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Checco Zalone “Amore + Iva” al Teatro Gesualdo

Checco Zalone  con i suoi “Sole a catinelle”, “Quo vado?” e “Tolo Tolo” ha stracciato ogni record di incassi del cinema italiano.

Partito da Telenorba è entrato nella case di tutti gli italiani con la sua ironia stralunata grazie alla fortunata carovana dello Zelig. La sua “Siamo una squadra fortissimi” è stato un vero e proprio inno per la Nazionale italiana di Calcio che vinse nel 2006 i Mondiali.
Sabato 29 aprile, alle ore 21, il Teatro “Carlo Gesualdo” abbraccia per la prima volta Checco Zalone, al secolo Luca Medici, con il suo inedito spettacolo “Amore + Iva”.
Una carrellata di racconti, imitazioni, parodie intervallate da intermezzi musicali tutti declinati attraverso l’inconfondibile ironia di uno degli artisti più eclettici e amati dal
pubblico italiano.

Checco Zalone “Amore + Iva”
In occasione del tour, Checco Zalone presenta la sua nuova canzone “Sulla Barca dell’Oligarca”, un brano satirico scritto dallo stesso Luca Medici insieme ad Antonio Iammarino, Giuseppe Saponari, Sergio Maria Rubino per l’etichetta “Officina Musicale”.
Zalone, torna al teatro 12 anni dopo il suo Resto Umile World Tour con uno spettacolo dalla forte impronta irriverente e fuori dagli schemi in cui gag, sketch e canzoni danno asilo ad un mix debordante di catcalling, bodyshaming e battute sul gender che lo rendono, da una parte polemicamente attaccabile e, dall’altra, offrono un momento di liberazione,
controllata e tra parentesi, e un pretesto per riflettere sui nostri tempi, sul concetto di libero pensiero e di libertà d’espressione.

Dice il comico pugliese:

L’amore è comel’Iva, è una partita di giro.

LGBT+ vuol dire che puoi avere tutte le sessualità che vuoi con un solo account” afferma quando si parla di diritti civili. Ma in questi momenti non c’è razzismo né omofobia, ma solo elementi di una esorcizzazione che vuole certificare il cambiamento, per sottolineare il mondo precedente da quello del futuro.
Lo spettacolo di Checco Zalone “Amore + Iva” è andato sold out a poche settimane dall’annuncio della stagione teatrale del “Gesualdo” e pertanto non sarà possibile acquistarne i biglietti.

Claudio Bisio al Teatro Gesualdo di Avellino

Claudio Bisio è uno degli attori, conduttori televisivi e umoristi più amato e apprezzato del panorama italiano. Protagonista di pellicole emblematiche e premiatissime come Mediterraneo, miglior film straniero agli Oscar del 1992. Papà della fortunata trasmissione televisiva Zelig.

Sabato 18 (per gli abbonati) e domenica 19 marzo, al Teatro Gesualdo di Avellino arriva Claudio Bisio con La mia vita raccontata male, una pièce teatrale che, sfruttando il repertorio letterario di Francesco Piccolo, intraprende un viaggio agrodolce tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, comune a tutti noi.

Claudio Bisio

Un pò romanzo di formazione, un pò biografia divertita e pensosa, un pò  catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere, La mia vita raccontata male ci segnala che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all’indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali.
Attingendo dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in una sequenza di racconti e situazioni che, inesorabilmente, costruiscono una vita che si
specchia in quella di tutti.

Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia o alla paternità, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano in Bertolt Brecht o si intrecciano con Mara Venier, lo spettacolo, montato in un continuo, perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo.

In questa tessitura sorprendente si muove Claudio Bisio, accompagnato da due musicisti d’eccezione, per costruire una partitura emozionante, profonda ma anche giocosamente superficiale, personale, ideale, civile ed etica che rende la pièce estremamente godibile e divertente.
Si ricorda che per chi ha sottoscritto l’abbonamento alla Stagione teatrale del Gesualdo, il giorno per assistere allo spettacolo di Bisio è sabato 18 marzo alle ore 21.

