Stefano Luongo, già consigliere comunale di Avellino e socio fondatore dell’associazione Vera, presenta il video realizzato da un gruppo di ragazzi che non ha mai fatto parte delle stanze del potere e che vuole mettersi in gioco per dare al capoluogo irpino, allo stato attuale città morta e abbandonata al suo destino, un futuro migliore.
Il cortometraggio getta uno sguardo lucido e impietoso sulla realtà avellinese: dal degrado delle zone periferiche alle saracinesche chiuse nel centro cittadino, dalla mancanza di lavoro al fenomeno migratorio, soprattutto giovanile.
Dall’altra parte però c’è la speranza di invertire la rotta, da qui il titolo evocativo del video “Verrà la Primavera” e l’invito a restare.
Di questo e di molto altro si discuterà il prossimo 13 aprile, alle 17.30, presso la Chiesa del Carmine, dove i ragazzi di Vera, insieme a chi vorrà dare un contributo, si ritroveranno per offrire un contributo concreto per lo sviluppo della città e mettere in rete le varie proposte ed idee.
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Marcantonio Spera: profondamente deluso dalle parole di Rotondi
Marcantonio Spera, dopo un confronto tenutosi al cospetto dell’onorevole Gianfranco Rotondi sulla questione del Polo logistico in Valle Ufita, esterna la sua profonda delusione con queste parole:
Per me, quella di ieri sera è stata una serata triste nonostante fossi animato da una speranza che non mi ha abbandonato fino all’ultimo. Diverse volte ho stretto la mano all’onorevole Rotondi che ha invitato tutti ad invocare l’intercessione salviniana.
Ho provato grande delusione e sconforto dopo la riunione di ieri sera presso la sala consiliare di Sturno che ha accolto tanti sindaci, politici navigati, e sindacalisti di rango al cospetto dell’onorevole Gianfranco Rotondi che, dopo un cospicuo ritardo e un incontro da star con i giornalisti, per quasi due ore ha ascoltato gli interventi, accalorati, per lo più sinceri e sofferti, di molti di noi.
Gli interventi fatti non sono stati mai fuori luogo ma erano carichi di aspettative per poter salvare questa terra da soprusi e scippi. E la risposta dell’onorevole della divina provvidenza ha concluso, sorridendo, dicendo che la partita è sempre più in salita, che dobbiamo sperare in un piano B (peraltro già paventato dalla Regione), e puntare anche ad un piano C per la legge della santa speranza cugina della divina provvidenza.
Ha aggiunto che comunque possiamo andare “a bussare con i piedi” da Salvini, persona seria ed affidabile per noi meridionali, che potrebbe soccorrerci con qualche piano D. Incredibile ma vero.
“Se forse” un treno ha tuonato con la sua voce imperiosa il segretario Simeone, per il quale spero in un ravvedimento operoso dopo l’ennesimo bocconcino amaro che ha dovuto ingurgitare nell’attesa di un lauto pasto che sta fiaccando lui e i suoi nuovi improbabili aspiranti compagni di battaglia!
Serata triste per me che pure speranzoso avevo stretto la mano due volte all’onorevole della provvidenza della destra-centro che ha invitato tutti, ed in particolare la gloriosa Uil e Confindustria, a invocare l’intercessione “salviniana” e della lega tutta.
Ci rimane, a questo punto, forse, il ministro Piantedosi per lottare contro l’Europa? Saprà in pochi giorni intercedere con gli altri Ministri su Rfi per progettare in due mesi e superare i ritardi, (ancora senza paternità), o le volontà colpevoli di qualcuno che stanno condannando le nostre Comunità?
Sapremo noi sindaci più interessati, rifare quadrato con un sindacato un poco più incerto e con politici superficiali e/o distratti?
Se ieri sera avessi immaginato per un attimo, preventivamente, le conclusioni prospettate mi sarei alzato, avrei ringraziato gli ospiti, come sempre sinceri e gentili, e sarei scappato. Ma anche io speravo nel gesto salvifico, magnanimo, di una politica nuova che velocemente si intestasse l’opera, necessaria ed indispensabile come chiunque afferma, con minor indugi e incertezze così come con qualche legittimo merito.
