In collaborazione con il Castello D’Aquino caffè letterario di Grottaminarda abbiamo dato vita a cocktail e cultura al Castello, una nuova rubrica che parlerà del mondo della mixology.
![Cocktail e Cultura al Castello: rubrica](https://www.ilplurale.it/wp-content/uploads/2020/10/SRV-CASTELLO-SPOT.00_01_07_18.Immagine003-1024x576.jpg)
Nasce una nuova rubrica sulla mixology made in Irpinia
Castello D’Aquino caffè letterario: breve introduzione
Ad accompagnarci nei vari appuntamenti, per comprendere più da vicino questo mondo, ci sarà Michelangelo Bruno bartender del Castello D’Aquino caffè letterario. La rubrica cocktail e cultura al Castello parlerà non solo di mixology ma anche di cultura vista e trattata da diverse prospettive.
Il Castello D’Aquino caffè letterario non è solo un luogo di bevute ma soprattutto di incontri letterari, culturali che abbracciano diversi settori e canali di intrattenimento. Questo luogo, infatti, per chi ancora non lo conosce è un luogo di ritrovo e di condivisione, in cui c’è spazio per diverse attività e momenti di scambio.
Uno dei punti di forza che rendono il Castello D’Aquino caffè letterario un luogo speciale, oltre alla location suggestiva, è l’attenzione ai cocktail: non troverete mai solo i classici drink ma sempre novità che si basano su uno studio e una ricerca del giusto bilanciamento tra i sapori, accompagnato da una scelta delle materie prime di qualità da utilizzare.
In questo luogo si fonde l’armonia della tradizione insieme alla bellezza della cultura che accoglie eventi letterari, artistici e musicali accompagnati dalla cura verso il cliente.
![Castello D'Aquino caffè letterario a Grottaminarda](https://www.ilplurale.it/wp-content/uploads/2020/10/SRV-CASTELLO-SPOT.00_01_10_15.Immagine002-1024x576.jpg)
Castello D’Aquino caffè letterario a Grottaminarda
Il caffè letterario è incastonato nel Castello D’Aquino, situato all’interno del borgo antico La Fratta di Grottaminarda. Dopo oltre trent’anni di esperienza con lo Chalet Lounge Bar, la famiglia Minichiello ha voluto portare la propria esperienza e professionalità in un luogo pieno di storia!
È così che nasce il caffè letterario Castello D’Aquino!
Per scoprire la prima puntata non vi resta che tenervi aggiornati, seguendo la nostra pagina e quella del caffè letterario.
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Simone Vignola, il musicista avellinese, alle selezioni di The Voice of Italy
Ieri sera, in occasione delle selezioni per la nuova edizione di The Voice of Italy, il talent show di Rai 2, abbiamo potuto godere di un’esibizione davvero esemplare, di cui potremmo dichiararci fieri.
L’artista avellinese Simone Vignola, musicista, autore e compositore, nonché bassista virtuoso, producer e cantante, ha fatto il suo ingresso in studio e ha sfoggiato la veste migliore di sé stesso, mostrando l’incredibile destrezza nell’utilizzo della Loop Station.
La Loop Station è una tecnica digitale sofisticata, azionata mediante una pedaliera, che permette ai suoni, prodotti nel momento stesso della performance, di riprodursi ripetutamente, potendo così creare nel medesimo istante una vera e propria orchestrazione per un brano che si sta per eseguire. E in tutto ciò, chi produce i suoni che poi registra nello stesso momento, resta da solo nello stage, ma orienta la propria produzione verso un’esecuzione che pare sia fatta da un’intera squadra di musicisti.
Quello che ha dimostrato Simone Vignola, ieri sera, non è soltanto capire quanto oggi la volontà di un utilizzo di qualcosa di eccezionale possa davvero portare lontano, ma quanto sia essenziale che si dia spettacolo e ci si possa mettere in mostra, seppur in maniera del tutto rispettosa e umile, attraverso un canale importante come quello dei talent, quindi televisivo, e farlo in maniera del tutto originale.
