Mascia, l’inaugurazione il 15 ottobre, con la prima teatrale assoluta di Adagio Napoletano. Cantata d’ammore, musical di canzoni classiche napoletane scritto e diretto da Bruno Garofalo, con la compagnia Stabile.
Nuove produzioni del Trianon Viviani sono anche le due Serate d’onore curate da Giorgio Verdelli: la prima di omaggio a Enrico Caruso, per il centenario della scomparsa, in collaborazione con Massimo Andrei; la seconda per Sergio Bruni, in occasione del centenario della nascita, firmata con Salvatore Palomba.
Sempre prodotti dal teatro della Canzone napoletana, il Concerto di Capodanno, con le Orchestre sociali di Napoli per il progetto Il Teatro delle persone (1° gennaio), e Ossessione napoletana, concerto recitato di Mauro Gioia e Maria De Medeiros (13 maggio).
Nel cartellone non mancano certo i grandi protagonisti della scena nazionale e internazionale: Tosca in Morabeza (30 ottobre); Peppe Barra in Tiempo (4 dicembre); Peppe Servillo e i Solis string quartet in Caro Carosone (14 gennaio); Stefano Di Battista e Nicky Nicolai in Ma perché mi inviti a cena? (15 gennaio); Strativari, suite di Stefano Valanzuolo, con Iaia Forte, Capone&BungtBangt e i Solis string quartet, su progetto scenico e regia di Raffaele Di Florio (21 gennaio); il Live di Enzo Gragnaniello (12 febbraio); Mario Maglione in Napoli… in smoking. Dai Murolo a Totò (4 marzo); James Senese Jnc live in James is back (5 marzo); Noa, con Gil Dor e i Solis string quartet, in un’edizione speciale di To Napoli with love (2 aprile); Eugenio Bennato in W chi non conta niente (10 aprile); e il recital di Peppino di Capri (7 maggio).
Vi sono ancora gli interpreti che hanno calcato i palcoscenici di tutto il mondo con l’Orchestra Italiana: Eddy Napoli con la Luna Rossa orchestra in Viva Napoli (27 gennaio); Gianni Conte e Mariano Caiano in Duje paravise (16 aprile); Barbara Buonaiuto in ‘A cunfessione (6 maggio).
Ancòra in cartellone: le EbbaneSis in Transleit (5 dicembre), Michele Simonelli e Paolo Raffone in Pino Daniele Opera (30 gennaio), il cantapianista Lorenzo Hengeller ne Il giovanotto matto (11 febbraio); Fiorenza Calogero in Vico Viviani (13 febbraio); il recital Liricamente Napoli, con Antonio Lubrano, Alessandro Cerino, il soprano Leona Peleskova e il tenore Enzo Tremante (18 marzo); il quartetto di sassofoni Accademia in 4 sax in concerto per Napoli (1° aprile); Francesca Marini nel recital Mia cara città, scritto da Gaetano Liguori, che firma anche la regia, e Roberto Criscuolo (3 aprile); Rosa Chiodo, nella fiaba musicale Cenerentola è nata a Napoli, con la regia di Paolo Caiazzo (15 aprile); Ciccio Merolla in Ciccio e i suoi fratelli, new edition, per la regia di Raffaele Di Florio (8 maggio).
Musica sempre protagonista anche negli spettacoli teatrali: Musica Simeoli… manca solo Mozart, scritto e diretto da Antonio Grosso, con Marco Simeoli (10 dicembre); Colapesce – La leggenda, commedia musicale di Angelo Ruta su musiche dei Baraonna, regia di Pietro Pignatelli (17 dicembre); Belle époque e polvere da sparo, commedia musicale con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo, scritta e diretta da Paolo Coletta (7 gennaio); Captivo, spettacolo di teatro-canzone, scritto, diretto e interpretato da Gianfranco Gallo (4 febbraio); e Beniamino dell’avanspettacolo, varietà musicale scritto e diretto da Carmine Borrino, con il mattatore Oscar Di Maio (25 marzo).
Ancòra in cartellone il teatro musicale con Carosone, l’Americano di Napoli, musical di Federico Vacalebre, con Andrea Sannino, regia di Nello Mascia (20 aprile); e l’opera mozartiana Il Flauto magico, con Antonella Morea e Renata Fusco, con il libretto napoletano e la regia di Mariano Bauduin (20 maggio).
Sul piano più eminentemente teatrale, il mese di novembre sarà interamente dedicato ai fratelli De Filippo, con spettacoli di prosa, burattini, proiezioni e dibattiti. Si inizia, martedì 3, con una tavola rotonda, promossa in collaborazione con la Fondazione Eduardo De Filippo, cui farà sèguito la proiezione del mediometraggio Eduardo e i burattini di Francesco Saponaro. L’indomani Natale in casa Cupiello. Monologo cum figuris, spettacolo di burattini di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia, con Luca Saccoia, per lo spazio scenico, le maschere e i pupazzi di Tiziano Fario e la regia di Lello Serao. Quindi, il giorno 5, la prima ripresa, dopo la rappresentazione unica del 1937, de I due calmi, atto unico di Eduardo, con la regia di Bruno Garofalo. Seguiranno la proiezione del video Il Lucernario di Francesco Saponaro (11 novembre) e Antonella Stefanucci ed Edoardo Sorgente in Titina la magnifica, drammaturgia di Domenico Ingenito e Francesco Saponaro, che firma anche la regia e lo spazio scenico (12 novembre).
