I Massimo Volume, storica band italiana degli anni ’90, dopo Aspettando i barbari (2013) e sei anni di attesa, incidono Il nuotatore. L’album è uscito l’1 febbraio per 42 Records.
La band inizierà il tour il 20 febbraio a Bologna, la loro città, e proseguirà a Roma, Pisa, Milano, Torino fino ad arrivare ad Avellino il 25 marzo al Teatro Partenio.
Il nuotatore, per chi già conosce i Massimo Volume, resta fedele alla linea musicale che li caratterizza da sempre. Il sound non è contaminato da elementi elettronici come lo è in Sorge (2016), progetto musicale di Emidio Clementi e Marco Caldera.
I testi de Il nuotatore raccontano di storie di vita, di viaggi intimi, d’inquietudine e di disillusione.
Il tema ricorrente nell’album è l’acqua, percepita come un elemento indomabile e fluttuante. L’acqua può avere diversi ritmi, può rappresentare un limbo di calma apparente che culla le paure e che c’inganna, assalendoci alle spalle ma, allo stesso tempo, può travolgerci con veemenza, rompendo i falsi schemi di una vita tutt’altro che ordinata. Il nuotatore rappresenta ognuno di noi, fluttuante quotidianamente tra le immagini del presente e del passato. Come individui pensanti riusciamo a definire il traguardo da raggiungere ma la nostra vita, le nostre indecisioni, le nostre paure rendono confuso, labile e talvolta amaro il punto di arrivo.
I Massimo Volume hanno la capacità di graffiare l’anima attraverso i testi, le schitarrate e le brevi pause che fungono da incisione interiore per l’ascoltatore attento.
Amica prudenza: testo
Per farvi entrare nel migliore dei modi nel mood dei Massimo Volume, vi riportiamo il testo di Amica prudenza, presente nel disco Il nuotatore.
Amica prudenza
Sorella dimessa
Tienimi lontano
Dai posti bui
E dalla luce che acceca
Amica prudenza
Avevo dodici anni
E una lunga treccia
Conoscevo la vita dei santi
Non la loro folle incoscienza
E ho imparato a naufragare
Senza perdermi nel mare
E ho scoperto che può annegare
Anche chi rinuncia a navigare
Amica prudenza
Sorella dimessa
Proteggimi dal rischio
E dalla mia bellezza
Amica prudenza
Compagna modesta
Coprimi bene le spalle
Dal freddo
La sera
E ho imparato a naufragare
Senza perdermi nel mare
E ho scoperto che si può annegare
Anche senza navigare
Il concerto dei Massimo Volume è stato organizzato dal Tilt.
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Giffoni Jazz Festival 2021 la seconda e ultima fase con il Trio Malinconico
Dopo i primi dieci concerti realizzati nello scorso week end il Giffoni Jazz Festival continua a far risuonare grande musica nel comprensorio dei Picentini, tra Pontecagnano Faiano e Giffoni Valle Piana. Si parlerà anche di jazz grazie alle presentazioni di alcuni libri e soprattutto il pubblico, e i musicisti, potranno approfondire, e migliorare, la loro tecnica partecipando alle masterclass.
