Anche quest’anno Casolaro Hotellerie consegna il premio speciale “Miglior Servizio di Sala” assegnato dal Gambero Rosso nell’ambito della presentazione Guida Pizzerie d’Italia 2023 alla Mostra d’Oltremare di Napoli, il riconoscimento va alla pizzeria pugliese Canneto Beach 2 che opera a Margherita di Savoia (BT). A consegnare il premio speciale Maria Vittoria Casolaro, responsabile divisione eventi della Casolaro Hotellerie, accompagnata da Vittorio Casolaro, responsabile divisione Grafica e personalizzazione, oltre al premio, la consegna di uno speciale piatto realizzato in occasione di questo evento speciale.
Così commenta Maria Vittoria Casolaro:
Quando è stato istituito il premio ‘Miglior servizio di sala’ ci è sembrato quasi che Gambero Rosso ci stesse chiedendo, in modo indiretto, attraverso questo prestigioso riconoscimento di suggellare la nostra collaborazione. Ed è proprio così, non riesco a immaginare veicolo migliore per comunicare l’esperienza di Casolaro attraverso il fantastico mondo del Gambero Rosso, fatto di maestri di cucina, di pizzeria, di pasticceria ma anche di prodotti, materie prime e attrezzi nati per esaltare e per fare arrivare sulla tavola tutta la passione e l’amore per la cucina.
Questo è il pensiero espresso dalla portavoce di Casolaro Hotellerie, azienda specializzata nelle forniture alberghiere, da cinque generazioni, una riflessione che parte da un concetto semplice: ogni locale è uguale solo a sé stesso.
A tal proposito aggiunge:
Ci sarà sempre un folle che ha una storia da raccontare, ha un percorso da comunicare, un’idea da realizzare e che può esprimersi solo cucinando. La nostra abilità è quella di interpretare i sogni, le aspirazioni e le intuizioni di chi attraverso il cibo vuole innanzitutto rappresentare sé stesso. L’ingrediente principale è la passione per quello che si fa, perché tutto ciò che si fa col cuore arriva sempre, inesorabilmente, al cuore.
Un buon piatto, una buona pizza, un buon dolce, se servito con eleganza, maestria e professionalità diventerà un’altra cosa: un evento…Un qualcosa che si rinnoverà ogni volta che lo si presenterà.
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Incontro tra culture e performance in Villa Fiorentino: parte Incontriamoci in villa
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Premio Strega 2021: alcune proposte che concorreranno al premio letterario
Tra le proposte presentate per concorrere al Premio Strega 2021 troviamo:
- La sirena dei mari freddi di Roberto Michilli, proposto da Francesca Pansa
- Al passato si torna da lontano di Claudio Panzavolta, proposto da Enrico Deaglio
- Stjepan detto Jesus, il figlio di Maria Rita Parsi, proposto da Gianpiero Gamaleri
- La vera storia di Martia Basile di Maurizio Ponticello, proposto da Maria Cristina Donnarumma
- Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti, proposto da Massimo Onofri
Premio Strega 2021: alcune delle proposte letterarie che concorreranno
1. La sirena dei mari freddi di Roberto Michilli
La sirena dei mari freddi (2020) di Roberto Michilli è un romanzo che parla dell’incontro tra una giovane donna sprofondata nella depressione, per alcuni episodi che le sono accaduti durante la sua esistenza, e di un anziano professore che le offre un appoggio materiale e affettivo.
Il romanzo è stato proposto da Francesca Pansa con la seguente motivazione:
La sirena dei mari freddi si impone alla lettura per la sapiente costruzione narrativa che mostra in Roberto Michilli uno scrittore di storie e di armosfere, ben rodato anche dalla rigorosa carriera di traduttore di classici di Lermontov a Flaubert, Mallarmé, Verlaine, Byron, Keats, Goethe, Heine.
L’atmosfera è quella di un racconto dalla forte coloritura psicologica, con nuove comparse a infittire la scena, qualche rivelazione, qualche sorpresa e uno strategico flashback che portano alle pagine finali.
2. Al passato si torna da lontano di Claudio Panzavolta
Al passato si torna da lontano (2020) di Claudio Panzavolta è una sorta di manifesto della memoria in cui lo scrittore è tornato al suo passato familiare.
Mio babbo è arrivato a casa poco dopo la fine della guerra. Si è fatto tutta la strada da solo, un po’a piedi e un po’ in bicicletta, dalla GErmania al paese. Lo avevano messo in un campo di lavoro. A dormire stavano dentro delle baracche, come in un lager, e di giorno i tedeschi li portavano fuori, per accompagnarli alle fabbriche. Quando me lo sono ritrovato davanti, ci ho messo un po’ prima di riconoscerlo. Dovevi vedere com’era ridotto. Tutti quei chilometri… Non abbiamo mai fatto il conto, ma dovevano essere tanti. Aveva i calzoni che ci mancava mezza gamba, e una camicia sbrindellata; sembrava uno straccione, secco come un chiodo, lordo.
Enrico Deaglio spiega così la sua proposta:
Le zolle di terra sono quelle che Pascoli, Bertolucci e Fellini hanno arato con epica e dolcezza: i campi, e i borghi, della Romagna da cui è passata una Storia violenta. Se si scava ancora si scopre che quella terra non ha prodotto solo bandiere rosse e divise nere, ma anche due sorelle normali (e quindi geniali). Anita e Edda crescono tra madri uccise e padri distrutti; vanno a lavorare in fabbrica e sono felici, come quando vanno al cinema o in bicicletta.
