Mostra antologica di Adriano Eccel al Museo Irpino

Per il secondo appuntamento con “Un anno di mostre al Museo Irpino”, nelle sale espositive del Museo Irpino verrà inaugurata Venerdì 31 Marzo alle ore 17.00, la mostra antologica Adriano Eccel. Il tempo interiore. Archivi dell’Io [Opere1985–2012].

Organizzata dalla Provincia di Avellino e dal Museo Irpino, in collaborazione con l’Associazione AEcceL per la Fotografia di Trento e l’Associazione culturale Contemporaneamente, nell’ambito della rassegna Montoro/Contemporanea, in memoria del celebre fotografo Adriano Eccel, la mostra è un viaggio a ritroso all’interno di un intimo rapporto tra il fotografo e le sue immagini, tra segni e significati, tra tempo storico e tempo soggettivo, tra vissuto e immaginato. È una ricostruzione a posteriori dei fili che tengono assieme l’opera e la poetica di Adriano Eccel.

Mostra antologica di Adriano Eccel al Museo Irpino

L’immagine fotografica è qui concepita come costruita, come un processo consapevolmente artigianale in cui l’emozione e l’idea prendono gradualmente forma, attraverso il ricorso a molteplici tecniche grafico-pittoriche, dal collage a interventi manipolativi che plasmano il materiale fotografico, fino alla più contemporanea composizione digitale. In quanto referente ricodificato e costantemente trasformato, la fotografia diventa materia viva, oggetto-simbolo di spazi e tempi interiori, “specchio dell’anima di chi la produce”.

La continua esplorazione concettuale e interrogazione sul senso del fare fotografia, tratto fondante dell’opera di Adriano Eccel, amplifica e diventa parte di un paesaggio biografico e sociale, un archivio in cui il fotografo seleziona frammenti e permanenze, assembla memorie, reinventa nuovi codici espressivi.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 29 Aprile, dal martedì al sabato, dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00 (chiusa nelle giornate di domenica e lunedì).

Adriano Eccel

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Adriano Eccel: biografia

Adriano Eccel è nato a Bolzano nel 1956. Per più di un decennio sperimenta pittura e grafica, esperienze che abbandona nei primi anni Ottanta per occuparsi di fotografia contemporanea.

Dopo un ricco periodo preparatorio in cui affronta lo studio della psicologia, analisi dell’immagine, tecnica fotografica e stampa Fine Art, realizza Il Muro (1985). A questo lavoro seguiranno, in ordine cronologico, Attraverso la sfera, La partita a bocce, Photoopere, Vietato l’ingresso, Il Codice Duval, Lo specchio immaginario (incompiuto). Nel 1995, le immagini del lavoro fotografico Photoopere vengono pubblicate all’interno dell’edizione svizzero/americana del Graphis International Fine Art Photography. Il suo lavoro viene apprezzato da curatori e critici internazionali come Alain Sayag (Centre Georges Pompidou-Parigi) e Jean Claude Lemagny, per il quale realizza il progetto fotografico Vietato L’ingresso, in permanenza nella collezione di fotografia della Biblioteca Nazionale di Parigi.

Adriano Eccel ha realizzato più di 80 mostre allestite in gallerie private, musei di fotografia e arte contemporanea, aste e festival internazionali in Germania, Francia, Spagna e nei paesi dell’Est Europa. A livello nazionale vanno ricordate la Biennale Internazionale di Torino Fotografia, il Salone della Fotografia di Venezia Immagine, il Festival ‘Fotoleggendo’ di Roma (2007) e la mostra ‘Il Chiaro Scuro delle Violenze’ al Palazzo della Triennale di Milano (2000). Degne di nota sono inoltre le presentazioni de Il Codice Duval a Palazzo Medici Riccardi di Firenze (2007) e al Macro Future di Roma (2010), le mostre al Museo Ken Damy di fotografia contemporanea e al MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.

Nel 2008 la retrospettiva Invero. Il signor Duval e Lo Specchio Immaginario viene allestita al Santa Sofia di Salerno per l’Arte Contemporanea e presentata da RAI 1 nell’ambito dei Grandi Eventi in Campania. Molti dei suoi lavori sono presenti in cataloghi d’arte, libri di fotografia Fine Art, riviste nazionali e internazionali di fotografia contemporanea. Nel 1991 Eccel è fra i soci fondatori del Museo Ken Damy di Brescia. Ha collaborato inoltre come fotografo e commissario d’esame all’Istituto Superiore di Fotografia di Roma.
Adriano Eccel si spegne prematuramente nell’ottobre del 2012.

Opere numerate dei suoi lavori sono oggi conservate in collezioni pubbliche e private, come il Museo Ken Damy di Fotografia Contemporanea, la Fondazione Fotofo International e la Bibliothèque Nationale de France. L’Associazione Adriano Eccel per la Fotografia (AEcceL) cerca di mantenere viva la memoria di Adriano attraverso la valorizzare della sua opera e la promozione fotografia contemporanea.

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