Il 07 dicembre (ore 18), nella Biblioteca Comunale “A. Gatto” presso il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, ci sarà la presentazione del libro di Antonio Onorato. “Jazz Napoletano”, pubblicato da Edizioni Volonte’ & Co., è il terzo libro scritto dal chitarrista napoletano. A interagire con il musicista ci sarà il Prof. Mario Monteleone e a moderare l’incontro la giornalista Valeria Saggese. Nello stesso giorno e luogo, ma alle ore 19.30, l’AMIP (Associazione Malati di Ipertensione Polmonare) – da sempre vicina al mondo jazz, tanto da pubblicare un doppio cd compilation che ha raccolto fondi per la ricerca scientifica – realizzerà un convegno per far conoscere meglio la patologia polmonare e al contempo presenterà il libro “Ho visto persone attraversare le Ande – Diario di un medico” scritto da Francesco Parisi. Con lui il luminare Dott. Michele D’alto e la presidente dell’associazione Laura Gagliardini.A seguire, precisamente alle ore 21, gli Illogic Trio, formati da Lucio D’Amato al pianoforte, Francesco Galatro al contrabbasso e Ugo Rodolico alla batteria, presenteranno in esclusiva live l’album “Nemesi”. Alle 22:30 – sempre nella stessa location – sarà la volta di Igor Caiazza, che con un ospite d’eccezione come il sassofonista argentino Javier Girotto, presenta il nuovo album “Blu” pubblicato dalla label Abeat Records.Mercoledi 08 dicembre sarà la giornata clou della terza edizione del GJF 2021. Le iniziative inizieranno sin dal mattino con le masterclass presso il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano: ore 9.30 con Danilo Rea per il piano, ore 10.00 con Massimo Moriconi per il basso, ore 11.30 con Alfredo Golino per la batteria.Mentre alle ore 11 presso il Borgo Medievale di Terravecchia di Giffoni Valle Piana, concerto della Casanova Swing Band con ospite d’eccezione il sassofonista jazz salernitano, compositore, arrangiatore e musicista nonché direttore d’orchestra e fondatore della Salerno Jazz Orchestra, Stefano Giuliano.Invece alla Biblioteca Comunale “A. Gatto” presso il MAP ci sarà una nuova presentazione editoriale dedicata alla fotografia, protagonista è Riccardo Piccirillo che presenterà – alle ore 19 – “Il silenzio che c’è fuori”. Il fotografo ritrattista napoletano ha deciso di raccontare con la sua prima antologia i suoi dieci anni di carriera. L’autore riconsegna così al suo pubblico i molti volti celebri fotografati durante concerti live o in sessioni in studio e in esterna.La grande giornata continua al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano con il concerto – alle ore 21 – della Travel SC con il percussionista Davide Cantarella e l’enfant prodige del jazz campano il pianista Guglielmo Santimone vincitore dell’edizione 2020 di “Tomorrow’s Jazz”, prestigioso premio per i giovani talenti del jazz italiano indetto da Veneto Jazz.Alle ore 22.30 il tanto atteso live del trio Danilo Rea (piano), Massimo Moriconi (contrabbasso) e Alfredo Golino (batteria) in un sentito omaggio a Mina che nasce dal progetto discografico “TRE per UNA” dove i tre musicisti riscrivono in chiave jazz i classici della “Tigre di Cremona”.“Tre per una” è il nuovo progetto di un formidabile trio che celebra, anche con la pubblicazione di un disco, un’artista con la A maiuscola in occasione dei suoi ottant’anni: Mina.Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino hanno registrato con Mina quasi ogni genere musicale: dalla ballad jazz al rock, dalla musica fusion a quella acustica, dalle canzoni di autori italiani e internazionali al tango. Il progetto nasce dall’affiatamento di tre grandi jazzisti italiani che hanno trascorso tantissimo tempo insieme a Mina per fare musica, suonando dalla canzone italiana allo standard americano. Il trio mette in scena uno spettacolo con canzoni appassionanti e conosciutissime, tra le quali ‘Non credere’, ‘E se domani’, ‘Io e te da soli’ e molti altri capolavori della canzone italiana.
La conclusione del GJF 2021 avverrà giovedi 09 dicembre presso Borgo Medievale di Terravecchia dove si svolgerà l’ultimo concerto pomeridiano. Alle ore 18 il Trio Malinconico, formato da Diego De Silva (voce recitante), Stefano Giuliano (sassofono) e Aldo Vigorito (contrabbasso), uniranno musica e letteratura in una forma di spettacolo che permetta ad entrambe le forme espressive di parlarsi in una lingua comune.Il trio offrirà un’alternanza fra brani letti, recitati, ed esecuzioni di pezzi che di volta in volta gli strumentisti pensano (il più delle volte, improvvisano), consentendo al pubblico di concentrarsi sul testo e rilassarsi durante l’ascolto dei brani musicali dal vivo, in una formazione essenziale, unplugged, di soli contrabbasso e sassofono. I tre artisti racconteranno l’ultimo lavoro di De Silva “Le minime di Malinconico”.Un libro che gioca con la nostra stupidità e la nostra intelligenza. Fatto di frasi fulminee il cui accostamento produce cortocircuiti spiazzanti e comicissimi. Come se Woody Allen, Groucho Marx e l’amico cretino di vostro zio si trovassero nella stessa stanza e parlassero ognuno per contosuo. IlTrio Malinconico, in attività da diversi anni, prende il suo nome da quello di Vincenzo Malinconico, protagonista di quattro fortunati romanzi di De Silva.
