Nella sala conferenze della Biogem è stato presentato l’ultimo volume del poeta arianese Nicola Prebenna, “Vulnera Temporis”.
Il titolo è un’espressione latina che vuol dire letteralmente le ferite del tempo ma che in senso lato possiamo interpretare come i drammi della storia.
Hanno preso parte alla presentazione della silloge, il vescovo della diocesi diAriano Irpino, mons. Sergio Melillo e Carlo Di Lieto, docente presso l’Università Suor Orsola Benincasa.
Gli interventi sono stati accompagnati dagli intermezzi musicali del maestro di pianoforte, Daniela Salvo, e dalle letture a cura dell’attrice Gilda Ciccarelli
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Andrà tutto bene di Leo Ortolani: il racconto ironico del nostro lockdown
Andrà tutto bene è il titolo del libro illustrato di Leo Ortolani, noto fumettista italiano. Già dalla scelta del titolo capiamo il mood delle strisce del fumettista, che ha scelto di utilizzare la frase più abusata degli scorsi mesi che, chiunque, ripeteva come un mantra.
Il fumetto nasce dalla voglia di esorcizzare, attraverso l’ironia, un periodo pandemico caratterizzato da: paura, incertezza, autocertificazioni che cambiavano dalla sera alla mattina e in cui siamo stati martellati costantemente dalle dirette video di tutti i politici.
Siamo stati obbligati a consumare il perimetro delle nostre abitazioni, perdendo spesso il senso della realtà e dello scorrere del tempo, scandito, senza possibilità di scelta. da nuove abitudini costrette e costruite per “far passare in qualche modo la giornata”.
Se non avessimo vissuto anche noi tutto questo il libro illustrato sembrerebbe un fantasy surreale creato da una fervida fantasia.
Andrà tutto bene è una cronaca illustrata che non solo fà sorridere ma mostra le falle e la confusione che anima e muove questo Paese. Il modo migliore per esorcizzare è quello di guardare a vicende traumatiche, spostando la visuale da un punto di vista leggero o semplicemente diverso da quello decodificato da noi.
Leo Ortolani: chi è?
Leonardo Ortolani nasce a Pisa nel 1967 ma ben presto si trasferisce a Parma dove consegue la laurea in Geogolia.
Nel 1971 relizza la sua prima storia a fumetti che ha come protagonisti Zio Paperone e Paperino.
Nel 1975 nascono i suoi primi personaggi: Lello e Giappi. La notorietà arriva nel 1989 quando partecipa a un concorso per autori esordienti. Al concorso presenta due storie illustrate in cui c’è Rat-Man che vince oltre al concorso anche il Premio Spot come migliore sceneggiatura.
Da qui si afferma nel mondo dei fumetti e Rat-Man nel 1996 viene pubblicato su un trimestrale della Marvel.
Nel 2011 pubblica il suo primo libro Due figlie e altri animali feroci, che racconta della sua esperienza personale nel mondo dell’adozione.
Andrà tutto bene uscirà nelle librerie italiane il prossimo 23 luglio.
Se siete amanti del genere graphic novel che affronta temi attuali vi consigliamo anche Lockdown Heroes di Milo Manara!
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Antonio Sorrentino “canta ancora” al Trianon Viviani
“Lo Scugnizzo elegante” è il titolo della serata d’onore dedicata ad Antonio Sorrentino, che si terrà domani, venerdì 28 ottobre, alle 21, al Trianon Viviani.
A distanza di ventiquattro anni dalla prematura scomparsa, è ancora vivo il ricordo di questo artista di Forcella. Questa serata – nata in collaborazione con il comitato Rinascita di Forcella – non vuole commemorare Antonio, ma ricordarlo, da protagonista, in un vero spettacolo, proprio nel teatro del suo quartiere.
Tanti colleghi e amici lo racconteranno e interpreteranno le canzoni del suo repertorio, con il contrappunto della proiezione di video che ripercorreranno le fasi salienti della sua intensa seppur breve carriera, che aveva debuttato, a soli sette anni, nella compagnia di Nino Taranto, Rosalia e Beniamino Maggio, per poi affermarsi sulla scena musicale e teatrale.
L’omaggio si aprirà con l’ascolto di un brano inedito, recentemente ritrovato, interpretato dallo Scugnizzo elegante: Canto ancòra dello stilista e autore Sally Monetti.
Con la conduzione di Tiziana De Giacomo, parteciperanno Romeo Barbaro, Angelo Di Gennaro, Tony Faiello, Mario Maglione, Francesca Marini, Massimo Masiello, Ciccio Merolla, Antonella Morea, i Paese mio bello (l’ensemble costituito da Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo e Patrizia Spinosi, con Michele Bonè e Paolo Propoli), Ida Rendano, Gino Rivieccio, Brunella Selo, Maddalena Sorrentino e Marco Zurzolo, con Sal Esposito, Giovanni Pelella e gli Allerija. Interverranno Renato Marengo e Gino Aveta. L’orchestra Sud in sound sarà diretta da Aniello Misto e Gennaro Franco.
