Al Trianon Viviani, sabato 19 marzo, alle 21, “4 sax in concerto per Napoli”, l’originale proposta musicale del quartetto di sassofoni Accademia con il pianista Giuliano Mazzoccante.
Il concerto propone le melodie intramontabili della tradizione napoletana.
L’adattamento per il quartetto di sassofoni con pianoforte sottolinea il carattere lirico di queste pagine e consente il dispiegamento di virtuosismi strumentali.
Gli arrangiamenti sono stati curati dagli stessi membri del quartetto e dalla musicista giapponese Ryota Ishikawa, che, con ironia e passione, ha realizzato un particolare medley, da Torna a Surriento a Funiculì funiculà e Santa Lucia.
Il quartetto di sassofoni è composto da Gaetano Di Bacco (soprano), Enzo Filippetti (contralto), Giuseppe Berardini (tenore) e Fabrizio Paoletti (baritono).
Costituito nel 1984, il quartetto Accademia è considerato a livello internazionale tra i gruppi italiani più attivi nel suo genere, mantenendo sempre la stessa formazione. Ha tenuto più di 1500 concerti in Italia e all’estero, con 80 tournées internazionali. Per la carriera artistica svolta, è stato insignito del premio Scanno.
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Vattene è il nuovo singolo di Fedele
Vattene è il nuovo singolo del cantautore romano Fedele, canzone che racconta una storia sofferta, dove emerge dolore e inquietudine per la mancanza di comprensione e per la consapevolezza della fine di un amore importante. L’assenza di un dialogo e la mancanza di attenzione da parte della ragazza portano inesorabilmente alla conclusione della relazione, nonostante tutto l’amore e gli sforzi fatti per mantenere vivo il legame sentimentale.
“Forte e particolare la contrapposizione tra il testo del brano molto triste e le sonorità latine che ci accompagnano verso l’inizio dell’estate”.Il brano prodotto da Defurias e già disponibile nei principali store digitali, è stato registrato presso lo studio Ocean Music di Modena, per l’etichetta discografica The Lab Music Factory.
Fedele, all’anagrafe Gianluca Fedele, è un cantautore.Nato a Roma l’11 febbraio del 2000. La sua passione per la scrittura si manifesta fin da bambino con la poesia. Da adolescente si appassiona alla musica pop e rap italiana. A 16 anni scrive la sua prima canzone. Nel corso degli ultimi anni arriva più volte alle finali di Area Sanremo e del contest di Anas e Radio Italia sulla sicurezza stradale. Nel 2020 vince il Summer Day Contest di Fondi.
A ottobre 2022 canta i suoi inediti sul palco del MEI di Faenza. Nel 2022 inizia la collaborazione con il producer Defurias. I suoi brani sono stati trasmessi da molte radio e sono entrati in diverse playlist editoriali di Spotify, tra cui Sanguegiovane e Generazione Z. La musica per il cantautore è una cura, uno strumento per elaborare il proprio vissuto, per superare il dolore più profondo e per esprimere le emozioni più pure. L’artista confessa che: “Fedele è più Gianluca di Gianluca stesso”.
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Morricone inedito: viaggio nella sua musica sperimentale con 7 brani inediti
Esiste un Morricone sconosciuto e sperimentale che potremo scoprire con il primo album postumo che si compone di 7 brani inediti. Il titolo dell’album è Segreto, che sarà in vendita dal prossimo 10 novembre.
Il Morricone inedito esplora la fase più creativa dell’artista che conduce l’ascoltatore in un viaggio dalle tinte acide, chitarre fuzz, synth e groove moderni che sembrano anticipare, in qualche modo, le sonorità contemporanee.
Segreto è la prima raccolta postuma del noto compositore Premio Oscar e nasce in accordo con la famiglia Morricone all’interno di una ricerca di archivi storici mai pubblicata dall’artista.
Il 4 dicembre invece uscirà una versione deluxe con un 45 giri in cui si ascolterà la voce del compositore durante le sessioni di lavoro.