Tre gli appuntamenti dedicati al mondo femminile: la performance del progetto la Scena delle Donne – percorsi teatrali con le donne a Forcella Sirene, signore e signorine di Marina Rippa per f.pl. (28 ottobre); Donne ∞ Voce ‘e femmene, spettacolo musicale scritto e diretto da Maurizio Palumbo, con Maria Boccia, Francesca Curti Giardina, Raffaella De Simone, Margherita Marinelli, Mavi, Teresa Moccia, Sara Russo e Daniela Sponzilli, con gli arrangiamenti e la direzione musicale di Aniello Misto (18 febbraio); e Un teatro tutto per sé, laboratorio, proiezione e dibattito con Marina Rippa, Monica Costigliola e Fiorella Orazzo, ideato e curato dalla stessa Rippa per f.pl. (8 marzo).
Parla Napoli, la canzone in cattedra: conferenze con musica dal vivo
Per l’azione di valorizzazione della Canzone napoletana, il Trianon Viviani ha anche programmato dei momenti specifici di approfondimento della tradizione musicale partenopea. Sotto il titolo Parla Napoli, la canzone in cattedra, si terranno tre cicli di conferenze con musica dal vivo: Conferenze cantate di Mauro Gioia (dal 6 gennaio), Le mille e una Napoli di Francesca Colapietro e Mariano Bellopede (dal 13 gennaio) e Città cantante di Pasquale Scialò, al quale partecipano Salvatore Palomba e il trio Suonno d’ajere (dal 3 marzo).
Le “Stanze”
Sul versante, invece, di nuove forme di fruizione rese possibili dall’adozione delle nuove tecnologie multimediali, grazie all’intervento di Scabec, nel Trianon Viviani saranno ospitate la Stanza delle Magie della Canzone napoletana, uno spazio virtuale, disegnato da Bruno Garofalo, per offrire al pubblico tutta la ricchezza del panorama musicale che si è sviluppato tra i vicoli di Napoli e le emozioni che i grandi classici napoletani sanno evocare, e la Stanza della Memoria, uno spazio pubblico, curato da Pasquale Scialò, per accedere a una fruizione completa del patrimonio della canzone napoletana e delle culture musicali della Campania archiviato sul portale SoNa, Contesto Musica dell’ecosistema digitale ArCCa, promosso dalla Regione Campania e attuato da Scabec. In questa Stanza, su tavoli e monitor interattivi, sarà quindi possibile fruire contenuti digitalizzati dall’age d’or dell’Ottocento ai giorni nostri: registrazioni audio, spartiti a stampa, manoscritti autografi, locandine, manifesti, programmi di sala, fotografie, caricature, filmati, video.
Scètate
Intanto continua Scètate, l’appuntamento musicale quotidiano sul web del Trianon Viviani con il grande repertorio conservato dall’Archivio storico della Canzone napoletana (Ascn) della Rai. Frutto dell’accordo di collaborazione tra fondazione Trianon Viviani e Rai Campania (centro di produzione tv della Rai di Napoli), l’appuntamento prevede una clip musicale quotidiana, della durata media di quattro minuti, curata dall’Ascn. In ognuna, utilizzando i documenti audiovisivi dell’Archivio storico, Gino Aveta, autore di programmi radiotelevisivi, organizzatore musicale e giornalista, introduce all’ascolto di una canzone eseguita da un grande interprete. Scètate è anche fruibile, solo in audio, alle 8, sulle frequenze di Radio Rai Live, l’emittente radiofonica pubblica tematica che trasmette una programmazione di musica dal vivo e manifestazioni sul territorio.
il Teatro delle Persone: progetto di arte e inclusione sociale
Con il Teatro delle Persone, progetto ideato e curato da Davide Iodice, il Trianon Viviani intende creare la prospettiva della costruzione di un Centro nazionale d’Arte e Inclusione sociale. Tra le azioni previste, quelle di teatro diffuso e di rigenerazione urbana e sociale; processi di pedagogia e prossimità rivolti alle fasce più sensibili ed esposte; cura per le nuove generazioni; attenzione alla pluralità culturale, costituiscono l’asse portante di questa azione estensiva. L’arte diventa strumento di liberazione dal disagio sociale, dall’oppressione di condizioni restrittive, dai condizionamenti della malattia e della marginalizzazione.
Posta sotto il controllo e la vigilanza della Regione Campania, la fondazione Trianon Viviani ha avuto recentemente il riconoscimento del ministero della Cultura come soggetto di produzione teatrale e si avvale del contributo del Programma operativo complementare della Regione Campania (Poc Campania 2014-2020).
Le attività hanno il patrocinio di Rai Campania.