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Rifiuti in Irpinia, il documento della Federazione provinciale del Partito Democratico

Il sindaco di Avellino per l’ATO rifiuti ha convocato, per il giorno 23 marzo, alle ore 16.00 in prima convocazione ed il giorno 24 marzo alle ore 16.00 in seconda convocazione, l’assemblea dei sindaci per l’approvazione del bilancio di Previsione dell’ATO 2023-2025. Tanto premesso si fa rilevare l’importanza che riveste l’approvazione di tale bilancio per la salvaguardia della gestione pubblica dei rifiuti in provincia di Avellino.

Rifiuti in Irpinia, il documento della Federazione provinciale del Partito Democratico

La gestione pubblica attraverso una società in House consentirebbe:

  • Una gestione dettata non solo da logiche di profitto e di fatturato, ma da una “vision” che ponga come obiettivo dell’agire l’efficientamento del servizio in termini qualitativi e innovativi, piuttosto che di crescita del fatturato e il margine di utile, derivante sostanzialmente dalla contrazione dei costi del personale, considerato che i costi di gestione rimangono pressoché invariati
  • La maggiore elasticità di adeguamento al cambiamento delle esigenze di esecuzione del servizio rispetto alle previsioni contrattuali.
  • Maggiore trasparenza gestionale derivante dall’obbligo di “controllo invariati analogo” da intendersi quale rapporto quasi equivalente ad una relazione di vera e propria subordinazione gerarchica e quale controllo dell’attività operativa non solo attraverso l’esercizio del normale potere di indirizzo ma anche con l’esame preventivo dei principali atti di gestione.
  • La riduzione delle possibilità di contenzioso tra Amministrazione ed esecutore del servizio.
  • Alle amministrazioni una gestione meno “stressante” dei pagamenti da effettuare. Difatti Irpiniambiente nonostante la morosità patita, ha sempre garantito l’esecuzione del servizio.
  • La prevedibilità di costi di servizio più bassi per la mancanza di utili di impresa e la possibile riduzione delle spese generali.
  • La possibilità di utilizzare il know how maturato dalla società attualmente operante (Irpiniambiente) nella sua pluriennale esperienza su un territorio particolare sotto vari aspetti (geografico, logistico etc.), più adeguato rispetto a quello di un soggetto esterno.
  • Garantire il raggiungimento di vantaggi ambientali, sia come salvaguardia dei presidi ambientali, sia come effettivo recupero del materiale raccolto delle varie frazioni della raccolta differenziata. Tale approvazione consentirà di raggiungere quella economia di scala idonea a garantire l’ottimizzazione del servizio che sarebbe utile a tutti i comuni della provincia.
  • Inoltre, la gestione in House assicurerebbe la stabilità occupazionale degli oltre 500 dipendenti della attuale società provinciale, non solo nell’immediato, garantito dal cosiddetto passaggio di cantiere, ma anche a lungo termine con una migliore qualità della vita dei lavoratori stessi e delle loro famiglie. La sostenibilità finanziaria dell’ATO è garantita soprattutto dalla gestione in proprio degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti, aspetto confermato anche dallo studio effettuato dall’Università Parthenope di Napoli, dimostrando la fattibilità della gestione del ciclo integrato dei rifiuti anche in assenza della partecipazione del Comune di Avellino.
  • Infine, la gestione pubblica arginerebbe il ben noto fenomeno delle infiltrazioni malavitose in un settore “appetibile” come quello dei rifiuti in Regione Campania che secondo Legambiente si conferma terra di grandi affari per le Ecomafie.

Tutto ciò premesso, la federazione irpina del Partito Democratico, nel ribadire la vicinanza e la solidarietà espressa nei confronti di tutte le maestranze e i dirigenti di Irpiniambiente, che nel corso degli anni hanno saputo dimostrare con il loro impegno quotidiano , garantendo eccellenti prestazioni nell’interesse della intera comunità irpina, non solo quella del comune capoluogo, sollecita gli amministratori che si riconoscono nei valori e negli ideali del Partito Democratico a non far venire meno il lor sostegno in sede di approvazione del bilancio di previsione, la cui mancata approvazione potrebbe avere effetti esiziali sulla gestione in House della raccolta dei rifiuti nella nostra provincia.

Auspica che in momenti come questi l’appartenenza e la lealtà siano la cifra caratterizzante l’impegno politico sul territorio e per il territorio, anche a tutela dei livelli occupazionali e, soprattutto, dei livelli prestazionali.

Questa attenzione, già ribadita anche in sede di direzione provinciale del Partito, va rimarcata ancora maggiormente in un momento delicato e cruciale per la qualità del servizio e, soprattutto, perché lo stesso venga ancora preservato da possibili infiltrazioni ambigue e poco trasparenti e conservi quella natura pubblica che lo rende sostenibile per tutti gli irpini, in termini di costi e di tutela dell’ambiente e dell’intero ecosistema.

Ato Rifiuti all’anno zero,
Tropeano: «Necessari nuovi impianti»

Sono in molti a lamentarsi dell’alto costo dei rifiuti. Ma se i rifiuti costano molto è perché qui manca l’impiantistica necessaria per far si che l’intero processo industriale si chiuda in questa provincia.

Fino a quando in Irpinia non si apriranno nuovi impianti di compostaggio, ne servirebbero almeno 5, saremo costretti a trasferire l’umido a Padova e gli ingombranti negli impianti privati.

Fino a quando non risolveremo questo problema legato all’impiantistica, il problema crescerà sempre di più.

Così il presidente dell’Ato, Valentino Tropeano, intervenuto ieri a Grottaminarda in una riunione che ha coinvolto 20 sindaci del comprensorio, ha voluto mettere in risalto la necessità per la Provincia di Avellino di dotarsi di nuovi impianti.

Gli incontri che l’Ato organizzerà nelle prossime settimane in altri comuni serviranno appunto a Tropeano per ottenere la solidarietà dei sindaci rispetto alle attività di un ente partito in sordina, che ad oggi risulta ancora all’anno zero e privo anche di una adeguata sede operativa, come ci spiega il presidente.

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