3. Stjepan detto Jesus, il figlio di Maria Rita Parsi
Stjepan detto Jesus, il figlio (2020) di Maria Rita Parsi è un romanzo che ha come protagonista un bambino chiamato Jesus perché è nato a mezzanotte nel giorno di Natale. Lui è il figlio di una violenza di un soldato su una giovane donna durante la guerra dei Balcani. Stjepan è stato abbandonato dalla madre che non sapeva amarlo e non voleva odiarlo e viene affidato alla bisnonna che non gli nasconde la verità. Il bambino scoperto questo sulla sua vita decide di partire in cerca della madre accompagnato dalla sua tartaruga.
Il romanzo si apre con la storica decisione dell’Onu, 23 settembre 2019, in cui stabilisce che la Bosnia dovrà risarcire le donne vittime degli stupri di massa durante la guerra nei Balcani. Una decisione destinata a fare la storia.
4. La vera storia di Martia Basile di Maurizio Ponticello
La vera storia di Martia Basile (2020) di Maurizio Ponticello ci conduce all’interno di una Napoli inconsueta tra il ‘500 e il ‘600 dove una donna viene ceduta in moglie a un commerciante.
Martia aveva sollevato il velo sul capo e sorrideva, gli occhi le brillavano per la felicità e spandevano risolini come se fosse ad andar su e giù sopra un’altalena innocente: da sotto la coroncina di fiori innervata con primizie di stagione e tralci d’uva, spartiva occhiate ingenue con lampi di giubilo.
Il viso del padre che l’accompagnava verso l’altare offriva la medesima sensazione di compiacenza: dal momento in cui i suoi traffici erano stati risucchiati dai debiti, quella cerimonia nuziale era la prima boccata d’ossigeno. Il resto non contava, E poi, piazzare una figlia a quele condizioni, e scrollarsela dal groppone delle spese così anzitempo, non erano cose che capitavano ogni giorno della settimana. Aveva pure pensato di fare entrare Martia in un monastero ma, alla fine, questa soluzione l’aveva considerata sterile se non addirittura controproducente per le proprie tasche: belisario Basile aveva investito nella sua piccola, l’aveva affidata alle cure di una suora orsolina che le aveva insegnato a cucire, a leggere e a scrivere, la religione e le buone maniere.
Quella di Martia Basile è una storia struggente e affascinante che è ancora molto attuale ai nostri giorni se pensiamo alle donne vittime di violenza che sono costrette a subire soprusi o che vengono uccise, spesso, per un puro desiderio di possesso o sopraffazione.
5. Non dipingerai i miei occhi di Grazia Pulvirenti
Non dipingerai i miei occhi (2020) di Grazia Pulvirenti ha come protagonista Jeanne, compagna e modella di Modigliani, che si suicidò dopo la morte dell’amato. Una figura che è sempre comparsa in modo marginale tra le diverse biografie dedicate al pittore. Lei era una donna audace, disinibita, ribelle e anticonformista.
Sai tutto di me, Jeanne, delle notti randagie nel silenzio di Parigi, della lotta contro i miei demoni, dello sfinimento della carne, del buio che si popola di cammelli e cariatidi dai mille occhi, di donne nubiane che ancheggiano lascive… dee… chimere… del vuoto nella mia anima.
Non dipingerai i miei occhi ci mostra più da vicino l’identità di una donna affidata da voci che appartengono a quadri anche se le vicende della vita di Jeanne sono fonti documentarie che sono state trascritte in corsivo.
Ecco a voi altre proposte presentate per il Premio Strega 2021. Voi avete letto qualcuno dei libri che sono stati proposti per concorrere al premio letterario?
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Al Museo Irpino si celebra il Giorno della Memoria
Note per la Shoah è l’appuntamento di Venerdì 27 gennaio, alle ore 17.30 presso l’Auditorium del Museo Irpino-Carcere Borbonico di Avellino, che ricorderà uno degli avvenimenti più violenti e toccanti della storia dell’umanità attraverso un suggestivo connubio tra musica e poesia.
L’Ensemble di flauti del Conservatorio Statale Domenico Cimarosa di Avellino, diretta dal M° Salvatore Rella, eseguirà brani tratti da colonne sonore di alcuni dei più emozionanti film sul tema dell’Olocausto e non solo.
Si inizierà con L’Italiana in Algeri di Gioacchino Rossini, Adagio di Benedetto Marcello e Gabriel’s oboe di Ennio Morricone, per proseguire con il Coro delle Zingarelle e dei Mattadori tratto da La Traviata di Giuseppe Verdi, John Williams con Schindler’s List, Dmitri Shostakovich con Suite for orchestra n. 2 e terminare con La Vita è Bella di Nicola Piovani. Le musiche saranno accompagnate dalla lettura di brani tratti dalle testimonianze di tre donne, le quali, ancora bambine, hanno vissuto in prima persona la violenza inaudita e incomprensibile dell’evento più tragico della storia del ‘900: Liliana Segre e le sorelle Andra e Tatiana Bucci. Le letture saranno a cura di Angela Caterina del Teatro d’Europa.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
L’evento, ideato e promosso dalla Provincia di Avellino con il Coordinamento Tecnico- Scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca “S. e G. Capone”, rappresenta un’occasione per sensibilizzare la comunità su un tema ancora troppo attuale e riaffermare il ruolo della cultura e della bellezza nel contrastare qualsiasi forma di violenza e discriminazione.
Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
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