Tralasciando un attimo solo le luci abbaglianti e gli applausi che hanno sottolineato lo spettacolo di pochi ma esaltanti minuti di performance ricca di maestria, è doveroso ricordare quanto la tecnica della Loop Station abbia portato lontano il nostro Simone Vignola, riconosciuto come uno dei migliori bassisti al mondo.
Simone Vignola
Simone Vignola: carriera artistica
Vincitore, ad appena ventun anni dell’Euro Bass Day 2008, ha iniziato la sua carriera solista nel migliore dei modi, non soltanto guadagnandosi giovanissimo la fiducia di un pubblico esperto, ma anche internazionale, soprattutto quando nel 2010 il talentuoso artista avellinese ha esposto al conservatorio di Amsterdam la sua tecnica di The Art of Looping, tenendo una lezione nell’ambito del contesto olandese AmsterBass; o come quando l’anno dopo ha vinto il BOSS Loop Contest Italia, che gli ha permesso di volare fino a Los Angeles per il BOSS Loop Station Championship 2010, e farsi conoscere oltreoceano.
Per non parlare di un basso “signature” prodotto dall’azienda M2 Guitar, e delle esibizioni con cui ha diviso il palco con Caparezza, Jutty Ranx o coi famosissimi Level 42, senza poi contare della stampa in Giappone di un suo disco, e l’ottimo responso ogni volta che produce un suo album.
Sì, perché Simone Vignola, oltre a saper suonare in maniera impeccabile, è uno di quelli che i dischi se li suona dall’inizio alla fine, destreggiandosi con tutti gli strumenti, coi campionamenti, batteria e drum machine, con la voce, coi cori, con il missaggio e il mastering finali.
Simone Vignola
Simone Vignola: l’esibizione al contest The Voice of Italy
Ieri sera, durante il contest The Voice of Italy di Rai 2, ha coraggiosamente messo da parte le sue produzioni e si è esibito con Roxanne dei Police, non tradendo la sua sfrenata passione per Sting.
E la tecnica Loop, di cui è di sicuro uno dei più esperti al mondo, ha dato un’impronta di originalità e abilità esemplari, e il pubblico ne ha saputo riconoscere il talento; Morgan ha colto fin da subito il lavoro di precisione incredibile che si è svolto nella preparazione all’esibizione e ha quasi rimpianto di aver completato la sua squadra, complimentandosi con Simone Vignola; Gigi D’Alessio, altro coach più “preparato” della giuria, ha altresì elogiato la sua tecnica. Peccato che Gué Pequeno, l’unico che avrebbe potuto portarlo in squadra, avendo ancora un posto libero, non abbia preso la decisione più giusta, nonostante i suggerimenti di Elettra Lamborghini e amici.
Ogni beat, intanto, è stato accolto come una dimostrazione di speranza verso chi come lui dovrebbe quasi pretendere il diritto di essere ammirato oggi, in un mondo artistico-musicale fatto di fandonie e finte decorazioni, dove si sta perdendo il dono di poter esprimere un qualcosa in cui l’arte resta una disciplina seria, e non uno sfoggio di povere soluzioni pompate solo dall’advertisement commerciale.
Esattamente come Neffa, Ghemon o Clementino, la musica di Simone Vignola nasce dall’entusiasmo frenato dalle incombenze di una realtà cittadina non troppo aperta, e questa particolare pressione crea ancor più motivazione nello svolgere bene le proprie capacità, e la soluzione ad un’originalità che oggi stenta a decollare sta proprio in questo: rompere le barriere sospettose di chi non crede e fiondarsi a tutto spiano nella realizzazione di sogni possibili, e solo apparentemente impossibili.