Ringrazio tutti i partecipanti, i nuovi arrivati accorsi con ottimismo, i padroni di casa, tutti coloro che non abbandoneranno il campo, perché ci sarà ancora da sudare per impedire lo scippo, la barbarie del tirare la corda, la strategia di dividere i territori.
Spero di poter scuotere quanti stanno perdendo nuovamente la fiducia nelle istituzioni, e riportarli al tavolo delle trattative per far capire, a chi dovrà decidere del nostro futuro, che siamo uniti fieri e compatti per non farci abbattere.
Avevo ben scritto qualche giorno fa che tutti si affannano per aiutarci ma che le idee sono confuse e forse servirà un’azione divina per una paternità adottiva sofferta ma garantita dalla sofferenza stessa delle Comunità. Attenderemo ancora fiduciosi qualche giorno la mediazione del ministro Piantedosi, il pronunciamento “salviniano” e la sentenza del Governo tutto e poi torneremo a recitare il nostro destino.
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Michelangelo Bruno: la verità sul consiglio comunale
Lo scorso 25 maggio si è svolto il consiglio comunale di Grottaminarda tra accese discussioni tra maggioranza e minoranza che hanno riguardato diverse tematiche e in particolar modo le tariffe Tari e IMU.
Michelangelo Bruno, vicesindaco di Grottaminarda, dopo aver letto delle inesattezze sull’argomento e licenze “poetiche“, scritte su alcune testate, che hanno enfatizzato frasi dette per sdrammatizzare momenti in cui il confronto stava esasperando gli animi dei presenti, ha deciso di spiegare nel dettaglio le questioni che ritiene non essere conformi ai fatti realmente accaduti.
Nonostante il consiglio comunale possa essere rivisto, per chi lo volesse o per gli addetti ai settori sul canale YouTube dell’Ente, qualora si fossero persi dei passaggi importanti da riportare in modo imparziale, Michelangelo Bruno risponde così alle inesattezze e interpretazioni errate riportate da alcune testate:
Tengo a fare delle precisazioni su notizie che ho letto che, ritengo non essere pertinenti alla realtà e credo, dunque, doveroso fare questa precisazione perché abbiamo il dovere istituzionale e morale di comunicare in modo trasparente con la nostra cittadinanza. Mi è dispiaciuto che siano passati messaggi approssimativi su alcuni punti perché sono stati fraintesi, facendo passare un messaggio sbagliato.
Per quanto concerne la conferma dell’attuale aliquota IMU, ritengo che, a fronte di una situazione finanziaria dell’Ente nota, riconfermare le tariffe dell’anno precedente comprese le riduzioni per particolari casi sulle attività commerciali e artigianali sono un segno di resistenza e di salvaguardia dell’ economia della nostra comunità, almeno per il momento.
All’affermazione della minoranza che ci ha detto che si poteva fare di più senza dire in pratica in che modo, trovo che questo sia un modo di fare politica da cui mi discosto completamente perché è giusto sollevare problemi quando ci sono ma ritengo che sia ancora più utile il proporre e cooperare nel trovare soluzioni. Sollevare problemi è semplice, possono farlo tutti, cercare di trovare delle soluzioni rientra nei compiti di chi ha realmente a cuore il benessere della comunità.
Durante lo svolgimento dello stesso, ho accennato che è al vaglio della giunta comunale una proposta per ulteriori riduzioni ma essendo una persona pragmatica non mi piace regalare sogni o promettere, non l’ho mai fatto, fino a quando non sono certo dell’esecutività di ciò a cui lavoro.
Questo per sottolineare che ci stiamo impegnando e lavorando affinché non ci siano ulteriori aumenti ma anzi stiamo cercando soluzioni da far combaciare ovviamente con lo stato di cose attuali. Va da sé che questi sono aspetti delicati, imprescindibili e consequenziali ad altre situazioni altrettanto delicate. Riconfermare le tariffe del 2022 con annesse riduzioni dello stesso anno, a mio avviso, rappresenta già una parziale vittoria, considerando la situazione che abbiamo trovato.