Il tour teatrale di Ermal Meta è stato annullato

Il tour teatrale di Ermal Meta, la cui partenza era prevista per il prossimo 25 febbraio dal Palainvent di Jesolo, e che avrebbe toccato anche il Teatro “Gesualdo” di Avellino il 28 marzo, è stato annullato.

L’artista sarà, infatti, impegnato in studio per la realizzazione del suo nuovo album, in uscita quest’anno, e la cancellazione dei live si è resa necessaria per permettergli di proseguire la lavorazione del progetto discografico e poter quindi tornare a suonare dal vivo presentando anche nuova musica.

Ermal Meta

L’artista vincitore del Festival di Sanremo del 2018 era atteso ad Avellino per il prossimo 28 marzo, proseguirà il lavoro del nuovo progetto discografico in uscita entro l’anno. Il rimborso del ticket sarà possibile entro il 15 aprile sul circuito di vendita utilizzato per l’acquisto.

Non appena saranno definite le tempistiche di uscita dell’album, verrà comunicato anche il ritorno in tour dell’artista.

È possibile richiedere il rimborso dei biglietti entro il 15 aprile presso il circuito di vendita utilizzato in fase di acquisto.

Per info: www.friendsandpartners.it e www.vertigo.co.it.

La grande étoile Eleonora Abbagnato al Teatro Gesualdo di Avellino

Eleonora Abbagnato è una delle figure femminili più iconiche e travolgenti del teatro di William Shakespeare. Immortalata nei secoli da pittori, musicisti, scrittori, registi e coreografi. E la sua stella brillerà sul palcoscenico del Teatro “Gesualdo” di Avellino nella straordinaria interpretazione di una grande étoile dei nostri tempi.

Domenica 22 gennaio, alle ore 21, ad Avellino arriva Eleonora Abbagnato, direttrice della Compagnia di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e già prima ballerina dell’Opéra di Parigi che sarà la splendida “Giulietta” nello spettacolo curato da Daniele Cipriani in cui le arti della musica, della danza e della poesia si uniranno per dipingere a colori – ora delicati, ora vivissimi – un ritratto nuovo e inusuale della più celebre veronese di tutti i tempi.

Dopo la prima assoluta della scorsa estate al Teatro Romano di Verona e al Nervi Music Ballet Festival, Eleonora Abbagnato arriva ad Avellino dopo un tour straordinario che ha toccato i più importanti teatri del Belpaese, dal Giglio di Lucca al Regio di Parma, dal Verdi di Gorizia al Teatro Antico di Taormina.

Nello spettacolo curato da Daniele Cipriano ascolteremo non la celeberrima partitura Romeo e Giulietta di Prokofiev, ma altre pagine musicali ispirate alla tragedia shakespeariana, eseguite dal vivo in palcoscenico da due virtuosi del pianoforte, Marcos Madrigal e Alessandro Stella che ne eseguiranno le trascrizioni, piuttosto inusuali, per due pianoforti, diventando protagonisti dell’azione stessa insieme ai ballerini.

Firmata da Sasha Riva e Simone Repele, freschi del successo delle coreografie per Mass di Bernstein, andata in scena in prima italiana alle Terme di Caracalla, Giulietta sarà danzata da Eleonora Abbagnato sull’ouverture-fantasia di Ciaikovsky in cui una bionda bambina assorta in sogni romantici ad occhi aperti rappresenta una piccola Giulietta dei nostri giorni la quale, specchiandosi, vede riflessa l’immagine della donna innamorata che diventerà.

Le due figure femminili si assomigliano tanto, dopotutto la Giulietta la donna è Eleonora Abbagnato, mentre la Giulietta bimba è Julia Balzaretti, figlia 11enne della étoile. Romeo sarà interpretato da Michele Satriano, fresco di nomina a primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma.

