Giandonato Giordano

Alessandro Giordano ricorda suo padre

Il discorso del figlio di Giandonato Giordano in occasione della commemorazione nella Sala consiliare della Provincia:

Io voglio aprire il mio discorso scusandomi, scusandomi per le modalità con cui condurrò il mio intervento, ma l’emozione oggi è tanta e si rischia sempre di scivolare. Mi scuso perché quest’aula impone, sempre, in ogni occasione, di essere all’altezza.

Il Consiglio di oggi è un Consiglio che tutti avvertiamo come particolare. Ed è l’eccezionalità di questa seduta che oggi giustifica il mio intervento.

Le poche parole che sento oggi il dovere di rivolgere a questa Assemblea sono parole innanzitutto di ringraziamento e di stima per il ricordo che questo organo ha voluto tributare a mio padre.

La scelta di ricordarlo durante la seduta del Consiglio Provinciale, da uomo delle Istituzioni, è un grande motivo di orgoglio per me e per tutta la mia famiglia.

Per questo motivo rivolgo oggi un ringraziamento al Presidente, all’Amministrazione provinciale, a tutti i membri di questo Consiglio.

Oggi, all’unanimità e al di là di ogni colore politico, questo Consiglio ha deciso di conservare e di valorizzare la memoria di un suo membro. Un membro che ha dedicato un’intera vita alla difesa di questo territorio.

Lo ha fatto attraverso la battaglia politica, attraverso i suoi scritti, ma soprattutto attraverso l’azione di un uomo che non ha mai posto distinzioni tra la vita privata e la vita pubblica dato che entrambe devono essere animate dagli stessi valori e dagli stessi principi.

Questo è il più grande insegnamento che lascia soprattutto alle nuove generazioni con le quali dialogava e si confrontava continuamente.

Si confrontava con autorevolezza, ma si confrontava anche con una vicinanza assoluta e sincera ai problemi dei giovani.

Sono sicuro che questo Consiglio, chiamato ad operare purtroppo in un momento storico difficile per l’Ente provinciale saprà valorizzare questa storia, saprà valorizzare questo esempio in modo che potrà essere per tutti uno stimolo vero e ulteriore per il compito significativo che questo organo è chiamato a svolgere.

Io, Presidente, ricordo una delle ultime uscite pubbliche di mio padre che ebbe la fortuna di fare con lei, alla Rai. In quella occasione papà riuscì con velocità e immediatezza a parlare del rapporto che è profondo e intenso tra la provincia e le persone che vi abitano. In quell’occasione evidenziava come nessuno per indicare la propria provenienza dica: sono campano, sono lombardo, sono piemontese. Le persone, invece, per indicare da dove provengono, giustamente, dicono: sono della provincia di Avellino, sono della provincia di Milano piuttosto che della provincia di Torino.

Dunque, la Provincia, che tra l’altro è l’organo più antico dell’Italia post-unitaria, rappresenta la storia e l’identità di un intero Popolo.

A questo Consiglio, dunque, oggi indirizzo un sentito ringraziamento per la commemorazione che ha voluto tributare a papà, ma soprattutto indirizzo un augurio sincero per il compito di guida che è chiamato a svolgere in rappresentanza del territorio e della nostra intera e amata Irpinia.

La Provincia ricorda Giandonato Giordano,
Biancardi: «Esempio di onestà»

Un minuto di silenzio per ricordare Giandonato Giordano, consigliere provinciale prematuramente scomparso lo scorso 9 aprile. Lo hanno osservato il presidente Domenico Biancardi e il Consiglio provinciale nella seduta di oggi a lui dedicata, svoltasi a un mese esatto dalla sua scomparsa alla presenza dell’on. Gianfranco Rotondi e dei familiari del compianto sindaco di Guardia dei Lombardi.