Quindi rimarcare che si poteva fare di più senza spiegare in che modo, la trovo un’affermazione superflua e poco costruttiva. Determinate critiche non sono costruttive perché si basano su considerazioni che valutano solo la fetta di una torta quando andrebbe considerato l’intero però pur di polemizzare si vede e si valuta il particolare o il totale in base alla convenienza del momento. Un atteggiamento che trovo poco corretto e sleale in generale, soprattutto, in ambito politico amministrativo.
Sempre sull’IMU ho invitato i cittadini a non perdere di vista alcune possibilità di riduzione dell’imposta perché riguardano particolari situazioni di destinazione d’uso dell’immobile. Si tratta di opportunità vantaggiose per i cittadini che non sono molto utilizzate. Anzi, colgo quest’occasione per rimarcare il mio invito a non perdere di vista le agevolazioni previste.
Prosegue Michelangelo Bruno:
La seconda questione che mi preme chiarire riguarda la variazione di bilancio e vorrei precisare questo aspetto affinché i cittadini comprendano che l’esternazione ironica detta dal sindaco, Marcantonio Spera, in consiglio comunale non deve essere presa e interpretata in senso letterale perché era canzonatoria.
Quindi il porre l’accento su questa battuta da parte di alcune testate trovo che sia mera strumentalizzazione e non informazione. La comunicazione dei media non va utilizzata a proprio piacimento o quantomeno è d’uopo confrontarsi e ascoltare entrambe le parti di un confronto perché non bisogna giocare con l’opinione pubblica.
L’esternazione del Sindaco è stata fatta perché la minoranza stava avendo un atteggiamento polemico e fuori luogo perché stava strumentalizzando la procedura dell’urgenza quando la variazione di bilancio deve passare obbligatoriamente per il Consiglio perché questa è la procedura corretta. Quindi era una situazione, quella sollevata dalla minoranza, che riguardava la lana caprina, polemizzando sulla procedura corretta, un atteggiamento puramente strumentale.Credo che sia compito dei giornalisti quello di riportare le notizie nella loro sostanza e serietà e non enfatizzare esternazioni singole senza contestualizzarle, per cercare di creare scoop perché riportare notizie politiche non è l’equivalente di scrivere di gossip. Bisognerebbe parlare ed estrapolare le notizie per ciò che sono senza sollevare polveroni di bassa lega.
Questo è il mio pensiero, basato anche sulla comunicazione nazionale che guardo in televisione.
Un’altra precisazione che mi preme fare riguarda la mancata attenzione posta dai media locali, che forse è sfuggita perché non si è seguito interamente il Consiglio, che hanno preferito concentrarsi su altro, riguarda il mancato accenno su una mia osservazione fatta durante il consiglio comunale: mi riferisco all’affermazione che riguarda il revisore dei conti.
Ho commentato che il suo parere positivo ma condizionato a mio avviso sembrava più un parere politico che tecnico. Anche su questo punto ho tentato di spiegare le ragioni della mia opinione ma queste sono questioni che probabilmente ai cittadini interessano poco. -
Non si torna a scuola perché ci sono ancora troppi rischi
Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, in un’intervista ha dichiarato che l’ipotesi di un’apertura delle scuole, prevista per maggio, si allontana sempre di più perché ci sono ancora molti rischi legati alla diffusione del contagio da Covid-19.
Lucia Azzolina sottolinea che, anche se la promozione verrà garantita a tutti, le pagelle saranno reali e non con voti gonfiati, per poter garantire la promozione collettiva. In breve le pagelle avranno anche 4 e 5 che, si sa, sono voti che non garantiscono il superamento dell’anno scolastico.
Per quanto riguarda l’esame per la Maturità sarebbe auspicabile svolgere l’esame a scuola ma sarà tutto da valutare, tenendo conto della situazione delicata in essere.
La Ministra informa che ci sarà un’estensione del congedo parentale e del bonus-baby-sitter.
13 comments on Verrà la Primavera,
il video di Luongo e dei ragazzi di Vera
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