Il Giffoni Jazz Festival è organizzato dall’Associazione DeArt Progetti, con la direzione artistica di Annamaria Fortuna, con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura ed il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Giffoni Valle Piana, del Comune di Pontecagnano Faiano, della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana (CARISAL), in collaborazione con il Ministero della Cultura Direzione Generale Musei Campania e del Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di Frontiera”.
Con il partenariato di Upselling Tourism e Sofy Music. Oltre all’affiliazione delle associazione Sophia e Pro Curti.Il GJF 2021 è un evento interamente dedicato alla cultura e al linguaggio jazz, alla tradizione e ai nuovi linguaggi riguardanti la musica elettronica, alle contaminazioni. Un Festival musicale ricco di concerti, jam session, masterclass, laboratori didattici, approfondimenti con momenti creativi e ricreativi, il cui obiettivo è favorire la formazione di giovani artisti, ospitando musicisti di fama internazionale con progetti culturali d’alto calibro.
Nelle precedenti edizioni, tra gli oltre cento musicisti che si sono esibiti, spiccano artisti di livello internazionale come lo statunitense Richard Bona (Joe Zawinul, Mike Stern, George Benson, Branford Marsalis, Chaka Khan, Bobby McFerrin, Steve Gadd, PatMetheny Group), il contrabbassista israeliano Avishai Cohen (Chick Corea e Claudia Acuña), il sassofonista romano Stefano di Battista e il bandleader e chitarrista-producer barese Nicola Conte. -
Il Primo Giorno è il nuovo Ep di Andrea Biagioni
Il “Primo Giorno” è una raccolta di soli tre brani “nudi” registrati in diretta chitarra e voce per cercare di non perdere quell’immediatezza e onestà che va oltre anche agli errori e alla maniacale perfezione della musica dei giorni nostri.
In questi due anni e mezzo di pausa Andrea Biagioni ha continuato la ricerca artistica che aveva cominciato con il precedente disco andando ancora più a fondo nella propria persona e nell’esigenza espressiva spogliandosi di sovrastrutture musicali e non.
Sono musicalmente nato chitarra e voce e così ricomincio oggi…
Il primo giorno di un nuovo viaggio…Non so se definire Due Minuti una “canzone” o un semplice Pensiero/Riflessione musicata…
Due Minuti è nata così, come nascono le canzoni semplici su una nota del cellulare, senza cambiare niente dalla prima stesura ad oggi, senza un foglio di carta per scrivere e cancellare gli errori.
Cantata la prima volta quando l’ha composta e la seconda quando l’ha registrata in studio, Andrea Biagioni racconta di averla scritta in un momento molto complicato della propria vita, dove lo spavento e l’incertezza sono state un sentimento prevalente dentro l’artista per mesi.
Mia madre aveva dei problemi di salute, la vedevo spaventata e cercavo di rassicurarla trovando non so dove la forza per farlo… La vedevo coprirsi perché stava cambiando giorno giorno e lei non si riconosceva più. Stavano cambiando tante cose ma l’unica che è sempre rimasta in piedi forte come uno scudo medioevale è l’amore… Ho cercato di descrivere tutto con questo brano”. Ma mi ricordo come fosse adesso che l’unica cosa che spegneva il male che provavo nel petto era ascoltare quella nota registrata sul telefono…
L’ALTRA PARTE DI ME
L’altra parte di me è una canzone nata due anni fa nel periodo del primo lock down dove smisi di suonare per due mesi perché furioso di aver perso il primo disco (in pieno tour e promozione in quel periodo) perché stroncato dal disastro globale.