Carmine Maffei
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A Prescindere: il Festival tra arte, cultura, mostre, spettacoli, cineforum e ambiente
Festeggia 10 candeline “A Prescindere”, il Festival tra arte, cultura, mostre, spettacoli, cineforum e ambiente, in programma il prossimo 21 e 22 luglio 2023 nel suggestivo centro storico di Marina di Camerota, promosso dall’Associazione Culturale OPERA / CilentoTV con la direzione artistica di Gianluca D’Andrea, con il Patrocinio del Comune di Camerota, Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, Camera di Commercio di Salerno, Fondazione Meeting del Mare CREA e la Confesercenti Provinciale di Salerno.
È la celebrazione del grande Teatro Napoletano la decima edizione di “A Prescindere”, attraverso i suoi grandi protagonisti: il genio creativo indiscusso di uno dei più grandi attori e drammaturghi del Novecento, non solo italiano, Eduardo De Filippo che, con la sua poetica ha ispirato generazioni di attori e di compagnie teatrali. Autore di opere come “Filumena Marturano”, “Natale in casa Cupiello”, “Napoli milionaria”, e ancora “Sik – Sik, l’artefice magico”, è una figura di riferimento nel panorama teatrale nazionale e internazionale. Era il 1972 quando Orson Welles presentava Eduardo De Filippo come the greatest living actor al pubblico londinese, in occasione della messa in scena di Napoli Milionaria all’Aldwych Theatre.
Attraverso la trasposizione teatrale e il racconto della sua Napoli, Eduardo ha saputo cogliere in profondità la dinamica esistenziale dell’individuo, dell’uomo nel rapporto con l’alterità e la società, la disgregazione della famiglia, le trasformazioni sociali attraverso una scrittura realistico-narrativa.
Insieme ad Eduardo il fratello Peppino e la sorella Titina, fino a comporre una dinastia del Teatro. Artisti, autori, poeti, direttori di compagnia: tre esponenti del teatro umoristico napoletano che Opera farà rivivere attraverso una ricostruzione video, dagli esordi alla clamorosa separazione artistica, per proseguire ognuno una propria carriera autonoma.
Piccolo cameo anche per Massimo Troisi, attore, comico, regista, sceneggiatore e cabarettista italiano, principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni ’70.
In anteprima, inoltre, la proiezione del Docu-film “La Grande Bellezza del Cilento”, prodotto da Opera Cilento Tv. Un viaggio inedito tra le bellezze delle località cilentane, dalla fascia costiera dell’antica Magna Grecia premiata con la Bandiera Blu, luoghi di fascinazione e del mito di Ulisse, fino alla sue aree interne e alla forestazione, patria della Dieta Mediterranea, tra erbe spontanee e uno stile di vita all’insegna del benessere e della qualità della vita.
Sottolinea la direzione artistica:
Siamo molto orgogliosi di un traguardo così importante. Dieci anni di emozioni, di incontri, di dialoghi, di aggregazione. L’idea originaria è di promuovere cultura e offrire occasioni di divertimento e allegria ai tanti turisti presenti a Marina di Camerota, promuovendo la bellezza paesaggistica della destinazione turistica del Cilento e permettendo di scoprire uno dei luoghi più intimi e suggestivi, come Piazza San Domenico. Un ringraziamento speciale a tutti le istituzioni e ai partner che hanno sempre creduto e sostenuto “A Prescindere”. Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero, per cui vi aspettiamo numerosi per vivere insieme due giorni straordinari, all’insegna del divertimento, del teatro e della musica.
Il programma si apre, in prima serata, con il cineforum sotto le stelle. Si parte venerdì 21 luglio alle ore 20.30 con la proiezione di un grande classico, “Miseria e Nobiltà”, commedia napoletana diretta da Mario Mattioli e tratta dall’omonima opera teatrale (1887) di Edoardo Scarpetta, ambientata in una Napoli di fine ‘800. Protagonisti del film sono don Felice Sciosciammocca (Totò) un popolano squattrinato che di mestiere fa lo scrivano e don Pasquale (Enzo Turco) che invece fa il fotografo ambulante, anche lui poverissimo. Nel cast anche una meravigliosa Sofia Loren.