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Enrico Caruso vive nel racconto di Geppy Gleijeses al Trianon Viviani
“Caruso vive. Vita, morte e miracoli di Enrico Caruso nel centenario della scomparsa e la sua voce come non l’avete mai sentita”.
Questo il titolo della serata/evento che, lunedì 2 agosto, alle 21, si terrà al Trianon Viviani nell’àmbito delle celebrazioni promosse dalla Regione Campania per il centenario della scomparsa del grande
tenore partenopeo.Proprio cento anni fa, il 2 agosto 1921, in una suite del grand hotel Vesuvio, moriva Enrico Caruso,
registrato all’anagrafe come “Errico”.
Per ricordarlo, Geppy Gleijeses ha curato e diretto un articolato racconto teatrale, che proprio nel teatro di Forcella, diretto artisticamente da Marisa Laurito, assume un significato particolare, essendo il Trianon Viviani prossimo ai luoghi dell’adolescenza e della gioventù del tenore: come l’oratorio di padre Giuseppe Bronzetti, in via Postica Maddalena, e il caffè dei Mannesi, all’angolo di via Duomo, dove
si esibiva come posteggiatore.Spiega Gleijeses:
Per me che a 5 anni, nel 1960, ogni domenica dopo pranzo ero costretto a casa dei miei nonni paterni, nel “salottino d’ascolto”, insieme a genitori e parenti tutti, a sentire dal grammofono rigorosamente a tromba, su un gracchiante 78 giri, la voce del mito, è il coronamento del sogno di una vita.
Leggerò un testo del giornalista Luciano Giannini, “impressionista”, a pennellate, come ama definirlo, liberamente ispirato a due libri fondamentali su Caruso, Ridi Pagliaccio! di Francesco Canessa e Una vita una leggenda di Pietro Gargano e anche attraverso questa lettura sfateremo la leggenda dei fischi al San Carlo: egli bissò Una furtiva lagrima, altro che fischi! E narreremo le sue gesta, vita, morte e miracoli.Il testo rilegge la breve ma intensa parabola terrena di questo «archetipo del tenore pop», la voce più grande del secolo breve, la prima al mondo a superare, con un disco, un milione di copie vendute. Idolatrato dai contemporanei: Caruso fu tenore, ma anche musicista, disegnatore di deliziose caricature, pittore, scultore e poeta.
Precisa Giannini:
Non ho seguìto cadenzate sequenze di tempo e di luogo , ma ho assecondato suggestioni
personali, ispirandomi liberamente alle due migliori biografie in commercio, per ricostruire la figura di un artista e di un uomo che, dalle più umili origini, seppe elevarsi a un’arte eccelsa e, allo stesso tempo, popolare, dando lustro internazionale al melodramma italiano.La lettura sarà contrappuntata da proiezioni di fotografie del tenore e dall’ascolto della sua voce, grazie al lavoro dei laboratori Abbey Rocchi, che hanno rimasterizzato e restaurato le incisioni originali.
La serata si completerà con la conversazione informale di Gleijeses con Enrico Girardi, critico musicale del Corriere della Sera, e sarà aperta e chiusa dal tenore Gianluca Terranova, protagonista del fortunato biopic su Caruso di Raiuno, che, accompagnato al piano da Sergio La Stella, interpreterà alcuni cavalli di battaglia del repertorio del cantante partenopeo.
Con la produzione di Gitiesse – Artisti riuniti, Caruso vive vede in locandina la direzione tecnica di Franco Grieco, le luci dell’artigiano Luigi Ascione e le forniture acustiche e foniche di Gelato equipment.
Lo spettacolo si terrà nel pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza, con il contingentamento dei posti
disponibili.
L’ingresso è gratuito.Per partecipare (con un massimo di richiesta di due posti) occorre scrivere a: comunicazione@teatrotrianon.org. Seguirà un’email di conferma, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Informazioni: tel. 081 2258285, sito istituzionale.
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