Completano la locandina della serata, organizzata da Jesce sole, la direzione artistica di Peppe Ponti, la regia di Pino Sondelli e la supervisione generale di Claudio Niola. La realizzazione televisiva è curata da Sud promotion di Maurizio Palumbo. L’illustrazione è di Petra Scognamiglio.
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Il Cervello,
il nuovo singolo è “Il tuo posto nel mondo”Da qualche giorno è visibile su YouTube Il tuo posto nel mondo, secondo videoclip de Il Cervello estratto dall’album d’esordio Spirale.
Antonio Preziosi in arte Il Cervello, classe 1991, è un rapper, screamer e compositore cresciuto ad Avellino ma residente a Roma da più di una decade. Nel suo album d’esordio, Spirale, l’artista ha affrontato i propri demoni interiori, i mostri con cui ha lottato per una vita e grazie ai quali ha avuto modo di rinascere. Tematiche quali la solitudine, la paura del futuro, la linea sottile tra la vita e la morte sono parte integrante del processo creativo che lo ha portato a questo nuovo percorso artistico.
Il tuo posto nel mondo è il ritorno dell’artista con un alter-ego nuovo ed inaspettato che si distacca dallo scheletro del primo videoclip di Io sono fatto di cera, pubblicato a gennaio 2019 per sperimentare un nuovo universo narrativo.
«Il videoclip di Io sono fatto di cera- racconta Antonio Preziosi – ha segnato l’inizio di qualcosa di molto importante, di un cambiamento non solo nella fase di scrittura delle nuove canzoni ma anche sotto il punto di vista estetico. Nel precedente video, grazie all’escamotage del sogno lucido, sono entrato all’interno di un otherworld, un mondo parallelo, in questo caso una città fantasma, dove ho avuto modo d’incontrare e affrontare i mostri della mia psiche e uscirne vincente sì, ma cambiato. A fine video mi risveglio da questo inferno interiore ma l’interpretazione è molto sottile: E se non mi fossi svegliato? Se fossi all’interno di un altro strato del sogno? O se fossi uscito dal sogno e tornato diverso?
Ed è così che nasce Daimon, il mio alter-ego: “Non sarà il demone a scegliere voi, ma sceglierete voi il vostro demone”, diceva Platone».Nella tradizione greca, il daimon rappresenta l’indole dell’uomo, una sorta di modello da seguire per poter realizzare la propria crescita personale, la Grande Opera e per trovare realmente sé stessi. Il video racconta in uno stile tra cinema horror, fantasy e fumetto il secondo strato del Sogno partito da Io sono fatto di cera, quello più profondo, dove l’artista riemerge dalle profondità del suo essere sottoforma di demone androgino rappresentante la volontà.
Nel primo video il protagonista era uno scheletro uguale a tanti altri che lo perseguitavano, atto a simboleggiare che prima di trasformarsi e prendere coscienza di ciò che poteva diventare, era ancora a metà tra l’essere come loro e differente da loro (la spirale sulla fronte de Il Cervello rappresenta il risveglio di coscienza). Loro, The Others, sono tutte quelle persone che avrebbero voluto vederlo affondare.
Nella vita di tutti i giorni, nella nostra società, ciò che manca più di qualsiasi altra cosa è la volontà. Spesso accade che le persone, specialmente dopo molte delusioni, si lascino andare anziché combattere e plasmare il mondo secondo le proprie idee. La macchina da scrivere nel video è proprio quel portale che permette al protagonista di plasmare la propria realtà scrivendo una nuova storia della sua vita da portare nella quotidianità, una volta sveglio, ma non prima di aver fatto i conti con le creature di questo nuovo otherworld.Un altro portale verso l’autorealizzazione è la creatura femminile presente in quell’universo. I due personaggi sembrano già conoscersi, è la donna che ama anche nella realtà, che lo aiuta ad uscire da quel mondo. La chiave, insieme alla volontà, è l’amore.
«Adoro – aggiunge Il Cervello- l’idea di poter interpretare un altro personaggio sul palco, non per forza Antonio, mi sento molto meglio nei panni di un altro individuo, libero, come nel caso di questo demone androgino. Sul palco mi piace suonare truccato e creare un teatro, in cui io e la band creiamo qualcosa di unico e differente. Non è detto che Daimon sarà per sempre il mio unico alter-ego, arriverà qualcos’altro di nuovo, ci metto la mano sul fuoco».
Per la regia del video, Il Cervello ha voluto al suo fianco il team di lavoro che ha creato nel precedente video e riconsolida la collaborazione con il regista di Io sono fatto di cera, Michael
Giannantiempo. Nel video vediamo l’artista cantare con degli occhi a bottone, omaggio al film Coraline tratto dal romanzo di Neil Gaiman. Gli occhi in questo caso sono il simbolo della possibilità di vedere il mondo con nuovi occhi, quelli interiori.
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presentato alla Biogem il libro del poeta Prebenna
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