Dopo questa pausa ricominciai poco a poco a suonare e scrivere alternando con la potatura degli ulivi e il lavoro d’agricoltore (in piccolo). Ripensandoci oggi, è stata una grande fortuna poter permettermi una pausa così profonda per fare un vero e proprio “reset” e ripartire con una consapevolezza diversa, scrivendo testi ancora più’ a fuoco.
“L’altra parte di me” è una ballata semplice, con un arpeggio incalzante che descrive a posteriori, con dolcezza, lo stupore nel sentirsi denudati in un istante di fronte ad una persona sconosciuta che nello stesso momento ti sembra di averla sempre avuta accanto.
PRIMO GIORNO
“Primo Giorno” il brano che da il nome all’ Ep, é un viaggio nei pensieri dell’adolescenza quando la mia vita da studente si alternava tra scuola e amore. La scuola, non mi vergogno a dirlo, è sempre stata poco interessante per me e facevo molta fatica. Era una vera e propria battaglia giorno per giorno tra la pressione della famiglia, che giustamente teneva che andassi bene in tutte le materie, ed io che passavo 6 ore al giorno a suonare e le mattinate a guardare i giornali di chitarre a lezione… Un disastro.
Mi ricordo però la novità di quel periodo, era tutto da scoprire e forte. Erano gli anni in cui ti perdevi con il gruppo di amici sbagliati e avevi amicizie che credevi facessero il tuo bene. L’amore di cui avevi sempre sentito parlare diventava realtà sulla tua pelle.
Cominciava la vita vera.
Andrea Biagioni: chi è?
Semifinalista di X Factor Italia 2016, dove presenta l’inedito “Il Mare Dentro” nel team di Manuel Agnelli che lo vorrà poi come opening in diverse date del tour degli Afterhours di quell’anno.
Successivamente è concorrente al Festival di Sanremo 2018 nella categoria Giovani dove presenterà il brano “Alba Piena”, seguito poi, a ottobre 2019, dalla pubblicazione discografica del primo album “Pranzo Di Famiglia“, supportato con un lungo tour chitarra e voce nei piccoli posti intimi in giro per l’Italia fino all’estate del 2021.
Dall’autunno 2021 riprende a scrivere nuova musica che lo porta all’uscita dell’Ep “Il Primo Giorno” (Amor Fati Dischi / Ingrooves) il 18 novembre 2022.
L’Ep è composto da 3 tracce chitarra e voce che riportano Andrea Biagioni alla propria essenza musicale.
Un Ep dove si spoglia di tutto e racconta in musica i suoi pensieri più profondi che hanno caratterizzato alcuni momenti recenti della propria vita.
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La Dj e produttrice Powder annuncia la seconda uscita della sua etichetta Thinner Groove
Moko Shibata, in arte Powder, è una dj e produttrice giapponese. Qualche settimana fa ha annunciato l’uscita dell’Ep G prevista per il prossimo 23 ottobre e prodotta dalla sua etichetta Thinner Groove.
Powder è spinta dalla curiosità per le molteplici sonorità giocose, in particolar modo per deep house, la dj infatti predilige un sound agile e ritmico che, spesso, si intreccia con il groove.
Per usare le sue stesse parole:
Quando faccio dj set cerco di concentrarmi sulla musica di sottofondo. Questo è più che lasciar cadere le melodie e la cosa bella è che le persone restituiscono il favore, ballando le sonorità che propongo, in modo elegante.
Powder: curiosità
Fare musica o remixare pezzi per Powder rappresenta un modo per evadere dalla sua vita lavorativa: la sua attività principale si svolge all’interno di un’azienda di elettronica a Shinjuku, uno dei quartieri più commerciali di Tokyo.
Il suo ufficio, senza finestra, si trova al 43esimo piano di un grattiecielo e tutti i suoi colleghi, lei compresa, indossano la stessa uniforme. L’unico suono che ascolta, quando è al lavoro, proviene dalle dita che toccano la tastiera o dai suoi colleghi che rispondono al telefono.
Finita la giornata lavorativa Moko Shibata corre a casa e va nel suo mini studio per esorcizzare i demoni della quotidinità lavorativa.
Nessuno del suo ufficio sa che lei fa musica ed è una produttrice.
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