Eleonora Abbagnato

Approfondimenti sul balletto

Le sorprese di questo balletto saranno tante: presente, futuro e anche passato (con reminiscenze di Capuleti e Montecchi) si fondono, mentre uno strano angelo custode (Repele) scandisce il tempo a giri di bicicletta. Al contempo eterea e sensuale, impalpabile e volitiva, dal fascino senza tempo, Eleonora Abbagnato, rappresenta (piuttosto che un personaggio) “l’idea” di Giulietta quale simbolo dell’amore: amore tra uomo e donna, ma anche tra persone dello stesso sesso; amore tra adolescenti (come nella tragedia di Shakespeare), ma anche tra persone di età diverse.

È appunto a questo tipo di rapporto amoroso che è dedicata la coreografia di grande intensità, firmata da Uwe Scholz, geniale coreografo tedesco scomparso prematuramente all’inizio del secolo, che apre la serata: Eleonora Abbagnato e Michele Satriano interpretano il passo a due dal balletto Rosso e Nero, creato nel 1988 per Vladimir Derevianko e Eileen Brady e rimontato qui da Giovanni Di Palma. Nel romanzo di Stendhal, nonché nel balletto-capolavoro di Scholz, viene descritta la passione, tinta da mille sfumature anche contrastanti, tra il seminarista Julien Sorel e la sua matura amante Madame de Rênal; la musica è tratta, non a caso, dalla “symphonie dramatique” Roméo et Juliette di Hector Berlioz.

Se il filo conduttore è chiaramente l’amore in tutte le sue sfaccettature, al noto slogan della rivoluzione psichedelica degli Anni ‘60 viene aggiunto un elemento che fa riferimento sia all’odierno riconoscimento dei diritti LGBT, sia alla pressante esigenza di ricercare una pace sul nostro pianeta: Giorgio Mancini crea Peace & Rainbow Love sulla West Side Story Suite per due pianoforti di Leonard BernsteinWest Side Story, celeberrimo musical con coreografie di Robbins, poi film nel 1961 (recentemente rivisitato da Steven Spielberg) trasponeva la vicenda da Verona a New York; il balletto di Mancini, invece, non ci parla di amanti provenienti da etnie diverse oppure da famiglie rivali. Evoca, piuttosto, l’amore tra persone dello stesso sesso, andando comunque ‘oltre l’arcobaleno’ per raggiungere una fratellanza più estesa. Molti “Giulietti”, e una “Giulietta”, si fanno rappresentanti dei temperamenti umani (qui sono sei, non più quattro), ognuno simboleggiato da un colore diverso della iconica “Rainbow Flag”: Mattia Tortora (Compagnia Daniele Cipriani), Simone Agrò, Michele Consoli, Bryan Ramirez, Michele Satriano, (Teatro dell’Opera di Roma); Rebecca Bianchi (Teatro dell’Opera di Roma).

Al Teatro Gesualdo: Anna ed Elsa, La Regina del Ghiaccio

Anna ed Elsa – La Regina del Ghiaccio – Il Cristallo Magico è stato il cartone animato più visto al mondo. Adesso è un Musical di grande successo, capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo ad ogni replica.

Giovedì 4 gennaio, alle ore 21:00, il Teatro “Gesualdo” di Avellino alza il sipario su “Anna ed Elsa – La Regina del Ghiaccio – Il Cristallo Magico”, il musical ispirato all’omonimo cartoon della Disney.

Al Teatro Gesualdo: Anna ed Elsa, La Regina del Ghiaccio

Uno spettacolo di grande impatto visivo e sonoro, sia per le scene recitate e cantate, sia per le scenografie, progettate e ricostruite al video-wall, che riproducono il fiordo scandinavo di Arendelle attraverso bellissimi effetti scenici che permetteranno a grandi e piccini di rivivere la magia di un mondo da favola, incastonato nei ghiacci del Grande Nord.

II Musical è interpretato da attori e cantanti professionisti che, con le loro esibizioni musicali e recitate, creeranno un’atmosfera magica e suggestiva per uno spettacolo unico ed emozionante, immaginato per regalare ai bambini e alle loro famiglie un momento di svago fuori dal ordinario.

Biglietti ancora disponibili presso i botteghini di piazza Castello, aperta nel giorno dello spettacolo dalle 18:00 alle 21:00, e sulla piattaforma online Go2.

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