A Prescindere 2023: il programma
Alle ore 22.30 si alza il sipario su A Prescindere 2023, con la prima visione del docu-film “La Grande bellezza del Cilento”. La conduzione della due giorni sarà affidata a Barbara Landi, giornalista e conduttrice.
Alle ore 23.00 spazio allo Spettacolo Concerto” Le Napoletane di Eduardo” con Annamaria Colasanto e il Maestro Rosario Attanasio. Un viaggio nella storia della musica napoletana, con la voce potente e suggestiva di Annamaria Colasanto, attrice e cantante, che ha debutatto artisticamente nella Compagnia Stabile del Teatro Sannazaro di Napoli diretta dalla compianta Luisa Conte ne’ La Festa di Montevergine di Raffaele Viviani con la regia di Armando Pugliese. Un’artista apprezzata molto all’estero, girando in tournèe, dalla Russia all’Australia, portando la grande tradizione partenopea nel mondo.
Sabato 22 luglio, il prime time alle ore 20.30, nella piacevole cornice del borgo storico, sarà dedicato sempre al cineforum con la proiezione di “Pensavo fosse amore invece era un calesse”, di e con Massimo Troisi: un matrimonio che non s’ha da fare, tra sgomento e gelosia, in una città come Napoli dove tutto e tutti – a cominciare dai posteggiatori ciechi – secondo un vecchio luogo comune sembrano ritenere l’amore come lo scopo della vita.
A seguire il video tributo ai Fratelli De Filippo e il docufilm “La Grande Bellezza del Cilento”.
Le risate saranno assicurate a partire dalle 23 con lo spettacolo del comico Simone Schettino in “Fondamentalmente” ovvero una sorta di favola dal sapore fumettistico, ambientata in tempi moderni, in cui lo spettatore sarà catapultato in una scatola tridimensionale del tempo in cui smartphone, computer e attuali tendenze convivono insieme a cabine telefoniche mangianastri e nostalgia del vintage.
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O Sud è fesso, concerto con Patrizio Trampetti, Jennà Romano e Sandro Ruotolo
Le parole e la musica si rincorrono e si fondono in “‘O sud è fesso”, uno spettacolo in cui la forma reading si alterna alla forma canzone, la musica di tradizione, come le tammurriate e le villanelle, alle sonorità della musica rock e d’autore, con strumenti a corde della tradizione etnica che si fondono con le sonorità psichedeliche degli anni ‘70.
L’incontro tra un illustre esponente del folk revival come Patrizio Trampetti (già fondatore della Nccp e autore di brani per Edoardo Bennato, Francesco Baccini e Gilberto Gil), Jennà Romano (leader dei Letti Sfatti, vincitore del premio Ciampi per la ricerca musicale, collaboratore di artisti come Lucio Dalla, Napoli Centrale, Fausto Mesolella, Erri De Luca, Tricarico, Arisa e Francesco De Gregori) e Sandro Ruotolo, giornalista sempre in prima linea con le sue inchieste sulla camorra.
O sud è fesso
Tra i brani proposti si parte dallo storico Canto dei Sanfedisti per arrivare alle tammurriate, una su tutte quella Tammurriata nera che, nella versione originale della Nuova compagnia di Canto popolare, vede da sempre protagonista Trampetti.
Con le ritmiche e i colori più moderni, le ballate si sposano alle letture di Ruotolo, che spaziano da argomenti come le morti bianche, alle lettere dei partigiani in guerra alle proprie famiglie. Le villanelle si mescolano alle più belle pagine musicali della canzone d’autore italiana.
La musica e la parola diventano il mezzo per ripercorrere la nostra storia, sicché i colori del folk, della poesia e del teatro finiscono per diventare linfa per la nostra memoria storica.
L’appuntamento è previsto per il prossimo 16 gennaio al Trianon Viviani.
2 comments on Nasce cocktail e cultura al Castello una nuova rubrica dedicata alla mixology e non solo
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