Le stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene

Le Stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene: presentazione del libro al Teatro Diana

Le stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene (2020) è un libro scritto da Focus Consulting, edito da Graus Edizioni, che verrà presentato, dopo diversi eventi online, per la prima volta dal vivo. La presentazione si terrà presso il Teatro Diana di Napoli, venerdì 4 giugno alle ore 18:00.

Il libro sarà presentato da Giuseppe Li Volti, CEO & Founder Focus Consulting e da Giovanna d’Elia, HR Business Partner Focus Consulting nonché ideatrice e curatrice del progetto editoriale.

Le stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene

Le stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene

Le stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene: trama

Il libro, trasposizione letteraria di una rubrica originale Focus Consulting nata a marzo 2020 su Linkedin, Facebook e Instagram, con i contributi preziosi di 54 donne professioniste attive in tutta Italia. Nel libro vengono riportate 54 diverse esperienze e prospettive personali e professionali a seguito della pandemia da Covid 19. Una raccolta di emozioni e vita vissuta, che intende soprattutto offrire una nuova visione, nuovi spunti, possibili spiragli, nuovi scenari nel mondo del lavoro, delle donne e non solo.

Le “Stanze” sono quelle di 54 donne co-protagoniste:

  • Cinzia Barba,
  • Eleonora Baroni,
  • Donatella Bernabò Silorata,
  • Veronica Bertollini,
  • Maria Bolignano,
  • Erika Bondonno,
  • Federica Brancaccio,
  • Stefania Brancaccio,
  • Arianna Camaggio,
  • Maria Caputo,
  • Antonella Carlo,
  • Sabrina Carreras,
  • Fiorella Cavaliere,
  • Mariavittoria Cicellin,
  • Isabella Covili Fagioli,
  • Nicoletta D’Addio,
  • Claudia D’Alena,
  • Manuela D’Agostino,
  • Gioia De Simone,
  • Anna Del Sorbo,
  • Valentina della Corte,
  • Giovanna Di Libero,
  • Rita Esposito,
  • Ildegarda Ferraro,
  • Anna Teresa Fiore,
  • Marina Galzignato,
  • Antonella Giglio,
  • Sandra Gnerucci,
  • Alessia Guarnaccia,
  • Chiara Guida,
  • Lucia Landi,
  • Ludovica Landi,
  • Matilde Marandola,
  • Rosanna Marziale,
  • Giuseppina Massaro,
  • Maria Grazia Mattei,
  • Anna Paola Merone,
  • Susanna Moccia,
  • Amalia Palma,
  • Luisa Pogliana,
  • Giovanna Ponzi,
  • Emanuela Pozzi,
  • Adele Renzi,
  • Stefania Rossi,
  • Roxy in the box,
  • Francesca Sepe,
  • Viviana Siciliano,
  • Emmanuela Spedaliere,
  • Benedetta Torre,
  • Laura Valente,
  • Daria Valletta,
  • Caterina Ventura,
  • Giulia Zamagni.

Scrive Jesus Garces Lambert riguardo il libro:

Quando ho letto i racconti e le interviste inserite in questa raccolta ho capito che stavo leggendo un documento che raccontava dall’intern un momento storico che, probabilmente, cambierà le nostre vite. Queste testimonianze mi hanno aperto l’universo intimo di un gruppo di donne coraggiose e sensibili, forti e lucide, responsabili e piene di risorse.

Il contesto della pandemia spesso viene appena accennato e si vive so la reazione ad esso.

Ogni racconto è pieno di sfaccettature, nessuno è mai superfluo o banale: è come se ognuna di queste interviste potesse diventare un manuale per imparare a vivere e a sopravvivere.

Si leggono all’interno de Le stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene,  storie di resilienza, di felicità, di adattamento, di scoperta di certi affetti e di una nuova normalità non certa priva di problemi ma con soluzioni già in testa. Queste donne sono custodi di una rete di rapporti fondamentale, con il loro ascolto sono in grado di decodificare i segnali che passano dalle loro finestre, nelle loro menti e nei loro corpi, per trovare la forma di creare anticorpi.”

“In un momento unico come quello del lockdown causato dal Coronavirus – conferma Giovanna d’Elia, curatrice del progetto – abbiamo dato voce al vissuto di donne professioniste, spesso anche mamme, che si sono raccontate ed hanno condiviso le emozioni ed il sentire del cambiamento che stavano vivendo, a diverse profondità.

Profili di donne, attive nelle più diverse realtà ed esperienze, si sono “lette” a vicenda ed in qualche modo supportate ed ascoltate, tra Smart Working e nuove dinamiche sociali.

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