Guardia dei Lombardi,
Pignataro: «Giandonato lascia scoperto un pezzo di cielo»

La comunità di Guardia dei Lombardi piange per la scomparsa dell’indimenticato sindaco Giandonato Giordano. L’amico Salvatore Pignataro, guardiese e giornalista come lui ricorda l’uomo e il politico.

«Mi è difficile descrivere in poche battute chi era Giandonato Giordano. Un padre di famiglia esemplare, un politico colto, onesto, ricco di impegno e passione per la sua terra. Un intellettuale, giornalista e scrittore.

Giandonato Giordano era una persona equilibrata e intelligente che ha sempre cercato di sostenere con ostinazione tutte le dinamiche che potessero essere utili al territorio ed ai cittadini. Soprattutto nei suoi ruoli istituzionali: sindaco, consigliere comunale e recentemente in veste di consigliere provinciale si è sempre battuto a favore del suo territorio.

Era un uomo ancorato ai valori della famiglia, alla politica intesa come bene comune. Negli anni ho avuto modo di interfacciarmi sui problemi legati alla nostra comunità e all’Irpinia in generale. Spesso ho trovato in lui un interlocutore lucido e valido, dotato di una intelligenza acuta e di un intuito straordinario. Non si riservava mai di dare consigli. Su tutto.

E poi, Giandonato era innamorato della Politica. Quella vera. Lontano dal compromesso e dagli interessi di bottega. Per questo era pungente e critico con chi definiva “i mestieranti della politica” spesso arroganti e mediocri.

Giandonato era un profondo conoscitore e osservatore del territorio. La sua cultura, i suoi rapporti infiniti sul territorio gli permettevano di focalizzare i problemi di natura politica, sociale ed economica.

Era pronto a dare il suo contributo in maniera silenziosa ma incisiva. Il suo garbo nelle relazioni interpersonali penetravano subito anche nel cuore di chi non lo conosceva. Il suo punto forte era quello di dialogare e ascoltare tutti, prima di trarre un giudizio.

Ricordo, soprattutto, nel periodo del suo mandato di sindaco, dal 2001 al 2011, di aver condiviso con lui tante iniziative culturali e sociali. Era pronto a sostenere le iniziative nobili per la sua comunità senza mai tirarsi indietro.

Voglio ricordare che Giandonato ha avuto un legame sincero e affettuoso con la mia famiglia, in particolare con mio padre, che essendo dipendente comunale, era tra le sue persone di fiducia all’interno del Comune.

Ricordo il suo impegno da sindaco nelle battaglie contro la discarica sul Formicoso e sui temi importanti che hanno afflitto la comunità locale e Altirpina. Più volte ho letto i suoi articoli di fondo e le sue pubblicazioni: dagli editoriali sul Corriere dell’Irpinia fino al suo libro “Una vita d a Sindaco” per finire con il libro “È verde il Paradiso” proprio quel Paradiso in cui è andato troppo presto.

Ricordo la scomparsa di Giandonato con tanta tristezza nel cuore. Proprio qualche mese fa gli avevo inviato un messaggio, per essere discreto, chiedendogli come stava e di disporre nel caso in cui avesse avuto bisogno di qualcosa. Malgrado qualche divergenza negli ultimi tempi, su questioni politico-istituzionali, non si è mai spezzato il filo del rispetto e della stima personale.

Voglio infine citare un vecchio adagio che recita: “La perdita di un amico è come la caduta di un grande albero: lascia scoperto un pezzo di cielo”. Giandonato lascia un vuoto immenso nella sua comunità e in Irpinia. Era un galantuomo e soprattutto un amico».

Salvatore Pignataro 

Il cordoglio della Repole per la scomparsa di Giandonato Giordano

Irpinia in lutto per la scomparsa prematura del consigliere provinciale Giandonato Giordano.

Numerosi gli attestati di stima e bipartisan il cordoglio da parte del mondo politico irpino che perde una figura autorevole, colta e dalle doti umane non comuni.

Così lo ricorda l’amica e collega Rosanna Repole.

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