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Avellino,
il commissario Priolo si congeda

“Ognuno svolge il proprio ruolo, il proprio mestiere ma ha degli obblighi e delle prerogative da rispettare”. Parte con i ringraziamenti ai giornalisti, alle istituzioni e agli organi giudiziari la conferenza stampa di fine mandato del commissario di Avellino, Giuseppe Priolo.

Non fa bilanci di fine mandato ma i numeri parlano da soli: 106 delibere con i poteri del consiglio comunale, 100 delibere con i poteri della giunta, 17 ordinanze commissariali, 44 direttive commissariali e 15 regolamenti approvati in soli 7 mesi di lavoro.

“La gestione straordinaria -sottolinea Priolo-ha voluto essere un’occasione non un freno per la comunità di Avellino. E non ci siamo risparmiati con il fine di porre le condizioni che la macchina amministrativa potesse avere uno slancio”.

Parla al plurale Giuseppe Priolo per condividere i suoi successi con la squadra che lo ha accompagnato nei mesi di permanenza ad Avellino.

“Quando parlo di squadra – sottolinea- parlo di complessità, di persone che si occupano della cosa pubblica”.

Priolo, da uomo del Sud, invita, quindi, anche gli altri a mettere da parte l’individualismo per risollevare le sorti di queste terre che hanno al loro interno tutte le professionalità, le competenze e le risorse per svilupparsi.

“Quello che manca a queste terre -conclude- è la progettualità”. E l’impegno di Priolo è stato volto non solo all’ordinaria amministrazione ma a garantire un percorso di crescita che sarà raccolto dal sindaco Gianluca Festa e dal consiglio comunale che domani si insedieranno a Palazzo di città.

L’eredità lasciata dal commissario rappresenta una grande occasione per la città di Avellino e il suo lavoro non va sprecato.

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